Forum sul fallimento

non mi resta che uccidermi

Questo forum di aiuto è dedicato a chi ha un temperamento timido e introverso. A chi si sottovaluta, a chi ancora non si ama, a chi avverte un costante vuoto interiore che ha bisogno di colmare. Non affrontiamo tutto da soli. Condividere questi disagi è un primo passo verso l'apertura. E' un nostro diritto! Lasciamoci colmare dal calore di chi ci sta vicino!

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Messaggioda Ofelia69 » 28/01/2019, 20:18



Perchè non c'è un forum sul fallimento?
Lo apro io, allora. Fallimento a 360 gradi e definitivo, senza possibilità di riscatto.
Sono talmente nauseata dalla mia vita!
Al mattino non voglio mai svegliarmi, la realtà è diventata talmente squallida e avvilente che è un incubo che non voglio affrontare, preferisco rimanere agganciata ai miei sogni notturni, qualsiasi cosa stia sognando. I gatti mi svegliano verso le sette, per mangiare, il più delle volte mi rimetto a letto sperando di riaddormentarmi, non posso affrontare la realtà. Mi alzo tra le 8 e le 8,30, pensando che la maggior parte dei miei simili a quell'ora è già sul posto di lavoro. Ho sensi di colpa, ma solo io so' quanto abbia cercato lavoro nella mia vita. Sempre a cercarlo, tutta la vita passata a cercare lavoro.
Cerco il mio lavoro o meglio uno di quelli che so fare, per i quali ho studiato, nei quali ho talento. Ho due incarichi saltuari, mi chiamano a lavorare massimo tre volte a settimana e spesso non si tratta nemmeno della giornata intera. Alle volte per fare un'attività di un'ora e mezza ne impiego tre per andare e tornare. Uno dei due committenti è un ente che ho preso in odio ormai da tempo, di cui non mi frega più nulla. L'altro committente, dove mi sento più a mio agio e dove svolgo un tipo di lavoro che mi da' più soddisfazione, mi ha ripresa a lavorare a patto che aprissi partita IVA. Così ho fatto e ancora non so' se a conclusione del primo anno scoprirò che il denaro che è entrato uscirà in oneri fiscali, previdenziali e spese.
Continuo a cercare lavoro, la maggioranza non mi fa avere nemmeno una risposta, alcuni rispondono dicendo che apprezzano il mio curriculum e il mio lavoro ma che non hanno bisogno. Sto sopravvivendo così da circa 8 anni, non so quanto ancora riuscirò a stare a galla.
Sto a galla ma sono alla deriva.
E poi... poi nessuno mi pensa, nessuno mi vuole bene, nessuno desidera darmi una carezza. Mi chiedo perchè prima c'era e ora non c'è più. Non ero una persona migliore di quel che sono. Sicuramente ero più giovane. Ma non ero nè più simpatica, nè più intelligente, nè più facile.
Allora se tutto l'amore che un uomo può dare si riduce all'attrazione fisica non mi perdo poi molto.
Ho appena compiuto 50 anni, se questo equivale a non meritare più nulla dalla vita, a non avere più occasione di alcun genere, mi chiedo che c***o ci sto a fare in vita, magari sopravvivendo fino agli 80, così: in questa condizione miserevole.
Non so bene quale colpa ho commesso per meritare una simile condanna. Quello che so per certo è che non accetterò questa pena.
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HA PIU' CORAGGIO UN FIORE CHE SBOCCIA CHE NOI ALTRI
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Messaggioda karma2019 » 08/02/2019, 15:00



Ciao Ofelia,
la mancanza di lavoro è un problema che riguarda molte persone, purtroppo.
Io non ho un posto fisso e faccio dei lavoretti sporadicamente legati all'uso del computer. Non navigo affatto nell'oro e, purtroppo, chi lavora nella mia famiglia (con attività in proprio) ha difficoltà a tirare avanti tra mille spese di utenze, iva, inps, prodotti da comprare, ecc.
Purtroppo in questi casi non c'è nulla da dire se non tenere duro e andare avanti. La speranza di una vita migliore deve essere sempre il nostro incentivo, qualunque sia il problema che abbiamo. E noi dobbiamo fare in modo che ciò si realizzi, non aspettare che ci piova dal cielo.
Dici che non ti senti amata e benvoluta da nessuno: io penso che sia il nostro atteggiamento a determinare il fatto che gli altri vogliano starci vicini e relazionarsi a noi. Se, nonostante tutto, riusciamo a reagire positivamente ai problemi, pian piano le persone si approcceranno a noi automaticamente. In più noi, mettiamoci del nostro e manteniamo sempre atteggiamenti positivi con gli altri. So che non è facile,ma proviamoci ugualmente.
Noi iscritti al forum, non siamo qui per caso: aiutiamoci l'un l'altro, iniziamo il cambiamento.
Non lasciamoci andare e, prima o poi, sono sicuro che qualcosa di buono verrà fuori!
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Messaggioda Mark91 » 08/02/2019, 18:52



Purtroppo nella condizione in cui viviamo, trovare il lavoro dei propri sogni è difficile, dovresti cercare qualsiasi tipo di lavoro anche se non è ciò per cui hai studiato, io ad esempio ho un diploma da perito, ma lavoro 8 ore in una fabbrica di merda la cui mansione richiede soltanto saper leggere e scrivere, (quindi direi che la 5 elementare è più che sufficente) il tutto per poco più di 1000 euro al mese senza possibilità di carriera, dove 300 se ne vanno soltanto di benzina per recarmi al lavoro...ne ho le palle piene ma mi devo accontentare.
Prova a cercare nel ssettore della ristorazione, di solito cercano spesso camerieri
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Messaggioda crisbil » 26/03/2019, 10:09



Ofelia69 ha scritto:E poi... poi nessuno mi pensa, nessuno mi vuole bene, nessuno desidera darmi una carezza. Mi chiedo perchè prima c'era e ora non c'è più.


Io non ce l'ho nemmeno mai avuta una persona così. Nemmeno una briciola di affetto mai una sola volta (da nessuno). In tutta una lunga "vita" (di merda).

E io non reggo nemmeno più.. non sto nemmeno più a galla..

Sprofondo, da solo (come son sempre stato) e nella totale indifferenza ( l'unica cosa "umana" che ho conosciuto, il resto mi è stato negato e precluso ) in una pece così nera e densa che non avverto più nemmeno le mie terminazioni nervose il mio corpo i miei pensieri me stesso.

E non riesco nemmeno a crepare.

Fallito persino in questo.

(Ti batto - batto sempre tutti, e lo dico piangendo, con una morsa straziante e dilaniante che mi devasta il petto - perché è un "primato" che giuro con tutto me stesso davvero non vorrei avere -)
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We all know the truth: more connects us than separates us.
But in times of crisis the wise build bridges, while the foolish build barriers."
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Messaggioda Oudeis » 26/03/2019, 16:42



La "vita" è in sé un fallimento, un perenne naufragio.
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Messaggioda maralgizi » 23/10/2019, 11:10



Ciao Ofelia. Mi spiace vederti così giù. Ma permettimi alcune osservazioni. Il concetto di fallimento è relativo. Fallita in cosa? Il mondo contemporaneo con le sue regole economiche, con le sue logiche competitiviste portate all'eccesso, non favorisce le persone timide e, sebbene la timidezza sia di natura cognitiva, non ci si può definire "falliti" per non aver fatto fortuna o trovato un lavoro soddisfacente anche in termini economici. Io ritengo che una persona fallisce quando tradisce se stessa: tutto il resto è fallimento apparente. Non mi riferisco a ciò che non si riesce a fare per via della timidezza.
Riguardo la sessualità, tieni conto che la funzione strutturale (e genetica!) della sessualità è il piacere. Il raggiungimento del piacere è lo scopo fondamentale che motiva non solo gli umani ma anche tutto il mondo animale. Non c'è nulla di male nel perseguire il piacere.
Certamente se cerchi tutto in uno, non potrai che rimanere infelice. Avere una vita sessuale è importante, genera soddisfazione fisica e psichica, attraverso la sessualità si afferma il proprio essere femmina, maschio, gay, si afferma una parte importante della propria identità. Perciò potresti anche separare le cose e cercare l'amore o il soddisfacimento sessuale in distinti momenti, superare il tutto o niente poiché restando in questa dimensione dicotomica ci si flagella da soli.
Se hai delle qualità "professionali", di conoscenze, di competenze, non sei una fallita perché non ti riesce di trovare uno status soddisfacente, quello non dipende solo da te, ma dal mercato del lavoro.
Tu continua ad amare te stessa e a prenderti cura di te.
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Pensar male di sé, ritenere di avere qualità negative, non significa e non implica che corrispondano alla realtà oggettiva, ma di sicuro sono espressione di emozioni di sofferenza.
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Messaggioda Nautilante » 23/10/2019, 17:34



Ciao Ofelia, conosco il vuoto che senti nella solitudine e nella noia. Il vuoto che ti assale e ti martella con i rimpianti.
A cui cerchi di non pensare distraendoti in qualunque modo e rifugiandoti nelle tue fantasie.
Bello fantasticare... Ma purtroppo la realtà prevale. Il problema non è il lavoro, potremmo vivere anche di pane e cipolla se non dovessimo farlo da soli.
Il problema è la solitudine, immaginare l'abbraccio di un'altra persona e soffrire perchè non c'è nessun abbraccio e nessuna persona.
Non lasciarti cadere nei rimpianti, ti appesantiscono, ti fanno vergognare, non devi vergognarti di nulla, pensa alle piccole soddisfazioni, concentrati sul presente anche se è difficile, cerca di volerti bene.

Forza.
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Messaggioda Ballerina » 13/06/2020, 11:43



crisbil ha scritto:
Ofelia69 ha scritto:E poi... poi nessuno mi pensa, nessuno mi vuole bene, nessuno desidera darmi una carezza. Mi chiedo perchè prima c'era e ora non c'è più.


Io non ce l'ho nemmeno mai avuta una persona così. Nemmeno una briciola di affetto mai una sola volta (da nessuno). In tutta una lunga "vita" (di merda).

E io non reggo nemmeno più.. non sto nemmeno più a galla..

Sprofondo, da solo (come son sempre stato) e nella totale indifferenza ( l'unica cosa "umana" che ho conosciuto, il resto mi è stato negato e precluso ) in una pece così nera e densa che non avverto più nemmeno le mie terminazioni nervose il mio corpo i miei pensieri me stesso.

E non riesco nemmeno a crepare.

Fallito persino in questo.

(Ti batto - batto sempre tutti, e lo dico piangendo, con una morsa straziante e dilaniante che mi devasta il petto - perché è un "primato" che giuro con tutto me stesso davvero non vorrei avere -)


Ho letto per caso questo messaggio e mi ha molto colpito... Non è giusto che tu viva così, mi dispiace tantissimo per te... I tuoi genitori non sono presenti? Credo che nessuno meriti ciò che hai descritto tu... Spero che tu possa trovare la felicità.
Un abbraccio... :*

Mi dispiace tantissimo anche per ciò che ha scritto Ofelia, ti capisco, non è bello provare questa sensazione, però magari la tua emozione è dovuta anche a ciò che pensi pensino gli altri di te, alla società, alle sue convenzioni, e perciò parli di fallimento... Dovresti capire cosa vuoi veramente e perseguirlo, cosa ti farebbe alzare felice la mattina? Prova a farlo! Sono discorsi che faccio anche a me stessa (anche se non vivo la tua stessa situazione) ma so che non è facile metterli in pratica... spero un giorno di riuscirci... lo auguro anche a te :*
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Messaggioda kathellyna » 03/09/2020, 19:25



forum sul fallimento? si, credo di averne molto bisogno al momento.
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Messaggioda Bonifacio » 03/09/2020, 20:03



"Hier ruht Joseph II., der in allem versagte, was er unternahm" ("Qui giace Giuseppe II, colui che fallì qualsiasi cosa che intraprese")

ho poc'anzi notato nuovamente questo topic e rimanendo in tema ho deciso di mettervi a conoscenza di questo alquanto singolare epitaffio, voluto espressamente per se dallo stesso morente.
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