NewBorn ha scritto:È da un periodo molto lungo che non riesco più ad aver controllo su me stesso.
Si potrebbe partire dall'accettare che
non possiamo avere totale controllo su noi stessi (per via dell'inconscio, perché non decidiamo le nostre emozioni, per l'influsso degli ormoni, per le influenze esterne, ecc.)
Anche se sembra una "sconfitta", in realtà accettare l'inevitabile ci permette di
rilassarci, perché smettiamo di sprecare energie lottando contro le cose più grandi di noi.
Ed una volta che sono più rilassato,
allora riesco meglio a controllare quello che è possibile controllare in me
(mentre se sono tutto teso e frustrato, non riesco nemmeno a fare quello
)
Il mio regime di alimentazione è insano e sottomesso ai miei variabili stati d'animo.
Questo è normale, perché il cibo ha un aspetto emozionale e ci viene istintivo usarlo come "conforto".
Ovviamente è poco sano (se la cosa è frequente), quindi è bene sviluppare strategie alternative per affrontare il malessere:
- C'è chi scarica la tensione facendo sport o movimento
- Chi la fa ballando
- Chi si chiude nel suo angolino e fa qualcosa che gli piace (es. leggere o suonare)
- Chi fa strage di alieni nei videogiochi
- Chi può si nutre di dimostrazioni d'affetto, abbracci, contatto fisico, o sesso
- C'è chi fa lunghe dormite...
Sono tutte attività benefiche (o non dannose) che aiutano nell'affrontare stress e inquietudine.
Ognuno deve trovare quelle che funzionano per lui; non c'è una strategia che funzioni per tutti.
Infatti quando sono sereno riesco a ridurre il consumo di cibo a solo un pasto al giorno o completo digiuno
E perché così limitante?
A noi umani viene naturale mangiare ogni 4-6 ore. Se vedi il cibo come "negativo" e mangi meno di quello che sarebbe benefico, non fai che creare tensione e aumentare il problema (così un giorno mangi una volta sola, e quello dopo sei).
Diffida degli estremi (strafogarsi o digiunare): l'armonia si trove nell'equilibrio
Di notte non riesco a dormire bene e mi addormento molto tardi.
Sicuramente un buon sonno aiuta sia il fisico che la mente.
Ma se non riesci è a causa - probabilmente - di
tensione nervosa e stati d'animo conflittuali; è su quelli che dovresti lavorare per primo, il resto sono conseguenze (cibo incluso).
Il mio cervello è sempre stanco, non funziona bene ed è una cosa che odio maledettamente.
Se uno è inquieto, stressato, preda di pensieri negativi e in conflitto con se stesso, oltre il 90% della sua energia mentale può venire consumato da questo tipo di pensieri.
Quindi ne rimane ben poca per le attività utili o creative.
Al tuo posto cercherei di identificare le cause del tuo malessere / stress:
- Conflitti coi genitori?
- Tensioni in famiglia?
- Relazione sentimentale problematica?
- Problemi nell'ambiente di lavoro?
- Giudizi e critiche verso te stesso?
- Convinzione che dovresti essere diverso, o migliore di come sei?
- Inibizioni o frustrazioni in ambito sessuale?
- C'è qualcosa che non vuoi vedere, che nascondi a te stesso, ma che comunque ti rode - e quindi consumi energia per fare come se non esistesse?
(in altre parole: sei onesto con te stesso o ti racconti storie?)
Gran parte dei problemi delle persone nasce da un
conflitto interno: dal sentirsi "sbagliati" (magari alimentato da chi abbiamo intorno) e che dovremmo essere una persona migliore - il che è impossibile.
Una volta che si riesce a
fare pace con se stessi, gran parte dello stress e del malessere si scioglie; ed allora si può affrontare meglio i problemi concreti.
Se hai una problematica del genere, il mio suggerimento è di provare ad
accettare meglio te stesso, e sviluppare un sentimento di amore per te
(non ce lo insegna nessuno, eppure
quello è l'amore più importante)