Segui i tuoi sogni?
Pastella ha scritto:Perdonami, ma ho inteso male io e continuo a non capire il punto della questione: se lavorativamente stai bene, cosa c'entrano le opinioni altrui?
JustBreathing ha scritto:VeraVita ha scritto:Veramente, scusami, la nonchalance delle mie parole ma sei tu, che mi stai sfiancando.
Ho recuperato le energie e quindi oggi sono pronto alla battaglia e non cedo.Io ti ho detto come la pensavo, ovviamente, non sono in te e non posso sapere ciò che provi. Tu, si lo so, ho capito, raggiunto il messaggio, che hai fatto tutto ciò che era in tuo potere per stare meglio e migliorare ma sei sprofondato in un so quale canto di Dante infernale (perdona sempre la nonchalance).
E fino a qua ci siamo.
Forse, ti servirebbe una guida per poter risalire o un contro incantesimo da parte di qualche altra persona, oppure penso io, hai semplicemente bisogno di un po' più di amor proprio e di capire dove hai sbagliato.
La scrivo in modo semplice e senza niente di personale.
Anni fa, era il 2015, ho deciso di puntare su me stesso. Mi sono messo a dieta (ero 118 chili e ne ho persi 30) ho curato la postura e iniziato a camminare a testa alta, ho iniziato a vestirmi come mi piaceva e ho imparato a parlare in modo chiaro e scandito (prima parlavo in maniera poco comprensibile per la paura delle persone) Ritrovai l'autostima grazie al fatto che il dimagrimento mi permetteva di mettere i vestiti che mi piacevano e la fiducia nel futuro perchè di lì a poco avrei iniziato a lavorare e quindi avrei avuto l'occasione di ricominciare.
Arrivai nella nuova città ed ero solo. Provai per un mese a uscire e parlare con persone: si giravano dall'altra parte, sbarravano gli occhi con stupore se cercavo di parlare. Provai a fare mille cose: sbattevo contro segretarie che mi dicevano "no, non me ne occupo io" come a dire "vattene subito da qui disadattato del cacchio". Trovai una squadra perchè decisi di ficcarmi nel loro spogliatoio: ci impiegai tre mesi prima che qualcuno mi parlasse. Poi diventammo amici, ma sempre con quel ricordo "eh, ricordo che ti sei ficcato nel nostro spogliatoio!" E ci credo, come avrei dovuto fare se mi si sbarravano le porte?
E comunque si trattava di persone di età media superiore almeno di dieci anni alla mia, sposati con famiglia, per cui fuori dall'allenamento niente socialità.
Come vedi non mi sono limitato a un intervento distruttivo ma ho illustrato la mia situazione. Di lì a poco quel filo di autostima che mi era rimasto dall'aver effettivamente trovato qualcosa (la squadra) sparì quell'estate con la faccenda della ragazza e un mese dopo con un'altra faccenda di cui stavolta però non parlo (riguarda il lavoro) Finii dritto filato in psicoterapia perchè altrimenti sarei finito sotto i binari del treno.
Dove ho sbagliato? Non lo so. Ho fatto di tutto, semplicemente per le persone non ero abbastanza. Non SONO abbastanza. E quando cerco di capire cosa mi manca mi viene risposto che mi manca l'autostima. Ma è un circolo vizioso, io sarei destinato, così come sono, ad essere un disadattato solitario. Mi dispiace dirtelo, davvero, ma a me NON STA BENE.La vita intera è fatta di relazioni. Ne hai persino una con me che ti scrivo.
Tu non sei una persona, sei un nick. Io non sono una persona, sono un nick. Lo dico perchè se mi avessi visto nella vita reale non so se mi parleresti. Così come se io vedessi te nella vita reale sono sicuro che non potrei trattarti da valvola di sfogo.Io ora non voglio dire che sia facile. O, che non ci voglia tempo o altro. Mica bisogna pretendere tutto e subito.
Di nuovo: io tempo non ne ho più. Ho un'intera socialità da costruire a un'età in cui certe cose dovrei averle già vissute.Volevo farti capire i lati positivi della situazione, ma se uno, anche solo con il pensiero, prova a farti un po' riflettere e tu, affossi tutto quello che dico, perché tu mi scrivi che ci hai provato, hai messo tutto te stesso, sei rimasto più solo di prima, non vuoi compassione e non so che altro. Allora, mi chiedo cosa vuoi che ti dica? Ti piacerebbe che ti dicessi, che a questo punto è meglio se ti suicidi?
Mi piacerebbe che tu o altri mi diceste cosa ho che non va, e come ho ampiamente scritto sopra non è l'autostima perchè ho invece imparato che autostimandomi stimerei una persona che ha qualcosa che non va, ma ancora non so cosa. Però mi dispiace, dicendomi che mi manca l'amor proprio mi stai dicendo che devo perseverare in una via che finora mi ha fatto solo tanto, tanto male.Sinceramente, pur conoscendo la tua situazione, seppur in maniera superficiale, mi sento di dirti ma goditi un po' la vita! Ma lascia perdere tutte queste cose. Lascia questa ragazza, con tutto rispetto per le sue qualità, e incomincia a pensare che ti meriti di meglio.
Quando ho abbandonato le mie amicizie pensavo esattamente quello che pensavi tu: merito di meglio. Il mio migliore amico di allora mi tradì istigando un bullo a bullizzarmi e sputtanando a lui tutte le confidenze che gli avevo fatto. Nessuno degli altri si espose a difendermi, mi difesi da solo e servì solo ad appiccicarmi addosso l'etichetta di cagacazzo. Per questo me ne andai. Meritavo di meglio, meritavo persone che apprezzassero me in quanto me, non me in quanto membro di un gruppo. Ma trovai la solitudine, che non mi ha lasciato più.Che poi, penso pure, che qualche madre single, quando si fanno i colloqui ci sarà.
Qui mi dispiace ma devo essere più stroncatorio: non intendo approfittare della mia posizione di insegnante per fare conoscenze con persone che si rivolgono a me come professionista che svolge un servizio per loro. Sarebbe profondamente ingiusto. Fermo restando che non voglio figli (altro scoglio che mi frena dal lasciare la mia ragazza perchè non ne vuole neanche lei, e dovrei quindi trovarne un'altra che non ne vuole, restringendo ulteriormente il campo in un mondo in cui le donne sono quasi tutte sposate o fidanzate)
Io a scuola non sono quello che sono nella realtà: sono un professionista che svolge il suo mestiere nella maniera migliore. La persona che sono è diversa dal professionista che paleso. E' profondamente ingiusto approfittarne.
Non intendo inoltre socializzare tra i miei colleghi, per la maggioranza donne attempate e retrograde (sempre perchè l'insegnamento è così un sogno...)Insomma, di occasioni per conoscere gente ci saranno. Vuoi o non vuoi. Io penso che forse non ti sei impegnato abbastanza per conoscere gente nuova. Che seppur inconsapevolmente vuoi startene solo perché hai i tuoi traumi.
Mi sono già espresso sopra. E lungamente.Perchè dovrei consigliare il suicidio o pensare che alla tua situazione non ci sia rimedio perché tu sostieni che mi sbaglio? Io ti ripeto, non sono in te e non conosco le tue problematiche. Però, dai. Togliti il paraocchi seppur con i tuoi tempi e riprovaci.
Non ho mai detto che tu dovresti dirmi di uccidermi. Ho detto che per me è un rischio concreto, che è diverso. Proprio perchè voglio vivere ho la consapevolezza che se fossi solo, senza la mia ragazza e senza chi mi segue, potrei commettere uno sproposito alla prossima batosta.Tenta, impara dai tuoi errori e diventa più forte.
E di nuovo, dove ho sbagliato? Possibile che non sia contemplata la possibilità che sia io ad ESSERE sbagliato?Lo so, lo so.. cosa mi dirai: "io ci ho provato, io ho fatto, io vengo considerato una nullità, io ho vissuto l'inferno.. io e io.. " ti ripeto, capisco, mica dico che è facile. Ma se hai scritto qui penso sempre che seppur inconsapevolmente vuoi stare meglio. Quindi, ricomincia. Poi, si, lo so, che ti senti vecchio e ho capito che hai 350 anni. Si, ok, ricevuto il messaggio.
Bene, inutile rimarcarlo ancora.Dico solo che dal mio punto di vista nella vita tutto ha un senso. Magari, sbaglierò ma penso che nulla sia caso. Quindi, magari, anche se tu, non ci credi, magari ti sta aspettando qualcosa di molto bello che neanche ti immagini se la vita sta tardando così tanto.
Tu pensi così, io no. Io pensavo così e sono arrivato alla mia età conciato così. Questo è tutto.Insomma, io si, mi ricordo che mi hai scritto che ad 80 anni non ci vuoi arrivare e tutta una lunga serie di cose.
No. Io ho scritto che le cose non le voglio a 80 anni perchè non sono sicuro di arrivarci (non è un'età a cui tutti arrivano, considerando anche che io fumo come una fabbrica e bevo più caffè di una macchinetta della Lavazza) e perchè le cose voglio godermele nel pieno delle mie possibilità psicofisiche e non in un'età in cui sarò presumibilmente debilitato.Che per carità. Ti capisco. La vita non è facile per nessuno e ho interamente compreso che tu vuoi solo fare sesso e per te il sesso, i soldi e via discorrendo sono tutto. Ma le vie del signore sono infinite.
A me sembra che tu sia molto ingenua. Non è una critica, non è un aggettivo dispregiativo, vorrei esserlo anche io. Tu credi nel lieto fine, io ci credevo, e la cosa brutta è che una parte di me ci crede ancora e per questo continuo questo botta e risposta. Ma sperare nel lieto fine mi porterebbe a non muovermi, a non cercare di migliorare perchè questo lieto fine finora non è arrivato.Se tu, perdonami, hai standard così bassi, cosa pensi di attirare a te?
Cerchiamo di cambiare punto di vista sui miei standard che tu ti ostini a definire bassi.
Una bellissima canzone dei The Smiths è Please please please let me get what I want, una delle canzoni più belle e apprezzate della storia. Il suo autore, Morrissey, personaggio molto, ma molto discutibile perchè razzista e retrogrado ma che quando scrive le canzoni si trasforma in un poeta, la scrisse perchè stufo degli apprezzamenti al suo talento di musicista che però non gli portavano nulla; voleva essere una popstar ed essere famoso. Quindi scrisse il bellissimo "per una volta nella vita datemi quello che voglio, Dio sa che sarebbe la prima volta" come a dire "ad essere talentuoso ci ottengo solo la nomea di genio, datemi la fama, fatemi vedere com'è".
Morrissey aveva degli standard bassi a voler essere una specie di Madonna? Probabilmente sì.
Io ho degli standard bassi a voler ottenere cose materiali come il sesso e i soldi? Probabilmente sì.
Ma essere il buono, l'intelligente, il sensibile, comporta una solitudine tremenda e io non ne posso più. Fatemi sperimentare quindi l'essere stupido, magari starò male lo stesso, ma il dubbio mi tormenta.Se invece hai fede e pensi di meritarti il meglio dalla vita otterrai cose migliori. Tu devi crederci. Anche se la vita ti ha più volte tradito. Devi imparare dai tuoi errori. Poi, è anche vero che se uno alla milionesima volta sbaglia o non ha quello che vuole, forse, c'è qualcos'altro da imparare. Forse, bisogna pazientare.
Per l'amor di Dio basta con questa pazienza. Parli come la mia ragazza. Ma la mia ragazza è ingiusta a parlarmi così perchè lei ha avuto la possibilità di fare ciò che voleva, l'ha fatto e ora ha deciso di vivere da sola. Non è la mia situazione.Fossi in te, agirei in un altro modo. Ma non sono in te. Ma ricordati, sempre che non sei solo. Anche quando ti ci senti e che c'è una grande ricchezza nella solitudine anche se non la riesci a vedere.
Buone cose
Mi dispiace, ma questa storia della ricchezza della solitudine mi sembra troppo una favola che si racconta chi è solo per evitare di impazzire. Forse dovrei farlo anche io, ma davvero questa ricchezza non la vedo, e sono solo ormai da quasi dieci anni.
JustBreathing ha scritto:[tivi sarebbero una laurea presa con un votaccio per la quale i miei genitori alla proclamazione SE NE SONO ANDATI DALLA VERGOGNA e un lavoro che come ho detto diecimila volte è quello UNIVERSALMENTE considerato da sfigati?
I dati oggettivi sono la laurea e il lavoro. Il fatto che per te siano passi avanti è già soggettivo, per me la laurea è il minimo sindacale per una persona col mio tipo di doti (non disprezzo chi ha altro tipo di doti, ma io ho quelle intellettive, non so fare altro, intendo questo) e il lavoro per un laureato è il peggiore in assoluto per i motivi spiegati ottocentomila volte.
Ci mancava pure il discorso scuse con tutti i soldi che butto per curarmi.
Vediamo se così è più chiaro. Il motivo per cui non vado da un sessuologo, lo ripeto, è che se ci andassi curerei la disfunzione erettile, ma non troverei nessuna con cui sperimentare le cure. La mia ragazza non vuole e non vorrà mai, non esistono per me altre possibilità (e anche qui i motivi li ho spiegati cento miliardi di volte, ma d'altronde a rispondere qua sono o persone abituate al sesso o persone che come me non ne avranno mai la possibilità) e quindi:
- sospendere le cure psicologiche non se ne parla, non per me che abito al settimo piano con quel balcone che era diventato sempre più pericolosamente invitante prima di tornare dallo psicologo
- affiancare un sessuologo a psicologo e psichiatra significherebbe per me la vergogna di essere costretto a utilizzare TRE specialisti per le questioni di minima sopravvivenza.
Poi magari un giorno da sto sessuologo ci andrò pure. Ma questo non cancellerà la mia inadeguatezza. Se invece fossi un altro, e mi CONVINCESSI di essere un altro cancellando la mia persona (e possibilmente il mio nome, ma se non si può potrei considerarmi un omonimo del vecchio me) allora potrei avere la possibilità di vivere come fanno tutti.
EDIT: Sia il mio medico di base che il mio psicologo si sono inoltre espressi in maniera contraria riguardo la possibilità di un sessuologo dicendo che non migliorerebbe la mia situazione.
Lena ha scritto:
Ma quindi, se rifiuti ogni soluzione proposta, sei assolutamente convinto di aver ragione e non vuoi neanche trovare una soluzione (svegliarsi ed essere un'altra persona è FANTASCIENZA, non realtà), cosa vuoi?
Perché scrivi qui?
Se è tutto inutile che stai qui a fare? Che vuoi dagli utenti di questo forum?
JustBreathing ha scritto:Lena ha scritto:
Ma quindi, se rifiuti ogni soluzione proposta, sei assolutamente convinto di aver ragione e non vuoi neanche trovare una soluzione (svegliarsi ed essere un'altra persona è FANTASCIENZA, non realtà), cosa vuoi?
Perché scrivi qui?
Se è tutto inutile che stai qui a fare? Che vuoi dagli utenti di questo forum?
La pongo in maniera stringata:
"Sono una persona che ha una personalità inadeguata alla vita sociale e alla sessualità, posso fare qualcosa per assumere una personalità adeguata alla vita sociale e alla sessualità?"
Le risposte che riguardano in qualsiasi modo l'affermazione della mia personalità attuale verranno smontate pezzo per pezzo. Pertanto chi vuole rispondere lo fa nella consapevolezza che può scrivere pure "credi in te stesso" ma le loro argomentazioni verranno fatte a pezzi.
Nessun obbligo di risposta e in caso di violazione di qualsiasi regola la moderazione c'è apposta.
Tilia ha scritto:A me sembra che ricerchi l'approvazione dei bulli e di chi ti ha maltrattato da ragazzo, o comunque ciò che rappresentano.
Nelle persone disperate come dimostri di essere tu, spesso si nota la disperazione stessa, con tutte le connotazioni buffe e grottesche del caso, che finiscono per sortire l'effetto opposto a quello desiderato. Rifletterei su questo, piuttosto che incolpare ingiustamente aspetti non dico immutabili ma comunque che richiedono tempo, energie e tutta una serie di fattori non facilmente disponibili.
Rifletterei anche sul fatto che talvolta (non dico sempre, chiaramente) gli stronzi sono gli altri, come nell'esempio del preside, che non ti ha affidato un compito che a detta di tutta la scuola sarebbe stato tuo con merito (cit. a spanne).
In altri casi, l'errore può certamente essere tuo, ma non puoi fare altro che andare avanti giorno dopo giorno cercando di migliorare. Il singolo miglioramento può non essere sufficiente da solo, ma magari è necessario in concomitanza con altri; inutile poi fare un passo avanti e un passo indietro (mi riferisco, per esempio, al discorso sull'autostima che leggevo qualche post fa: se quando l'avevi non è bastata, non significa che non serva affatto).
In generale, penso che riuscire a raggiungere quantomeno uno stato di relativa quiete in relazione alla tua situazione sarebbe di aiuto; che non significa smettere di aspirare ai rapporti umani, bensì non farsi sopraffare dai pensieri negativi 1. per vivere comunque meglio (o meno peggio) il presente 2. per non farsi influenzare da essi quando si interagisce con le altre persone poiché, come ho detto, credo che comportino delle manifestazioni che li rendono percepiti.
Detto ciò, mi rendo conto che il mio possa apparire come un discorso vago, ma di certo non puoi trovare la bacchetta magica in un forum di gente che, appunto, non ti conosce e che anche volendo non avrebbe gli elementi per consigliarti più concretamente.
Lena ha scritto:
Ti ho già risposto con delle soluzioni. In ogni caso lo sforzo devi farlo tu e solo tu.
La soluzione che tu vuoi sentirti dire, ovvero svegliarti e essere un'altra persona, è impossibile. Le terapie di ricondizionamento in Italia non esistono ed in ogni caso, qualora esistessero in qualche parte del mondo, sarebbero poco etiche e dalla dubbia utilità.
Nessuno qui ha la bacchetta magica per trasformarti nella persona che vuoi essere, e neanche nel mondo fuori.
Sono brutale, ma credo che tu debba sentirti dire le cose crude e vere come sono.
VeraVita ha scritto:Veramente, scusami, ma io non sto in competizione con te. Per me è solo un confronto.
Poi, scusami, un'altra cosa. Io sono più di un nick. Più di tutto questo. Per carità, ho afferrato il concetto, come la intendi tu. Che io non ti avrei mai parlato se ti avessi conosciuto dal vivo o viceversa. Ti dico solo una cosa: io sarò pur una persona ingenua, ma tu ragioni sempre ponendoti limiti. Scusami, sempre.
Comunque.. per le tue domande, tipo: "cosa c'è di sbagliato in me?". Io non posso rispondere a queste domande, se non darti la mia visione. Che a quanto ho capito, però, non ti piace. Ad ogni modo, vorrei dirti io, come la penso, lo stesso. A costo di essere conto battuta, perché hai risposto che hai ancora un residuo di speranza.
Bene, ti dico questo: io ho una visione di fede. Pur avendo un rapporto un po' contraddittorio con Dio e via discorrendo. Mi piace definirmi agnostica, nel senso che pur essendomi interrogata su Dio e via discorrendo, non ho trovato una risposta soddisfacente che mi appagasse al 100 %. Però, riconosco che qualcosa più grande è più forte di noi, esista.
Detto, questo, tornando alla tua domanda principale, penso sinceramente che non hai nulla di sbagliato. Che sei meraviglioso così come sei. Anche nei tuoi lati che meno ti appagano. Sei speciale.
Quando ci accadono cose brutte, è il momento della nostra massima fede. Credere, davvero, che è tutto per qualcosa di migliore, che neanche possiamo immaginare. Dobbiamo, crederci. Anche se fuori c'è la tempesta, anche se non possiamo fare altro.. just believe. Ecco, quando leggevo queste risposte sui miei amati libri, rimanevo così O.O pur colpendomi e pur indorando la pillola e leggendo le meravigliose storie straordinarie delle persone. Perchè per me, uno ha anche il sacro santissimo diritto di essere infuriato con Dio. Con tutto io sacro santissimo rispetto. Allora, perché mi ha dato il potere di arrabbiarmi?
Ma sai, ti ripeto. Ho avuto, un'altra esperienza di vita rispetto alla tua. E, capisco se non sei d'accordo con me e capisco pure che dopo molti tentativi ti senti distrutto. Ma devi avere fede. Fede che è tutto per qualcosa di meglio. Credere che l'amore arriva quando meno te l'aspetti e di interrogarti sul perché attiri solo persone che non ti stimano e chiederti perché proprio quando stavi per essere promosso a ruolo è venuto un nuovo preside. Per me, onestamente, non è un caso. E, non per il motivo che è quasi come una canzone: "sei tanto bravo e bello.. ma.." o che sei destinato ad essere infelice per l'eternità. Ora, ti ripeto. Pure per me, ci sono cose che non si possono spiegare. Ma come ti ripeto, devi avere fede e concentrarti sul presente.
Purtroppo, come ti ripeto, non posso dirti cose che non conosco. E, mi sento solo di dirti che purtroppo hai una bassa autostima pur avendo concretizzato cose che ai più rimangono irraggiungibili. Eh, lo so che non ti importa. Ma come mi stra ripeto la tua è una bassa autostima. Se no, cosa potrebbe essere?
Poi, sento, chiedo scusa se sbaglio, che alcuni traumi non li hai superati. Ora, tu mi hai raccontato gentilmente la tua storia. Di quando pensavi tot chili e ti sei dimagrito. Che hai cambiato, che hai cercato le persone. Bene, per me sono tutti insegnamenti.
Si sta insieme per un po', le esperienze servono per imparare qualcosa. Cosa hai imparato da queste situazioni? Che non vali niente? Che non sei abbastanza? Solo questo? Dai, no. Trovami un lato positivo. Non ci riesci? Te lo dico io: se vuoi davvero una cosa la ottieni.
Che sei più forte di quello che pensi. Che sono le persone a rimetterci a non frequentarti. E, se mi dici che questi già si sono trovati qualcos'altro.. bè, stanno con i loro simili.
Ma ti ripeto, se tu sei in una fase di sconforto e tristezza, vivila pure la tua tristezza. Ma non adattarti. Nel senso ricordati che prima o poi, dovrai smetterla di piangerti addosso. Che dovrei trovare la forza di rialzarti, che il tuo te passato, non sarebbe fiero di te e ti ricorderebbe di tutte le volte che sei caduto e ti sei rialzato.
Si, scusami, ma per me sono standard molto bassi, con tutto rispetto, ambire solo ai soldi e alle donne. Per me uno standard alto è quello di aiutare il prossimo, di poter dare di più di ciò che si ha, la compassione, la generosità, l'altruismo, il coraggio di mostrarsi per ciò che si è.. e via discorrendo. Lasciare qualcosa di bello.
Cosa mi rappresenta la notorietà? E, i soldi? Non saresti felice se anche se avessi tutti quei soldi non potessi condividere con qualcuno. Ricordati ad esempio Elvis Presley la sua fine, con tutto rispetto.
Comunque, ognuno è libero. Ti ho solamente voluto dire la mia. Poi, lo so, che sei impaziente, che non ce la fai più e via discorrendo. Ma io mi sento di dirti con tutto rispetto per il tuo dolore di aspettare e di avere fede. Anche se la vita ti ha tradito mille e mille volte. Anche l'ora più buia ha i minuti contati.
Comunque, in finale ti capisco. Ma il mio più modesto parere è di non mollare mai, di imparare qualcosa, di mantenerti positivo, di avere fede, di non attaccarti alle cose materiali, di dare (lo so ti arrabbierai) tempo al tempo.. e di lasciare questa ragazza. Di dire che ti meriti di meglio.
Lo so, che in passato hai detto questa cosa e hai ottenuto di peggio, ma ormai, se hai capito il mio discorso, non dovresti più essere un novellino. Devi avere fede che è tutto per qualcosa di più bello. Che ti meriti davvero quello che vuoi. Anche se la vita ti sfida.
E, di amare e ringraziare per ciò che ti dà la vita. Che anche se sono 10 anni di solitudine le cose arriveranno anche dopo tanti anni.
Di cambiare le tue abitudini che ti fanno male.
Coraggio!!
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