Mancanza di autostima

Questo forum di aiuto è dedicato a chi ha un temperamento timido e introverso. A chi si sottovaluta, a chi ancora non si ama, a chi avverte un costante vuoto interiore che ha bisogno di colmare. Non affrontiamo tutto da soli. Condividere questi disagi è un primo passo verso l'apertura. E' un nostro diritto! Lasciamoci colmare dal calore di chi ci sta vicino!

Mancanza di autostima

Messaggioda Valli » 17/09/2018, 17:19



Ciao a tutti,
Sono nuova di questo forum, mi sono iscritta perché mi trovo davvero in un momento di stallo della mia vita dal quale non riesco a uscire. Questo nonostante il conforto di famiglia e amici.
Vi vorrei raccontare un po' della mia storia, a chi avesse la pazienza di leggere questo lungo post.
Sono una ragazza di 25 anni. Sono laureata in fisioterapia ma attualmente studio medicina (dovrei iniziare il secondo anno).
Da piccola ho avuto un'infanzia invidiabile, vissuta insieme ai miei due fratelli più grandi, che ho sempre cercato di imitare.
Tuttavia ho da sempre avuto un carattere molto diverso dal loro, molto sensibile e piuttosto insicuro. Infatti all'asilo, alle elementari e alle superiori tendevo a non rispondere a tono agli 'insulti' dei miei coetanei (generalmente sull'aspetto fisico, benchè fossi una ragazza normale), ma a tenermi tutto dentro, soffrendone.
Sono cresciuta comunque come una ragazza nella media, sempre circondata da amici.
I miei genitori, molto diversi (mia madre una donna semplice e molto affettuosa; mio padre un uomo di grande cultura, un po' più severo nell'educazione e nell'aiutarci con lo studio) si sono separati l'estate in cui mi diplomai. Io negli ultimi tempi litigavo spesso con mio padre. Essendo immatura, gli rispondevo a tono, con parolacce... una volta, arrabbiato, mi colpì in volto.
Fu una separazione molto dolorosa, perchè mio padre continuò a stare a casa per un anno e mezzo. Tendeva a sfogarsi con me, perchè ero la figlia che rimaneva a casa per più tempo. Nel mentre infatti mi ero iscritta a CTF, mio fratello più grande era andato a convivere per 'sfuggire' alla separazione e l'altro mio fratello lavorava.
Quella stessa estate incontrai un ragazzo di Milano, Luca, mio coetaneo, di cui mi innamorai. Lui aveva alle spalle una situazione famigliare complicata. I suoi genitori erano separati e lui, qualche mese prima di diplomarsi, aveva abbandonato la scuola ed era andato via di casa perchè non andava più d'accordo con la madre. Si era messo a lavorare con il padre e dormiva in un laboratorio.
Ci frequentavamo a weekend alterni: quando salivo su, dormivo con lui in laboratorio e frequentavo sua zia e i suoi nonni. Quando lui veniva giù, purtroppo, viveva insieme a me i litigi dei miei, che a volte cercava di tamponare (mio padre era molto insistente con mia madre, che piangeva e si disperava).
Mio fratello, insieme alla ragazza, durante i litigi, rimaneva chiuso in camera... Io stavo molto vicina a mia mamma.. siamo come sorelle (da piccola dormivamo addirittura insieme perchè mio papà russava).
Dopo un anno non riuscii più a reggere la situazione in casa, quindi chiesi a Luca se momentaneamente potevo andare a stare da lui. Nel frattempo si era riavvicinato alla mamma e alla sorella ed era tornato a vivere da loro.
Mia madre soffrì molto la mia partenza...
Sua mamma mi accolse come una figlia. Vivendo insieme a loro avevo notato che fosse un po' imponente nella vita dei figli, ma non ci davo molto peso (si arrabbiava, ad esempio, se non finivano tutto ciò che c'era nel piatto, metteva le mani tra le loro cose contro il loro volere...).
Mentre ero su a Milano seguii un corso di preparazione al test di fisioterapia. Luca invece riprese gli studi.
Una volta che mio padre se ne andò via di casa, tornai da mia mamma e mio fratello. Luca ci rimase molto male, ma riuscì comunque a diplomarsi.. nello studio ci aiutavamo a vicenda, anche a distanza, per telefono.
Col tempo mi riconciliai con mio padre, passai il test e mi iscrissi a fisioterapia e Luca decise di intraprendere la carriera di medico. Come me, seguì un corso di preparazione e riuscì a passare il test di ammissione. Purtroppo aveva sottovalutato l'impegno che era necessario dedicare allo studio.. passava molto tempo a giocare ai videogiochi e il rapporto con la madre aveva cominciato a sgretolarsi. Non andava neanche d'accordo con la sorella (si ignoravano) con cui però condivideva la stanza (quando stavo da loro dormivamo in camera insieme).
Pian piano incominciò a stare sempre peggio, anche per il riaffiorare di traumi passati. Era un ragazzo molto riservato (ero l'unica con cui si confidava, non riusciva ad aprirsi con la sua famiglia).
Io cercavo comunque di andare sempre d'accordo con tutti e di tamponare i vari dissidi, perchè mi ero molto affezionata a loro ed ero innamorata.
Trascinata dall'entusiasmo di Luca per medicina, anche se cominciava ad essere indietro con gli esami, incominciai a pensare che forse avrei potuto intraprendere anche io la stessa strada. Mentre mi stavo laureando, studiai per il test di medicina e lo passai...ero molto contenta e mi sentivo pienamente realizzata...
La nostra relazione però andava sempre peggio, lui cadde in depressione e io mi sono lentamente esaurita (sia per l'impegno dedicato all'università sia perchè avevo dedicato tutta me stessa a cercare di aiutarlo ma mi sentivo impotente nei suoi confronti). Vederlo 'spegnersi' lentamente era straziante per me..
Purtroppo il sentimento tra noi stava venendo meno... e in un momento di debolezza, dopo l'ennesimo litigio, decisi che era il momento di prenderci una pausa per dedicare del tempo a noi stessi (ormai era diventato un rapporto di dipendenza reciproca e di abitudine). Non mi sentivo amata, mi sentivo trascurata... l'ho lasciato anche in maniera poco gentile, poco dopo il mio compleanno, di cui si era dimenticato..
Siamo stati insieme 5 anni e mezzo.. è stata una relazione complicata, in cui entrambi ci siamo 'isolati'...
Mi sono resa conto di essermi annullata, ma l'avevo fatto con il cuore, perchè avrei fatto qualsiasi cosa per lui.. siamo cresciuti insieme, eravamo migliori amici... tutti i suoi interessi erano anche i miei, condividevamo un futuro insieme...
Mi sono ritrovata a dover ricostruire daccapo me stessa...lentamente anche io ho cominciato a stare male e a non sorridere più...
Su consiglio di mio padre, andai da uno psichiatra che mi prescrisse dei farmaci per cercare di scacciare i brutti pensieri e i sensi di colpa...
Dopo qualche mese scrissi a Luca chiedendogli se se la sentiva di vederci per parlare, ma non se l'è sentita, giustamente...era troppo presto... mi ha accusata di essere stata egoista e di aver pensato solo a me stessa, ma davvero io ho cercato di fare il possibile per aiutarlo.
Con il tempo, incominciai a pensare di non valere nulla. Mi sono ritrovata a non stimarmi più, anche se tutti i miei cari e i miei amici (con cui sto cercando di riallacciare i rapporti) mi dicono il contrario.. dicendomi che sono una bella ragazza, intelligente.. che non mi manca nulla.. ma è come se non credessi alle loro parole.
Già durante alcuni litigi con Luca in cui mi sentivo davvero trascurata (era molto critico nei miei confronti, passava la maggiorparte del tempo al computer, non aveva mai l'iniziativa di fare qualcosa insieme) pensavo che avrei voluto farmi del male...
Ho iniziato a soffrire di attacchi d'ansia, ad avere difficoltà ad uscire e a fare le piccole cose di tutti i giorni. Vedevo tutto nero...
Il culmine del mio malessere è arrivato quest'estate... a seguito di un litigio con una mia cara amica, che mi aveva spinto a fare una cosa che rientrava nei suoi interessi ma che mi avrebbe messa in una situazione di difficoltà, ho pensato che per l'ennesima volta mi ritrovavo a pensare al benessere degli altri piuttosto che al mio... e mi sono resa conto di aver vissuto così un po' tutta la mia vita.
In un momento terribile ho preso una corda e me la sono stretta al collo. Mi sentivo di non valere nulla... Con il mio malessere stavo facendo preoccupare la mia famiglia da tempo, mi sentivo un peso, non avevo più interessi... passavo intere giornate a letto, a non fare nulla e a evitare il contatto con gli altri.
Sono ferma in questo limbo in cui purtroppo mi ritrovo a non volermi più bene...
Io sono sempre stata una buona persona, davvero, ma ho perso me stessa.
Un abbraccio
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Valli
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Messaggioda 7smiliardi » 17/09/2018, 18:42



Benvenuta!
Ricostruire l'autostima dopo la fine di una storia può essere una strada lunga e tortuosa, ma non devi sentire l'ansia di poter ricominciare tutto subito. Ogni percorso ha bisogno dei suoi tempi... con pazienza potrai costruire una nuova te!
  • 2

      :devil:
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Messaggioda FranBow » 19/09/2018, 16:55



Ciao. Benvenuta.
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Messaggioda Alistair » 19/09/2018, 20:08



Benvenuta
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Mancanza di autostima

Messaggioda NaturalKiller » 20/09/2018, 10:56



Benvenuta! :welcome: penso che per la tua situazione prendere farmaci non basta, ti serve anche la psicoterapia quindi il mio primo consiglio è di cercare un bravo specialista. Dopodiché prova a confidarti anche con chi ti è vicino e ti vuole bene, non tenerti tutto dentro, i tuoi cari possono darti un prezioso aiuto per uscire da questo momento buio e ritrovare la serenità che ti manca. Ti faccio i miei migliori auguri, un abbraccio :hug:
  • 1

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Messaggioda Alistair » 21/09/2018, 12:35



Se ti va di parlare... Sono abbastanza bravo ad ascoltare...
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Messaggioda Alistair » 21/09/2018, 12:49



Nella pagina principale in basso a destra c'è il messager
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Messaggioda Valli » 26/09/2018, 22:17



Alistair ha scritto:Se ti va di parlare... Sono abbastanza bravo ad ascoltare...

Si, mi farebbe piacere
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Messaggioda Alistair » 27/09/2018, 9:41



Se vuoi scrivimi un MP... Altrimenti ci troveremo in chat o messager...
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Mancanza di autostima

Messaggioda Soulgarden » 08/11/2018, 21:19



Sempre disponibile per una chiacchierata, ma io l'autostima non so dove sia di casa ahahaha
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