Giadaa ha scritto:Salve, il tuo commento mi ha fatto molto piacere...riguardo alla situazione familiare fortunatamente ora le cose vanno meglio, nel senso che mia madre continua a non vivere bene la vita ma comunque ci vado d’accordo e mi aiuta in queste cose, così come mio padre, infatti mi confido sempre con loro. Per lo psicologo i miei genitori non mi ci manderebbero e mi sentirei anche in colpa a spendere soldi in ciò, perché di fatto non ne ho particolarmente bisogno. Comunque si purtroppo quando si è più riservati diverse persone tendono a pensare che tu sia antipatico/a, ed è abbastanza ovvio che vengano notate le persone più estroverse, nonostante ciò non ho intenzione di cambiare il mio carattere come dici tu perché penso che la bontà sia una grande qualità, da non dare però a chiunque. Buona giornata!
Mi fà davvero piacere sentire che la tua situazione familiare sia migliorata e che tu possa confidarti ed avere consigli dai tuoi. Mi raccomando di non farti contagiare dal pessimismo di tua madre, purtroppo come avrai avuto modo di vedere la depressione ti fa risaltare davanti solo i lati negativi, mette in ombra ciò che c'è di bello c'è nella vita, per quanto ti è possibile non assorbire questo modo di pensare.
È molto nobile che tu non voglia sperperare i soldi dei tuoi ma se la situazione in cui ti trovi dovesse continuare (e se avete la disponibilità economica) non sarebbe una cattiva idea. Ti puoi rivolgere anche ad un consultorio casomai che offre assistenza psicologica gratuita.
Beninteso, grazie a Dio tu non sembri avere disturbi particolari però di fronte ad un disagio che perdura può sempre essere utile il consiglio di un esperto.
Si, l'essere riservati ed il non riuscire a sentirsi subito "in confidenza" con gli altri è una cosa che molti scambiano per senso di superiorità, antipatia, "noiosità" e compagnia bella. Quanta superficialità...
Purtroppo l'anno quasi del tutto trascorso e quello che ci aspetta non è stato e non sarà un anno buono per la socialità di persona e per le uscite, ma quando questa epidemia sarà finalmente conclusa spero proprio potrai trovare, che sia a scuola o in un club (mai pensato di frequentare una associazione che si occupa di qualcosa che ti interessa? O dei corsi? Non c'è solo lo sport), un tuo gruppo di amiche da frequentare. Comunque io insisterei ad uscire con quell'amica cara che hai e col suo gruppo, lavorandoci un po' potrebbero diventare anche amiche tue anche se sulle prime ti sentirai magari un po' esclusa dai discorsi perché non ti conoscono. Ci vorrà tempo prima che ti sentano come parte del gruppo ma visto che hai il supporto della ragazza che è già tua amica parti avvantaggiata. Prima conosci bene loro, cosa a loro piace e cosa avete in comune e poi fatti conoscere tu. Con il tuo atteggiamento, le tue proposte ed i tuoi discorsi cerca di armonizzare i vostri modi di essere ed i vostri interessi in modo che tutti si sentano a loro agio e nessuno si senta penalizzato o escluso. Sono dinamiche dei gruppi sociali, c'è un "codice" non scritto che bisogna rispettare per farsi accettare e ci sono accorgimenti e stratagemmi per non farsi "schiacciare" e riuscire ad esprimere sé stessi ed integrarsi in modo positivo. Per questo ti consigliavo la psicologa, se è brava queste cose le ha studiate.
Ah, comunque, ho notato che hai un modo di parlare con gli altri perlopiù impostato sul registro formale. Quando mi parli approcciati pure in modo amichevole ed informale, apprezzo il tuo modo di fare rispettoso ma anche se non ci conosciamo siamo tutti qui per darci una mano vicendevolmente come farebbero dei vecchi amici