So di avere un disturbo dell'alimentazione, ma non so come uscirne

Parliamo dei Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA), patologie sempre più diffuse nella nostra società. Anoressia Nervosa (AN), Bulimia Nervosa (BN), Disturbi dell'Alimentazione Non Altrimenti Specificati (DA-NAS o EDNOS), Disturbo da Alimentazione Incontrollata (Binge Eating Disorder, BED), Night Eating Syndrome, Orthorexia Nervosa, Reverse Anorexia.

So di avere un disturbo dell'alimentazione, ma non so come uscirne

Messaggioda Kestis » 12/02/2024, 13:47



Salve,
ho già scritto in questo forum per problemi relativi ai miei sentimenti e stati d'animo, in un'altra sezione. Ho dovuto affrontare di petto molte questioni che mi hanno portato ad avere delle crisi di panico piuttosto intense, stavo davvero male... Adesso riesco a gestire tutti quegli aspetti che me le provocavano, ma devo tenere sempre la guardia alta per non ricascare nei soliti tranelli della mia mente.
Sicuramente quest'altro argomento è collegato all'altro... Andando subito al sodo, credo di soffrire di una forma iniziale bulimia o comunque di essere sulla buona strada per arrivarci. Sono sempre stato una persona "golosa", mi piacciono determinati cibi e soprattutto i dolci. Da ragazzo non ero certo obeso, avevo un fisico "accettabile", con qualche chilo di troppo. In soldoni fino ai 19-20 ero alto 1,70 e il mio peso oscillava tra i 70 e 75kg. Poi il metabolismo e cambiato, come il mio stile di vita che per lavoro è diventato sempre più sedentario.
Il mio rapporto con il cibo è sempre stato difficile, nel senso che fino ai 22 anni praticamente non mangiavo verdure né frutta. Adesso ho 31 anni e mangio tranquillamente verdure come zucchine, carote, spinaci, piselli e altri legumi... Non sopporto ancora la frutta in generale, penso che non riuscirò mai a mangiarla... Sui dolci invece non ho cambiato niente e sono gli alimenti che mi danno più senso di soddisfazione quando li mangio. La cioccolata in particolare.
Generalmente cerco di rispettare gli orari canonici di colazione, pranzo e cena, con eventuali spuntini di metà giornata. Il problema è che mi ritrovo spesso a non riuscire a dire di no a me stesso, quando a fine pasto sento il bisogno di mangiarmi una fetta di pane e nutella, che poi magari diventano 3... oppure di aprire il barattolo per prendere un cucchiaino e finire per divorarsene 12. Questo succede in particolare con i dolci, ma anche con il salato se è qualcosa che mi piace particolarmente: non riesco a fermarmi a una porzione semplice di lasagna ad esempio, devo fare il bis! Ne sento il bisogno!
Quando mi accorgo di queste sensazioni, di aver bisogno di mangiare non per fame, ma per sentire la soddisfazione, automaticamente mi sento a disagio con me stesso: mi faccio schifo, pena, vorrei fermarmi ma non posso. Mi sento triste. Spesso alla fine o durante questi momenti penso che per evitare di assimilare quello che ho mangiato potrei andare in bagno e indurmi il vomito. Però subito dopo penso che vorrebbe dire ammettere di avere un problema, anzi, vorrebbe dire far nascere quel problema. Quindi alla fine non lo faccio e mi sento anche in colpa per non averlo fatto, mi dico che sono un codardo e non ho il coraggio di farlo.

Tutto ciò è collegato anche al mio rapporto col mio corpo. Ho 31 anni e l'ultima volta che mi sono pesato (forse 3 mesi fa) pesavo 90kg... Di sicuro ora sono aumentato, ma ho troppa paura di pesarmi di nuovo. Sono notevolmente in sovrappeso, certo non sono paragonabile a molte altre persone, ma mi sento a disagio con me stesso. Mi vergogno del mio corpo, della mia pancia e del mio "seno maschile", mi imbarazza tantissimo. Non riesco a indossare certi indumenti e il solo pensare che tra pochi mesi sarà di nuovo estate mi manda in ansia.
Da circa 2 anni questo aspetto è diventato un problema anche con la vita di coppia con mia moglie. Mi vergogno di farmi vedere così da lei in intimità. Non mi sento bello per lei... Molte volte evito di spogliarmi davanti a lei, oppure mi giro dall'altra parte. Lei se n'è sicuramente accorta, ma non me l'ha mai fatto notare.

Detto questo, vorrei solo piangere... Non so come risolvere. Non ho la costanza di fare attività fisica, nè il tempo. Soprattutto non ho la forza di volontà di darmi un contegno nel mangiare. Sono un disastro.
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Kestis
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So di avere un disturbo dell'alimentazione, ma non so come uscirne

Messaggioda Navigator63 » 13/02/2024, 4:10



Kestis ha scritto:Sono sempre stato una persona "golosa", mi piacciono determinati cibi e soprattutto i dolci.

Da quel che dici, forse non si tratta solo di golosità.
Spesso chi ha una passione smodata per i dolci, è perché nel suo profondo ha una grande "fame d'amore" e ricava da essi una qualche soddisfazione di quel bisogno (probabilmente i dolci favoriscono la produzione di neurotrasmettitori che associamo all'affetto, o alla figura materna).

Ma non sono solo i dolci.
Chi ha "fame d'amore" spesso sente un grande vuoto dentro, come una voragine che provoca un forte malessere, e mangiare aiuta ad attenuare quel malessere (è come se il cibo riempisse quel vuoto, almeno temporaneamente).
E' per quello che il cibo ci attrae anche quando non abbiamo fame: mangiare funziona come un "analgesico", attenua quella sofferenza emotiva.

Sui dolci invece non ho cambiato niente e sono gli alimenti che mi danno più senso di soddisfazione quando li mangio. La cioccolata in particolare.

E' noto che il cioccolato contiene (o favorisce la produzione di) sostanze simili a quelle che vengono prodotte durante l'innamoramento (p.es. la feniletilamina). :)
Infatti chi soffre pene d'amore tipicamente cerca consolazione nel cioccolato.
Vedi p.es. "Why Your Brain Loves Chocolate".

Il problema è che mi ritrovo spesso a non riuscire a dire di no a me stesso, quando a fine pasto sento il bisogno di mangiarmi una fetta di pane e nutella, che poi magari diventano 3...

Una cosa che potresti fare è, quando hai quei raptus, di fermarti e restare in ascolto delle tue emozioni e sensazioni...
cosa senti? Cosa emerge? C'è qualche sofferenza, dolore, disagio, angoscia che viene fuori?
Mangiare serve proprio a non sentire quelle sensazioni negative: ma se riesci ad affrontarle ed accoglierle, il bisogno di mangiare calerà (perché non cercherai più di reprimere quelle sensazioni).

Quando mi accorgo di queste sensazioni, di aver bisogno di mangiare non per fame, ma per sentire la soddisfazione, automaticamente mi sento a disagio con me stesso: mi faccio schifo, pena, vorrei fermarmi ma non posso. Mi sento triste.

Sembra esserci un forte giudizio contro te stesso, un sentirsi sbagliato e inadeguato.
Avresti bisogno di imparare ad accettare te stesso - o almeno iniziare. Giudicarti può solo farti stare peggio.

Di solito questo eccessivo giudizio verso di sé deriva dai genitori.

Spesso alla fine o durante questi momenti penso che per evitare di assimilare quello che ho mangiato potrei andare in bagno e indurmi il vomito.

Non farlo.
Rischi di entrare in un ciclo distruttivi di over-eating e vomitare, che può solo farti male. Non risolveresti nulla.

Mi vergogno del mio corpo, della mia pancia e del mio "seno maschile", mi imbarazza tantissimo.

Di base, mi sembra che hai un pessimo rapporto con te stesso; ed il cibo è solo una via di fuga: un sintomo che copre il vero problema sottostante (lo stare male con te stesso).
La mia intuizione dice che forse c'è sotto un rapporto difficile con tua madre, da cui on ti sei sentito amato abbastanza, o non nel modo in cui avresti voluto. :mmm2:

Sono cose che difficilmente si risolvono da soli: ti sarebbe utile parlarne con un terapeuta. Potrebbe aiutarti a capire da dove arriva il tuo problema, e soprattutto aiutarti ad iniziare un percorso di accettazione ed amore verso te stesso - che credo sia l'unica vera "medicina" di cui hai bisogno.

Detto questo, vorrei solo piangere...

IMHO piangere ti fa bene, perché fa sfogare un po' di quella sofferenza che sembra gravarti dentro.
Però non risolve la faccenda.

Non so come risolvere. Non ho la costanza di fare attività fisica, nè il tempo.

Se non cambi il tuo stato psicologico interno, l'attività fisica non risolverebbe comunque. Perché il problema - a me sembra - nasce da dentro.

La tua sembra una dipendenza da cibo: e le dipendenze vanno affrontate alla radice, non si risolvono mettendoci delle "pezze".
La domanda da farsi è "Cosa cerco nel cibo? Da cosa mi aiuta a sfuggire? Cosa si nasconde sotto questo bisogno di cibo?"...

In alcune città italiane ci sono dei gruppi di "Overeaters Anonymous" (sullo stile degli Alcolisti Anonimi). Forse confrontarti con altri che hanno problemi simili ai tuoi potrebbe aiutarti a sentirti meno "sbagliato".
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So di avere un disturbo dell'alimentazione, ma non so come uscirne

Messaggioda Kestis » 16/02/2024, 12:25



Navigator63 ha scritto:...il cibo ci attrae anche quando non abbiamo fame: mangiare funziona come un "analgesico", attenua quella sofferenza emotiva.

E' proprio quello il punto. Mi rendo conto che nel cibo cerco più l'appagamento che mi provoca quel determinato sapore. Mi piace cucinare, ricercare ed esaltare determinati sapori... mi fa sentire realizzato.

Sulla mancanza di affetto o il sentirsi giudicati, ma l'affetto dei miei genitori c'entra veramente poco. Altre dinamiche familiari e relazionali forse sì. Penso che sia più una ricerca di soddisfazione e una sicurezza che la vita molte volte mi ha negato per molti motivi. Ho dovuto imparare ad accettare e ad affrontare molte cose grazie alle sedute da uno psicologo. Forse è per questo che adesso faccio caso al "problema cibo".

In generale si, sono molto severo con me stesso e sto imparando ad accettare che si possono commettere errori e l'importante è come reagiamo a quello che ci capita. Per il resto, non mi sento a mio agio con me stesso, non voglio essere così. Non mi piace vedermi così e voglio reagire ma, anche se ho imparato molti stratagemmi per combattere l'ansia, l'inquietudine e gli attacchi di panico, sento che è ancora presto per tagliare questo mio "legame" col cibo. Ne parlai anche con lo psicologo, anche lui mi ha detto di affrontare la cosa per gradi, di non fissarmici troppo e di non "punirmi". E' giusto assecondare i nostri bisogni, ma ovviamente non devono farci del male.
Purtroppo ci ho riflettuto molto negli ultimi mesi, e nel frattempo sono ingrassato. Devo riuscire a reagire...
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