JustBreathing ha scritto:VeraVita ha scritto:
Eh, tu ti domandi cosa fanno le persone normali. Le persone normali con tutto rispetto, non esistono. Fanno tutti come gli pare. Sempre in base alla mia più modesta esperienza.
Per un rapporto sessuale bisogna essere in due così come per un'amicizia o un rapporto sociale di qualsivoglia tipo. Quindi non ha senso dire "fanno tutti come gli pare" perchè io o chiunque altro non possiamo "fare come ci pare" dicendo di avere una relazione. Non esiste il "massì, faccio come mi pare: da oggi ho un amico" quando l'amico non c'è.Poi, sbaglierò. O, comunque, per me sbagli a voler annientare te stesso e la tua individualità a voler essere qualcosa che non potrai mai raggiungere. Ma non perché non possiedi qualità (che come vedi ne hai dimostrate) semplicemente perché hai poca (perdonami, se mi ripeto) poco amor proprio e autostima.
Sempre secondo me e per quello che ho inquadrato la situazione.
E dagli co sta autostima. Se io iniziassi ad avere autostima rimarrei solo perchè cascherei nel tranello in cui cascano tutti gli sfigati, ovvero inizierei a dirmi che se sono solo devo solo trovare la compagnia giusta mentre la compagnia giusta non vuole saperne di me.
Se io sono INADEGUATO come faccio a trovare persone che mi reputino ADEGUATO?A me dispiace per i tuoi traumi. Ma hai dimostrato a te stesso che sei più forte di quello che pensi. Che le umiliazioni e via discorrendo hanno avuto un senso. Che hanno prodotto (che tu ci creda) una bellissima persona.
Io mi chiedo una cosa. Perchè tu scrivi che sono una bellissima persona?
Io ho fatto di tutto per risultare sgarbato, sgradevole e assurdo nelle argomentazioni. Perchè DI NUOVO il feedback è di una "bellissima" persona? Questa è la cosa che più mi manda in bestia perchè se fossi una "bellissima" persona non sarei solo e guardacaso la "bellissima" persona esce fuori solo quando vomito qui tutto il mio dolore. Mi dispiace, ma questa, per l'ennesima volta, si chiama pietà.Non farti condizionare dai demoni. Quando ti appaiono disintegrali o rispondigli. Non hanno più potere su di te.
Va bene, proviamo a vederla così allora.Tu mi scrivi che alla tua "eta" (ma hai 35 anni o 350? Oppure 53?) dovevi avere chissà cosa. Che ne so, un'isola, muoverti con la forza del pensiero o essere una divinità.
Avere una vita sociale è essere una divinità? Capitalizzare una laurea e quindi capitalizzare le mie doti in un lavoro migliore del mio è desiderare un'isola?
Io ripeto il punto di vista della società sul mio lavoro: è il lavoro peggiore per chi ha un titolo di studio perchè visto come lavoro di ripiego e ti affibbia invece un'etichetta di privilegiato da parte di chi non ha un titolo di studio. Per questo il mio lavoro è il peggiore in assoluto se vuoi socializzare.
Riguardo alla mia età, è un'età in cui i gruppi di amici e le coppie sono già formati e non accettano mai nuovi ingressi, o se li accettano la cosa avviene dopo anni (se avviene) Io un gruppo di amici ce l'avevo ma in quel gruppo sentivo che la mia personalità fosse repressa dal dover mantenere il gruppo a tutti i costi e quindi sono andato a lavorare altrove. Come vedi anche io filosofeggiavo come te. La realtà però mi ha fatto sbattere contro la solitudine e contro il fatto che l'unica donna che ho trovato è una donna complessata e con problemi (oltre che non attraente ma questo è l'ultimo dei problemi se la persona è interessante, e la mia ragazza lo sarebbe, ma il suo hikikomorismo annulla tutte le sue potenzialità)Io penso che nella vita non si finisca mai di imparare. Questi momenti dovrebbero aiutarti a crescere, a capire e via discorrendo. La vicepresidenza non lo so in che modo si ottenga, scusami, l'ignoranza. Ma se la vuoi hai tutto il tempo. Lo so che tu avresti voluto averla a non so quanti anni. Ma pensaci: Michelangelo fece le sue opere più belle ad 80 anni.
Qua però devo risponderti male. A me NON FREGA UN c***o di diventare famoso a 80 anni, età a cui non sono neanche sicuro di arrivare. A me frega di diventare realizzato a un'età in cui non sono vecchio (età che è già passata) Non ti sto qui a spiegare come funziona la vicepresidenza, ma ti dico solo che è un incarico che sceglie il preside personalmente e ti dico solo che la scuola intera dava per scontato che sarebbe stato dato a me, ma il nuovo preside mi ha visto e non mi ha considerato degno. E il perchè è lo stesso della mia vita: sei bravo, sei bello, ma sei perdente.
Magari, sarà meglio più in là anche se non ne capisci il motivo. Lena ti ha scritto un bellissimo post, secondo me. Non annientare la tua vita con i brutti pensieri. Ma camminaci da buon amico, per quanto sia dura. Distruggili con i buoni pensieri e concentrati su ciò che desideri. Non vivere il sesso come l'unica cosa che esista.
Non lo so nemmeno più io cosa desidero. Desidero provare emozioni positive, e non le provo più da anni.Poi, ti ripeto. Anche se tu mi hai già risposto. Se cerchi la socialità prova a fare qualcosa insieme ad altre persone tipo una palestra o un'altra cosa insieme. Anche una terapia di gruppo. E, non vedere sempre il lato negativo (cioè un branco di sfigati) ma pensa di poter avere la possibilità di crescere insieme e migliorare insieme a queste persone che sono simili a te. È un intervallo. Coraggio, se vuoi, puoi. Agisci con cervello e ne riparliamo.
Buone cose
Ho già detto che se voglio evolvere l'ultima cosa di cui ho bisogno sono persone messe male come me.
Per me, onestamente, è difficile risponderti. Ma non perché non mi piaccia il confronto, non mi piaccia filosofeggiare e via discorrendo. Ma penso di farti solo male dicendoti come credo.
Però, ho deciso sempre di risponderti perché, forse sbaglierò, ma sento che hai bisogno di un po' di ascolto e poi, mi hai posto delle domande. Ho deciso di non scriverti in privato, non perché non mi facesse piacere, ma perché penso di non poterti aiutare. Io ti ho scritto, come la penso sulla tua situazione e mi dispiace che di molte parole spese, non ne hai beneficiato ma mi hai bella che distrutta. Però, ti ripeto che anch'io sono una persona adulta, con le sue idee, seppur discutibili. Frutto, della mia più modesta esperienza di vita. Che non vuole elevarsi a quella universale, quanto un motivo di spunto e riflessione. Tu mi hai scritto che ce l'hai messa tutta per renderti odioso e antipatico. Ma io non ho percepito questo, sinceramente. Quanto una persona triste e frustrata. Ora, io sono del parere che una gerarchia sul dolore non esista, per questo comprendo le tue difficoltà e quanto sia più facile piangersi addosso, piuttosto che lottare per ciò che si vuole. Ma è umano e ti capisco. Anch'io come ti ripeto, sono qui sul forum per delle problematiche. Pure io mi sento molto sola. Ma non per questo considero la mia condizione eterna, oppure, penso di farla finita, o, anche se rimanessi da sola, troverei il lato positivo. Non fraintendere. Anch'io mi sono pianta molto addosso e ho fatto tutta una serie di errori e anche adesso ho ancora molto da imparare. Però, ecco. Per me, sbagli, se posso, a non avere un minimo di amor proprio. Ma chi te lo dice che sei uno sfigato? La tua compagna? La società? Ma perché esistono lavori dove non ci siano difficoltà? Ma è sempre una continua lotta a chi è migliore? Ma supera questa vetta del pensiero altrui, che non ti riguarda. Capisco che non è facile, ma fallo per te stesso. Sai, era il mio sogno diventare professoressa di Lettere. Quanto mi sarebbe piaciuto non sai quanto. Ancora adesso ci penso. Non hai idea, di quanto mi sarebbe piaciuto. E, tu dico queste cose? Ma dai, che tu sei tanto triste e non riesci a ponderare le tue parole o avere il senso della realtà. Penso che tu sia una persona molto bella perché nonostante le difficoltà ti sei laureato e hai un buon posto (lo so, lo so.. ok, calma, eh! Però, alla fine ti ho detto questa cosa e ho pensato potesse fartela un po' riflettere. Volevo anche cancellarla perché me l'avrei detto un milione di volte.. però, dai. Spero, che capirai). Non sei diventato un serial killer nonostante le tue problematiche ma una persona di tutto rispetto (pure se per te non è così).
Poi, se proprio non ti piace (si lo so che ti piace ma pensi all'opinione degli altri vista da te come un Dio) il tuo lavoro non sei obbligato a farlo. In matematica puoi fare un sacco di cose. Puoi prendere anche una seconda laurea. Insomma, di alternative ne avresti. Scrivi pure che vorresti morire prima. Ma come vedi, almeno, al momento devi vivere

Te l'avrò detto molte volte e tu mi hai scritto che non vuoi la mia compassione. Ma cosa vuoi? Vuoi essere trattato male? Mi dispiace ma non è da me. Ti capisco molto più di quello che pensi. Ora, per carità, non sono in te. Però, io posso solo dirti quello che la mia più modesta esperienza di vita mi ha insegnato. Che avere pensieri negativi non ci aiuta. Che il dolore ha lo scopo di risvegliarci.
Ed io penso che se non riesci a fare sesso è perché pensi al passato. I tuoi demoni sono ancora presenti perché non vivi proprio la vita che desideri.
Questo penso della tua situazione. Ti proponi obiettivi irrealizzabili perché ti piace essere trattato male seppur inconsapevolmente. Perché pensi di meritare solo dolore. Perché sei attaccato al passato e non sei riuscito a dare un senso.
Ti attacchi così tanto al sesso perché cerchi un piacere temporaneo dove poter scaricare le tue problematiche. Ma quando si sta male, non c'è qualcosa da fare ma da sapere. Poi, dopo si fa qualcosa.
Ti consiglio questo libro che mi piacque tantissimo: "Come ottenere il meglio da sé e dagli altri" Anthony Robbins o dei libri di Louise Hay. Penso che qualche soldino ce l'avrai, non costano molto. Se no, chiedi in libreria. O, se non hai voglia di leggere e impegnarti per stare meglio, se pensi che hai già fatto tutto ciò che potevi, capisco. Ma in generale ti consiglio di non mollare mai!
Tante belle cose