Storia dell'uomo che m'ha rovinato la vita.

Mio padre mi ha rovinato.
e non lo dico tanto per, non è uno sfogo blando e fine a se stesso, o un piccio di un ragazzino viziato che ha bisogno di additare i genitori come colpevoli dei propri fallimenti, lui mi ha proprio rovinato.
Tornando indietro, ricordo i primi anni della mia vita segnati da un momenti di grande amore.
ricordo il suo affetto, le sue parole piene di dolcezza nei miei confronti, i suoi regali, il nostro "rito" domenicale quando lui era in pausa da lavoro dove mi svegliava e mi portava a mangiare la brioche e a bere un cappuccino per poi portarmi a giocare a calcio al parco.
momenti che ho rimpianto per anni, e che non si sono verificati mai più , dai miei sette anni.
inizio ad essere non assente, sarebbe stato meglio forse, ma fu presente in un modo enormemente sbagliato, criticandomi in tutto.
se qualcosa in casa si rompeva (che io avessi o no coscienza dell'esistenza di questa cosa) era colpa mia, perchè ero distratto.
se a scuola mi prendevano in giro , era colpa mia perchè ero debole.
se decidevo d'aiutare in casa (cosa insolita per un bimbo di 8/9 anni ) mi tirava via le cose dalle mani, perchè non sapevo fare niente e facevo solo guai.
ero bravino a giocare a calcio, e questo ovviamente era riconosciuto da chi mi vedeva, lui non mi guardava mai giocare.. ma era pronto a criticarmi immediatamente se sbagliavo l'unico passaggio della partita.
ero un asino, stolto , debole e incapace.. lui mi presentava cosi' al mondo.
quando qualcuno gli chiedeva di me, lui rideva e si metteva le mani in testa come avvilito e poi diceva " meglio che non te lo dico.. non è proprio figlio a me!" ed è terribile già cosi'.
crescendo il nostro rapporto è andato peggiorando, ormai non ci parliamo più da ottobre.
più e più volte in casa, siamo arrivati ad un palmo dal muso perchè volevamo darcele.. e io so perchè vorrei dargliele ma non ho mai capito perchè lui ad un certo punto ha cercato sempre più spesso il contrasto fisico oltre a quello verbale.
mi ha rovinato, in tutto.
sono ansioso solo a causa sua-
ho paura di fallire solo a causa delle sue pressioni.
e ora ,sono anche solo perchè lui mi ha messo ingiustamente fuori alla porta, m'ha cacciato.
cosi' dal niente.
mi chiedo, come può un padre disprezzare un figlio in questo modo?
e non lo dico tanto per, non è uno sfogo blando e fine a se stesso, o un piccio di un ragazzino viziato che ha bisogno di additare i genitori come colpevoli dei propri fallimenti, lui mi ha proprio rovinato.
Tornando indietro, ricordo i primi anni della mia vita segnati da un momenti di grande amore.
ricordo il suo affetto, le sue parole piene di dolcezza nei miei confronti, i suoi regali, il nostro "rito" domenicale quando lui era in pausa da lavoro dove mi svegliava e mi portava a mangiare la brioche e a bere un cappuccino per poi portarmi a giocare a calcio al parco.
momenti che ho rimpianto per anni, e che non si sono verificati mai più , dai miei sette anni.
inizio ad essere non assente, sarebbe stato meglio forse, ma fu presente in un modo enormemente sbagliato, criticandomi in tutto.
se qualcosa in casa si rompeva (che io avessi o no coscienza dell'esistenza di questa cosa) era colpa mia, perchè ero distratto.
se a scuola mi prendevano in giro , era colpa mia perchè ero debole.
se decidevo d'aiutare in casa (cosa insolita per un bimbo di 8/9 anni ) mi tirava via le cose dalle mani, perchè non sapevo fare niente e facevo solo guai.
ero bravino a giocare a calcio, e questo ovviamente era riconosciuto da chi mi vedeva, lui non mi guardava mai giocare.. ma era pronto a criticarmi immediatamente se sbagliavo l'unico passaggio della partita.
ero un asino, stolto , debole e incapace.. lui mi presentava cosi' al mondo.
quando qualcuno gli chiedeva di me, lui rideva e si metteva le mani in testa come avvilito e poi diceva " meglio che non te lo dico.. non è proprio figlio a me!" ed è terribile già cosi'.
crescendo il nostro rapporto è andato peggiorando, ormai non ci parliamo più da ottobre.
più e più volte in casa, siamo arrivati ad un palmo dal muso perchè volevamo darcele.. e io so perchè vorrei dargliele ma non ho mai capito perchè lui ad un certo punto ha cercato sempre più spesso il contrasto fisico oltre a quello verbale.
mi ha rovinato, in tutto.
sono ansioso solo a causa sua-
ho paura di fallire solo a causa delle sue pressioni.
e ora ,sono anche solo perchè lui mi ha messo ingiustamente fuori alla porta, m'ha cacciato.
cosi' dal niente.
mi chiedo, come può un padre disprezzare un figlio in questo modo?