Karan ha scritto:Ciao. Sicuramente chiunque ha bisogno di comunicare e di vedere una figura amica nell'altro ma, con dispiacere dico che purtroppo i pazienti, per gli specialisti, sono soltanto clienti e non persone. È pur vero che il tuo gesto sia comunque servito a qualcosa in quanto, prima o poi, costei si ricorderà delle tue parole e inizierà a farsi qualche domanda su cosa sia realmente la vita. Spesso in generale vai dagli psicologi e non ti valutano per quello che sei ma, detto a modo loro, come uno che ha "problemi". Un trattamento differente, con distacco e freddezza. Io sinceramente non ho mai maltrattato nessuno, anzi, spesso preferisco avere a che fare con persone emarginate, piuttosto che con i cosiddetti normali, perché se ci fai caso, spesso sono i più disagiati a dimostrarsi più gentili e disponibili. Vivere una condizione negativa non significa essere automaticamente una persona che non vale niente e un incapace, non esistono esseri umani di primo e secondo livello. Tutti a giudicare soltanto per via dell'aspetto esteriore e nessuno che vada più alla sostanza delle persone. Io mi chiedo dove siamo andati a finire.... L'umanità che dovrebbe albergare in ogni essere umano è finita. Le persone portano una maschera fingendo di essere buone e altruiste quando poi nella sostanza di buono e altruista non hanno proprio niente. Un amico è come un'oasi nel deserto.
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