Quale è il vostro rapporto con voi stessi?

Questo forum di aiuto è dedicato a chi ha un temperamento timido e introverso. A chi si sottovaluta, a chi ancora non si ama, a chi avverte un costante vuoto interiore che ha bisogno di colmare. Non affrontiamo tutto da soli. Condividere questi disagi è un primo passo verso l'apertura. E' un nostro diritto! Lasciamoci colmare dal calore di chi ci sta vicino!

Quale è il vostro rapporto con voi stessi?

Messaggioda DxShine » 17/07/2022, 8:54



Scusate se manca l'altro [quote] ad aprire il discorso ma non riesco più a modificare il post di cui sopra.

Per parte mia invece dico che sono proprio innamorata di me stessa, di ciò che sono proprio perché è incredibile essere chi sono! Unica in mezzo ad infinite e sfavorevoli probabilità, assolutamente speciale, rara ed unica nell'universo! Non esisterà mai nessun altra esattamente così come me, neppure vivendo una vita identica nello stesso luogo!
E quindi il pattume sono gli altri che cercano sempre di cambiarmi o di impormi ciò che vogliono che io sia. Ergo dovrei arginarli ma evidentemente non ne sono capace o mi mancano i mezzi per riuscire a farlo ed impormi su di loro.

Questo ovviamente non mi esima dal cercare di cambiare o migliorare me stessa, come tutti ho le mie falle. Esattamente come nell'esempio del limite dato dal ritardo mentale, trovo facilmente i miei limiti se mi sfogo sempre sugli stessi argomenti e non cambio disco. Ad una certa rileggendo di ciò che scrivi ti stufi di sentire sempre la stessa musica, ed allora scatta il cambiamento, comprendendo anche perché continui a scrivere determinate le cose! E se non risolvi anche le origini di tutto ciò, non si cambierà mai nulla.

Quindi, cara mia, i dischi rotti non piacciono a nessuno. Se piacciono solo a te e ti ci trovi bene, pace... il che significa che non vuoi cambiare e vedrai scappare tutti quanti, perché ad una certa si stufano tutti di sentire la stessa inutile musichetta, lasciandoti così al tuo destino. In pratica la tua può essere una profezia che si autoavvera, se non smetti di sabotare il tuo inconscio che urla di essere aiutato e salvato!

Per la cronaca, io ho proprio studiato psicologia fino all'uni. Quindi non parlo proprio a caso. :rolleyes:
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Messaggioda DxShine » 17/07/2022, 9:47



problemi di percezione e aspettativa

Sì, confermo. È come guardare costantemente in uno specchio deformante, che distorce l'effettiva realtà e ti rimanda sempre invariabilmente gli stessi schemi con cui sei sempre cresciuta. Quello è il tuo muro di cui parlavo prima. E proprio la percezione è il filtro che ti permette di conoscere il mondo, cosa che rende la faccenda ancora più complicata da risolvere, perché è esattamente come un paio di occhiali. Devono essere adatti a te, sennò ti farà sempre venire mal di testa o ti danneggerà la vista a lungo andare. E se non conosci altri occhiali, magari anche migliori, non riuscirai mai a vedere o accettare altro. Quella sarà sempre la tua unica realtà. E non mi pare che ti piaccia.

È come se attraverso la tua percezione continuassimo a parlarti arabo, anche se parliamo tutti perfettamente italiano. È come se ti trovassi in un paese straniero e non riuscissi a capire nemmeno la lingua, anche se la realtà degli edifici, delle strade è esattamente la stessa come ovunque, come nel tuo paese natale.

Alla fine il miglior esempio di tutto questo lo trovi negli artisti, anche nelle loro fasi temporali. Come cambia la loro percezione, cambiano anche loro e la loro stessa arte e vita. Prendi Picasso o Van Gogh. Le loro opere più famose sono nate dopo un preciso percorso, mai subito al primo colpo.
Vale anche per gli scrittori, sebbene sia più sottile e difficile da denotare la differenza. Ma è sempre innegabile, specialmente se si fa un lavoro di autoanalisi.
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Messaggioda kathellyna » 17/07/2022, 15:54



ok, forse sono ritardatа, può darsi. però non è che io non capisca il consiglio "vai a farti curare" come non capirei l'algebra se avessi problemi ad imparare le tabelline. ho detto invece che questo consiglio a mio parere non è adatto a me, per varie motivazioni che avevo spiegato in un altro post pochi giorni prima. poi è ovvio che ognuno dà i consigli che vuole, se ho insistito con l'utente che hai citato è perché lui aveva scritto che gli ricordavo com'era lui in passato e ritenevo che, in tal caso, avrebbe potuto darmi qualche risposta in più rispetto a "vai a farti curare", che io ho interpretato più come un "neanche mi ci metto a cercare di comprendere sta roba, io sto bene e tu no e l'unica cosa che puoi fare è farti curare e diventare come me". poi ho letto i post precedenti dell'utente, ho notato che in realtà non avevamo nulla in comune e ho lasciato perdere. tra l'altro mi pare che si sia cancellato quindi è inutile parlarne.

il mio problema è che la mia vita è una merdа e questo nessuna "terapia" potrà cambiarlo. se io sto male per questo motivo e qualcuno mi dice "guarda, posso fare in modo che tutta questa merdа ti sembri cioccolato, a 80 euro a settimana" non vedo perché dovrei acconsentire, alla fine sarei nella merdа ma con il sorriso e non mi sembra una soluzione accettabile. non capisco perché venga dato per scontato che se non ti va bene questa soluzione allora è colpa tua che non vuoi cambiare, non ti impegni, non hai voglia di fare niente. se ho freddo, mi offrono una giacca che non è della mia taglia e io non la indosso allora vuol dire che non ho voglia di coprirmi e che sto bene così? o vuol dire magari che la soluzione trovata, cioè la giacca, non si adatta al mio fisico? ci sono persone che accetterebbero? beh sicuramente. la gente accetta un sacco di compromessi che a me fanno disgusto. se questo secondo la psicologia™ significa essere limitati mentalmente allora non ho niente da dire, ennesima conferma della mia incompatibilità con essa.

la mia vita è o non è brutta, indegna e miserabile? certo che lo è, è oggettivo c'è poco da fare. e allora dove stanno i problemi di percezione, aspettativa [??? io non mi aspetto nulla da nessuno], le "distorsioni" (?), il "pensiero limitаto"? la percepisco per ciò che è, cioè brutta, indegna e miserabile. io non so perché la mia vita è così, da qui la mia domanda nel post. ma forse se pure lo sapessi non potrei farci niente. non sempre conoscere le cause di un problema [o "conoscere se stessi"] ti porta a risolverlo.
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Messaggioda kathellyna » 18/07/2022, 10:50



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Messaggioda Hystèria » 19/07/2022, 7:46



kathellyna ha scritto:ok, forse sono ritardatа, può darsi. però non è che io non capisca il consiglio "vai a farti curare" come non capirei l'algebra se avessi problemi ad imparare le tabelline. ho detto invece che questo consiglio a mio parere non è adatto a me, per varie motivazioni che avevo spiegato in un altro post pochi giorni prima. poi è ovvio che ognuno dà i consigli che vuole, se ho insistito con l'utente che hai citato è perché lui aveva scritto che gli ricordavo com'era lui in passato e ritenevo che, in tal caso, avrebbe potuto darmi qualche risposta in più rispetto a "vai a farti curare", che io ho interpretato più come un "neanche mi ci metto a cercare di comprendere sta roba, io sto bene e tu no e l'unica cosa che puoi fare è farti curare e diventare come me". poi ho letto i post precedenti dell'utente, ho notato che in realtà non avevamo nulla in comune e ho lasciato perdere. tra l'altro mi pare che si sia cancellato quindi è inutile parlarne.

il mio problema è che la mia vita è una merdа e questo nessuna "terapia" potrà cambiarlo. se io sto male per questo motivo e qualcuno mi dice "guarda, posso fare in modo che tutta questa merdа ti sembri cioccolato, a 80 euro a settimana" non vedo perché dovrei acconsentire, alla fine sarei nella merdа ma con il sorriso e non mi sembra una soluzione accettabile. non capisco perché venga dato per scontato che se non ti va bene questa soluzione allora è colpa tua che non vuoi cambiare, non ti impegni, non hai voglia di fare niente. se ho freddo, mi offrono una giacca che non è della mia taglia e io non la indosso allora vuol dire che non ho voglia di coprirmi e che sto bene così? o vuol dire magari che la soluzione trovata, cioè la giacca, non si adatta al mio fisico? ci sono persone che accetterebbero? beh sicuramente. la gente accetta un sacco di compromessi che a me fanno disgusto. se questo secondo la psicologia™ significa essere limitati mentalmente allora non ho niente da dire, ennesima conferma della mia incompatibilità con essa.

la mia vita è o non è brutta, indegna e miserabile? certo che lo è, è oggettivo c'è poco da fare. e allora dove stanno i problemi di percezione, aspettativa [??? io non mi aspetto nulla da nessuno], le "distorsioni" (?), il "pensiero limitаto"? la percepisco per ciò che è, cioè brutta, indegna e miserabile. io non so perché la mia vita è così, da qui la mia domanda nel post. ma forse se pure lo sapessi non potrei farci niente. non sempre conoscere le cause di un problema [o "conoscere se stessi"] ti porta a risolverlo.

Secondo me dovresti lavorare sulla tua marcata dicotomia ovvero questa spinosa visione del mondo o tutto bianco o tutto nero. I compromessi vanno accettati perchè ci aiutano ad essere più malleabili, poi certo ci son compromessi e compromessi il limite di quello che vuoi essere disposta ad accettare lo deciditi tu ma ci deve essere un bilanciamento. Dire "la mia vita fa schifo ma non voglio attivarmi per cambiare nulla perchè tanto fa schifo a prescindere e il mondo è una merda" non ti aiuta. Non si tratta di stare a decidere se è giusto o sbagliato, sicuramente per i tuoi trascorsi questa frase è più che vera ma non ti può aiutare in nessun modo. Quando si dice che il primo aiuto parte da noi si tratta anche di questo: riformulare la nostra visione pessimistica delle cose e abbracciarne una che ci permette di non vedere solo tutto nero. Se ti metti il paraocchi a prescindere da quello che ti capiterà, come comunque dici sempre tu, non sarai mai soddisfatta e felice. Come si dice, bisogna essere aperti anche al cambiamento. Se tu non vai bene e non sei adatta per questo mondo rivoluzionati in modo tale da poter combattere ad armi pari e non partendo sempre svantaggiata, sennò sarà solo una lotta impari. Io lo capisco che cambiarsi è molto difficile, capisco anche che il mondo non lo renda facile, anzi, probabilmente si impegna proprio per dimostrarti quanto faccia schifo alle fondamenta. Però in questo momento stai praticamente dicendo. L'unica cosa in cui dovresti davvero poter aver controllo in questa vita è te stessa. Quello che ci succede esce fuori dal nostro controllo ma noi ad esempio possiamo scegliere come reagire, come affrontare la cosa, come attivarci. Il discorso dello psicoterapeuta esce fuori perchè è la migliore persona con cui poter fare questo percorso di rielabolazione su se stessi ma se tu continuerai a non voler cambiare è ovvio che non ti servirà mai a nulla. Sei troppo intransigente con te stessa e ripeto, così non ti fai del bene. E' giusto che tu abbia i tuoi ideali e le tue visioni, anche se sono più nere rispetto agli altri, quello farà sempre parte di te e non è che devi fingere di essere una persona diversa! Devi solo sfumare un pò i contorni.
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Messaggioda Mattias 1985 » 20/07/2022, 22:24



Ottimo!
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Messaggioda kathellyna » 25/07/2022, 11:03



il fatto è che la mia vita è uno schifо e questo non lo possono cambiare né 80 euro a settimana dati allo psicologo, né farmaci vari. questo perché i problemi sono fuori e sono sempre stati lì, non sono stata io a crearli. la terapia non può darmi un aspetto migliore o più soldi, non può rendermi meno incapace nel fare le cose né darmi un motivo per vivere. poi a furia di soldi spesi in terapia potrei imparare a dire che ho accettato il mio aspetto perché ognuno è bello a modo suo [ma casualmente ci sono persone che sono apprezzate da tutti e altre che non piacciono a nessuno], che se non ho soldi non è importante perché nella vita contano le piccole cose e c'è chi sta peggio di me, che se mi sento incapace è per colpa della mia scarsa autostima [e pure su sta storia dell'autostima avrei un altro mattone da scrivere, ma per ora lasciamo perdere] e se sono inadatta alla vita non importa perché l'importante è provarci [e intanto il mondo intero è letteralmente schifatо dall'incapacità e dalla debolezza altrui].
ma nella mia vita cambierebbe qualcosa? se la "soluzione" è vivere comunque nella merdа ma raccontarsi cavolate per riuscire ad esserne contenti, mi dispiace ma non è una strada praticabile per me.

mi sento costantemente in trappola e disperata ogni singolo giorno. vorrei passare la mia vita nel mio mondo a fissare il vuoto ma in breve tempo troverei il modo di soffrire anche lì. sono davvero stufa di vivere e spero di morire presto.
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Messaggioda Hystèria » 25/07/2022, 15:39



kathellyna ha scritto:il fatto è che la mia vita è uno schifо e questo non lo possono cambiare né 80 euro a settimana dati allo psicologo, né farmaci vari. questo perché i problemi sono fuori e sono sempre stati lì, non sono stata io a crearli. la terapia non può darmi un aspetto migliore o più soldi, non può rendermi meno incapace nel fare le cose né darmi un motivo per vivere. poi a furia di soldi spesi in terapia potrei imparare a dire che ho accettato il mio aspetto perché ognuno è bello a modo suo [ma casualmente ci sono persone che sono apprezzate da tutti e altre che non piacciono a nessuno], che se non ho soldi non è importante perché nella vita contano le piccole cose e c'è chi sta peggio di me, che se mi sento incapace è per colpa della mia scarsa autostima [e pure su sta storia dell'autostima avrei un altro mattone da scrivere, ma per ora lasciamo perdere] e se sono inadatta alla vita non importa perché l'importante è provarci [e intanto il mondo intero è letteralmente schifatо dall'incapacità e dalla debolezza altrui].
ma nella mia vita cambierebbe qualcosa? se la "soluzione" è vivere comunque nella merdа ma raccontarsi cavolate per riuscire ad esserne contenti, mi dispiace ma non è una strada praticabile per me.

mi sento costantemente in trappola e disperata ogni singolo giorno. vorrei passare la mia vita nel mio mondo a fissare il vuoto ma in breve tempo troverei il modo di soffrire anche lì. sono davvero stufa di vivere e spero di morire presto.

Credo che ognuno debba trovare quello che lo fa stare bene e sia una cosa personale. Poi ovvio sulle cose esterne che esistono e ti danneggiano e non le puoi influenzare o cambiare in alcun modo ti capisco (penso un pò tutti qui, mi sa siamo una mandria di sfigatelli se mi passate il termine).
Però fidati che una stronzata che puoi cambiare, anche una cosa microscopica, la puoi trovare. Magari all'inizio ti sembrerà senza valore ma fidati che già il sapere di poter aver il controllo su qualcosa nella nostra vita ci rende più forti. Qualcosa su cui lavorare e impegnarti lo puoi trovare che riguardi te stessa o per estensione quello che ti piace.
Non devi mollare.
Purtroppo alcune persone sono meno fortunate di altre ed è un dato di fatto. Non definire la tua vita in funzione di questo però o non riuscirai mai a darti alcun merito e questo è sbagliato.
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Messaggioda kathellyna » 15/11/2022, 23:05



kathellyna ha scritto:
kathellyna ha scritto:2 maggio: non so cosa voglio. non voglio essere qui e non voglio essere altrove. non mi interessa assolutamente di raggiungere tutti quei "traguardi" di merdа che sembrano essere necessari per vivere nella s o c i e t à ma non voglio nemmeno essere un fallimento come adesso.

dovrei trovare un buon lavoro? beh forse, ma non mi darebbe nessuna gioia. non capisco come faccia a piacere il lavoro se non per il fatto che dovrebbe toglierti il problema dei soldi. cioè, davvero c'è gente che si sente REALIZZATA perché va in ufficio dalle 9 di mattina alle 18 del pomeriggio? dei "successi" relativi alla vita sociale non ne parliamo proprio, mi risultano assolutamente incomprensibili e non mi importa di essere meno disadattata se non forse per le situazioni in cui è assolutamente necessario, tipo appunto sto cazzо di lavoro. che, ricordiamo, ha il solo e unico scopo di allontanare le preoccupazioni relative al denaro. vorrei avere meno preoccupazioni possibili e vivere come un vegetale ma sarebbe inutile, loro vengono sempre a cercarti, anche se potessi vivere sempre nella mia stanza e avessi sufficiente denaro da non doverci più pensare, se il cibo apparisse magicamente già pronto, la spazzatura si dissolvesse e i vestiti si lavassero da soli, troverei comunque un pensiero di qualche possibile disgrazia su cui fissarmi e mi sentirei di nuovo davanti al solito muro bianco senza uscita e senza possibilità di aggirarlo. qualsiasi difficoltà, qualsiasi attesa, qualsiasi evento non previsto, qualsiasi momento in cui dovrei sopportare la "pressione" [e mi rifiuto di credere che davvero siano condizioni "normali" in cui vivere] mi rende la vita impossibile.

sono troppo fragile per questo mondo e lo so che pare una frase raccattata da tumblr ma davvero non lo è, anche perché mi hanno bannata da più di sette anni ormai. non vedo niente di buono in me stessa e se pure lo vedessi non credo che mi importerebbe. ho un aspetto che non mi appartiene e una vita che non mi appartiene, sono brutta, incapace, sfortunata ecc. e non c'è alcun motivo per cui le cose sarebbero dovute andare così. mi sento come in una di quelle storie cretine in cui gli animali sono costretti a vivere appunto come bestie e non vorrebbero, tipo perché in realtà sono umani trasformati o perché boh, un giorno si svegliano e decidono di voler diventare persone, e ci pensano tutto il giorno mentre intanto devono svolgere i loro affari animaleschi tipo nascondersi dai predatori, cagarе senza pulirsi il culо, cercare di imitare comportamenti umani risultando ridicoli e finendo su un video di paperissima con le risate anni 90 appiccicate sopra. con la differenza che io so benissimo che questo gioco è già fottutо dal principio e se pure avessi la vita migliore possibile vorrei crepare comunque. e allora perché continuo a sentirmi così? c'è qualcosa di sbagliato in me? ho sempre pensato di no ma alla fine che cazzо ne so lol.

essendo poi che una vita perfetta [in cui comunque vorrei crepare] è quasi impossibile da realizzare [nella prossima vita vedrete eheh], qualsiasi cosa raggiungibile risulta modesta, inferiore alle aspettative [che una persona brutta sfortunata incapace ecc. come me NON dovrebbe avere, e forse non le ho davvero e mi sto semplicemente lagnando senza alcuno scopo] e di conseguenza umiliante. riprendendo l'esempio di prima, se improvvisamente ti ritrovassi ad essere un ratto di fogna e cercassi di pulirti il culо probabilmente a furia di impegnarsi un po' di sporcizia verrebbe via, sarebbe un grande risultato per un topo che accetta di esserlo ma uno misero per chi aspira alla pulizia propria dei сuli umani.

tutto ciò che ottengo non può essere altro che miserabile e incompleto per me, questo mi fa stare peggio e non vedo perciò alcun motivo per provare a cambiare la mia esistenza. gli unici tipi di vita accettabili sono perfezione oppure vegetale [e in entrambi vorrei comunque crepare], tutto ciò che è in mezzo è uno spreco di tempo, di impegno e di denaro. questo post non ha senso, niente di ciò che faccio ha senso o può portarmi da qualche parte, ma se anche fosse non saprei che farmene e continuerei a soffrire per sempre.

so che non voglio vivere ma se mi sento costretta a morire sto terribilmente male e vorrei solo vivere come un vegetale senza preoccupazioni, ma il vegetale non mi basta e vorrei una vita perfetta, ma neanche quella mi basta e vorrei solo distruggere me stessa e tutto ciò che ho attorno, ma neanche quello mi va bene perché una volta iniziato non posso fermarmi neanche volendo e sono costretta a morire e vorrei fare di nuovo il vegetale e così via in un ciclo infinito e del tutto inutile. non so cosa voglio e dubito che qualcun altro saprebbe dirmelo. non so perché sto scrivendo questo messaggio.

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secondo me sono proprio irrimediabilmente fottutа dalla nascita, non c'è altra spiegazione, è andata così e basta. voglio creparе.
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Messaggioda DxShine » 30/11/2022, 23:00



kathellyna ha scritto:Il mio problema è che la mia vita è una merdа e questo nessuna "terapia" potrà cambiarlo. se io sto male per questo motivo e qualcuno mi dice "guarda, posso fare in modo che tutta questa merdа ti sembri cioccolato, a 80 euro a settimana" non vedo perché dovrei acconsentire, alla fine sarei nella merdа ma con il sorriso e non mi sembra una soluzione accettabile. non capisco perché venga dato per scontato che se non ti va bene questa soluzione allora è colpa tua che non vuoi cambiare, non ti impegni, non hai voglia di fare niente. se ho freddo, mi offrono una giacca che non è della mia taglia e io non la indosso allora vuol dire che non ho voglia di coprirmi e che sto bene così? o vuol dire magari che la soluzione trovata, cioè la giacca, non si adatta al mio fisico? ci sono persone che accetterebbero? beh sicuramente. la gente accetta un sacco di compromessi che a me fanno disgusto. se questo secondo la psicologia™ significa essere limitati mentalmente allora non ho niente da dire, ennesima conferma della mia incompatibilità con essa.

la mia vita è o non è brutta, indegna e miserabile? certo che lo è, è oggettivo c'è poco da fare. e allora dove stanno i problemi di percezione, aspettativa [??? io non mi aspetto nulla da nessuno], le "distorsioni" (?), il "pensiero limitаto"? la percepisco per ciò che è, cioè brutta, indegna e miserabile. io non so perché la mia vita è così, da qui la mia domanda nel post. ma forse se pure lo sapessi non potrei farci niente. non sempre conoscere le cause di un problema [o "conoscere se stessi"] ti porta a risolverlo.

Ecco perché, non hai mai accettato i compromessi. Né il cambiamento. È per quello che la tua vita è una merda. É anche paura di non riconoscerti più se mai dovessi cambiare, ti rassicura recitare sempre lo stesso discorso e la stessa vita all'infinito, una specie di copertina di Linus. Nulla di male in questo, ma alla fine è un autogol, non vai avanti né indietro. E la gente ti può benissimo dire: resta dove stai, tanto non ti ascoltiamo più visto che sei un disco rotto. Ma tu cerchi continuamente attenzione e visibilità per poter dire io esisto, sono qualcuno, non un'ameba fatta di nulla. In pratica un circolo vizioso eterno. Vivici pure se ti piace... Davvero ti piace dire continuamente che la tua vita è una merda e tutto quanto?!

Ma chi ti dice che devi sempre accettare i compromessi? Alla fine alcune cose ti possono accompagnare per poco tempo, come la suddetta giacca... se muori di freddo, perché schifare qualcosa che non è la tua taglia? Basta che ti scaldi... Poi ovviamente la puoi sempre restituire a chi te l'ha prestata o abbandonarla da qualche altra parte per qualcuno che ha bisogno di miglior fortuna. Niente è per sempre.
Accettarne qualcuno temporaneamente, di tanto in tanto, non ti rende automaticamente una persona schifosa o che ti omologa a tutto il mondo che ti fa schifo - in fin dei conti non ne fai parte, tu sei tu - anzi potrebbe essere solo un passettino per stare meglio. Se non ti fa niente, vuol dire che non era per te. Non devi rendere conto a nessuno di come sei, quindi anche se tu accetti o meno qualcosa, cosa gliene può fregare a qualcuno?! Lo sai solo tu e basta. Alla fine non è detto che accettare qualche compromesso cambi la tua vita, puoi benissimo essere esattamente come prima. Esattamente come la suddetta giacca passeggera, passato il freddo rimani vestita esattamente come prima.
Puoi benissimo cambiare senza cambiare, messa così probabilmente solo così lo accetteresti. Un pò di opportunismo non ti farebbe male, rubare ogni tanto un pò di cioccolato qua e là non guasterebbe. ^^

Ma se riesci a schifarti pure da te stessa... allora che te lo dico a fa?... :facepalm:
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