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Quale è il vostro rapporto con voi stessi?

MessaggioInviato: 30/06/2021, 8:29
da Massimiliano89
Cosa pensate di voi stessi? Siete fieri di essere ciò che siete?

Quale è il vostro rapporto con voi stessi?

MessaggioInviato: 01/07/2021, 21:05
da Gattamatta
Con noi stessi di solito mi relaziono in modo parlamentare. Cerco di dare ascolto a tutti i noi stessi, poi si cerca di identificare una sorta di maggioranza a tavolino tra una pausa e un'altra, in genere non si trova e si procede alle votazioni in plenaria ottenendo quasi sempre un risultato spaccato in troppe minoranze poco influenti e collaborative. Molte sono le eminenze oscure che manovrano le varie delegazioni e di volta in tanto queste emergono con grande scandalo. A quel punto la maggior parte delle decisioni importanti restano in stallo e vengono procastinate finchè alcuni noi stessi ne combinano abbastanza da doversi dimettere o da creare nuove alleanze di comodo. Nel frattempo e nell'impossbilità di formare un governo di alrghe intese, tendenzialmente si procede con una formazione tecnica di scopo che consente di sopravvivere senza andare in galera ancora per un po'.

Ecco spiegato il mio processo decisionale.

Quale è il vostro rapporto con voi stessi?

MessaggioInviato: 19/07/2021, 22:09
da luigi LG
In ordine: una grande chiavica; assolutamente no.
In genere ho sempre una vocina che mi ricorda tutti i miei difetti e tende a sminuire i miei successi, per esempio mi sono laureato a marzo e ci sono persone che hanno iniziato insieme a me ma ancora nulla, quindi insomma si dovrebbe attivare il ragionamento egoistico del "c'è chi sta peggio", giusto? Invece anche questo viene sminuito.
Ultimamente questi pensieri si stanno facendo più acuti, tendo ad essere più irascibile, il che porta appunto a cercare conflitti e successivamente criticare tutta la mia persona per quello che accade.
In soldoni: mi odio abbastanza.

Quale è il vostro rapporto con voi stessi?

MessaggioInviato: 20/07/2021, 11:31
da Ief
[quote="Gattamatta"]Con noi stessi di solito mi relaziono in modo parlamentare. Cerco di dare ascolto a tutti i noi stessi, poi si cerca di identificare una sorta di maggioranza a tavolino tra una pausa e un'altra, in genere non si trova e si procede alle votazioni in plenaria ottenendo quasi sempre un risultato spaccato in troppe minoranze poco influenti e collaborative. Molte sono le eminenze oscure che manovrano le varie delegazioni e di volta in tanto queste emergono con grande scandalo. A quel punto la maggior parte delle decisioni importanti restano in stallo e vengono procastinate finchè alcuni noi stessi ne combinano abbastanza da doversi dimettere o da creare nuove alleanze di comodo. Nel frattempo e nell'impossbilità di formare un governo di alrghe intese, tendenzialmente si procede con una formazione tecnica di scopo che consente di sopravvivere senza andare in galera ancora per un po'.

E in tutto questo marasma cerebrale di voi stessi, tu dove sei finito? ...

Quale è il vostro rapporto con voi stessi?

MessaggioInviato: 20/07/2021, 12:58
da FabFi
non mi piaccio per niente

Quale è il vostro rapporto con voi stessi?

MessaggioInviato: 29/07/2021, 11:08
da l.pallad
Non ne sono più sicuro. Ultimamente non ho fiducia nel mio giudizio.

Quale è il vostro rapporto con voi stessi?

MessaggioInviato: 02/05/2022, 16:23
da kathellyna
kathellyna ha scritto:2 maggio: non so cosa voglio. non voglio essere qui e non voglio essere altrove. non mi interessa assolutamente di raggiungere tutti quei "traguardi" di merdа che sembrano essere necessari per vivere nella s o c i e t à ma non voglio nemmeno essere un fallimento come adesso.

dovrei trovare un buon lavoro? beh forse, ma non mi darebbe nessuna gioia. non capisco come faccia a piacere il lavoro se non per il fatto che dovrebbe toglierti il problema dei soldi. cioè, davvero c'è gente che si sente REALIZZATA perché va in ufficio dalle 9 di mattina alle 18 del pomeriggio? dei "successi" relativi alla vita sociale non ne parliamo proprio, mi risultano assolutamente incomprensibili e non mi importa di essere meno disadattata se non forse per le situazioni in cui è assolutamente necessario, tipo appunto sto cazzо di lavoro. che, ricordiamo, ha il solo e unico scopo di allontanare le preoccupazioni relative al denaro. vorrei avere meno preoccupazioni possibili e vivere come un vegetale ma sarebbe inutile, loro vengono sempre a cercarti, anche se potessi vivere sempre nella mia stanza e avessi sufficiente denaro da non doverci più pensare, se il cibo apparisse magicamente già pronto, la spazzatura si dissolvesse e i vestiti si lavassero da soli, troverei comunque un pensiero di qualche possibile disgrazia su cui fissarmi e mi sentirei di nuovo davanti al solito muro bianco senza uscita e senza possibilità di aggirarlo. qualsiasi difficoltà, qualsiasi attesa, qualsiasi evento non previsto, qualsiasi momento in cui dovrei sopportare la "pressione" [e mi rifiuto di credere che davvero siano condizioni "normali" in cui vivere] mi rende la vita impossibile.

sono troppo fragile per questo mondo e lo so che pare una frase raccattata da tumblr ma davvero non lo è, anche perché mi hanno bannata da più di sette anni ormai. non vedo niente di buono in me stessa e se pure lo vedessi non credo che mi importerebbe. ho un aspetto che non mi appartiene e una vita che non mi appartiene, sono brutta, incapace, sfortunata ecc. e non c'è alcun motivo per cui le cose sarebbero dovute andare così. mi sento come in una di quelle storie cretine in cui gli animali sono costretti a vivere appunto come bestie e non vorrebbero, tipo perché in realtà sono umani trasformati o perché boh, un giorno si svegliano e decidono di voler diventare persone, e ci pensano tutto il giorno mentre intanto devono svolgere i loro affari animaleschi tipo nascondersi dai predatori, cagarе senza pulirsi il culо, cercare di imitare comportamenti umani risultando ridicoli e finendo su un video di paperissima con le risate anni 90 appiccicate sopra. con la differenza che io so benissimo che questo gioco è già fottutо dal principio e se pure avessi la vita migliore possibile vorrei crepare comunque. e allora perché continuo a sentirmi così? c'è qualcosa di sbagliato in me? ho sempre pensato di no ma alla fine che cazzо ne so lol.

essendo poi che una vita perfetta [in cui comunque vorrei crepare] è quasi impossibile da realizzare [nella prossima vita vedrete eheh], qualsiasi cosa raggiungibile risulta modesta, inferiore alle aspettative [che una persona brutta sfortunata incapace ecc. come me NON dovrebbe avere, e forse non le ho davvero e mi sto semplicemente lagnando senza alcuno scopo] e di conseguenza umiliante. riprendendo l'esempio di prima, se improvvisamente ti ritrovassi ad essere un ratto di fogna e cercassi di pulirti il culо probabilmente a furia di impegnarsi un po' di sporcizia verrebbe via, sarebbe un grande risultato per un topo che accetta di esserlo ma uno misero per chi aspira alla pulizia propria dei сuli umani.

tutto ciò che ottengo non può essere altro che miserabile e incompleto per me, questo mi fa stare peggio e non vedo perciò alcun motivo per provare a cambiare la mia esistenza. gli unici tipi di vita accettabili sono perfezione oppure vegetale [e in entrambi vorrei comunque crepare], tutto ciò che è in mezzo è uno spreco di tempo, di impegno e di denaro. questo post non ha senso, niente di ciò che faccio ha senso o può portarmi da qualche parte, ma se anche fosse non saprei che farmene e continuerei a soffrire per sempre.

so che non voglio vivere ma se mi sento costretta a morire sto terribilmente male e vorrei solo vivere come un vegetale senza preoccupazioni, ma il vegetale non mi basta e vorrei una vita perfetta, ma neanche quella mi basta e vorrei solo distruggere me stessa e tutto ciò che ho attorno, ma neanche quello mi va bene perché una volta iniziato non posso fermarmi neanche volendo e sono costretta a morire e vorrei fare di nuovo il vegetale e così via in un ciclo infinito e del tutto inutile. non so cosa voglio e dubito che qualcun altro saprebbe dirmelo. non so perché sto scrivendo questo messaggio.

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Quale è il vostro rapporto con voi stessi?

MessaggioInviato: 02/05/2022, 16:37
da Eliminato
Ho provato schifo per me stesso per un'intera vita. Arrivavo a punirmi per tale motivo, se ci penso ho ancora I brividi: la disperazione totale...

Oggi, dopo tanto lavoro su di me ed enormi cambiamenti apportati alla mia vita, non dico di ritenermi chissà chi (non sono nessuno e felice sia così), ma sono fiero di come sono riuscito a risalire, del percorso che ho fatto e di come sto diventando, essere in continuo cambiamento chiaramente.

Siamo ancora in cantiere ma, devo dire, guardare da qui mi piace molto.

Mi rendo conto, su questo forum, di essere una voce fuori dal coro e temo di apparire erroneamente pieno di me. È semplice amore per sé stessi. Ci ho messo anni, decenni, adesso è incredibile essere arrivati fin qui.

Quale è il vostro rapporto con voi stessi?

MessaggioInviato: 02/05/2022, 18:51
da kathellyna
kathellyna ha scritto:
kathellyna ha scritto:2 maggio: non so cosa voglio. non voglio essere qui e non voglio essere altrove. non mi interessa assolutamente di raggiungere tutti quei "traguardi" di merdа che sembrano essere necessari per vivere nella s o c i e t à ma non voglio nemmeno essere un fallimento come adesso.

dovrei trovare un buon lavoro? beh forse, ma non mi darebbe nessuna gioia. non capisco come faccia a piacere il lavoro se non per il fatto che dovrebbe toglierti il problema dei soldi. cioè, davvero c'è gente che si sente REALIZZATA perché va in ufficio dalle 9 di mattina alle 18 del pomeriggio? dei "successi" relativi alla vita sociale non ne parliamo proprio, mi risultano assolutamente incomprensibili e non mi importa di essere meno disadattata se non forse per le situazioni in cui è assolutamente necessario, tipo appunto sto cazzо di lavoro. che, ricordiamo, ha il solo e unico scopo di allontanare le preoccupazioni relative al denaro. vorrei avere meno preoccupazioni possibili e vivere come un vegetale ma sarebbe inutile, loro vengono sempre a cercarti, anche se potessi vivere sempre nella mia stanza e avessi sufficiente denaro da non doverci più pensare, se il cibo apparisse magicamente già pronto, la spazzatura si dissolvesse e i vestiti si lavassero da soli, troverei comunque un pensiero di qualche possibile disgrazia su cui fissarmi e mi sentirei di nuovo davanti al solito muro bianco senza uscita e senza possibilità di aggirarlo. qualsiasi difficoltà, qualsiasi attesa, qualsiasi evento non previsto, qualsiasi momento in cui dovrei sopportare la "pressione" [e mi rifiuto di credere che davvero siano condizioni "normali" in cui vivere] mi rende la vita impossibile.

sono troppo fragile per questo mondo e lo so che pare una frase raccattata da tumblr ma davvero non lo è, anche perché mi hanno bannata da più di sette anni ormai. non vedo niente di buono in me stessa e se pure lo vedessi non credo che mi importerebbe. ho un aspetto che non mi appartiene e una vita che non mi appartiene, sono brutta, incapace, sfortunata ecc. e non c'è alcun motivo per cui le cose sarebbero dovute andare così. mi sento come in una di quelle storie cretine in cui gli animali sono costretti a vivere appunto come bestie e non vorrebbero, tipo perché in realtà sono umani trasformati o perché boh, un giorno si svegliano e decidono di voler diventare persone, e ci pensano tutto il giorno mentre intanto devono svolgere i loro affari animaleschi tipo nascondersi dai predatori, cagarе senza pulirsi il culо, cercare di imitare comportamenti umani risultando ridicoli e finendo su un video di paperissima con le risate anni 90 appiccicate sopra. con la differenza che io so benissimo che questo gioco è già fottutо dal principio e se pure avessi la vita migliore possibile vorrei crepare comunque. e allora perché continuo a sentirmi così? c'è qualcosa di sbagliato in me? ho sempre pensato di no ma alla fine che cazzо ne so lol.

essendo poi che una vita perfetta [in cui comunque vorrei crepare] è quasi impossibile da realizzare [nella prossima vita vedrete eheh], qualsiasi cosa raggiungibile risulta modesta, inferiore alle aspettative [che una persona brutta sfortunata incapace ecc. come me NON dovrebbe avere, e forse non le ho davvero e mi sto semplicemente lagnando senza alcuno scopo] e di conseguenza umiliante. riprendendo l'esempio di prima, se improvvisamente ti ritrovassi ad essere un ratto di fogna e cercassi di pulirti il culо probabilmente a furia di impegnarsi un po' di sporcizia verrebbe via, sarebbe un grande risultato per un topo che accetta di esserlo ma uno misero per chi aspira alla pulizia propria dei сuli umani.

tutto ciò che ottengo non può essere altro che miserabile e incompleto per me, questo mi fa stare peggio e non vedo perciò alcun motivo per provare a cambiare la mia esistenza. gli unici tipi di vita accettabili sono perfezione oppure vegetale [e in entrambi vorrei comunque crepare], tutto ciò che è in mezzo è uno spreco di tempo, di impegno e di denaro. questo post non ha senso, niente di ciò che faccio ha senso o può portarmi da qualche parte, ma se anche fosse non saprei che farmene e continuerei a soffrire per sempre.

so che non voglio vivere ma se mi sento costretta a morire sto terribilmente male e vorrei solo vivere come un vegetale senza preoccupazioni, ma il vegetale non mi basta e vorrei una vita perfetta, ma neanche quella mi basta e vorrei solo distruggere me stessa e tutto ciò che ho attorno, ma neanche quello mi va bene perché una volta iniziato non posso fermarmi neanche volendo e sono costretta a morire e vorrei fare di nuovo il vegetale e così via in un ciclo infinito e del tutto inutile. non so cosa voglio e dubito che qualcun altro saprebbe dirmelo. non so perché sto scrivendo questo messaggio.

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unico finale, cimitero e funerale.
unica soluzione, della vita cessazione.
unico destino, all'altro mondo mi avvicino.

Quale è il vostro rapporto con voi stessi?

MessaggioInviato: 02/05/2022, 19:26
da occhigrandi
Sì, a me piace la persona che sono :imbarazzo: sono riuscita a migliorare negli anni alcuni lati del mio carattere e ora mi vado bene così. Sto sempre attenta alle mie esigenze e a cercare di non urtare i sentimenti degli altri, ovvio che nessuno è perfetto e a volte qualche cavolata la faccio, però nel complesso non mi lamento di me stessa :lol: