Cara Vera, credo sostituire il cibo generico con qualcosa di meno calorico, sia soltanto una soluzione a breve termine.
Mi spiego meglio: la fame emotiva ("che segue le emozioni") ha origine da una mancanza nella nostra vita, che noi inconsciamente riempiamo con il cibo. Come quando fin da piccoli, quando siamo agitati ci attacchiamo al seno materno per succhiare il latte. Il cibo in questo caso, crea un rifugio dalle emozioni, dalla noia alla tristezza, e funziona come un calmante. Ma l'effetto consolatorio dura soltanto pochi minuti.
Per trovare un equilibrio dentro di te, la consapevolezza di te stessa in quel momento e la tua presenza sono fondamentali. Prova a fermarti un attimo a respirare, poi fa' che il vuoto ti riempia. Cosa senti? Immagina questa "fame" non come un nemico, ma come una figura energetica che è lì con te in quei momenti, e per cui magari provi timore. Prova a darle una forma, e falla restare accanto a te chiedendole di andare d'accordo: se stabilisci un legame con la parte di te "incontrollata" ti aiuterà a ridimensionarla.
Ora che sai cosa sta accadendo dentro il tuo corpo, chiudi gli occhi e visualizza qualcosa che ti piacerebbe fare in quel momento, che possa appagarti così come fa il cibo, ma in modo costruttivo. E mi raccomando, se l'idea del cibo non ti lascia neanche per un secondo, concediti una piccola porzione, magari sostituendola con una bevanda calda.