Sindrome dell'Impostore

e "persone altamente sensibili"

Questo forum di aiuto è dedicato a chi ha un temperamento timido e introverso. A chi si sottovaluta, a chi ancora non si ama, a chi avverte un costante vuoto interiore che ha bisogno di colmare. Non affrontiamo tutto da soli. Condividere questi disagi è un primo passo verso l'apertura. E' un nostro diritto! Lasciamoci colmare dal calore di chi ci sta vicino!

Sindrome dell'Impostore

Messaggioda Eliminato » 30/08/2022, 20:33



Buonasera,

di rientro dalla seduta con il nuovo terapeuta, vi parlerò di un problema che in realtà mi era già stato citato in modo soltanto teorizzato / ipotetico da altri specialisti, vale a dire la "Sindrome dell'Impostore", cioè quello che oggi mi è stato ufficialmente diagnosticato, per così dire, sebbene ICD-10 e DSM-V non facciano rientrare questo problema psicologico tra gli altri disagi psicologici.

In più ha aggiunto che rientrerei tra le cosiddette HSP ("highly sensitive person" o PAS persone altamente sensibili).

Volevo dunque chiedere qui a voi se anche qualcun altro soffrisse di suddette categorie caratteriali, se ve ne abbiano mai parlato in terapia, oppure se pensiate di rientrarci.

Per aiutarvi a comprendere di cosa si stia parlando, sintetizzo brevemente le due caratteristiche:

Sindrome dell'Impostore: sensazione costante di sentirsi poco validi, poco abili, poco bravi e di non meritare i successi o la felicità raggiunta. Qualcuno lo descrive come l'opposto del disturbo narcisistico di personalità. Tipiche reazioni o frasi di chi soffre di Sindrome dell'Impostore sono queste "ah, mi è andata bene solo per fortuna" - "è stato solo un caso" - "non credo di meritare questo premio o questo aumento di stipendio a lavoro" e cose di questo tipo. Il rischio di questo problema è di non credere abbastanza in sé stessi;

La Persona Altamente Sensibile viene, invece, descritta così: spesso necessita di scappare o ritirarsi perché assorbe moltissimo gli eventi e soprattutto le vicissitudini delle persone che si interfacciano a loro, spesso inavvertitamente succhiando loro forze emotive oltre che fisiche. Tendono facilmente a immedesimarsi, spesso troppo e magari a volte pure erroneamente, nelle vicende altrui (non è detto poi le capiscano davvero - ma ne vivono il dramma, la rabbia o la tristezza come se le storie altrui le vivessero in prima persona). Tipico esempio è un altamente sensibile normopeso che si mette a piangere o si arrabbia perché, per strada, deridono una persona sovrappeso. Il rischio di questo secondo difetto è, invece, quello di essere troppo fragili, di sentirsi troppo drenati o assorbiti dagli altri, infine di non riuscire, poi, a sostenere i troppi stress esterni. Parzialmente, a detta del mio terapeuta, anche questa specie di sindrome è circa l'opposto del disturbo narcisistico, sì da fare un paragone.

Qualcuno di voi si rivede in uno o entrambi questi quadri?
Ringrazio di cuore tutti per le risposte.

Un saluto affettuoso :hi:

N.B.: ovviamente ho dovuto scremare moltissimo le descrizioni per rendere la lettura più leggera.
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Sindrome dell'Impostore

Messaggioda VeraVita » 30/08/2022, 20:37



Sancta ha scritto:Buonasera,

di rientro dalla seduta con il nuovo terapeuta, vi parlerò di un problema che in realtà mi era già stato citato in modo soltanto teorizzato / ipotetico da altri specialisti, vale a dire la "Sindrome dell'Impostore", cioè quello che oggi mi è stato ufficialmente diagnosticato, per così dire, sebbene ICD-10 e DSM-V non facciano rientrare questo problema psicologico tra gli altri disagi psicologici.

In più ha aggiunto che rientrerei tra le cosiddette HSP ("highly sensitive person" o PAS persone altamente sensibili).

Volevo dunque chiedere qui a voi se anche qualcun altro soffrisse di suddette categorie caratteriali, se ve ne abbiano mai parlato in terapia, oppure se pensiate di rientrarci.

Per aiutarvi a comprendere di cosa si stia parlando, sintetizzo brevemente le due caratteristiche:

Sindrome dell'Impostore: sensazione costante di sentirsi poco validi, poco abili, poco bravi e di non meritare i successi o la felicità raggiunta. Qualcuno lo descrive come l'opposto del disturbo narcisistico di personalità. Tipiche reazioni o frasi di chi soffre di Sindrome dell'Impostore sono queste "ah, mi è andata bene solo per fortuna" - "è stato solo un caso" - "non credo di meritare questo premio o questo aumento di stipendio a lavoro" e cose di questo tipo. Il rischio di questo problema è di non credere abbastanza in sé stessi;

La Persona Altamente Sensibile viene, invece, descritta così: spesso necessita di scappare o ritirarsi perché assorbe moltissimo gli eventi e soprattutto le vicissitudini delle persone che si interfacciano a loro, spesso inavvertitamente succhiando loro forze emotive oltre che fisiche. Tendono facilmente a immedesimarsi, spesso troppo e magari a volte pure erroneamente, nelle vicende altrui (non è detto poi le capiscano davvero - ma ne vivono il dramma, la rabbia o la tristezza come se le storie altrui le vivessero in prima persona). Tipico esempio è un altamente sensibile normopeso che si mette a piangere o si arrabbia perché, per strada, deridono una persona sovrappeso. Il rischio di questo secondo difetto è, invece, quello di essere troppo fragili, di sentirsi troppo drenati o assorbiti dagli altri, infine di non riuscire, poi, a sostenere i troppi stress esterni. Parzialmente, a detta del mio terapeuta, anche questa specie di sindrome è circa l'opposto del disturbo narcisistico, sì da fare un paragone.

Qualcuno di voi si rivede in uno o entrambi questi quadri?
Ringrazio di cuore tutti per le risposte.

Un saluto affettuoso :hi:

N.B.: ovviamente ho dovuto scremare moltissimo le descrizioni per rendere la lettura più leggera.


Sinceramente, non ho capito bene la tua domanda. Mi dispiace, quindi, se è breve.
Si, mi identifico nelle descrizioni.
Buone cose
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Sindrome dell'Impostore

Messaggioda Eliminato » 30/08/2022, 20:44



Chiedevo soltanto se qualcuno qui si rivedesse, totalmente o parzialmente, in uno o entrambi i quadri descritti.

(Fermo restando che si parla sempre in via ipotetica, visto che le diagnosi DEVONO farle gli specialisti in materia).

Grazie di cuore per la risposta, buone cose anche a te :hi:
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Sindrome dell'Impostore

Messaggioda Lena » 30/08/2022, 21:02



Che post interessante!

Ogni tanto soffro di sindrome dell'impostore, ma non credo sia un mio tratto caratteristico. Di caratteristico, invece, ho un sabotatore interiore molto giudicante, che con gli anni e la terapia fatta in passato ho imparato a gestire (a volte con più successo di altre, talvolta fallendo). Più specificatamente, ora so riconoscere quando entra in campo e so come isolare i pensieri sabotatori, anche se il fatto che so come farlo non significa che sia sempre facile.
Dipende molto dal grado di stress a cui sono comunque sottoposta nella vita.

Per il resto sono una persona altamente sensibile perché assorbo letteralmente emozioni negative e positive che sono intorno a me e quelle negative tendono a sopraffarmi. Riesco a gestire questa cosa se poi ho modo di passare tempo da sola, a fare le mie cose in totale silenzio.
Nel mio caso la sensibilità si manifesta con un forte fastidio dato da qualunque tipo di stimolo (musica, voci, tensione, rumori). Sento tutto e in modo molto amplificato e a volte mi ritrovo un po' sopraffatta.
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Sindrome dell'Impostore

Messaggioda Eliminato » 30/08/2022, 22:24



Lena ha scritto:Che post interessante!

Ogni tanto soffro di sindrome dell'impostore, ma non credo sia un mio tratto caratteristico. Di caratteristico, invece, ho un sabotatore interiore molto giudicante, che con gli anni e la terapia fatta in passato ho imparato a gestire (a volte con più successo di altre, talvolta fallendo). Più specificatamente, ora so riconoscere quando entra in campo e so come isolare i pensieri sabotatori, anche se il fatto che so come farlo non significa che sia sempre facile.
Dipende molto dal grado di stress a cui sono comunque sottoposta nella vita.

Per il resto sono una persona altamente sensibile perché assorbo letteralmente emozioni negative e positive che sono intorno a me e quelle negative tendono a sopraffarmi. Riesco a gestire questa cosa se poi ho modo di passare tempo da sola, a fare le mie cose in totale silenzio.
Nel mio caso la sensibilità si manifesta con un forte fastidio dato da qualunque tipo di stimolo (musica, voci, tensione, rumori). Sento tutto e in modo molto amplificato e a volte mi ritrovo un po' sopraffatta.


Ti ringrazio di cuore per la tua bella risposta, Lena.

Anche io, tramite lavoro psicoterapeutico, ho nel tempo acquisito un pochino più di autostima, cercando di ricordare a me stesso quanto impegno ci abbia ad esempio messo per meritare i traguardi che ho raggiunto negli anni.

Se rimango su questo forum non è perché la mia vita sia a un punto fermo, ma è per confrontarmi con persone come te e, ovviamente, per aiutare chi è più in difficoltà, perché a me nessuno aiutò anni fa (e ne avrei avuto tanto bisogno).

Proprio qui ricompare la "persona altamente sensibile": potrei farmi allegramente gli affari miei, ma proprio non riesco, perché il dolore sincero di tanti lo vivo come se fosse mio, sulla mia stessa pelle dunque.

Molto importante che tu abbia citato due concetti chiave: amplificazione e senso di sopraffazione, specie di fronte alle emozioni negative.

E il silenzio, poi, quel famoso silenzio che lenisce...

Grazie davvero, ti abbraccio! <3
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Sindrome dell'Impostore

Messaggioda Cordis » 31/08/2022, 1:46



Non ho mai sentito questa definizione: sindrome dell'impostore. Che differenza c'è tra avere quella sindrome li e avere semplicemente un basso livello di autostima?

Una ventina di anni fa' mi fecero fare un test per misurare il mio livello di autostima, il punteggio andava da 0 a 30, io stavo tra 0 e 5.
Adesso avrei un po' di più.
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Sindrome dell'Impostore

Messaggioda Eliminato » 31/08/2022, 2:15



Cordis ha scritto:Non ho mai sentito questa definizione: sindrome dell'impostore. Che differenza c'è tra avere quella sindrome li e avere semplicemente un basso livello di autostima?

Una ventina di anni fa' mi fecero fare un test per misurare il mio livello di autostima, il punteggio andava da 0 a 30, io stavo tra 0 e 5.
Adesso avrei un po' di più.


Che in linea teorica puoi avere abbastanza autostima per andare avanti nella vita, ottenere anche un buon lavoro, fare amicizia, avere relazioni etc (giusto per fare degli esempi en passant), tuttavia sentire, poi, di non esserne del tutto o affatto meritevole.

Penso che, in questo caso specifico, si parli di "dispercezioni". Quando hai una bassa autostima (e ho sofferto pure di quella) non riesci proprio ad avere le forze per riuscire a sentirti sicuro anche sulle più piccole cose, pertanto non muovi mai dei passi.

Comunque sono fortemente correlate tant'è che, come detto da me e Lena, bisogna infatti aiutarsi lavorando sulla propria autostima. Va meglio, in effetti, da quando sto cercando di concentrarmi più sul lavoro che ho fatto e le energie immesse per ottenere certe piccole grandi "vette".

Almeno, questa è stata la mia esperienza.
Giusta osservazione, comunque, Cordis!
Grazie della risposta

:hi:
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Messaggioda Hystèria » 31/08/2022, 9:24



Non ho esattamente la sindrome dell'impostore perchè in teoria nel mio caso è tutta una conseguenza della depressione però posso dirti che ho un disturbo ossessivo con il senso di colpa (cosa si inventa la psicologia iscdi).
Qui ci scambiamo i disturbi tipo figurine "Ce l'ho, ce l'ho...quello mi manca!"
Scusa. Ironia.
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Messaggioda Eliminato » 31/08/2022, 10:43



Grazie per la tua risposta, Hystèria.
Un saluto :hi:
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Messaggioda Pastella » 31/08/2022, 16:11



Perdonate la mia ignoranza. Ma il senso di dare delle etichette alle persone, esattamente, qual è?
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