Anoressia

[ClaudiaRestart]

Ciao a tutti,mi chiamo Claudia e ho quasi 16 anni.Ho iniziato ad avere problemi con l'anoressia a 14 anni.Ero robustella prima e con l'anoressia sono arrivata ad un bel peso,58 kg per 172cm.Sarei voluta arrivare a 50 ma non ce l'ho mai fatta.Un anno dopo "l'inizio" ho deciso di smetterla,stavo esagerando,avevo perso 6kg in poco più di una settimana.Iniziai a fare sport e a mangiare di più,mi iscrissi ad un corso di sport da combattimento e cominciai a mangiare beh,veramente tanto.Dopo la palestra ero felice,la adoravo.Purtroppo ho cominciato ad avere problemi con la scuola e mi sono scoraggiata,facevo assenze perché volevo deprimermi nel mio guscio o perché l'ansia scolastica mi portava ad avere dolori allo stomaco e alla pancia abbastanza fastidiosi.Non riuscivo più ad andare bene e purtroppo sabato ho scoperto di essere stata bocciata.Non mi sono mai sentita così male in vita mia.L'unica cosa che ho pensato è che mi sarei dovuta uccidere,l'unico modo per non dover convivere con l'umiliazione della sconfitta.Avevo già deciso di tornare a non mangiare e di non riprendere la palestra (che avevo interrotto per cercare di recuperare a scuola).Ultimamente ho ricominciato a contare le calorie,alternandole poi ad abbuffate stratosferiche.Vedo suicidio e anoressia come uniche soluzioni,non voglio affrontare questa cosa.Mi sentirò eternamente un passo indietro ai miei compagni,e non poter condividere la mia vita scolastica con loro è per me una disgrazia.Sono stati importantissimi,anche senza saperlo,nel mio lento recupero verso la normalità.Non sono mai stata una di quelle anoressiche che scendono sotto i 40kg ma la mia ossessione e continua e insistente,non sono mai soddisfatta del mio corpo e penso sempre a come appaio,a come truccarmi,a come parlare,a che posizione tenere,sempre perfetta,sempre con un buon profumo...vorrei non dover passare metà della mia vita dietro ad una fissazione che non mi porterà a nulla.
Scusate è lunghissimo ma non è neanche tutto;)
Vorrei solo opinioni,consigli,esperienze da condividere,qualunque cosa vi viene in mente leggendo ciò che ho scritto è ben accetta
Grazie a tutti

[A.M.]

Ciao Claudia,

posso dirti che sfondi una porta aperta.
Anche io a scuola non me la cavavo benissimo.
Scuola difficile, forse non adatta a me, ecc..
A metà 3° liceo iniziai a star male a causa di colite da stress, che mi sono portato avanti per anni.
Lo stress era tanto, l'ansia che qualcuno potesse decidere il tuo futuro, di rubarti un anno della tua vita per me era insopportabile, ma la mia mente era forte, ed era il fisico a pagarne le conseguenze (somatizzazione, invece che depressione).
Il primo mese mi preoccupai anche di avere un malaccio ed ero a pezzi, poi mi rivoltarono come un calzino ed analisi tutte normali.
Feci una dieta ferrea per arginare la colite, ma nulla, non migliorava.
Il medico mi consiglio dei farmaci che leggendo bene contenevano anche tracce di rilassanti muscolari e credo ansiolitici.
Smisi quasi subito di prendere le gocce che non avevano effetto e smisi con la dieta.
Ho tirato avanti e finito il liceo senza bocciare.
Nel frattempo avevo avuto in 4 e 5 un problema di salute minore, ma fastidioso.
facevo molte assenze, in parte per malattia, in parte per sfuggire alle interrogazioni e per studiare a casa e recuperare (purtroppo i prof non erano comprensivi ed era meglio presentarsi solo quando veramente preparati. Certo la cosa li faceva incazzare, e invece che 8 prendevi 6, però sempre meglio che fare la vittima indifesa e prendere 2).
Uscii con 65 di voto e 65 di giorni di assenze.
All'uni cambiamento radicale, test di ingresso passato ai primissimi posti, poi un votone dietro l'altro (all'inizio non ci credevo, poi mi sono abituato).
Finita l'uni in anticipo con laurea specialistica con lode, mentre altri geni e mostri sacri delle superiori hanno fatto cilecca.
Certo i problemi nella vita ci sono sempre e vivo fra alti e bassi, continuando a somatizzare molto, anche se meno di prima.
Alla fine è così, un po' le prendi, un po' le dai.
L'importante è continuare a combattere, sperando di averne sempre la forza.
A volte anche a distanza di anni avevo gli incubi la notte.
Sognavo di essere alle superiori e di dover affrontare la cronica lotta per la salvezza in situazioni impossibili, poi mi ricordavo che ero laureato e se lo ero avevo finito le superiori e l'incubo finiva e mi svegliavo.
La scuola a volte lascia brutti segni. Peccato :-(

un abbraccio da uno che non ha fatto molto, ma quelle briciole che ha ottenuto se le è sudate, sputando sangue e nuotando in mezzo agli squali.

[Lyra]

Credo che sarò come al solito prolissa, ma alla fine un punto lo troverò spero.

So cosa significa volersi chiudere nel proprio guscio per lo star male, non aver voglia di alzarsi, andare a scuola, non riuscire a studiare, stare quindi con l'ansia ogni giorno. L'ansia porta dei gran mal di stomaco e ciò non fa che peggiorare il quadro del tuo quotidiano. E così cerchi di tirare avanti tra pomeriggi persi a non studiare e conseguente ansia scolastica. E dopo ti senti delusa dai risultati, da te stessa, ti senti magari una buona a nulla...

E quando stai male con te stessa? Quando pensi di aver sbagliato, ti senti delusa da te stessa, ti senti di aver fatto l'ennesimo errore... allora il tuo corpo diventa un'ossessione. Ho passato un periodo molto stressante in cui il mio lato autodistruttivo si faceva sentire eccome. Qualsiasi cosa mi arrecasse danno era ben accetta per la mia mente. Vedevo il mio corpo come contatore delle mie emozioni: dai 39 kg in giù felice, tra i 40 e i 41 accettabile, sopra inacettabile quindi sconforto. Come se così potessi controllare me stessa ed essere finalmente soddisfatta di qualcosa. Andavo avanti tra abbuffate e digiuni. A volte mi autoinducevo il vomito e mi giustificavo col fatto che avevo mal di stomaco e nausea (per lo stress)... ma in verità stavo anche bene dopo. Mi sentivo svuotata di qualcosa, mi sentivo di aver controllato per un attimo me forse...
Forse non è quello che hai passato tu, ma per me quello era un modo per infliggermi una chissà quale punizione (insieme ad altri modi) probabilmente. Le uniche vie d'uscita alla mia situazione che vedevo erano farmi del male... o meglio un modo per sfogarmi.
Io non sono una ragazza legata all'apparenza, non mi curo molto... e proprio questo mostra quanto quell'ossessione era solo la prova di uno star male emotivo. La ricerca di una sottospecie di controllo forse.

Il preoccuparti tanto per come appari forse denota una bassa autostima, che probabilmente è calata ancora di più ora che sei stata bocciata.
Ma Claudia non per questo sei dietro a nessuno, i tuoi compagni li potrai comunque vedere anche se non sarà la stessa cosa,e studierai comunque. So che ora vedi tutto nero e questo per te è un dramma, ma oltre che la solita frasetta "ci son cose ben peggiori" (perché comunque la cosa è soggettiva), ti voglio dire "pensa a te stessa", pensa che l'anoressia sarebbe solo un modo per andare ancora più giù, sempre più giù. Perché anche se inizialmente starai meglio col tempo starai peggio.
Perché l'anoressia non ti porterà a studiare di più, ti porterà solo ad avere un pensiero sempre più ossessivo nella tua mente che se si ingrandisce non ti lascerà un secondo in pace.
Quindi sfogati quanto vuoi qui e se puoi parla di questo problema con qualcuno ma non lasciarti andare ad esse. NON è assolutamente una soluzione. E so che parlo come se pensassi che fosse tutto facilissimo, ma credimi so bene che non è facile. Cerca solo di reagire e di capire cosa ti ha portato a stare così male se ancora non lo hai capito.

[Tredici_spicchi_di_mela]

Non scriverò molto, dato che non ne ho mai sofferto, ma leggendo mi è venuta voglia di consigliarti di tornare a concentrarti su altro che non sia l'aspetto fisico.
Cercati un passatempo che impegni e seduca il tuo intelletto, che non sia sotto sotto un modo per dimenticarti del peso ma genuinamente un nuovo interesse. Ti aiuterà con l'autostima, migliorandoti al contempo, ti impedirà di passare ore e ore tra pensieri vuoti/cupi.

[Royalsapphire]

Ciao Claudia, benvenuta
Ti senti un passo indietro rispetto ai tuoi compagni? O ti senti cosi rispetto ai tuoi genitori?
Non ti sto giudicando. Affermo soltanto il fatto che la famiglia è spesso al vertce dei nostri problemi.
Sei anoressica? Perché vuoi negare la tua femminilità? Non so, i tuoi ti hanno forse fatto sentire respinta in qualche modo?
Un bacio e un abbraccio
Notte

[elle8n]

Ciao Claudia e benvenuta.
Vorrei scrivere e dirti tante cose ma cercherò di essere il meno prolissa possibile.
Ho sofferto di anoressia ed ho iniziato quando avevo 16 anni, in meno di un anno ho perso più di 30kg e sono arrivata a pesare molto meno di 40kg. Io non lo facevo per essere perfetta o per essere più magra (non sono mai stata un figurino ma stavo bene com'ero), mi sentivo stressata a causa dei miei problemi di salute, avevo dovuto abbandonare la scuola a causa di questi ed alla fine il tutto si è sfogato con l'impulso a non mangiare. Non riuscivo letteralmente a mandare giù un boccone, camminavo tantissimo (mi sono rovinata i piedi, ora appena metto un paio di scarpe mi vengono le vesciche). Alla fine sono stata ricoverata in una clinica per disturbi alimentari per cinque mesi i primi due dei quali li ho passati attaccata alla flebo dell'alimentazione 24 ore su 24 e dico proprio 24 ore su 24. E' stata un'esperienza orribile.
Quei cinque mesi mi hanno cambiato la vita: sono rinata ma non vorrei mai rifare quel percorso, non voglio più passare attraverso quell'incubo.
Se accetti un consiglio mi sento di dartene solo uno: fatti aiutare, fallo pria che sia troppo tardi io ce l'ho fatta per un soffio. Sono entrata in codice rosso ed il terzo giorno è arrivato il prete per l'estrema unzione. Non sto esagerando e penso che tu sappia quanto sia seria questa cosa.
Fatti aiutare. La gioia che provi dopo costa tutta la fatica per uscirne.
La malattia mi accompagna ancora come vocina nella testa e sono comunque magra come ragazza ma mangio, non faccio iperattività, insomma sto bene, quando la vocina arriva la zittisco ma ho avuto bisogno di aiuto: non bisogna MAI vergognarsi di chiederlo e tanto per consolarti ho quasi 23 anni e non ho ancora finito la scuola ma ho problemi di salute e devo accettare che ci metterò più tempo.
Spero che le mie parole ti possano aiutare anche solo un po', un grosso abbraccio.
Elena.

[kathellyna]

benvenuta.