Colpevole di essere un incapace

Questo forum di aiuto è dedicato a chi ha un temperamento timido e introverso. A chi si sottovaluta, a chi ancora non si ama, a chi avverte un costante vuoto interiore che ha bisogno di colmare. Non affrontiamo tutto da soli. Condividere questi disagi è un primo passo verso l'apertura. E' un nostro diritto! Lasciamoci colmare dal calore di chi ci sta vicino!

Colpevole di essere un incapace

Messaggioda Massimiliano89 » 20/03/2020, 20:01



Salve a tutti. Il tema che vorrei condividere con voi è l'essere incapaci di trovarsi in un contesto sociale. Soffro fin dalla nascita di un grave deficit attentivo e problemi di memoria. Ciò mi crea difficoltà nel socializzare e io mi sento colpevole. Non riesco a stare al mondo.
Secondo voi è giusto sentirsi colpevoli?
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Massimiliano89
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Messaggioda Bonifacio » 20/03/2020, 20:56



Secondo voi è giusto sentirsi colpevoli?

giusto o meno, occhio a non trasformare una propria constatazione dei fatti dovuta ad analisi intime in autocommiserazione, che peggiora tutto.
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Messaggioda Massimiliano89 » 20/03/2020, 21:29



Bonifacio ha scritto:
Secondo voi è giusto sentirsi colpevoli?

giusto o meno, occhio a non trasformare una propria constatazione dei fatti dovuta ad analisi intime in autocommiserazione, che peggiora tutto.


Grazie per avermi risposto. Tu cosa faresti al mio posto?
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Messaggioda Gionata » 20/03/2020, 21:50



Secondo me non è giusto, ma è normale chiedersi il perché
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Messaggioda grotesque » 21/03/2020, 10:36



Massimiliano89 ha scritto:Salve a tutti. Il tema che vorrei condividere con voi è l'essere incapaci di trovarsi in un contesto sociale. Soffro fin dalla nascita di un grave deficit attentivo e problemi di memoria. Ciò mi crea difficoltà nel socializzare e io mi sento colpevole. Non riesco a stare al mondo.
Secondo voi è giusto sentirsi colpevoli?


Non è giusto sentirsi colpevoli, non hai scelto questa condizione, ma come dice Bonifacio, non sfruttarla solo in autocommiserazione. Rischi di attirare persone che poi alla lunga non ne vorranno più sapere di te.

I tuoi genitori, o a scuola, hai avuto modo di essere seguito con la giusta attenzione? Se no, puoi cominciare da solo o con uno specialista che ti indicherà come procedere.

Avevo anche io un compagno di classe con la tua stessa situazione, ricordo che era seguito e faceva degli esercizi per migliorare la concentrazione nello studio. E non aveva niente che non andasse, a parte quello. Era anche simpatico.

Non scoraggiarti. Troverai il tuo modo per superare questo ostacolo.
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Messaggioda Sasha17 » 21/03/2020, 11:03



Ciao Massimiliano non sai quanto ti capisco,anche io ne ho sempre sofferto ma non sei un incapace,certe cose non dipendono da noi
A volte sembra di sentirsi inferiori nei gruppi sopratutto,almeno per me é sempre stato inevitabile per questo ho un carattere molto schivo
Superarlo dipende da come sei tu varia da persona a persona
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Tranne in alcuni casi a prima vista siamo tutti sani
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Messaggioda Sasha17 » 21/03/2020, 11:06



grotesque ha scritto:
Massimiliano89 ha scritto:Salve a tutti. Il tema che vorrei condividere con voi è l'essere incapaci di trovarsi in un contesto sociale. Soffro fin dalla nascita di un grave deficit attentivo e problemi di memoria. Ciò mi crea difficoltà nel socializzare e io mi sento colpevole. Non riesco a stare al mondo.
Secondo voi è giusto sentirsi colpevoli?


Non è giusto sentirsi colpevoli, non hai scelto questa condizione, ma come dice Bonifacio, non sfruttarla solo in autocommiserazione. Rischi di attirare persone che poi alla lunga non ne vorranno più sapere di te.

I tuoi genitori, o a scuola, hai avuto modo di essere seguito con la giusta attenzione? Se no, puoi cominciare da solo o con uno specialista che ti indicherà come procedere.

Avevo anche io un compagno di classe con la tua stessa situazione, ricordo che era seguito e faceva degli esercizi per migliorare la concentrazione nello studio. E non aveva niente che non andasse, a parte quello. Era anche simpatico.

Non scoraggiarti. Troverai il tuo modo per superare questo ostacolo.

Se si allontanano si vede che non hanno mai saputo cosa vuol dire soffrire,sono persone ipocrite e incoerenti che non hanno mai testato cosa vuole dire avere la vita dura
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Messaggioda Massimiliano89 » 21/03/2020, 11:09



Sasha17 ha scritto:Ciao Massimiliano non sai quanto ti capisco,anche io ne ho sempre sofferto ma non sei un incapace,certe cose non dipendono da noi
A volte sembra di sentirsi inferiori nei gruppi sopratutto,almeno per me é sempre stato inevitabile per questo ho un carattere molto schivo
Superarlo dipende da come sei tu varia da persona a persona


Grazie per il conforto. Anche tu soffri di disattenzione? Quanti anni hai?
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Messaggioda maralgizi » 03/04/2020, 16:43



Ciao Massimiliano
Le difficoltà attentive e di memorizzazione non sono una colpa. La colpa sussiste solo se è premeditata, se è il risultato di un comportamento intenzionale.
Tieni presente che nelle persone ansiose (timide, sociofobiche ecc) la memorizzazione e l'attenzione sono mortificate dalla enorme quantità di risorse mentali e psicologiche assorbite dai processi cognitivi inconsci che sono tutti di natura emotiva, per cui di energie sufficienti per ricorrere alla memoria e memorizzare ne restano in quantità insufficienti.
L'ansioso sociale vive, al di là delle proprie intenzioni, in una condizione mentale permanente, di sofferenza interiore. Questo stato è avvertito a bassa intensità emotiva perché situati negli stati inconsci della mente e che si avvertono solo come sottofondo che il soggetto trova difficile da spiegare o descrivere, non sa spiegarsene le cause, il perché. Ciò in quanto essendo inconscio è alimentato da processi automatici a base emotiva.
Le emozioni sono allocate nell'area limbica e nel tratto tronco encefalico del cervello, anche se innescate da pensieri negativi che solo in minima parte raggiungono lo stato cosciente superiore (quello umano, per intenderci). Le aree cerebrali deputate alla loro gestione sono allocate nella corteccia dove risiedono le funzioni di elaborazione critica e dialettica.
Come puoi essere colpevole di ciò su cui non hai il controllo?
Tuttavia ti senti colpevole. Forse perché pensi di non essere come gli altri e vedi in ciò una colpa. Forse ritieni che l'attentività sia una prerogativa squisitamente intenzionale, una questione di volontà, svogliatezza, forse, un dovere. Non è così.
Qualcosa si può fare, di certo non da soli. Si tratta di intraprendere un percorso di cambiamento lento e molto lungo e in ciò bisogna procedere con gradualità, e facendo ricorso a strategie e tecniche che vanno apprese. È in questo che c'è il ruolo importante della psicoterapia, soprattutto quella a indirizzo cognitivo comportamentale o cognitivo sistemico processuale. Hai provato questa strada?
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Pensar male di sé, ritenere di avere qualità negative, non significa e non implica che corrispondano alla realtà oggettiva, ma di sicuro sono espressione di emozioni di sofferenza.
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Messaggioda Massimiliano89 » 04/04/2020, 15:41



maralgizi ha scritto:Ciao Massimiliano
Le difficoltà attentive e di memorizzazione non sono una colpa. La colpa sussiste solo se è premeditata, se è il risultato di un comportamento intenzionale.
Tieni presente che nelle persone ansiose (timide, sociofobiche ecc) la memorizzazione e l'attenzione sono mortificate dalla enorme quantità di risorse mentali e psicologiche assorbite dai processi cognitivi inconsci che sono tutti di natura emotiva, per cui di energie sufficienti per ricorrere alla memoria e memorizzare ne restano in quantità insufficienti.
L'ansioso sociale vive, al di là delle proprie intenzioni, in una condizione mentale permanente, di sofferenza interiore. Questo stato è avvertito a bassa intensità emotiva perché situati negli stati inconsci della mente e che si avvertono solo come sottofondo che il soggetto trova difficile da spiegare o descrivere, non sa spiegarsene le cause, il perché. Ciò in quanto essendo inconscio è alimentato da processi automatici a base emotiva.
Le emozioni sono allocate nell'area limbica e nel tratto tronco encefalico del cervello, anche se innescate da pensieri negativi che solo in minima parte raggiungono lo stato cosciente superiore (quello umano, per intenderci). Le aree cerebrali deputate alla loro gestione sono allocate nella corteccia dove risiedono le funzioni di elaborazione critica e dialettica.
Come puoi essere colpevole di ciò su cui non hai il controllo?
Tuttavia ti senti colpevole. Forse perché pensi di non essere come gli altri e vedi in ciò una colpa. Forse ritieni che l'attentività sia una prerogativa squisitamente intenzionale, una questione di volontà, svogliatezza, forse, un dovere. Non è così.
Qualcosa si può fare, di certo non da soli. Si tratta di intraprendere un percorso di cambiamento lento e molto lungo e in ciò bisogna procedere con gradualità, e facendo ricorso a strategie e tecniche che vanno apprese. È in questo che c'è il ruolo importante della psicoterapia, soprattutto quella a indirizzo cognitivo comportamentale o cognitivo sistemico processuale. Hai provato questa strada?


Ciao, grazie del tempo che mi hai dedicato. Sì, ho provato quella strada per diversi anni, ma si è sempre rivelata un fallimento. Ho deciso quindi di abbandonarla e di risparmiare tempo e denaro.
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Massimiliano89
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