da l.pallad » 24/08/2021, 7:57
Di recente ho avuto una riflessione. Ho finito di leggere "Il talismano" di Stephen King e Peter Straub, e non ci ho capito nulla, e ricordo poco e niente, ora sto leggendo Peter Pan, di J. M. Barrie. E lo sto capendo meglio. Questo mi sta facendo riflettere su di una cosa. Che forse quello che voglio per la mia storia è uno stile semplice che sia facile da capire senza che ti mandi in pappa il cervello. Mi è stato detto che il mio stile è troppo infantile, e che dovrei scrivere solo storie per ragazzi. Ma io nella mia storia non ci ho mai fatto caso al target mentre scrivevo. Non ci ho messo scene vietate ai minori, ma appunto non ci ho fatto caso al target. Facevo come mi veniva. Quindi mi chiedevo, semmai lo facessi in modo più diretto, sarebbe davvero così grave se usassi uno stile infantile per una storia per adulti? Oppure sarebbe un modo nuovo ed originale per scrivere qualcosa? Dopotutto, se riuscissi a lasciarmi andare, e mi liberassi di qualunque condizionamentgo facendo le cose a modo mio, riuscendo forse a ritrovare lo stile originale, ottenendo questo risultato che ci sarebbe di sbagliato? Come ho detto, ora non sto facendo nulla e mi sono preso una pausa. Questa è solo una conclusione a cui sono arrivato confrontando l'ultimo libro che ho letto con quello che sto leggendo ora. E, se ripenso a quando ero bambino, io vedevo Ken il guerriero in tv, e giocavo a Mortal Kombat sul Sega. Ma appunto non mi hanno mai spaventato e traumatizzato. E non sono diventato un violento che ama torturare gli animali. Forse, dal modo in cui scrivessi il mio libro, potrei puntare sui vecchi tempi dove appunto la linea che separava le storie infantili da quelle che non lo erano non era così delineata.