da maralgizi » 27/03/2020, 18:59
Ciao Giorgio
Proverò a spiegarti perché anche se sai di non essere stupido ti senti lo stesso come tale. Esistono 2 livelli di cognizione del sé, quello tacito e quello esplicito. Il livello tacito (o implicito) è legato a processi di memorizzazione attraverso l'esperienza sensoriale ed emotiva. Direttamente collegata alla coscienza primaria. E' la prima forma di conoscenza nel mondo animale. Si tratta di processi automatici non soggetti a elaborazioni coscienti di origine neocorticale. Si tratta, quindi, di cognizioni che non raggiungono mai il livello di coscienza detta di ordine superiore (quella umana, così come comunemente la conosciamo, per intenderci). È conoscenza automatica e tutta e solo neurale, non ha nulla di logico, di dialettico, non è vagliata dalle nostre funzioni mentali superiori come il pensiero astratto, quello concettuale ecc.
Questa conoscenza si forma dalla nascita all'età pre adolescenziale, quando il nostro cervello non ha ancora sviluppato quella parte del pensiero analitico e critico che ci permette di valutare la validità di principi, concetti, affermazioni, ecc. È conoscenza inconscia.
Chiarisco che per conoscenza non si intende ciò che è vero, ma solo ciò che si è memorizzato. Quindi è conoscenza che può contenere una marea di cavolate. Si tratta di conoscenza che memorizziamo solo attraverso le emozioni che abbiamo provato nell'esperienza.
Poi c'è il livello cognitivo esplicito che, invece, è il risultato delle nostre valutazioni logico-razionali. Questo livello, da un punto di vista dell'evoluzione del cervello nella specie umana è di recente costituzione (tra i 10.000 e i 50.000 anni) e si è formata con la nascita del linguaggio (pensa a esempio ai graffiti). Ora quando le emozioni (o il ricordo di esse) sono molto intense, il livello razionale perde il controllo e soggiace al livello di conoscenza implicita. Solo l'atto continuo e incessante di ricordare a te stesso di non essere stupido, dopo un po' di anni può scardinare le informazioni contenute nella memoria implicita e aggiornarla. Questo lavoro di "ricostruzione" cognitiva del livello tacito, però, per diventare operativo, deve durare anni ed essere quotidiano. Questo perché si tratta di scardinare un sistema di definizioni negative del sé che si sono rafforzate continuamente per tutti questi anni della tua vita, non si modificano con uno schiocco di dita.
Tutte le volte che ti trovi in queste situazioni entra in gioco la emotività e questa attiva le cognizioni tacite, la tua mente viene attaccata da quella che si chiama "inibizione ansiogena" che ti rende poco reattivo e, allo stesso tempo, consuma la gran parte delle tue energie mentali, tale che te ne restano in quantità insufficiente per poter reagire con efficacia.
Quindi il tuo non è un problema legato alla stupidità o alla incapacità, ma allo stato emotivo.
Pensar male di sé, ritenere di avere qualità negative, non significa e non implica che corrispondano alla realtà oggettiva, ma di sicuro sono espressione di emozioni di sofferenza.