da Nathan Adler » 17/03/2015, 1:04
Mah, per me il discorso è sbagliato dalla base.
Film, libri e in generale le persone, fanno a gara ad inculcarci il pensiero di "la vita è una sola, vivila al massimo". Io la vedo viceversa, cioè "proprio perché è così, cerco di viverla con il minor numero di paturnie e paranoie possibili", tanto alla fine dei giochi non c'è un punteggio come nei videogiochi, nessuno mi metterà un voto oppure le tracce del mio passaggio rimarranno in eterno.
Verso i diciotto anni ebbi un brutto problema di salute, cercato più che subito, stetti tipo sei mesi nel nulla, curandomi e facendo terapie, rischiando l'anno scolastico, frequentando quasi nessuno ecc. E poi per forse anche più mesi, mi misi a rimpiangere il tempo perduto e altre chiacchiere simili, poi realizzai che un sacco di miei coetanei manco ci arrivavano alla mia età, allora quelli che dovrebbero dire?
Io credo l'importante sia sempre quello che arriverà e ciò che possiamo essere. Il passato se lo mangia il tempo, i cimiteri sono pieni di vite gloriose a cui a nessuno frega più nulla, non c'è nessun becchino accanto alle lapidi a ricordare ai morti "ah guarda che tu non ti sei laureato" o "guarda che non avevi una ragazza al liceo", buona parte delle loro storie si sono già perse, altre si perderanno. Magari questo, in sè, è più triste ancora, ma io cerco di prenderlo come spunto per non farmi troppe ansie da "carpe diem"