La mitomania: confondere realtà e fantasia per soddisfare narcisismo e vanità

Una forma di megalomania

Questo forum di aiuto è dedicato a chi ha un temperamento timido e introverso. A chi si sottovaluta, a chi ancora non si ama, a chi avverte un costante vuoto interiore che ha bisogno di colmare. Non affrontiamo tutto da soli. Condividere questi disagi è un primo passo verso l'apertura. E' un nostro diritto! Lasciamoci colmare dal calore di chi ci sta vicino!

La mitomania: confondere realtà e fantasia per soddisfare narcisismo e vanità

Messaggioda Baraddur » 07/10/2016, 12:19



La mitomania è una forma di megalomania, ed è anche chiamata "pseudologia fantastica", vediamo bene cos'è.

La definizione del dizionario Treccani:

mitomania Tendenza a mentire e ad accettare come realtà, in modo più o meno volontario e cosciente, i prodotti della propria fantasia. Nel bambino normale, entro certi limiti, il fenomeno è frequente come alterazione della realtà dovuta soprattutto al prevalere dell’immaginazione, o all’inesperienza, o al desiderio di evitare un castigo. Nell’adulto, e talora anche nel bambino, ha invece significato patologico, come espressione di una personalità anomala, generalmente isterica, che, mediante la falsificazione della realtà e con racconti fantastici, cerca di attirare su di sé l’attenzione di quanti lo circondano allo scopo di soddisfare l’esagerata vanità e il bisogno di stima (pseudologia fantastica). Mentre alcuni di questi soggetti sanno perfettamente di abbandonare il terreno della realtà, altri al contrario non hanno piena consapevolezza delle proprie menzogne.


Da: http://www.treccani.it/enciclopedia/mitomania/

-

La mitomania (o pseudologia) è una sottile variante della megalomania. Mentre il megalomane ha il bisogno di esporre di continuo i suoi progetti alla prova di realtà (ricavandone guai a non finire), il mitomane, esperto nella suggestione e nell’inganno, evita di esporsi al crollo depressivo che può sortire dal deludente impatto con la vita reale.


Fasi e struttura della patologia

Il disturbo megalomanico e mitomanico segue delle fasi (nascita, sviluppo, acme e possibile crollo) che rivelano come esso funzioni secondo una logica più o meno sistematizzata.

Il mitomane ha scoperto, in genere sin da piccolo, il potere devastante della critica – e per meglio dire: della persecuzione critica.

In un genere di casi, le critiche sono quelle che gli hanno indirizzato i suoi genitori, persone rigide e dalle richieste esorbitanti, ora in senso morale, ora in senso sociale. Il futuro “malato” è stato perseguitato dall’obbligo di dare di sé prove eccezionali, fuori del comune, sicché nel terrore di deludere le aspettative altrui ha imparato a mentire: agli altri senza dubbio, ma spesso anche a se stesso.
In un altro genere di casi, il futuro “malato” ha subito la persecuzione diretta o indiretta del giudizio sociale, spesso a causa di una famiglia di appartenenza avvertita come carente o degradata e di cui provava una viva vergogna. Da qui l’esigenza di creare “favole” compensative e di ammannirle agli altri.
Quindi innanzitutto

il mitomane vive nell’angoscioso bisogno di occultare un suo “lato oscuro” (una profonda insicurezza e una bassa autostima).

Ciò lo costringe a vivere come un fuggitivo, sempre a caccia di esaltazioni e atterrito dalla possibilità di riconoscersi carente rispetto al modello ideale e di avere un crollo depressivo.

Egli finisce allora per crearsi un “mito”, una favola nella quale è un individuo eccezionale. Il mito lo protegge (temporaneamente) dal crollo.

Talvolta si accontenta di ingannare solo se stesso: si tratta allora di un mitomane mite e delicato, che vive la sua fantasia all’ombra di una rispettosa solitudine. Ma altre volte – soprattutto se incalzato dai dubbi altrui o da difficoltà reali, come debiti o richieste di prestazioni inerenti la sua atteggiata eccezionalità – egli deve imparare a ingannare.

Se giunge a farlo, mentre vive nell’illusione e inganna gli altri, il mitomane perde il contatto con la realtà, e soprattutto perde il potere di determinarla, cioè di convivere in modo efficace con la società. L’angoscia di crollare cresce sempre più, a misura della sua reale impotenza.

Il mitomane, infine, accumula segreti sensi di colpa nei confronti di coloro che inganna e nei confronti di se stesso. Il bisogno inconscio di essere punito per le sue colpe accentua la sua sfida nei confronti del mondo allo scopo di soccombere. Il fallimento della sua strategia è ora dietro l’angolo, sta per raggiungerlo: in fondo, è lui stesso che sta per provocarlo...


La megalomania è di solito una patologia più che evidente a buona parte di coloro che condividono col soggetto la sua vita privata. Sia perché la persona che ne è affetta si chiude in un mondo tutto suo, che finisce per danneggiarlo, rendendolo una persona fragile e patetica, sia perché sovente egli, per corroborare le sue fantasie o i suoi progetti, compie degli atti che finiscono per mettere nei guai proprio coloro che gli sono più affezionati o che, per leggerezza, si fidano di lui.

Tuttavia, per quanto grave ed evidente agli altri, la condizione patologica di megalomania è dal soggetto stesso ostinatamente negata, per via dell’insopportabile angoscia collegata al prendere coscienza d’essere un malato, un “menomato”. Questa negazione fa sì che l’aspirazione alla grandezza venga rilanciata all’infinito, trasformandosi sempre più in una sfida paranoide contro il tempo, contro gli altri e contro il destino.

Pertanto, nonostante il megalomane viva in apparenza in una condizione di sicurezza emotiva e di esaltazione di sè, la sua megalomania nasconde un aspetto molto insidioso: il terrore del crollo depressivo.

Il megalomane vive in uno stato di eccesso maniacale permanente, cioè di esasperato entusiasmo e di esagerato apprezzamento di sé, perché intuisce che al di sotto di questa sottile lastra di ghiaccio si cela l’abisso della devastazione depressiva.

In realtà egli ha una stima di sé bassissima, collegata ad antiche percezioni primarie (giudizi negativi da parte dell’ambiente, modelli di riferimento posti come inarrivabili o anche la coscienza primaria di deficit e handicap, accompagnati dalla derisione, dal disprezzo o dalla compassione altrui). Quindi egli vive da leone, in fuga continua dalla coscienza di sé, che vorrebbe rigettarlo a contatto con la sua immagine interna negativa.

Con gli anni, il megalomane associa a questa immagine interna negativa un angoscioso bisogno di punizione, dovuto sia all’antico disprezzo di sé, che ai sensi di colpa maturati nel corso della vita per via dei suoi sleali e pericolosi comportamenti. Il bisogno di punizione si struttura allora in un masochismo morale, un “volersi male” che lo minaccia di annientamento. In quest’ottica e in questa fase della malattia, i conflitti che egli riesce a procurarsi hanno come segreto fine quello di causare la propria distruzione.


http://nicolaghezzani.altervista.org/ps ... mania.html
  • 0

Baraddur
Amico level nineteen
 
Stato:
Messaggi: 1499
Iscritto il: 15/05/2013, 12:58
Località: Nel posto sbagliato
Citazione: "Mi hanno piantato dentro così tanti coltelli che quando mi regalano un fiore all'inizio non capisco neanche cos'è. Ci vuole tempo." Charles Bukowski

"Le tre furie: paura, colpa e vergogna" Patrick Jane
Genere: Maschile

La mitomania: confondere realtà e fantasia per soddisfare narcisismo e vanità

Messaggioda tom 2.0 » 07/10/2016, 12:40



Eeeeeeeeee...quindi? :mmm2:
  • 0

Avatar utente
tom 2.0
Amico Top Level
 
Stato:
Messaggi: 1861
Iscritto il: 30/04/2016, 23:17
Località: Italia
Genere: Maschile

La mitomania: confondere realtà e fantasia per soddisfare narcisismo e vanità

Messaggioda elle8n » 07/10/2016, 12:48



Baraddur cosa vuoi dirci con questo Forum? Il tuo è un semplice post informativo o vorresti approfondire l'argomento?
  • 0

Immagine

We all change, when you think about it, we're all different people; all through our lives, and that's okay, that's good, you've gotta keep moving, so long as you remember all the people that you used to be... -
11th Doctor
Avatar utente
elle8n
Moderatore
 
Stato:
Messaggi: 2564
Iscritto il: 06/07/2015, 0:01
Citazione: I'm someone who was never meant for this world...
Genere: Femminile

La mitomania: confondere realtà e fantasia per soddisfare narcisismo e vanità

Messaggioda Baraddur » 07/10/2016, 12:59



elle8n ha scritto:Baraddur cosa vuoi dirci con questo Forum? Il tuo è un semplice post informativo o vorresti approfondire l'argomento?


La prima, come ce ne sono altri millemila. Ha a che vedere con l'autostima e l'io.

La mitomania può riguardare sia un rapporto intimo (mentire a se stessi, immaginare realtà fittizie, sognare ad occhi aperti) sia il rapporto con gli altri (raccontare bugie per dare un'altra immagine e attirare su di sé l'attenzione).

La megalomania invece, in una certa misura (non eccessiva) ha a che vedere con tutte le persone che hanno ambizioni/aspirazioni e poi l'impatto che queste hanno con la realtà, l'autostima e la soddisfazione qualora si verifichino oppure no. Però in senso stretto si riferisce a un'esaltazione eccessiva e vanagloriosa.
  • 0

Baraddur
Amico level nineteen
 
Stato:
Messaggi: 1499
Iscritto il: 15/05/2013, 12:58
Località: Nel posto sbagliato
Citazione: "Mi hanno piantato dentro così tanti coltelli che quando mi regalano un fiore all'inizio non capisco neanche cos'è. Ci vuole tempo." Charles Bukowski

"Le tre furie: paura, colpa e vergogna" Patrick Jane
Genere: Maschile

Re: La mitomania: confondere realtà e fantasia per soddisfare narcisismo e vanità

Messaggioda RESCUER IN THE DARK » 08/10/2016, 8:10



Mitomania, eh?
Ne so qualcosa.
  • 0

Avatar utente
RESCUER IN THE DARK
Amico level nineteen
 
Stato:
Messaggi: 1071
Iscritto il: 13/08/2014, 19:27
Citazione: 果てない暗闇から飛び出そう Hold my hand
Genere: Maschile

La mitomania: confondere realtà e fantasia per soddisfare narcisismo e vanità

Messaggioda Standingflame » 09/10/2016, 11:46



:facepalm: ho sempre creduto fosse altro...maledetta treccani ecco perché ho sempre preferito i gatti!
  • 0

:violin:
Il mio fuoco e generato dalla rabbia e contenuto dall'amore, lotto contro questo equilibrio tra scaldare o incenerire...
Avatar utente
Standingflame
Amico level eight
 
Stato:
Messaggi: 357
Iscritto il: 08/09/2016, 11:30
Località: Trapani
Genere: Maschile

La mitomania: confondere realtà e fantasia per soddisfare narcisismo e vanit

Messaggioda Masquerade » 09/10/2016, 14:52



Ho conosciuto un paio di persone mitomani. In entrambi i casi la famiglia era piuttosto "assente", forse rientra nel caso di "carente". Uno di questi casi era abbastanza grave. Pur di attirare le attenzioni inventava anche molestie sessuali da soggetti "esistenti" ma che o non la consideravano proprio o erano impossibilitati a fare qualcosa di simile.
Con me aveva un rapporto morboso. Mi fece persino seguire quando presi le distanze. E poi indagava su tutte le cose che mi sarebbero piaciute e, nella sua testa, le faceva accadere a lei per potermele raccontare.
Non è facile avere a che fare con personalità simili. Io scelsi di affrontarla in modo brusco, ma diretto. Smontai ogni sua bugia. Lei pianse, mi chiese scusa, mi promise che non l'avrebbe fatto mai più. Promessa che durò un paio di settimane al massimo. Riprese a raccontare le solite vicende che le avevo smantellato, come se quel chiarimento non fosse mai accaduto. Mi sembrava di sentire un disco rotto che ripete sempre la stessa parola.
Non essendo io in grado di aiutarla, allontanarla definitivamente fu per me una liberazione.

Poi qualche anno fa ho incrociato in un forum una megalomane, credo. Credo perché non ho avuto modo di accertarmi al 100% di questa mia intuizione. Ciò che raccontava, molti pensavano fosse solo inventato, invece la mia sensazione era che ingigantisse per darsi un tono, un'importanza, per attirare determinate persone nella sua "rete". Assistevo quasi divertita a tutti quelli che cadevano nella sua "trappola", in particolare il lato maschile a cui si appiccicava poi in modo così fastidioso che gli stessi tentavano di scrollarsela di dosso.
  • 0

Lascia che la vita che ti gira intorno ti attraversi l'anima
Avatar utente
Masquerade
Amico level fifteen
 
Stato:
Messaggi: 716
Iscritto il: 07/09/2016, 16:28
Località: Italia
Citazione: La verità è scioccante solo per chi non desidera vedere la realtà.
(Bert Hellinger)
La quercia chiese al mandorlo: "Parlami di Dio!" E il mandorlo fiorì...
(Nikos Kazantzakis)
Genere: Femminile

La mitomania: confondere realtà e fantasia per soddisfare narcisismo e vanità

Messaggioda elle8n » 09/10/2016, 18:02



Ho avuto una compagna di classe mitomane, figlia di una donna a sua volta mitomane, la cosa che più mi ha colpito di questa ragazza e di sua madre è il fatto che loro arrivavano a convincersi di ogni cosa si inventassero, il problema è che poi si dimenticavano le varie realtà e fantasia e finivano col contraddirsi da sole facendo crollare quella facciata che avevano costruito davanti a tutti, prima di tutto davanti a sé stesse.
  • 0

Immagine

We all change, when you think about it, we're all different people; all through our lives, and that's okay, that's good, you've gotta keep moving, so long as you remember all the people that you used to be... -
11th Doctor
Avatar utente
elle8n
Moderatore
 
Stato:
Messaggi: 2564
Iscritto il: 06/07/2015, 0:01
Citazione: I'm someone who was never meant for this world...
Genere: Femminile


Torna a Forum sulla Mancanza di Autostima, sulla Timidezza e sull'Insicurezza

Chi c’è in linea in questo momento?

Visitano il forum: Nessuno e 5 ospiti

Reputation System ©'