Ciccio il punto è questo (e te lo dico con tutto il bene del mondo perchè non ti conosco e non me la sento di giudicare nessuno):
Lamentarsi è normale. Ora, puoi lamentarti del troppo caldo o del troppo freddo. Ti da fastidio il cambiamento climatico e ti fa incavolare? Cerchi di avere un impatto ambientale vicino allo 0.
Puoi lamentarti del comportamento che hanno i tuoi affetti. Ne parli con loro, cerchi di risolverli o arrivi a prendere una decisione radicale e li allontani.
Puoi lamentarti delle tasse. Ti sembra ingiusto spendere così tanto per dei servizi scadenti? Valuta di andare a vivere in un altro stato.
Ovviamente non sei necessariamente tenuto ad attivarti per qualcosa, non esiste un obbligo, ma a quel punto la tua lamentela diventa sterile e inutile.
Il punto è che non puoi aspettarti sempre qualcosa dagli altri, che ti stendano il tappeto rosso, che si complimentino con te quando è giusto, che siano riconoscenti quando fai qualcosa di buono e via discorrendo. Certo dovrebbe essere così. Ma questo mondo non funziona tanto bene se non l'hai notato.
Qui tutti ti hanno ascoltato e consigliato, non per dirti cosa fare ma per sostenerti in una tua pasisone, in qualcosa che ami. Ti preoccupi troppo del giudizio degli altri, sembra che scrivere questo libro per te sia diventato un dovere e una missione santa non una passione che vuoi coltivare.
Tesoro in questo mondo non possiamo essere tutti belli, tutti intelligenti o tutti di successo. Ma chi se ne frega. Impariamo a fare le cose che ci fanno stare bene e ci rendono felici. Se per te scrivere sta diventando così logorante perchè senti l'obbligo di mantenere le aspettative impiega il tuo tempo in qualcosa che ti appaghi di più.