La chiesa rimane uguale a se stessa. Ricordo delle critiche tempo fa verso la chiesa che qualcuno l'aveva ritenuta troppo rigida sulle sue posizioni, senza tener conto della società che cambia. E ricordo anche la risposta di qualche addetto ai lavori che la religione è sempre la stessa, la bibbia è un testo antico, ecc.
Da un lato, ci può anche stare la risposta, vista la coerenza di certi valori e fondamenti trasversali, sia dal punto di vista temporale, sia da quello sociologico.
A parte l'incongruenza di negare la comunione ai divorziati, visto che per la chiesa il matrimonio è indissolubile e se due divorziano, lo fanno in ambito civile, visto che la chiesa prevede solo la dichiarazione di nullità alla sacra rota e inoltre c'è chi il divorzio lo subisce, visto che magari è stato il coniuge a chiederlo...
Comunque, anche per fare la cresima e la prima comunione, richiede 3 o 4 anni di catechismo, mentre 2 o 3 generazioni fa, il catechismo durava pochi mesi e in un week-end, si faceva la cresima (il sabato pomeriggio) e la comunione (poche ore dopo, la domenica mattina).
Quindi, dove vogliono, i preti si adattano alla società... Io non lo trovo coerente...