faccio schifo

Questo forum di aiuto è dedicato a chi ha un temperamento timido e introverso. A chi si sottovaluta, a chi ancora non si ama, a chi avverte un costante vuoto interiore che ha bisogno di colmare. Non affrontiamo tutto da soli. Condividere questi disagi è un primo passo verso l'apertura. E' un nostro diritto! Lasciamoci colmare dal calore di chi ci sta vicino!

faccio schifo

Messaggioda Ennon » 19/03/2020, 10:38



Miror ha scritto:Mi sento totalmente a pezzi. Molto probabilmente il colpo di grazia lo ha dato la rottura con il mio ex ragazzo, ma già da qualche giorno prima stavo iniziando a sentirmi giù. Il problema è che ho sempre pensato di essere una persona sbagliata, di non riuscire mai ad essere all'altezza delle altre persone o delle situazioni, mi sento come un'alienata, come se non dovessi esistere. Ho detto che il colpo di grazia me lo ha dato il mio ex perché mi ha lasciato riempiendomi di insulti, dicendo che è stata tutta colpa mia se mi ha lasciato, che non sono buona, che sono falsa e bugiarda. Questo perché secondo lui io non ci tenevo abbastanza, ma il problema è che io ci tengo, ma a quanto pare nonostante cerchi di dimostrarlo non ci riesco. Ora le sue parole non è che non abbiano avuto effetto su di me, al contrario mi stanno martoriando e mi sembra di impazzire. Mi sono rinchiusa in camera mia, scoppio a piangere in continuazione e riesco solo a pensare al fatto che faccio schifo.



Ciao, mi dispiace per quello che ti è successo come mi dispiace vederti così. A volte le persone non ci stimano veramente e, quando le cose vanno male, scaricano la colpa su di noi perché gli fa comodo. Non abbatterti solo perché qualcuno ti tratta male, pensa che forse le cose nella tua vita vanno male perché non hai trovato la persona giusta. Devi vedere a me quante persone mi hanno girato le spalle ma non me ne sono mai curato perché tante volte stanno con noi solo perché gli fa comodo, quando poi non gli serviamo più allora se ne vanno e, se non possono farlo in silenzio, prendono certe cose a pretesto per calunniarci ed andarsene e questo accade anche quando uno non ha sbagliato proprio su niente. Per fare un esempio, se tu non sei uscita con lui perché avevi veramente il mal di testa lui dice che tu non sei uscita con lui perché non volevi. Pensano solo ai fatti loro e gli vai bene solo quando fai tutto o quasi quello che vogliono loro. Puoi avere dei difetti, ok è vero, ma invece di guardare soltanto a te stessa guarda anche al fatto che gli altri sanno solo incolpare e non si vedono quanto fanno schifo LORO.

Poi va a finire che vivi solo per assecondare gli altri e alla fine, nonostante tutti i buoni comportamenti, o ti allontanano lo stesso o ti fai schiavizzare da loro e questo nemmeno va bene. Mantieniti impegnata per cercare di pensare di meno a certe cose, fatti forza. Ciao :)
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Messaggioda Loffio » 19/03/2020, 12:26



Miror ha scritto:Diciamo che ho dovuto modificare parte del mio carattere e del mio modo di pensare perché c'erano delle cose che lui non riusciva a mandare giù di me. Ultimamente mi sono comportata come voleva lui, e sembrava stesse andando tutto bene. Altre cose che non gli andavano bene era il fatto che stessi lavorando in un bar, che è stato più volte motivo di litigi, perché lui voleva che avessi il sabato e la domenica sera liberi e un po' perché il proprietario non gradiva la sua presenza quando stavo lavorando. A causa di questo voleva spingermi a cambiare lavoro e puntava sul fatto che avrei dovuto fare la commessa, cosa che a me non piaceva perché praticamente pagano una miseria e mi avrebbe tolto qualsiasi opportunità di studiare. Nei termini del possibile ho sempre cercato di andargli incontro, ho anche eliminato persone dalla mia vita a cui tenevo molto perché era estremamente geloso.

Saresti affranta per aver perso un essere del genere?
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Auguro le più atroci sofferenze ai politici e ai giudici!
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Messaggioda Gabriele29 » 19/03/2020, 16:43



Non ti meritava. Una persona che mette impegno nella relazione a costo di danneggiarsi è una persona di buon cuore.
Troverai sicuramente di meglio. Chi ci ha perso è lui.
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Messaggioda maralgizi » 03/04/2020, 17:30



È molto infelice la tua condizione interiore. Vivere sentendosi dannata è una situazione molto pesante. L'autostima nelle calze, stare sempre con la paura di sbagliare qualsiasi cosa si faccia, forse di essere difettosa per nascita. Perdio! devi proprio star male male.
Credo che qualcosa puoi cominciare a farla: iniziare a capire perché hai queste cognizioni così negative di te. Pensa che l'impianto base delle cognizioni sul sé sono tutte di natura squisitamente emotiva. Questo perché si formano già dalla nascita e nei primi 10-12 anni di vita. Età nelle quali in cervello umano non ha ancora sviluppato le funzioni avanzate elaborative di pensiero critico e dialettico. Sono età in cui l'infante, il fanciullo, il bambino non ha strumenti reali di protezione cognitiva logico razionale. Si assorbono e memorizzano i messaggi e i comportamenti degli altri (soprattutto quelli genitoriali) in modalità emotiva. Insomma quella che funziona a pieno ritmo sono le regioni limbiche del cervello che memorizzano le esperienze solo attraverso le emozioni che si sono vissute e provate in tali esperienze. In breve non si memorizzano le esperienze con il filtro della razionalità perché non è ancora concretamente operativa. Quando si sono memorizzate cognizioni sulla base delle esperienze in forma emotiva e queste esperienze emotive si sono ripetute con grande frequenza, si giunge all'età adolescenziale e adulta con un sistema cognitivo emotivo che si è molto radicato.
Così vivi con idee negative di te che si son formate quando non avevi la possibilità di confutarle e modificarle.
Hai assorbito idee di te indotte dalle figure di riferimento e che da bambina hai considerato delle verità assolute. Tutte queste cognizioni del sé sono allocate in una memoria cui ha accesso solo il livello inconscio che è emotivo.
Non è un caso che parli di te in termini di "mi sento...", " ho sempre pensato...". Sentirsi così, pensare che, nel linguaggio inconscio equivalgono al termine "sono". In realtà, emozioni e pensieri non sono la realtà. Sentirsi in un certo modo non significa esserlo, pensare di essere in un modo non significa esserlo.
Ma allora dove sta il problema? Sta nel fatto che con questo sentire e pensare negativo ti sei sempre approcciata alla vita sociale, di interazione, con la paura di sbagliare, di fallire, di non riuscire, di essere mal giudicata. E non poteva che essere diversamente, pensaci. Se pensi di non essere capace affronti le evenienze già con una idea di insuccesso e ciò inibisce le tue capacità che non riescono a esplicitarsi.
Così a furia di sommare gli insuccessi ti sei andata convincendo sempre di più che davvero sei sbagliata, inferiore ecc.
Ma si tratta di insuccessi non causati da tue presunte incapacità, ma dagli stati emotivi, da credenze sul sé che andrebbero rivisitate perché nate in età preadolescenziale.
Il tuo ex non ti ha capita un po' perché spinto dai suoi egoismi personali, un po' perché non conosce il funzionamento della mente.
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Pensar male di sé, ritenere di avere qualità negative, non significa e non implica che corrispondano alla realtà oggettiva, ma di sicuro sono espressione di emozioni di sofferenza.
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