Non ho mai imparato...

Questo forum di aiuto è dedicato a chi ha un temperamento timido e introverso. A chi si sottovaluta, a chi ancora non si ama, a chi avverte un costante vuoto interiore che ha bisogno di colmare. Non affrontiamo tutto da soli. Condividere questi disagi è un primo passo verso l'apertura. E' un nostro diritto! Lasciamoci colmare dal calore di chi ci sta vicino!

Non ho mai imparato...

Messaggioda maralgizi » 29/11/2019, 17:10



kathellyna ha scritto:non ho mai imparato... a fare conversazione. sono una disadattata perché non so parlare con le persone o non so parlare con le persone perché sono una disadattata? non so come andare oltre al "ciao come va?", non so come presentarmi, non so rispondere alle domande degli altri, non so cosa si aspettano che io dica. non so quando è il momento di parlare e se mi inserisco in una conversazione spesso vengo ignorata. non so esprimere ciò che penso: o mi blocco e non riesco a finire le frasi perché nella mia testa c'è il vuoto oppure penso e parlo troppo in fretta, in modo confuso. non ho interessi, sto sempre nella mia stanza da sola perciò non so di cosa parlare. le rare volte in cui qualcuno prova a dirmi qualcosa non rispondo nemmeno più, tanto è inutile. eppure sento che avrei tanto da dire... ma niente di ciò che gli altri solitamente vogliono ascoltare e in ogni caso non saprei come farlo.


E' una questione di esercizio e di apprendimento di tecniche di conversazione e di esercitarsi, per lungo tempo, su di esse. Hai provato con un manuale di comunicazione, di conversazione? Però sappi che questi manuali non vanno semplicemente letti, vanno studiati e sulle tecniche indicate bisogna esercitarsi, esercitarsi, esercitarsi
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Messaggioda maralgizi » 29/11/2019, 17:13



kathellyna ha scritto:non ho mai imparato… ad usare le mani correttamente. dopo che proprio oggi ho avuto difficoltà ad aprire una porta in casa, inserisco anche questa. girare le chiavi, aprire le bottiglie, disegnare, ritagliare, tenere in modo corretto la penna e la forchetta sono tutte cose complicate. altre le ho imparate tardi. se mai avrò abbastanza soldi credo che farò installare quelle porte moderne che non hanno bisogno delle chiavi per essere aperte.


Le cause sono la tensione nervosa e la distrazione mentale (la mente è occupata a pensare). Hai provato a fare pratica quotidiana di mindfulness?
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Messaggioda maralgizi » 29/11/2019, 17:19



kathellyna ha scritto:non ho mai imparato… ad andare avanti. ogni volta che ricordo qualcosa di triste o fastidioso, pure se è una sciocchezza, provo di nuovo la stessa rabbia, la stessa vergogna, lo stesso sconforto di allora. per dire, se rivedessi oggi la bambina che quando avevo tre anni mi ha rovesciato la sabbia in testa in giardino all'asilo, proverei lo stesso disprezzo e lo stesso odio di quando ero piccola. per me non è passato nemmeno un giorno. no, il fatto che andando avanti io mi sia trovata in situazioni ben peggiori non cancella o ridimensiona quelle più vecchie o di minore importanza. semplicemente ogni ricordo si somma a quelli già presenti e mi torna in seguito in mente in modo abbastanza casuale. non so se è qualcosa che dovrei imparare, in fondo non è sbagliato ciò che faccio… solo molto faticoso e solitamente è fatica sprecata, tanto non cambia/migliora mai niente.


Succede perché l'attività del ruminare dura troppo a lungo. Così resti prigioniera della ruminazione e, forse, non ti riesce neanche di smettere. La ruminazione stessa diventa un tuo problema sentito. L'elicitazione dei ricordi ripropongono spesso le stesse emozioni provate nelle esperienze ricordate e, a queste, si aggiungono quelli del rancore, del rammarico, della rabbia...
Anche in questo caso è utile la pratica quotidiana della mindfulness.
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Messaggioda maralgizi » 29/11/2019, 17:22



kathellyna ha scritto:non ho mai imparato… a stare con gli altri. non ricordo una sola situazione nella mia vita in cui mi sia trovata in un gruppo di persone per un po' di tempo senza essere esclusa, lasciata da parte, offesa e presa in giro. quelli che ho conosciuto si sono tutti stancati molto presto della mia presenza e se ne sono andati. il modo in cui mi avvicino alle persone è inconsueto, percepito come inquietante e le porta ad evitare qualsiasi contatto con me. spesso a chi per qualche motivo mi è vicino viene consigliato di allontanarsi da me, è sempre stato così. già da piccola sospettavo che qualcuno avesse spiegato a tutti gli altri bimbi come comportarsi con gli altri e che io fossi stata assente alla "lezione". per qualche oscuro motivo le altre persone sanno sempre cosa dire, come comportarsi quando sono in compagnia, seguono un insieme di abitudini e convenzioni a cui non ho mai avuto accesso. e io no. c'è sempre stato un "muro" invisibile tra me e gran parte delle persone, per cui non le capisco, né loro capiscono me. loro fanno, io sto in un angolo a guardare. non soffro la solitudine, né ho un particolare interesse nel conformarmi alla società, però mi sono sempre chiesta come sarebbe stato se il "muro" non fosse mai esistito. per poter scegliere, almeno. perché chi è in grado di farsi capire può sempre scegliere di "chiudersi" se ne sente la necessità, mentre il contrario non è possibile.
c'è qualcuno di voi che come me è disadattato dalla nascita?

mi rendo conto che possano sembrare discorsi da bambini che vogliono sentirsi diversi e speciali perché "viviamo in una società" che non li sa apprezzare ma non so che farci, non conosco altri modi di raccontare la mia situazione, mi dispiace se è questo l'effetto che fanno le mie parole.


Non si nasce disadattati, mia cara, lo si diventa. Qua' entra in gioco il sistema di credenze. Hai provato con la psicoterapia cognitivo comportamentale?
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Messaggioda maralgizi » 29/11/2019, 17:25



kathellyna ha scritto:non ho mai imparato… le espressioni facciali. ho una perenne espressione da scemа, se rido [quasi mai in quanto la vita non me ne dà motivo], provo a sorridere ad esempio salutando qualcuno o mostro una qualche emozione esce fuori una roba disgustosa e inguardabile, non mi è chiaro come facciano gli altri a collegare così facilmente i muscoli facciali al cervello. non so se il fatto che qualsiasi tentativo di mostrare un'espressione risulti terribile su di me dipenda solo dalla bruttezza oppure sono proprio incapace io. ovviamente non mi sono chiarissime neanche certe espressioni altrui né alcune faccine, pure a imparare quelle del forum ricordo che ci misi un po'.

per chi si chiedesse come faccio a saperlo: quando andavo a scuola mi venivano fatte delle foto a sorpresa per prendermi in giro [in quanto brutta e palesemente a disagio nell'essere fotografata] e, notando la cosa, l'avevo attribuita al fatto che è molto comune "non venire bene" in foto. poi un giorno anziché farmi le foto mi ripresero in alcuni video e credo di non avere mai visto qualcosa di tanto imbarazzante in tutta la mia vita: espressioni, gesti e modo di parlare mi fanno sembrare seriamente "problematica" e suppongo ci sia poco da fare in proposito. da allora sono a conoscenza del problema.


Esercitati allo specchio, fallo come se fosse un gioco
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Messaggioda Kiarina » 04/12/2019, 7:16



Ad avere fiducia in me stessa.
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Messaggioda Baraddur » 04/12/2019, 9:45



Una psicologa come Carol Dweck potrebbe dire che chi si concentra su queste cose, dicendo di "non essere capace" ha una forma mentis troppo improntata alla stasi e poco dinamica, Giorgio Nardone direbbe che è una mentalità troppo improntata al pensare e poco al fare, il divulgatore di PNL Anthony Robbins direbbe che sono pensieri autolimitanti e poco potenzianti.
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Messaggioda maralgizi » 11/12/2019, 18:09



Kiarina ha scritto:Ad avere fiducia in me stessa.


Dire continuamente e insistentemente a te stessa che ciò che non hai appreso lo puoi apprendere. Che il mancato apprendimento non dimostra e non indica una tua incapacità. Che ce la puoi fare.
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Messaggioda milvius 75 » 11/12/2019, 19:52



Non ho mai imparato ad accettarmi
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Messaggioda maralgizi » 13/12/2019, 17:23



milvius 75 ha scritto:Non ho mai imparato ad accettarmi

Non si tratta di imparare, ma di decidere di accettarsi
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