Salve, questa è la mia prima volta.

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Parliamo dei Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA), patologie sempre più diffuse nella nostra società. Anoressia Nervosa (AN), Bulimia Nervosa (BN), Disturbi dell'Alimentazione Non Altrimenti Specificati (DA-NAS o EDNOS), Disturbo da Alimentazione Incontrollata (Binge Eating Disorder, BED), Night Eating Syndrome, Orthorexia Nervosa, Reverse Anorexia.

Salve, questa è la mia prima volta.

Messaggioda Bagigia » 28/03/2018, 1:26



Ciao a tutti.
Questa è la prima volta che parlo a qualcuno del mio rapporto con il cibo. Forse mi pentirò di questo post, perché parlare di me stessa è sempre imbarazzante...ma sento la necessità di doverlo dire a qualcuno perché ho paura di impazzire e che la depressione mi porti via con sé.
Non so bene quanto tempo fa sian iniziati i miei problemi col cibo, forse due anni fa. Nell'estate del 2016 sono dimagrita di 6 kg circa, spinta dall'osservare le mie compagne di classe magre e dal voler piacere di più alla persona che amo. Li ho persi i chili, ma non sono soddisfatta. Oggi peso 51,2 e sono alta 1.57. Nonostante sia in normopeso, bon mi accetto, non riesco a vedere qualcosa di apprezzabile in me quando mi guardo allo specchio. Sono costantemente a dieta, non mangio la pasta perché ne ho paura...nè altro cibo che sento rappresentare una minaccia. Quando mi capita di uscire fuori dal mio schema alimentare, mi sento in colpa, terribilmente in colpa, e corro in camera mia a piangere perché sono così. Da qualche mese ho sviluppato un tic strano...non so neanche quale sia il nome giusto per definirlo..ma mi capita di masticare del cibo e poi sputarlo, cosicché il mio corpo non lo assuma. È terribile, vergognoso. Molte mattine non riesco ad andare all'università perché perdo tempo davanti all' armadio per scegliere cosa mettere. Rimango lì per minuti e poi ore, riprovando vestiti, togliendoli e riprovandone altri ma quando mi specchio, niente mi sta bene. Così tolgo tutto e mi viene una crisi di pianto, mi sento soffocare dall'ansia e ho un nodo alla gola. Quindi è così che inizia per me la mattina, torno a letto e resto a casa.
Molte volte per questo motivo non sono riuscita ad uscire col mio ragazzo. Non riesco ad andare a cena fuori, e non c'è mattina in cui non pensi che questa è ancora un'altra giornata di lotta con il cibo, con me stessa.
Ho sofferto di bullismo quando andavo alle medie. Ero disprezzata perché silenziosa, in carne, per l'acne, perché terrona, perché tutto. Nessuna ragazza c'è mai stata a sostenermi, ad avvicinarsi quando un maschio mi trattava male o mi prendeva in giro. Era più facile farsi due grasse risate che dire un semplice "smettila". Ma d'altronde uno non può aspettarsi che ci sia sempre qualcuno pronto ad offrirti la sua mano.

E quindi ora sono così, impaurita dal cibo e ossessionata dal peso sulla bilancia...
Non ho detto tutto, ma questo è il massimo che riesca a dire ora.
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Bagigia
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Messaggioda Bonifacio » 28/03/2018, 8:00



benvenuta.
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Messaggioda Bagigia » 29/03/2018, 10:25



Grazie
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Messaggioda Solitude89 » 29/03/2018, 21:00



Non c'è mai la cosa giusta da dire in queste situazioni, l'unica cosa sensata sarebbe indirizzarti verso uno specialista ma io sono l'ultima che può darti consigli in merito, forse potresti sentire all'usl che ti dicono e in contemporanea parlarne ai tuoi familiari.
Sei fortunata ad avere qualcuno al tuo fianco che ti stia vicino, il tuo ragazzo sà dei tuoi problemi? Hai qualcuno con cui parlarne? Non che cambi tanto, ma a volte dà sollievo il solo poterne parlare liberamente.
Spero tu possa avere di base supporto dalle persone care perchè possono starti vicino però il problema è tuo e solo tu puoi cercare di migliorare la tua situazione. Il problema è il cibo e la forma fisica?
Solitamente quello è il riflesso di qualcosa di più grosso, l'emarginazione che hai dovuto subire e la mancanza d'autostima possono essere dei fattori scatenanti o puoi celare in te anche altri traumi.
Non è facile vedere il cibo come un amico e non come un nemico, dopotutto è vita e convivialità. Se eviti la pasta o un determinata quota di carboidrati giornaliera (indispensabili per il corretto funzionamento del tuo organismo) perderai liquidi e non grasso.
Masticare il cibo e sputarlo, ti affamerà e basta, cosa accadrà dopo? Quale mostro ti attende? Anoressia? Bulimia? Binge?
Finchè sei in tempo, salvati da tutta quella merda... oltre all'aiuto terapeutico, potrai ricorrere in seguito anche ad un altro tipo di aiuto, magari seguita da un nutrizionista.
Sono la persona meno adatta per dare consigli, se quello che ti ho scritto non ti risulta di alcun aiuto, ignoralo.
Buona fortuna!!
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Messaggioda Edward153 » 29/03/2018, 21:36



Benvenuta :)
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Messaggioda Bagigia » 29/03/2018, 22:07



Solitude89 ha scritto:Non c'è mai la cosa giusta da dire in queste situazioni, l'unica cosa sensata sarebbe indirizzarti verso uno specialista ma io sono l'ultima che può darti consigli in merito, forse potresti sentire all'usl che ti dicono e in contemporanea parlarne ai tuoi familiari.
Sei fortunata ad avere qualcuno al tuo fianco che ti stia vicino, il tuo ragazzo sà dei tuoi problemi? Hai qualcuno con cui parlarne? Non che cambi tanto, ma a volte dà sollievo il solo poterne parlare liberamente.
Spero tu possa avere di base supporto dalle persone care perchè possono starti vicino però il problema è tuo e solo tu puoi cercare di migliorare la tua situazione. Il problema è il cibo e la forma fisica?
Solitamente quello è il riflesso di qualcosa di più grosso, l'emarginazione che hai dovuto subire e la mancanza d'autostima possono essere dei fattori scatenanti o puoi celare in te anche altri traumi.
Non è facile vedere il cibo come un amico e non come un nemico, dopotutto è vita e convivialità. Se eviti la pasta o un determinata quota di carboidrati giornaliera (indispensabili per il corretto funzionamento del tuo organismo) perderai liquidi e non grasso.
Masticare il cibo e sputarlo, ti affamerà e basta, cosa accadrà dopo? Quale mostro ti attende? Anoressia? Bulimia? Binge?
Finchè sei in tempo, salvati da tutta quella merda... oltre all'aiuto terapeutico, potrai ricorrere in seguito anche ad un altro tipo di aiuto, magari seguita da un nutrizionista.
Sono la persona meno adatta per dare consigli, se quello che ti ho scritto non ti risulta di alcun aiuto, ignoralo.
Buona fortuna!!


Con il mio ragazzo ho parlato di qualcosa...ma non sono scesa nei dettagli. Gli ho raccontato poco,non voglio preoccuparlo, né voglio che si spaventi. Inoltre temo che questa mia situazione possa rovinare il nostro rapporto.
Ti ringrazio per i consigli, e per l'aiuto.
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Messaggioda Solitude89 » 29/03/2018, 22:30



Con il mio ragazzo ho parlato di qualcosa...ma non sono scesa nei dettagli. Gli ho raccontato poco,non voglio preoccuparlo, né voglio che si spaventi. Inoltre temo che questa mia situazione possa rovinare il nostro rapporto.
Ti ringrazio per i consigli, e per l'aiuto.[/quote]

Non bisogna avere paura di "disturbare" qualcuno, specialmente se vi unisce un forte legame. A parti inverse, tu vorresti saperli i suoi problemi anche se ti sentiresti impotente o preferiresti non sapere nulla?
Spero tu possa trovare il coraggio di "disturbare" qualcuno di cui ti fidi e che possa davvero ascoltarti. In caso contrario spero che il forum ed i suoi utenti possano essere un piccolo appiglio in questo momento difficile. :hi:
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Messaggioda 7smiliardi » 29/03/2018, 22:43



Benvenuta!
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Salve, questa è la mia prima volta.

Messaggioda Rosablanca » 31/03/2018, 10:05



Bagigia ha scritto:Ciao a tutti.
Questa è la prima volta che parlo a qualcuno del mio rapporto con il cibo. Forse mi pentirò di questo post, perché parlare di me stessa è sempre imbarazzante...ma sento la necessità di doverlo dire a qualcuno perché ho paura di impazzire e che la depressione mi porti via con sé.
Non so bene quanto tempo fa sian iniziati i miei problemi col cibo, forse due anni fa. Nell'estate del 2016 sono dimagrita di 6 kg circa, spinta dall'osservare le mie compagne di classe magre e dal voler piacere di più alla persona che amo. Li ho persi i chili, ma non sono soddisfatta. Oggi peso 51,2 e sono alta 1.57. Nonostante sia in normopeso, bon mi accetto, non riesco a vedere qualcosa di apprezzabile in me quando mi guardo allo specchio. Sono costantemente a dieta, non mangio la pasta perché ne ho paura...nè altro cibo che sento rappresentare una minaccia. Quando mi capita di uscire fuori dal mio schema alimentare, mi sento in colpa, terribilmente in colpa, e corro in camera mia a piangere perché sono così. Da qualche mese ho sviluppato un tic strano...non so neanche quale sia il nome giusto per definirlo..ma mi capita di masticare del cibo e poi sputarlo, cosicché il mio corpo non lo assuma. È terribile, vergognoso. Molte mattine non riesco ad andare all'università perché perdo tempo davanti all' armadio per scegliere cosa mettere. Rimango lì per minuti e poi ore, riprovando vestiti, togliendoli e riprovandone altri ma quando mi specchio, niente mi sta bene. Così tolgo tutto e mi viene una crisi di pianto, mi sento soffocare dall'ansia e ho un nodo alla gola. Quindi è così che inizia per me la mattina, torno a letto e resto a casa.
Molte volte per questo motivo non sono riuscita ad uscire col mio ragazzo. Non riesco ad andare a cena fuori, e non c'è mattina in cui non pensi che questa è ancora un'altra giornata di lotta con il cibo, con me stessa.
Ho sofferto di bullismo quando andavo alle medie. Ero disprezzata perché silenziosa, in carne, per l'acne, perché terrona, perché tutto. Nessuna ragazza c'è mai stata a sostenermi, ad avvicinarsi quando un maschio mi trattava male o mi prendeva in giro. Era più facile farsi due grasse risate che dire un semplice "smettila". Ma d'altronde uno non può aspettarsi che ci sia sempre qualcuno pronto ad offrirti la sua mano.

E quindi ora sono così, impaurita dal cibo e ossessionata dal peso sulla bilancia...
Non ho detto tutto, ma questo è il massimo che riesca a dire ora.


Ciao, dovresti trovare l'ospedale con il miglior centro di nutrizione nella tua zona, potresti parlarne con il medico di base (così non è né un parente né un fidanzato da preoccupare). Per l'esperienza avuta a Milano, ti preparano una dieta vicina ai tuoi gusti alimentari e ai tuoi obiettivi (non ingrassare ad esempio) ma che ti garantisca i giusti apporti nutrizionali. Da li potresti accennare i tuoi problemi agli specialisti che ti darebbero indicazioni, in genere consigliano ( ma non obbligano) una psicoterapia. Penso che dopo aver impostato un percorso e dopo aver avuto chiarimenti, ti sentirai anche di parlarne con chi ti vuole bene, se invece al contrario senza il loro supporto non hai la forza di iniziare il percorso è indispensabile chiedere il loro aiuto
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Rosablanca
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