piccolobro ha scritto:Ciao a tutti mi sono iscritto a questo forum poco fa perchè devo sfogarmi e ringrazio chi risponderà, sono giovane e ho molti dubbi/pensieri/paranoie varie che prima non avevo, insomma sento che mi sta sfuggendo sempre di più quella spensieratezza e l'ansia e il futuro sento come se mi assalissero dal momento che apro gli occhi.
Perciò se ne ho la possibilità me ne sto a letto fino a tardi e vado a dormire a tarda notte, perchè la notte mi piace perchè so che il resto del mondo è fermo, mentre la mattina faccio l'esatto ragionamento contrario, ho paura di uscire dal letto e affrontare chiunque, mia madre compresa.
Sono una ragazzo single di 23 anni, amo divertirmi, uscire e stare con gli amici ridere e scherzare è sempre stato il mio "sangue", era ciò che mi teneva in vita. Ora me ne sto a casa sempre con i miei genitori che non credono ai miei progetti, a tavola le mie idee vengono sempre soffocate, capisco tutto ma tarparmi le ali a questa età non mi fa bene, mi fa piangere.
Io voglio vivere voglio sognare fino a quando potrò, ma non so per quanto ancora si possa andare avanti così, chiusi in casa, senza relazionarsi al mondo, senza poter andare a cercarsi un futuro.
Il massimo che posso fare è pescare il primo lavoro nella zona industriale vicina e accettare l'andamento delle cose. Ma io non sono così, non voglio diventare ricco o non fare niente,non sto dicendo questo, voglio provare altro , coltivare le mie passioni.
Mi preoccupa che forse tutti questi pensieri siano dati dalla paura di diventare grande, perchè forse il mondo fino a qualche anno fa mi sembrava molto più bello mentre ora non è più così.
Ciao
Ho letto tutto, e mi viene in mente un esempio appena accaduto proprio qualche istante fa, e lo comparo alla tua situazione per darti uno spunto di riflessione.
Un'ora fa avevo aperto un gioco e ho giocato tutta l'ora, perché avevo incontrato un gruppetto, una ragazza sui 20 anni che andava all'università e due ragazzini piccoli delle elementari ( è un gioco di tutte le fasce d'età ).
Ci siamo fatti due risate su tanti argomenti, chiaramente cavolate perché loro due erano piccoli, e lei una ragazza di 20 anni, quindi non si poteva parlare di cose serie; ho raccontato quello che piaceva a me, ho messo una cosa molto personale in mezzo ( perché uno di loro l'aveva fatta uscire a caso, e ho introdotto tranquillamente l'argomento ), ho raccontato di alcune mie esperienze negative, siccome c'erano due ragazzini piccoli; è anche perché il mio istinto mi permette di sensibilizzare gli altri, e con i più piccoli mi viene ancora più spontaneo e importante farlo.
Così tutti mi hanno ascoltato, poi hanno raccontato le loro cose, ho chiesto se avevano amicizie, la ragazza aveva molte amiche a detta sua, i due ragazzini dicevano di non avere amici e io gli dico guardate vi capisco come ci si sente a non averne; ho detto è difficile averne, soprattutto perché è difficile trovare amici che sanno ascoltare, che se servono solo per uscirci non sono amici seri, ma solo conoscenze.
Andiamo avanti a parlare, loro iniziano a fare finta di inventarsi la storia che lei fa la babysitter a loro nella realtà, chiaramente era tutta scena, l'avevo capito anch'io da subito e infatti partecipavo alla discussione stupida, era un teatrino che stavamo facendo, mi sono anche divertito, era un modo per chiacchierare e dire qualche stupidaggine per passare il tempo, e ho messo di nuovo l'argomento molto personale in mezzo, riferito alla ragazza, lei rispondeva, stava anche lei al gioco e mi divertivo insieme a loro.
Continuiamo a parlare di tante cavolate, tanto che mi stavo annoiando, però giustamente i ragazzini piccoli parlano di cavolate, è una cosa normale, così sono rimasto a fargli compagnia. Dopo un pò ho chiesto alla ragazza se volesse scambiare un contatto, siccome era stata molto simpatica con me e con i due ragazzini, e siccome rispondeva sempre, a me quando mi riferivo all'argomento molto personale, pronunciando sempre una buona parola a riguardo e in modo disinvolto. Così le faccio mi dai telegram o il numero, o quello che hai e ti mando un messaggio; le faccio, ovviamente una chat solo per conoscerci come amici, e lei fa si ok, vuoi il numero?
Le dico si va bene, e poi esce dal gioco, i due ragazzini rimangono scoinvolti anche loro, dico a loro, vabbè grazie della conversazione comunque, siete stati molto simpatici. Allora ricompare la ragazza, si avvicinano tutti insieme come per guardarmi, e mi fanno, era tutto uno scherzo, siamo tutti e tre ragazzi grandi, di 24 anni e la ragazza si chiama Francesco, ti abbiamo trollato.
Poi hanno iniziato a sfottere, siccome ero cascato allo scherzo, allorché ho scritto prossima volta non trollate la gente, e sono uscito.
Ed eccomi qui.
Cosa ho voluto spiegare con questa cosa che è successa poco fa?
Quello che è successo a te nella vita e di cui ti stai rendendo conto.
Ti piaceva uscire a divertirti, fare le cavolate con gli amici, guardare le serie tv, i film, comprare magari qualcosa che ti interessava avere, fidanzata forse, andare a destra e sinistra, finché un illuminazione; Tutto muta aspetto, tutto quello che c'era prima non c'è più, era qualcosa di costruito?
E ti trovi come uno scemo, come l'unico che è cascato allo scherzo, lo scherzo della società. Ti hanno giocato un bello scherzo, ti hanno fatto credere che fuori è tutto bello ( come a me hanno fatto credere che quella fosse una ragazza a cui piaceva quel qualcosa di particolare che piaceva anche a me ), e puoi scegliere tante cose, ma non ti hanno saputo dire cosa è meglio per te.
Non hanno saputo dirti cosa è meglio per te, e ti hanno dato alcune opzioni più vicine, altre più lontane.
Ed eccoci presenti nella realtà.
Paura del mondo reale, come tu giustamente fai presente, e hai ragione, perché nessuno ha saputo dirti cos'era il mondo reale quando eri già piccolo, come hanno fatto con me, ho avuto la stessa difficoltà a pensare al futuro, com'è essere grandi? non me l'hanno mai spiegato.
Oggi leggevo di un uomo, un medico, che qualche anno fa, girava per strada in siria, a portare del pane ai bambini che non avevano nulla da mangiare; un bambino gli fa, "dottore ha percaso una medicina che fa passare la fame?". Al che l'uomo finisce totalmente in lacrime, e piange davanti al bambino, il bambino gli poggia le dita della mano sulla fronte.
Questa è la realtà del nostro mondo.
Ho 22 anni, ho avuto pochissimi amici durati pochissimo, non sono mai stato fidanzato, ho cambiato molte scuole, ho sofferto di bullismo.
E ora eccomi qua, disoccupato e intorno a me ho solo la mia famiglia.
Perché il mondo va così, e io ho deciso di fare quello che è più giusto per me e per gli altri.
Che quando hai perso la via e ti chiedi cosa sia più giusto fare, visto che nessuno te l'ha detto cosa fare, vedi il bel mondo che immagini, e dici, "come potrà mai essere reale quel mondo nella mia testa?" e inizi subito a costruirlo fuori.