Broken Mirror ha scritto:Ho provato schifo per me stesso per un'intera vita. Arrivavo a punirmi per tale motivo, se ci penso ho ancora I brividi: la disperazione totale...
Oggi, dopo tanto lavoro su di me ed enormi cambiamenti apportati alla mia vita, non dico di ritenermi chissà chi (non sono nessuno e felice sia così), ma sono fiero di come sono riuscito a risalire, del percorso che ho fatto e di come sto diventando, essere in continuo cambiamento chiaramente.
Siamo ancora in cantiere ma, devo dire, guardare da qui mi piace molto.
Mi rendo conto, su questo forum, di essere una voce fuori dal coro e temo di apparire erroneamente pieno di me. È semplice amore per sé stessi. Ci ho messo anni, decenni, adesso è incredibile essere arrivati fin qui.
kathellyna ha scritto:kathellyna ha scritto:kathellyna ha scritto:2 maggio: non so cosa voglio. non voglio essere qui e non voglio essere altrove. non mi interessa assolutamente di raggiungere tutti quei "traguardi" di merdа che sembrano essere necessari per vivere nella s o c i e t à ma non voglio nemmeno essere un fallimento come adesso.
dovrei trovare un buon lavoro? beh forse, ma non mi darebbe nessuna gioia. non capisco come faccia a piacere il lavoro se non per il fatto che dovrebbe toglierti il problema dei soldi. cioè, davvero c'è gente che si sente REALIZZATA perché va in ufficio dalle 9 di mattina alle 18 del pomeriggio? dei "successi" relativi alla vita sociale non ne parliamo proprio, mi risultano assolutamente incomprensibili e non mi importa di essere meno disadattata se non forse per le situazioni in cui è assolutamente necessario, tipo appunto sto cazzо di lavoro. che, ricordiamo, ha il solo e unico scopo di allontanare le preoccupazioni relative al denaro. vorrei avere meno preoccupazioni possibili e vivere come un vegetale ma sarebbe inutile, loro vengono sempre a cercarti, anche se potessi vivere sempre nella mia stanza e avessi sufficiente denaro da non doverci più pensare, se il cibo apparisse magicamente già pronto, la spazzatura si dissolvesse e i vestiti si lavassero da soli, troverei comunque un pensiero di qualche possibile disgrazia su cui fissarmi e mi sentirei di nuovo davanti al solito muro bianco senza uscita e senza possibilità di aggirarlo. qualsiasi difficoltà, qualsiasi attesa, qualsiasi evento non previsto, qualsiasi momento in cui dovrei sopportare la "pressione" [e mi rifiuto di credere che davvero siano condizioni "normali" in cui vivere] mi rende la vita impossibile.
sono troppo fragile per questo mondo e lo so che pare una frase raccattata da tumblr ma davvero non lo è, anche perché mi hanno bannata da più di sette anni ormai. non vedo niente di buono in me stessa e se pure lo vedessi non credo che mi importerebbe. ho un aspetto che non mi appartiene e una vita che non mi appartiene, sono brutta, incapace, sfortunata ecc. e non c'è alcun motivo per cui le cose sarebbero dovute andare così. mi sento come in una di quelle storie cretine in cui gli animali sono costretti a vivere appunto come bestie e non vorrebbero, tipo perché in realtà sono umani trasformati o perché boh, un giorno si svegliano e decidono di voler diventare persone, e ci pensano tutto il giorno mentre intanto devono svolgere i loro affari animaleschi tipo nascondersi dai predatori, cagarе senza pulirsi il culо, cercare di imitare comportamenti umani risultando ridicoli e finendo su un video di paperissima con le risate anni 90 appiccicate sopra. con la differenza che io so benissimo che questo gioco è già fottutо dal principio e se pure avessi la vita migliore possibile vorrei crepare comunque. e allora perché continuo a sentirmi così? c'è qualcosa di sbagliato in me? ho sempre pensato di no ma alla fine che cazzо ne so lol.
essendo poi che una vita perfetta [in cui comunque vorrei crepare] è quasi impossibile da realizzare [nella prossima vita vedrete eheh], qualsiasi cosa raggiungibile risulta modesta, inferiore alle aspettative [che una persona brutta sfortunata incapace ecc. come me NON dovrebbe avere, e forse non le ho davvero e mi sto semplicemente lagnando senza alcuno scopo] e di conseguenza umiliante. riprendendo l'esempio di prima, se improvvisamente ti ritrovassi ad essere un ratto di fogna e cercassi di pulirti il culо probabilmente a furia di impegnarsi un po' di sporcizia verrebbe via, sarebbe un grande risultato per un topo che accetta di esserlo ma uno misero per chi aspira alla pulizia propria dei сuli umani.
tutto ciò che ottengo non può essere altro che miserabile e incompleto per me, questo mi fa stare peggio e non vedo perciò alcun motivo per provare a cambiare la mia esistenza. gli unici tipi di vita accettabili sono perfezione oppure vegetale [e in entrambi vorrei comunque crepare], tutto ciò che è in mezzo è uno spreco di tempo, di impegno e di denaro. questo post non ha senso, niente di ciò che faccio ha senso o può portarmi da qualche parte, ma se anche fosse non saprei che farmene e continuerei a soffrire per sempre.
so che non voglio vivere ma se mi sento costretta a morire sto terribilmente male e vorrei solo vivere come un vegetale senza preoccupazioni, ma il vegetale non mi basta e vorrei una vita perfetta, ma neanche quella mi basta e vorrei solo distruggere me stessa e tutto ciò che ho attorno, ma neanche quello mi va bene perché una volta iniziato non posso fermarmi neanche volendo e sono costretta a morire e vorrei fare di nuovo il vegetale e così via in un ciclo infinito e del tutto inutile. non so cosa voglio e dubito che qualcun altro saprebbe dirmelo. non so perché sto scrivendo questo messaggio.
qualcuno di quegli utenti che hanno sempre risposte per tutti pls risponda anche a me che qua va sempre peggio.
VeraVita ha scritto:Eh, bella domanda. C'è stato un periodo in cui mi sono molto odiata, uno in cui facevo un passo avanti e 100 indietro per essere felice e in questo periodo mi sento di dirti che sono in pace. A volte però mi sento un triste per gli errori commessi in passato. Ma sostanzialmente cerco di essere calma
Broken Mirror ha scritto:VeraVita ha scritto:Eh, bella domanda. C'è stato un periodo in cui mi sono molto odiata, uno in cui facevo un passo avanti e 100 indietro per essere felice e in questo periodo mi sento di dirti che sono in pace. A volte però mi sento un triste per gli errori commessi in passato. Ma sostanzialmente cerco di essere calma
Tutti fanno errori. L'umanità fa errori. C'è gente che ne commette ahimè di davvero tremendi, es. uccidere. Gli errori sono l'unico modo, se sappiamo sfruttare bene il varco che si crea attraverso essi, per imparare qualcosa a volte. L'essere umano apprende, spesso, esclusivamente se sbatte con durezza la testa da qualche parte. Pensa quindi che i tuoi "errori" (sicura di non giudicarti troppo duramente, poi?) ti hanno resa una persona più consapevole di ieri, con più risorse e certezze di quel che vorrai evitare in futuro, prediligendo il bene.
Broken Mirror ha scritto:Ovvio che preferiresti di gran lunga che ti scrivessimo "sono solo puttanate", così potresti continuare il tuo loop all'infinito: "visto? mi considerate una sfigata, come volevasi dimostrare, è meglio morire".
È comodo così...
Non si fa nessuno sforzo, te credo che non può venirne fuori assolutamente nulla. Rigirare la frittata, manipolare i discorsi altrui e trovare l'ennesima scusa per non agire è parte del disagio mentale. Non te ne faccio, infatti, una colpa. Lo so perché ci sono passato anche io, è proprio un limite.
Insomma, in sintesi ti deresponsabilizzi come farebbero i bambini, riducendo tutto a "vedete? nessuno mi dà consigli".
Massimiliano89 ha scritto:Sono d'accordo con Broken Mirror
occhigrandi ha scritto:Il problema è questo: tu non sai cosa vuoi, come scrivi all'inizio, quindi è difficile poterti aiutare io non ti conosco e non posso dirti: "guarda alle cose belle della vita, guarda il lato positivo" perché mi sembra che per te non esista o comunque tu non sia in grado di vederlo. Sarebbero solo parole al vento. Ma ci sarà qualcosa che non è poi così brutto nella tua vita, no? Qualcosa che non faccia proprio schifo insomma. Dovresti partire da lì.
Se qualcuno ti ha consigliato di rivolgerti ad un professionista è per il tuo bene, a volte pensiamo di potercela cavare da soli o che l'aiuto di un terapeuta sia inutile...non è così. Se continui a vedere tutto nero, evidentemente o stai sbagliando prospettiva o semplicemente non ci riesci, non perché tu sia stupida o altro, ma a volte è così, non riusciamo a fare le cose, e per questo dobbiamo rivolgerci a chi può aiutarci.
La gente può sentirsi realizzata per qualsiasi motivo, buono o sbagliato, quello che vale per la gente non deve valere per forza per te. Puoi essere diversa e avere obiettivi diversi, chi te lo impedisce? Ma devi essere tu a stabilirli, in base a quello che sei.
La società fa schifo, le persone pure...ma non tutte. Se esiste lo schifo esiste pure il buono, te lo assicuro.
Volere una vita perfetta o volere vivere come un vegetale non ha senso. Tu vivi qui e ora e devi rapportarti con la realtà, devi farci i conti e, ripeto, anche se fa schifo, devi trovare il modo attraverso il quale faccia meno schifo. Non puoi aspettarti che le cose cambino, agisci tu in prima persona.
kathellyna ha scritto:Broken Mirror ha scritto:Ovvio che preferiresti di gran lunga che ti scrivessimo "sono solo puttanate", così potresti continuare il tuo loop all'infinito: "visto? mi considerate una sfigata, come volevasi dimostrare, è meglio morire".
È comodo così...
Non si fa nessuno sforzo, te credo che non può venirne fuori assolutamente nulla. Rigirare la frittata, manipolare i discorsi altrui e trovare l'ennesima scusa per non agire è parte del disagio mentale. Non te ne faccio, infatti, una colpa. Lo so perché ci sono passato anche io, è proprio un limite.
Insomma, in sintesi ti deresponsabilizzi come farebbero i bambini, riducendo tutto a "vedete? nessuno mi dà consigli".
non ho scritto sperando che qualcuno mi dicesse che sono tutte puttanatе, ma avrei preferito anche una risposta negativa come quella, anziché solo "devi farti curare", perché se qualcuno mi scrivesse che sono puttanatе sarebbe perché ha iniziato a leggere, ci ha pensato e ha concluso purtroppo che secondo lui sono sciocchezze. o almeno dovrebbe essere così, poi non escludo che ci sia anche qualche utente che leggendo il mio nick pensa "puttanatе" di default ignorando il resto del messaggio lol. insomma, almeno il tentativo iniziale di capire dovrebbe esserci stato. poi se la persona in questione non è d'accordo con ciò che esprimo e mi dice che sono puttanatе pazienza, che posso farci?
invece se mi rispondi solo che devo farmi curare dai per scontato che siano solo cose senza senso scritte da una persona che non sa cosa dice.
è solo un messaggio che, come tanti altri, avevo scritto sul mio profilo, poi però ho pensato che mi sarebbe piaciuto ricevere i pareri degli altri su certi dubbi che ho espresso. dopotutto, perché no, c'è gente che apre post tutti i giorni su qualsiasi argomento e riceve sempre qualche risposta, perché quando lo faccio io dovrebbe essere un tentativo di raccattare attenzioni o ancora peggio una provocazione per cercare di farmi insultare?Massimiliano89 ha scritto:Sono d'accordo con Broken Mirror
): .occhigrandi ha scritto:Il problema è questo: tu non sai cosa vuoi, come scrivi all'inizio, quindi è difficile poterti aiutare io non ti conosco e non posso dirti: "guarda alle cose belle della vita, guarda il lato positivo" perché mi sembra che per te non esista o comunque tu non sia in grado di vederlo. Sarebbero solo parole al vento. Ma ci sarà qualcosa che non è poi così brutto nella tua vita, no? Qualcosa che non faccia proprio schifo insomma. Dovresti partire da lì.
Se qualcuno ti ha consigliato di rivolgerti ad un professionista è per il tuo bene, a volte pensiamo di potercela cavare da soli o che l'aiuto di un terapeuta sia inutile...non è così. Se continui a vedere tutto nero, evidentemente o stai sbagliando prospettiva o semplicemente non ci riesci, non perché tu sia stupida o altro, ma a volte è così, non riusciamo a fare le cose, e per questo dobbiamo rivolgerci a chi può aiutarci.
La gente può sentirsi realizzata per qualsiasi motivo, buono o sbagliato, quello che vale per la gente non deve valere per forza per te. Puoi essere diversa e avere obiettivi diversi, chi te lo impedisce? Ma devi essere tu a stabilirli, in base a quello che sei.
La società fa schifo, le persone pure...ma non tutte. Se esiste lo schifo esiste pure il buono, te lo assicuro.
Volere una vita perfetta o volere vivere come un vegetale non ha senso. Tu vivi qui e ora e devi rapportarti con la realtà, devi farci i conti e, ripeto, anche se fa schifo, devi trovare il modo attraverso il quale faccia meno schifo. Non puoi aspettarti che le cose cambino, agisci tu in prima persona.
una vita che abbia qualcosa di bello e qualcosa di brutto per me non è concepibile. come ho scritto altrove, la vita o è accettabile oppure è una merdа. nella mia vita attualmente non c'è niente di accettabile, ma se pure ci fosse non riuscirei ad esserne contenta, perché tutto il resto sarebbe comunque terribile. è anche possibile che in qualche modo riuscirei a mandare in vacca ciò che eventualmente ci sarebbe di "buono", per adeguarlo al resto della merdа e che me ne accorgerei soltanto quando ormai sarebbe troppo tardi. non so perché, è un comportamento insensato e se per conoscerne il motivo c'è da iniziare la "terapia" credo che dovrò tenermi il dubbio a vita.
io vivo qui e ora perché sono costretta a farlo, ma non mi piace. "ma allora cosa ti piace?". beh, non lo so. probabilmente nulla. è una situazione che non si può risolvere.
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