Ciao a tutti.
Questa è la prima volta che parlo a qualcuno del mio rapporto con il cibo. Forse mi pentirò di questo post, perché parlare di me stessa è sempre imbarazzante...ma sento la necessità di doverlo dire a qualcuno perché ho paura di impazzire e che la depressione mi porti via con sé.
Non so bene quanto tempo fa sian iniziati i miei problemi col cibo, forse due anni fa. Nell'estate del 2016 sono dimagrita di 6 kg circa, spinta dall'osservare le mie compagne di classe magre e dal voler piacere di più alla persona che amo. Li ho persi i chili, ma non sono soddisfatta. Oggi peso 51,2 e sono alta 1.57. Nonostante sia in normopeso, bon mi accetto, non riesco a vedere qualcosa di apprezzabile in me quando mi guardo allo specchio. Sono costantemente a dieta, non mangio la pasta perché ne ho paura...nè altro cibo che sento rappresentare una minaccia. Quando mi capita di uscire fuori dal mio schema alimentare, mi sento in colpa, terribilmente in colpa, e corro in camera mia a piangere perché sono così. Da qualche mese ho sviluppato un tic strano...non so neanche quale sia il nome giusto per definirlo..ma mi capita di masticare del cibo e poi sputarlo, cosicché il mio corpo non lo assuma. È terribile, vergognoso. Molte mattine non riesco ad andare all'università perché perdo tempo davanti all' armadio per scegliere cosa mettere. Rimango lì per minuti e poi ore, riprovando vestiti, togliendoli e riprovandone altri ma quando mi specchio, niente mi sta bene. Così tolgo tutto e mi viene una crisi di pianto, mi sento soffocare dall'ansia e ho un nodo alla gola. Quindi è così che inizia per me la mattina, torno a letto e resto a casa.
Molte volte per questo motivo non sono riuscita ad uscire col mio ragazzo. Non riesco ad andare a cena fuori, e non c'è mattina in cui non pensi che questa è ancora un'altra giornata di lotta con il cibo, con me stessa.
Ho sofferto di bullismo quando andavo alle medie. Ero disprezzata perché silenziosa, in carne, per l'acne, perché terrona, perché tutto. Nessuna ragazza c'è mai stata a sostenermi, ad avvicinarsi quando un maschio mi trattava male o mi prendeva in giro. Era più facile farsi due grasse risate che dire un semplice "smettila". Ma d'altronde uno non può aspettarsi che ci sia sempre qualcuno pronto ad offrirti la sua mano.
E quindi ora sono così, impaurita dal cibo e ossessionata dal peso sulla bilancia...
Non ho detto tutto, ma questo è il massimo che riesca a dire ora.