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Come disse Jung "Adesso lo so. Non ho bisogno di credere"

Hamlet ha scritto:Come disse Jung "Adesso lo so. Non ho bisogno di credere"

È l'unico modo.

Cosa comporta per voi che credete la consapevolezza che esista un dio?

Hydlv ha scritto:Cosa comporta per voi che credete la consapevolezza che esista un dio?

Definisci Dio.

Ātman ha scritto:

Hydlv ha scritto:Cosa comporta per voi che credete la consapevolezza che esista un dio?

Definisci Dio.

Mi mantengo sul vago perché non è la mia definizione di “dio” il focus della domanda: chiunque voglia rispondere può parlare di sé stess* molto più potendo scegliere la propria definizione di dio. Infatti, non è il caso che chi risponde adotti la mia limitata e personale interpretazione di “dio”.
Che ne pensi di questo approccio?

Hydlv ha scritto:

Ātman ha scritto:

Hydlv ha scritto:Cosa comporta per voi che credete la consapevolezza che esista un dio?

Definisci Dio.

Mi mantengo sul vago perché non è la mia definizione di “dio” il focus della domanda: chiunque voglia rispondere può parlare di sé stess* molto più potendo scegliere la propria definizione di dio. Infatti, non è il caso che chi risponde adotti la mia limitata e personale interpretazione di “dio”.
Che ne pensi di questo approccio?

In teoria mi sembra sensato. Ma magari sarebbe il caso di chiarire cosa si intende, visto che uno dei maggiori problemi quando si cominciano ad affrontare questi argomenti è che ognuno fa riferimento a un'idea personale di Dio, che potrebbe non avere nulla a che fare con quella del suo interlocutore. Se non ci si intende sui termini di base riuscirà difficile portare avanti il discorso.

Un certo tipo di discorso sarebbe tarato alla radice, in effetti: due ciechi che cercano di spiegarsi a vicenda cos’è un elefante. Ma io non voglio affrontare un simile discorso: voglio solo sapere, riformulando, cosa comporta la percezione del sacro o la presenza d’un giudizio divino...
Grazie per avermi permesso di chiarire: ho, infatti, molta paura dei rischi dell’interpretazione, ma non vanno temuti, perché permettono di spaziare dove la domanda iniziale non prevedeva di poter finire.

Credo in Dio come forma del tutto, quello che siamo, che vediamo, che percepiamo, tutto ciò che esiste è Dio.
Non sappiamo cosa è Dio, forse non lo sapremo mai, ma siamo la prova della sua esistenza.

È un enorme punto interrogativo. Credo in Dio come energia d'amore presente nell'universo.

Sono ateo