Essere se stessi non serve a un bel niente

[gufo nero]

Il nostro vivere in società è frutto di continui mascheramenti. Ci vuole poco a rasentare la "pazzia" o essere considerati strani per la gente. Se ti senti diverso dagli altri e non ti ci vedi in vari schemi sociali, inevitabilmente sarai sempre un po' incompreso da chi è immerso più di te nelle cose del mondo.
Chiudersi a riccio sui propri interessi non è migliorativo da questo punto di vista, ma d'altra parte alcuni interessi sono l'unico appiglio per poter esprimere quello che si è, o comunque li si vive pienamente.
Si nasce e si muore soli, per cui saper stare da soli è fondamentale anche se sembra non bastare, perché il misurarsi con l'esterno è condizione imprescindibile. Bisogna uscire dalla passività e cercare positività ovunque la si veda, anche nelle piccole cose, poi il rendersi appetibili può venire da sé.
Non è detto che qualcosa debba accadere per forza, ma la vita è una e se non si tengono aperte delle possibilità ci si troverà automaticamente su una strada senza sbocchi.
Non darsi per vinti e farsi guidare dalla voglia di nuovi stimoli, che siano anche interessi molto personali: è quello che ci vorrebbe se non ci si trova bene.

[Mikasa]

Non è che ci sia un'alternativa all'essere se stessi, non puoi fingere di essere una persona che non sei
se non sei simpatico/a non puoi far finta di esserlo, svegliarti ed avere la battuta giusta per ogni situazione, e così via
il "fingere" è secondo me molto limitato e per lo più si tratta di omissioni: puoi far finta che ti piaccia la discoteca se l'unica alternativa è rimanere a casa da soli, oppure puoi omettere uno stato d'animo (es tristezza) o di avere un interesse perché non hai nessuno intorno a te che lo condivide, ma rimani la persona che sei
Si può lavorare su caratteristiche che si hanno già, insistendo su quelle in sfavore di altre

[Premio Nobel]

Rispondo anche io alla presente domanda: Essere se stessi non serve a un bel niente?
Secondo me è utile essere se stessi per una serie di motivi:
1) non è sempre vero che fingendosi diverso si ottiene l'attenzione altrui.
2) il desiderio massimo presumo che sia quello di essere apprezzato per quello che si è.
3) soprattutto: essere se stessi dovrebbe far piacere a se stesso.

Ad esempio: Se uno ha la passione per il calcio, uno non gioca a calcio per fare un piacere a qualcun altro, ma perché fa piacere a se stesso, e non necessariamente a terzi.
Non sempre serve l'approvazione altrui per fare determinate cose, come le proprie passioni.
Non che uno deve vivere come un eremita, facendo solo quello che gli piace e non facendo favori ad altri.
Ad esempio: ad alcuni miei amici piace andare a vedere alcuni film al cinema. Io personalmente non ci andrei, ma so che gli fa piacere e comunque ci vado. Generalmente, in un rapporto virtuoso, i favori sono reciproci: Io vengo a vedere il tuo film, tu vieni a giocare alla mia partita.

Infine, non è sempre da condannare la finzione, ma da comprendere. In alcuni casi uno vorrebbe essere migliore di quello che potrebbe offrire:
Ad esempio, in alcuni casi, uno può essere timido perché ha paura di essere accettato (magari perché fisicamente non è impeccabile, o perché si considera un po' "sfigato"), e quindi offrire all'altra parte qualcosa che desidera, ma che non ha.
Un sentimento anche nobile sotto certi aspetti, ma che però non è sempre perseguibile.

Comunque, in generale, penso che essere se stessi sia utile e buono.

[IlSolitoIgnoto]

Dico la mia:essere me stesso allontana la gente,fingere procura un effetto simile ,se non peggiore.
Conclusione: essere sia se stessi che fingere non serve a nulla,bello vero?

[eli701196]

E' difficile anche fingere di essere ciò che non si è, ci vuole talento a crearsi una nuova personalità da zero e fingere, ad esempio, di essere estroverso e simpatico quando in realtà hai l'umorismo di un bradipo. E' anche vero che uno dovrebbe sempre trovare un giusto equilibrio tra l'essere coerente con se stesso, e venire incontro anche agli altri.
Concordo con il dire che essere se stessi non serve a un cavolo. A meno che "essere se stessi" non significhi essere naturalmente estroversi e simpatici, in quel caso hai vinto alla lotteria della vita.

[kathellyna]

Molto spesso sento dire in giro "bisogna essere sempre se stessi,perchè prima o poi arriverà qualcuno che apprezzerà come sei"

molto banalmente, chi fa discorsi di questo tipo ha un carattere e degli interessi compatibili con quelli altrui, dunque l'essere se stesso non gli causa alcun problema. oppure, ancora più banalmente, è bello, ricco da far schifо o portato per natura alle relazioni sociali, per cui può essere acido come il disinfettante del cesso, avere una passione per la carta igienica e collezionare candele usate ed essere comunque circondato da persone che lo apprezzano. io non penso che valga la pena di fingersi un'altra persona [e lo ritengo poco corretto, se lo facessero con me ne resterei abbastanza infastidita] solo per non restare soli, né desidererei la compagnia di chi espone pensieri del tipo: "cioè, allora, io insieme alla gente triste non ci voglio stare perché che palle, ceh mi annoio, io mi voglio divertire e parlo solo con la gggente simpa", poi vedi tu.

[Premio Nobel]

Vai vicino a una ragazza e dici che hai soldi,ferrari e che te ne fai una ogni giorno...la sera stessa sarà nel tuo letto

Va bene.
Ma non c'è soltanto il sesso nella vita di una persona.

[IlSolitoIgnoto]

Dico la mia:essere me stesso allontana la gente,fingere procura un effetto simile ,se non peggiore.
Conclusione: essere sia se stessi che fingere non serve a nulla,bello vero?

Vai vicino a una ragazza e dici che hai soldi,ferrari e che te ne fai una ogni giorno...la sera stessa sarà nel tuo letto

Se una ragazza venisse a dirmi queste cose probabilmente gli risponderei: davvero?brava! per poi ignorarla completamente e tornare a fare i fatti miei,oltre il fatto che non m'interessa il sesso.

[Matbass]

Ma non c'è soltanto il sesso nella vita di una persona.

A quanto pare si. A quanto pare quando dico che esco con una ragazza che gli altri miei amici non conoscono poi mi chiedono se ho concluso, anche se magari, in quel caso, è semplicemente una bella persona con la quale mi piace andare al cinema e finita li.
A quanto pare quando dico che per un po' non ne voglio sapere di donne, che il sesso fine a se stesso non mi interessa, mi guardano come se fossi un bambino che ha detto che da grande vuole fare il cavaliere dello zodiaco.
Mi son sentito dire "eh lo pensi ora perché ti sei lasciato da poco", oppre un "si, vabbè", ed è frustrante quando spieghi come sei dentro e non vieni preso sul serio.
A quanto pare è la società ad esserne ossessionata e così ossessiona anche noi.

E non aver mai trovato qualcuno che la vedesse come me, oltre al modo in cui gli altri, quasi tutti, non hanno mai capito questo mio modo di essere, è una delle varie cose che mi ha fatto crescere con la convinzione di non essere giusto.

Ma io son così, e la "società", come diciamo qui da noi, "me lo puppa".

[Premio Nobel]

Non credo che il gruppo di tuoi amici sia rappresentativo di tutta la società.
Presumo che i tuoi amici abbiano in media una ventina d'anni.

Non sono convinto che tutta la popolazione si comporti come loro.
Prendi un qualsiasi genitore, probabilmente non la butterebbero tutti sul sesso la propria vita.

Da giovani di solito si pensa un po' di più al sesso. È vero, ma anche perchè per molti è un fenomeno nuovo è bello, che rende invidiati