Laremi ha scritto:La mia più grande paura è la morte, ho paura che tutta la vita si riveli essere inutile ho paura di venire nel nulla e di andare nel nulla, eppure non avendo nessuna fede spesso mi sembra la cosa più probabile, e questo pensiero mi toglie il sonno, mi toglie l'appetito, mi toglie la voglia di vivere.
Sono l'unico che ha paura dell'oblio, del non esistere, per me è motivo di continua preoccupazione, ma quando mi confronto con tutti il mondo è diviso in due categorie: i primi che fede cieca in una religione, e io li invidio, a volte li ammiro vorrei tanto un punto di appoggio, una consolazione, un rifugio dalla mia paura; e i secondo gli atei che alla mia domanda spesso rispondono:"scherzi? non vedo l'ora di raggiungere la pace." e questi non li capisco mi fanno paura.
Niente non so dove voglio andare a parare, volevo solo scrivere del motivo che per l'ennesima notte mi tiene sveglio. Molti troveranno stupido essere ossessionati da questa cosa, non so che farci.
Oh, bene! vedo che non sono l' unico a pensare a questa cosa continuamente, ti dico solo che secondo me quelli che dicono di non vedere l' ora di andare in pace, in realtà mentono, o meglio: non pensano alla morte e non hanno mai avuto motivo (malattie gravi incidenti o altro) per pensarci, ma credimi che quando si trovano ad un passo dalla morte o comunque iniziano a sentirne l' odore per qualche motivo, allora iniziano a cagarsi un po sotto all' idea.
Io sono abbastanza convinto che non finisca tutto, ci deve essere qualcosa dopo, tutti si chiedono cosa ci sia dopo, ma nessuno si chiede dove eravamo prima di nascere, con "prima" non intendo quando eravamo spermatozoi, ma prima che i nostri genitori e i nostri nonni nascessero, tipo nel 1600 durante l' età coloniale delle americhe, dove eravamo noi in quel periodo? La cosa più logica secondo me è la reincarnazione, non necessariamente in questo mondo e nemmeno in questo universo, dato che la razza umana tecnicamente potrebbe estinguersi anche domani, cosa fattibilissima, basta che un metorite enorme colpisca la terra. Sulla reincarnazione ho 2 teorie, di cui una personale e particolare:
LA PRIMA: La reincarnazione "classica" ovvero, nasci cresci muori, rinasci in un nuovo corpo partendo da zero, e il ciclo si ripete, semplice.
LA SECONDA: Questa è una mia teoria personale, leggete con attenzione: è possibile che anzichè reincarnarci in un nuovo corpo, ci reincarniamo in un corpo già esistente da tempo, mi spiego meglio: tutte le coscienze dei rispettivi esseri viventi dell' universo in realtà sono una sola coscienza frammentata in miliardi di esseri viventi diversi, ma ogni frammento di coscienza in ogni essere vivente contiene l' informazione originale, esattamente come su un ologramma è possibile ricavare l' informazione intera partendo da un frammento di esso (se non sapete cos' è un ologramma cercate su google).
Ora seguitemi, secondo me potrebbe accadere questo: abbiamo due persone adulte vive, A e B, la persona A muore, la sua coscienza si fonde con quella di B che è ancora in vita. Da quel momento in poi A e B sono un unica persona nel corpo di B il quale ovviamente non si rende conto di nulla, d' altro canto nemmeno A si rende conto di nulla dato che entrando nel corpo di B è convinto di essere sempre stato B fin dalla nascita. La fusione dei due frammenti di coscenza avverrebbe durante il sonno della persona "ospite" ecco spiegato perchè ogni essere vivente è costretto a dormire un tot di ore ogni giorno.
lo so è difficile da immaginare, MA OGNUNO DI NOI FINO A IERI POTREBBE ESSERE STATA UN ALTRA PERSONA CHE DURANTE LA NOTTE E' MORTA....inquietante vero? Mette un po i brividi pure a me se ci penso
A riprova di tutto ciò, ci sono i viaggi astrali eseguiti da moltissime persone in tutto il mondo, anche se nessuno ha mai sperimentato di persona con un test, se i viaggi sono reali o frutto dell' immaginazione, basterebbe che una persona posizionasse un foglio con un numero scritto in una stanza chiusa ed il viaggiatore indovinasse il numero attraverso l' astrale