Sono di nuovo qui, a distanza di un mese, purtroppo a riproporvi le stesse problematiche di prima.
La situazione sembrava stesse migliorando, avevo conosciuto un ragazzo, stavo smettendo di ingozzarmi, ero più felice e sicura di me, finalmente mi sentivo desiderata. Adesso, sto peggio di prima. Chiaramente il mio inconscio aveva solo trovato un escamotage che mi facesse assaporare un minimo di tranquillità, per poi privarmene. Il ragazzo suddetto ci ha provato con me alla seconda uscita, in modo squallido, come altri avevano già fatto prima. Non ci ha provato in modo carino, come ogni ragazza desidera, ma dopo avermi abbindolata con belle parole, a distanza di due ore, mi ha messo le mani addosso pensando di poter ottenere chissà cosa. Chiaramente, avendo fa danni problemi con il cibo e conseguentemente con il mio corpo, non solo sono estremante insicura ma anche altrettanto timida. Mi sono sentita una stupida, mi sono sentita usata, mi sono sentita piccola.
Da qui tutto è nuovamente precipitato. Dire che sono infelice è un eufemismo. Mi sento sola, svuotata. Non faccio altro che riempirmi di cibo, tanto da stare male sia mentalmente che fisicamente. Provo anche a vomitare, ma non ci riesco. Sono stanca di vivere insoddisfatta a 18 anni, di chiudermi in casa, di avere paura del mondo, di odiare la mia immagine riflessa nello specchio.
La mia psicologa dice che uso il cibo come calcola di sfogo, per non pensare agli altri problemi e alle altre sofferenze che la vita mi ha riservato, per colmare un vuoto, ed è probabilmente vero, ma sta di fatto che non riesco ad uscirne. Il cibo regola la mia vita, le abbuffate la scandiscono. Forse dovrei cercare un aiuto più mirato, un consultorio per DCA?
Ho paura. Per quanto sono infelice mi fa letteralmente male il cuore. Piango ogni giorno.
Vi prego di aiutarmi.