MyHelp

Ales5 ha scritto:

Ātman ha scritto:Per quanto riguarda le conclusioni, non possono che essere provvisorie, come chi le pone.

Ovvero smentisci te stesso, visto che pretendi di affermare la tua verità come assoluta, invece di rispettare che altri possano avere opinioni diverse. "Per me" l'avevo ben messo in chiaro, le conclusioni sono evidenti.
Che siano provvisorie è un tuo parere, non condivisibile da tutti.

Scusa, dove ho detto che le mie conclusioni sono verità assolute?

Le conclusioni sono inevitabilmente provvisorie, perché siamo mortali. Poi al momento della morte, al più tardi, ciascuno potrà verificare di persona se le proprie opinioni corrispondono alla verità oppure no.

Ātman ha scritto:Poi al momento della morte, al più tardi, ciascuno potrà verificare di persona se le proprie opinioni corrispondono alla verità oppure no.

Ho capito con questo cosa intendi. Mi era sembrato che volessi ipotizzare che dovevamo essere disposti a cambiare le nostre opinioni (in vita), evidentemente non era quanto volevi dire.

Sì, ci credo. Ci ho sempre creduto istintivamente, fin da bambina.

Simona3 ha scritto:Sì, ci credo. Ci ho sempre creduto istintivamente, fin da bambina.

Mi fa davvero piacere

Volevo rispondere ad Anthor, anche se è stato bannato. La reincarnazione (nella maggior parte delle interpretazioni) non prevede l'azzeramento della vita precedente, è anzi una conseguenza della precedente,: scelte fatte, difficoltà, mancanze e successi.

Io non posso sapere se la reincarnazione esiste oppure no. Certo a sensazione o fantasia potrei dire di si.
Però nell'incertezza ragiono in questo modo, come si mi trovassi in un misterioso gioco d'azzardo che non voglio perdere:

- Se la reincarnazione, o comunque una qualsiasi forma di vita ultraterrena, non esiste allora non ha senso preoccuparsi tanto, perchè in ogni caso tutti prima o poi faremo quella fine a suo tempo.

- Se la reincarnazione esiste, o comunque una qualsiasi forma di vita ultraterrena, allora potrebbe darsi che il modo in cui si vive questa vita porterà con sè delle predisposizioni anche dopo.

- Dati i due punti sopra trovo vantaggioso fare attenzione a come mi comporto, così facendo alla peggio non otterrò nulla se non esiste nulla dopo la morte, ma almeno mi sarò dato da fare per evitare di trovarmi con gli stessi problemi (o peggio) se ci sarà un'altra vita su cui avrà influenza questa come predisposizioni.

Piper Black ha scritto:Si assolutamente si. La nostra anima sopravvive al nostro corpo mortale per evolversi pur portandosi ciò che le serve dalla vita attuale.

Esistono molti casi in questo senso, ti consiglio i libri di Brian Weiss.

io spero nel nulla eterno . forse perchè non riesco ad essere felice, sono perennemente in uno stato di infelicità tristezza, e in nessun modo riesco vad uscirne. nulla mi aiuta ne parole ne farmaci8, quindi spero che quando succederà ci sia esattamente niente, nulla di nulla

Sì e no. Io credo che l'energia vitale non si distrugga completamente ma trova il suo modo di rifluire. Ora non so se parlerei propriamente di reincarnazione e non sono così ingenua da credere che ci sia qualcosa dopo la morte. Parlo più di una sorta di pseudo scienza che prendere il concetto di Lavoisier e lo applica in mix con l'entropia per applicarlo all'uomo in quanto essere vivente e produttore di energia.
Si beh nella mia testa suona bene.
E mi sembra più pertinente di una reincarnazione o un paradiso.

Un'altra vita sulla terra dopo la morte ?=ricominciare tutto da capo ...meglio no...

La reincarnazione si ha quando il corpo A è off..altrimenti ricominci in un altro luogo senza aura, quindi da morto ma con ricordi e nella reincarnazione si hanno molte difficoltà a ricordare dettagli

Inviato dal mio SM-A528B utilizzando Tapatalk