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Ciao a tutti, sono nuova! Sono qui perchè una mia amica mi ha consigliato questo blog e mi è sembrata una buona idea. Vorrei sfogarmi, ma soprattutto ricevere sostegno e consigli. Mi scuso in anticipo per il romanzo che ne uscirà.
Inizierò raccontando la mia "storia": circa un anno fa (pesavo 54kg) decisi di mettermi a dieta per l'estate, così attraverso sport e una sana alimentazione, persi 5kg circa e mi sentivo bene. Piano piano mi resi conto che stavo diventando un po' troppo ossessionata dal controllo del peso e di quello che mangiavo e se uscivo da quello che era il mio "schema alimentare" mi sentivo dannatamente in colpa. Così decisi pian piano di riprendere un rapporto normale con il cibo. Da qui scattò nella mia mente il ragionamento "tutto o nulla", quando sgarravo, finivo per esagerare e abbuffarmi, forse perchè per troppo tempo mi ero categoricamente privata di quelle cose. Così iniziai a "rimediare" vomitando. Questo può capitare per due motivi: 1mi abbuffo senza controllo 2sento di aver fatto un pasto troppo abbondante. Ovviamente so benissimo quanto faccia male e che non serva a nulla. All'inizio pensavo fosse soltanto una cosa rara e occasionale e così ero relativamente tranquilla. Con il passare del tempo però è diventato più frequente, ormai va avanti da qualche mese (circa 8) e ultimamente sono anche ritornata a pesare 53kg. Sono "ripartita da capo" decine di volte, alcune cercando di dimagrire una volta per tutte per poi stare tranquilla; altre mangiando un po' di tutto, assecondando le mie voglie e cercando di accettare il mio corpo. Purtroppo però torno sempre allo stesso punto. Adesso non vomitavo da una settimana e stavo meglio, ma oggi è risuccesso. Sinceramente vorrei voltare pagina una volta per tutte ma non so bene come fare, dato che ogni volta nonostante tutto ricado. So che è impossibile pretendere di uscirne del tutto da un giorno all'altro, ma ho paura che la cosa degeneri senza che me ne renda conto. Ne ho parlato con alcuni amici fidati, alcuni hanno capito, altri mi hanno solamente accusata di essermi creata da sola un disturbo alimentare. Fatto sta che nessuno di loro può aiutarmi concretamente, so che la cosa migliore sarebbe parlarne ad un membro della mia famiglia, ma non so davvero come fare e ogni volta che vorrei farlo vengo bloccata dall'idea che non capirebbero oppure mi giudicherebbero. Non so se posso essere definita bulimica o meno, ma non mi importa. Mi importa stare bene con me stessa e uscire da questo problema prima che mi travolga. Sono disposta a impegnarmi con tutta me stessa e non mi farò abbattere dalla ricaduta di oggi, ma sono sempre in bilico tra la voglia di essere libera da schemi, la paura di ingrassare e le abbuffate che arrivano quando meno me lo aspetto.
Grazie in anticipo a chiunque si prenderà la briga di leggere tutto e rispondere,
Fls