La Croce di Aquileia

La fede, per chi è credente, rappresenta una colonna portante della vita. Che questo forum possa portare nuova luce, sia per chi ha fede sia per chi non ce l'ha. Nonché stimolare la discussione su questo tema. Ognuno potrà riportare le proprie esperienze, testimonianze, preghiere, dubbi.

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La Croce di Aquileia

Messaggioda Naoki » 21/07/2014, 13:20



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Ovvero l'unico simbolo che si poteva usare durante le persecuzioni cristiane in Friuli a quell'epoca, erano vietato esporre il Cristo, simbolo che si porta con fierezza ancora oggi come simbolo della chiesa friulana pure sulla nostra Bibbia, che è la traduzione in Friulano di quella ufficiale approvata dalla Chiesa..

Oggi vale pure una "N" o qualsiasi altra cosa per classificare e perseguitare i cristiani, che siamo la religione più perseguitata al mondo.
Se facessi un elenco di chi ha fatto cosa contro chi, immaginate chi avrebbe l'elenco di accuse più lungo...ma non lo farò, non è il mio scopo.
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Raduysya Nevesto Nenevestnaya.
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La Croce di Aquileia

Messaggioda Naoki » 06/08/2014, 10:18



EDIT: Siccome quest'argomento mi preme abbastanza e mi preme dare voce a questi avvenimenti che accadono tutt'ora all'insaputa di quasi tutti, ho ripulito tutto il topic visto che i post fin'ora fatti non avevano nulla a che fare con l'argomento principale.
Mi scuso di nuovo per le inconvenienze create e spero si possa fare, per chi vorrà, una discussione seria e serena.

A questo motivo metto l'articolo che ho trovato del C.E.I.

CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA
Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali
LA PRESIDENZA DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA
Noi non possiamo tacere
15 agosto, Giornata di preghiera per i cristiani perseguitati


Dal 14 al 18 agosto siamo chiamati ad accompagnare spiritualmente il Santo Padre nella sua visita in Corea del Sud, dove partecipa alla VI Giornata della Gioventù asiatica.
Per le nostre comunità è un’occasione preziosa per accostare la realtà di quella Chiesa: una Chiesa giovane, la cui vicenda storica è stata attraversata da una grave persecuzione, durata quasi un secolo, nella quale circa 10.000 fedeli subirono il martirio: 103 di loro sono stati canonizzati nel 1984, in occasione del secondo centenario delle origini della comunità cattolica nel Paese.

In questa luce si coglie la forza del tema che scandisce l’evento:
“Giovani dell’Asia! Svegliatevi!La gloria dei martiri risplende su di voi: Se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con Lui” (Rm6,8).

Sono parole che vorremmo potessero scuotere anche questa nostra Europa, distratta ed indifferente, cieca e muta davanti alle persecuzioni di cui oggi sono vittime centinaia di migliaia di cristiani. Se la mancanza di libertà religiosa fondativa delle altre libertà umane impoverisce vaste aree del mondo, un autentico Calvario accomuna i battezzati in Paesi come Iraq e Nigeria, dove sono marchiati per la loro fede e fatti oggetto di attacchi continui da parte di gruppi terroristici; scacciati dalle loro case ed esposti a minacce, vessazioni e violenze, conoscono l’umiliazione gratuita dell’emarginazione e dell’esilio fino all’uccisione. Le loro chiese sono profanate: antiche reliquie, come anche statue della Madonna e dei Santi, vengono distrutte da un integralismo che, in definitiva, nulla ha di autenticamente religioso.
In queste zone la presenza cristiana la sua storia più che millenaria, la varietà delle sue tradizioni e la ricchezza della sua cultura è in pericolo: rischia l’estinzione dagli stessi luoghi in cui è nata, a partire dalla Terra Santa.
A fronte di un simile attacco alle fondamenta della civiltà, della dignità umana e dei suoi diritti, noi non possiamo tacere. L’Occidente non può continuare a volgere lo sguardo altrove, illudendosi di poter ignorare una tragedia umanitaria che distrugge i valori che l’hanno forgiato e nella quale i cristiani pagano il pregiudizio che li confonde in modo indiscriminato con un preciso modello di sviluppo.
A nostra volta, vogliamo che la preoccupazione per il futuro di tanti fratelli e sorelle si traduca in impegno ad informarci sul dramma che stanno vivendo, puntualmente denunciato dal Papa: “Ci sono più cristiani perseguitati oggi che nei primi secoli”.
Con questo spirito invitiamo tutte le nostre comunità ecclesiali ad unirsi in preghiera in occasione della solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria (15 agosto) quale segno concreto di partecipazione con quanti sono provati dalla dura repressione.
Per intercessione della Vergine Madre, il loro esempio aiuti anche tutti noi a superare l’aridità spirituale di questo nostro tempo, a riscoprire la gioia del Vangelo e il coraggio della testimonianza cristiana.

LA PRESIDENZA della Conferenza Episcopale Italiana
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