da Sagittario86 » 09/02/2022, 22:12
Eh cara ofelia, il lavoro... il mio più grande punto debole, la vera causa dei miei problemi passati. La società in cui viviamo, non capisce, o fa poco/nulla per aiutare persone come te, me e tante altre, persone valide, capaci, ma che purtroppo per un motivo o per un altro non sono riusciti a tenersi un lavoro stabile. Questi signori che ci governano non capiscono lontanamente cosa si provi a non avere un lavoro, da lì parte tutto. Il lavoro ti occupa il tempo, ti fa sentire più soddisfatto, ti da la possibilità di goderti la vita, di toglierti delle soddisfazioni, ha implicazioni anche nella sfera sociale, sentimentale, in poche parole il lavoro è la base, se non ce l'hai o fai fatica a trovarlo alla lunga può diventare molto deleterio per la tua sanità mentale perchè iniziano a venirti strani pensieri, pensieri negativi, cosa ho fatto di male per meritarmi questo? perchè agli altri si e a me no? piano piano la tua autostima cala drasticamente fino a scomparire, si passa dalla tristezza fino ad arrivare alla depressione. Io ho passato tutte queste fasi e sono arrivato ad un certo punto della mia vita che non mi interessava più nulla, dopo l'ennesima visita alle utilissime, fondamentali agenzie interinali semplicemente mi sono stancato, le mie palle sono cadute a terra a tal punto che ho rinunciato a tutto, persino a vivere. Mi sono chiuso in me stesso e non volevo più saperne di nulla, lavoro, persone, passioni, emozioni, un enorme buco nero in testa, questo fa la società, invece di darti una mano, di proporti delle opzioni, ti abbandona. Non tutti hanno la volontà di insistere all'infinito, di non arrendersi, e quando crolli rialzarsi diventa molto più dura. Ho seguito un percorso, sono riuscito ad uscire da quell'incubo, quel vuoto, ma rimane sempre lo stesso identico problema, il lavoro. Non cito borse lavoro, corsi o quant'altro perchè non è quello che mi interessa davvero, ossia uno stipendio per potermi permettere un jeans foderato, un gioco da tavolo, un'escursione in montagna, insomma vivere. Tra l'altro il rimanere inattivo per molto tempo, oltre a crearti problemi immani a livello sociale, relazionale, di autostima, ti fa sentire un peso verso gli altri, la tua famiglia, provi rabbia, senso di impotenza, smarrimento, vergogna, ti fa sentire sostanzialmente inutile, gli altri producono, lavorano, e tu non fai nulla dalla mattina alla sera. Ti sembra vita questa? a me sembra sofferenza, sopravvivenza. Che cosa ci stiamo a fare su questa terra, che scopo abbiamo? Io a 35 anni devo ancora capirlo. A livello sociale va più che bene, a livello familiare mi fanno pesare la situazione lavorativa ma io più che mandare curriculum cosa posso fare? nella maggior parte dei casi chiedono esperienza, come posso avere esperienza se non mi fate mai lavorare? come posso crearmi una vita se non percepisco uno stipendio? Non è possibile che a 35 anni dipendo totalmente dai miei genitori e i miei fratelli/sorelle. E' una società malata, tutti devono avere il diritto di lavorare, lo dice anche la costituzione, repubblica fondata sul lavoro, la più grande stronzata che abbia mai sentito in vita mia. Vogliamo parlare dei risvolti a livello sentimentale? come posso provarci seriamente con una ragazza, proporgli qualcosa di carino se nemmeno riesco a mantenere me stesso? se nemmeno posso permettermi una cena x conto mio, figuriamoci offrire qualcosa a qualcuno? di che cosa stiamo parlando. Ti capisco perfettamente, da tutto questo chiaramente la mente ne esce male, per forza, ed è proprio questo il motivo del mio umore altalenante, ci sono periodi che mi sento molto triste, e questo secondo voi da cosa può derivare? Da una grande insoddisfazione personale, posso avere tutti gli amici che voglio, tra l'altro speciali, posso seguire tutte le passioni che volete ma alla base c'è un problema, e finchè non lo risolvi inevitabilmente i nodi vengono al pettine. Il governo vuole fare qualcosa? attivarsi per aiutare persone in difficoltà, permettergli di vivere una vita normale oppure vogliamo andare avanti così? Perchè se la situazione è questa l'unica opzione che mi viene in mente e prendere le mie cose e vivere per strada come un senza tetto. Vi sembra normale? E' veramente uno schifo, uno alla fine non ce la fa più e si toglie la vita, e te credo, il peso è talmente grande che non riesci più a reggere mentalmente. Vogliamo parlare degli effetti fisici, sul proprio corpo? Reflusso, mal di testa, ansia, paranoia, rabbia, dolori strani e improvvisi, tensione, diarrea, dormire male, insonnia. Io ne sono uscito, è stato un incubo, ma il problema rimane, è sempre lì che mi sta col fiato sul collo, che non mi fa stare sereno, che mi fa sentire un peso, e ad un certo punto arrivi ad una sacrosanta verità, che cosa ci sto a fare qui su questa terra? qual'è il mio scopo? qual'è il mio obiettivo? non lo sai più, ti perdi in te stesso e arrivi a non fregartene più di nulla, questo è il mio rapporto col lavoro, e non è una borsa lavoro, un tirocinio, un contratto a progetto che mi risolve il problema, l'ho già fatto, mi serve un lavoro serio che mi permetta di vivere serenamente la mia vita, crearmi una vita serena. Questa società ci ha tolto la serenità, la sicurezza, addirittura la voglia di vivere, grazie di cuore.
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Sagittario86 il 09/02/2022, 22:30, modificato 2 volte in totale.