Il diritto di piacervi

Sdoppiamento di personalità?

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Il diritto di piacervi

Messaggioda JustBreathing » 08/09/2022, 0:50



Dopo aver definitivamente perso ogni dignità col mio precedente topic voglio parlare per la prima volta di come l'ennesimo dei miei problemi sia l'essere una persona completamente diversa mentre faccio il mio lavoro di insegnante alle medie.

Cinque anni fa, in una terza, era aprile e in generale uno dei periodi in cui i ragazzi sentono la primavera e quindi hanno meno voglia di lavorare, un mio alunno mi chiese se ero mai stato bullizzato.
Non era la prima volta in realtà, io tendevo però a rispondere con battute, sia per continuare la lezione sia perchè io cerco di non essere mai protagonista nelle mie classi mettendomi al servizio dei ragazzi e delle loro necessità.

Però quella volta mi venne da rispondere, con leggerezza, che sì, io sono stato bullizzato. Mi sono aperto su vari aspetti della mia vita, dai miei problemi familiari al mio rapporto con le donne e in generale le altre persone. Ho detto ai ragazzi che molte delle motivazioni per cui a scuola non traspare ciò che ho subito è il fatto che la scuola mi permette di lasciare a casa i miei problemi per 18 ore alla settimana, per potermi occupare invece dei loro problemi qualsiasi essi siano.

Ho detto che dal bullismo si esce lavorando sull'autoconsapevolezza, imparando le possibilità che ci danno il nostro corpo e la nostra personalità. Ho concluso il mio discorso, che credevo in realtà non fosse nulla di che, con la frase che dà il titolo al topic.

"Tutti voi avete il diritto di piacervi".

Non me la sono studiata, mi è venuta così.

Al termine del mio discorso due alunni piangevano. Un ragazzo e una ragazza. Tutti e due oggi stanno realizzando i loro sogni, la ragazza in particolare ha iniziato ad apprezzare il suo corpo (era sovrappeso) e sta diventando una bellissima donna.

Tutti loro hanno il diritto di piacersi.

Io no.

Perchè come insegnante io posso, anzi DEVO fare l'impossibile e di più per fare in modo che i ragazzi crescano il più possibile sani e sereni, vivendo in modo positivo tutte le emozioni della loro età, la più difficile in assoluto per chi lavora nella scuola.

Ma di tutto questo sono altri a beneficiare. Non io.

Io non me ne faccio niente nè dei complimenti nè di altro, perchè non mi sono serviti a diventare una persona apprezzata dagli altri, anzi sono una persona sempre più sola ogni giorno che passa e con il sesso che ogni giorno di più diventa una chimera.

Se io racconto in giro di essere un insegnante ricevo attestati di stima che suonano più come attestati di pietà. Poveraccio, è finito a fare il professorino di sto c***o.
Mi dicono "sei un esempio, fai un lavoro eccezionale, ciò che fai ha un'importanza inestimabile". Non me ne faccio niente se questo non mi porta nè a scopare nè a fare serata essendo leader e non gregario.

Il mio destino è quello di restare intrappolato in eterno in una persona che non ha la possibilità di emergere con nessuno e che resterà vergine per tutta la vita, dato che qualsiasi essere femminile prova pietà e compassione per gli insegnanti, ma non è stimolata ad andare oltre (e come dare torto a tutte...) Ma se per me la guerra è finita, i ragazzi possono salvarsi e io darò sempre tutto me stesso per loro.

A scuola leone, nella vita co*****e. Perchè la società in realtà non vuole da me ciò che faccio, ma vuole altro e non ho ben capito cosa, ma di sicuro non un insegnante.
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JustBreathing
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Il diritto di piacervi

Messaggioda Mr.Eric » 08/09/2022, 1:57



Onestamente non comprendo appieno il perché tu sminuisca così tanto il tuo lavoro. Percepisci "gli attestati di stima" come falsi complimenti.... ma non è che sia solamente un tuo mettere in bocca agli altri ciò che in realtà pensi tu? Lo dico perché sono una persona estremamente da "bicchiere mezzo vuoto" e tendo a farlo anch'io. Per quello che vale, io lo reputo veramente un bel mestiere... difficile, ma soprattutto stramaledettamente importante. Voi avete in mano la formazione personale degli adulti futuri, il che è una responsabilità enorme. I ragazzini passano più tempo con voi che con i propri genitori... e già solo questo la dice lunga. Ho fatto una scuola particolare alle superiori e ho avuto la fortuna di avere degli ottimi professori... sia a livello professionale che soprattutto umano. E col senno di poi ne sono veramente grato... perchè ad oggi, da adulto, mi rendo veramente conto dell'importanza che hanno avuto queste persone nella mia formazione. Gli insegnanti andrebbero scelti con la stessa cura con cui si scelgono i chirurghi... cosa che non si fa e troppe volte invece si da questa responsabilità a gente assolutamente non in grado di farlo. Gente dannosa... magari frustrata e smaniosa di sfogare la loro cattiveria addosso agli alunni. Ho avuto una professoressa così... proprio alle medie. Persona che non dimenticherò mai. Le umiliazioni, l'odio che ci riversava contro... me li porto dietro ancora adesso in parte. Il tuo non è assolutamente un mestiere che fa provare "pietà", come dici tu. Per quanto poi io sia una persona che non prova pietà per nessun mestiere. In chi fa un lavoro umile, vedo solo una persona che sta lottando per portarsi a casa la pagnotta. Il tuo comunque non è uno di quei lavori...
Sul quanto ti possa servire per scopare, bhe.... non saprei. Per come interpreto io la vita, dubito sia veramente un punto importante... a meno che tu non stia cercando una di quelle personcine che guardano più al tuo conto in banca che al come sei. Più che sul lavoro, punterei molto di più sulla tua personalità... darei molto più peso a questo. Poi ripeto, dipende da quali tipologie di persone ti vuoi circondare.
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OMG They killed kenny!! You bastards!!!!

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Messaggioda VeraVita » 08/09/2022, 7:00



JustBreathing ha scritto:Dopo aver definitivamente perso ogni dignità col mio precedente topic voglio parlare per la prima volta di come l'ennesimo dei miei problemi sia l'essere una persona completamente diversa mentre faccio il mio lavoro di insegnante alle medie.

Cinque anni fa, in una terza, era aprile e in generale uno dei periodi in cui i ragazzi sentono la primavera e quindi hanno meno voglia di lavorare, un mio alunno mi chiese se ero mai stato bullizzato.
Non era la prima volta in realtà, io tendevo però a rispondere con battute, sia per continuare la lezione sia perchè io cerco di non essere mai protagonista nelle mie classi mettendomi al servizio dei ragazzi e delle loro necessità.

Però quella volta mi venne da rispondere, con leggerezza, che sì, io sono stato bullizzato. Mi sono aperto su vari aspetti della mia vita, dai miei problemi familiari al mio rapporto con le donne e in generale le altre persone. Ho detto ai ragazzi che molte delle motivazioni per cui a scuola non traspare ciò che ho subito è il fatto che la scuola mi permette di lasciare a casa i miei problemi per 18 ore alla settimana, per potermi occupare invece dei loro problemi qualsiasi essi siano.

Ho detto che dal bullismo si esce lavorando sull'autoconsapevolezza, imparando le possibilità che ci danno il nostro corpo e la nostra personalità. Ho concluso il mio discorso, che credevo in realtà non fosse nulla di che, con la frase che dà il titolo al topic.

"Tutti voi avete il diritto di piacervi".

Non me la sono studiata, mi è venuta così.

Al termine del mio discorso due alunni piangevano. Un ragazzo e una ragazza. Tutti e due oggi stanno realizzando i loro sogni, la ragazza in particolare ha iniziato ad apprezzare il suo corpo (era sovrappeso) e sta diventando una bellissima donna.

Tutti loro hanno il diritto di piacersi.

Io no.

Perchè come insegnante io posso, anzi DEVO fare l'impossibile e di più per fare in modo che i ragazzi crescano il più possibile sani e sereni, vivendo in modo positivo tutte le emozioni della loro età, la più difficile in assoluto per chi lavora nella scuola.

Ma di tutto questo sono altri a beneficiare. Non io.

Io non me ne faccio niente nè dei complimenti nè di altro, perchè non mi sono serviti a diventare una persona apprezzata dagli altri, anzi sono una persona sempre più sola ogni giorno che passa e con il sesso che ogni giorno di più diventa una chimera.

Se io racconto in giro di essere un insegnante ricevo attestati di stima che suonano più come attestati di pietà. Poveraccio, è finito a fare il professorino di sto c***o.
Mi dicono "sei un esempio, fai un lavoro eccezionale, ciò che fai ha un'importanza inestimabile". Non me ne faccio niente se questo non mi porta nè a scopare nè a fare serata essendo leader e non gregario.

Il mio destino è quello di restare intrappolato in eterno in una persona che non ha la possibilità di emergere con nessuno e che resterà vergine per tutta la vita, dato che qualsiasi essere femminile prova pietà e compassione per gli insegnanti, ma non è stimolata ad andare oltre (e come dare torto a tutte...) Ma se per me la guerra è finita, i ragazzi possono salvarsi e io darò sempre tutto me stesso per loro.

A scuola leone, nella vita co*****e. Perchè la società in realtà non vuole da me ciò che faccio, ma vuole altro e non ho ben capito cosa, ma di sicuro non un insegnante.


Eh, a me dispiace, ma la mia risposta non ti piacerà, ma ci provo. Per darti un punto di vista, differente.

Io, onestamente, penso che il sesso nella vita di una persona non sia così fondamentale.
Per me, le cose importanti della vita, sono altre.
Penso che tu, abbia tanti di quei motivi per essere felice e amarti.
Per carità, l'uomo vuole più ha e più vuole.
Però, io ti pongo una domanda: per te, la vita è un caso o ha un senso?
Perché per me, nella vita tutto ha un senso.
Anche se a volte, non è facile.
Io penso che Dio, rimandi ma non neghi.
Insomma, per me, ti poni delle domande sbagliate e non apprezzi ciò che la vita ti offre.
Ma è più che comprensibile. Capisco, che magari, ti senti sopraffatto, che noti, forze più forti di te e via discorrendo. Ma io penso che se si ha fede, si viva meglio. Sempre, secondo me.
Il mio consiglio è di amarti, di volerti bene e di pensare che tutto ha un significato. Che forse, è meglio così. Di fare del tuo meglio, con ciò che Dio ti ha dato. E, se non in questa vita, nella prossima.
A me, dispiace fartene un discorso di fede. Magari, hai una visione diversa della vita.
Ma io noto che nella vita niente è caso. È tutto per qualcosa di migliore, anche se noi, non ne siamo consapevoli e non sappiamo cosa immaginare. Magari, la vita è anche ciclica. Cioè, si ripete.
Ma sostanzialmente, penso che se tu, stai provando un simile dolore è per qualcosa di migliore.
Poi, magari, potrai non essere d'accordo. Ma io sono del parere come la tua ex: datti tempo. Che cosa sono 35 anni, inconfronto all'eternità?
Capirei, se fossi nato criceto. Ma qui, parliamo di un essere umano.
Insomma, dai. Fatti, forza. Pensa, a che bel discorso che hai fatto per i tuoi ragazzi. E, come ti ha scritto l'utente prima di me, non sminuire mai quello che fai. Apprezzati e amati di più. Lo so, è dura. Però, penso in generale, che l'amore, apra tante vie. Lo so, che ti sei intestardito con il sesso, che vorresti vivere come è tuo diritto questa dimensione. Ma paradossalmente, penso che forse, è meglio così e che ti attenda qualcosa di migliore.

Sai, anche per me, è un po' frustrante. Nel senso che mi piacerebbe molto, aiutare le persone con la sola forza delle parole e raggiungere il cuore delle persone. Ma mi rendo conto, anche di un'altra cosa: che devi metterci tutto te stesso, se vuoi stare meglio e se vuoi, cambiare la tua situazione.
Ma io, personalmente, non stravolgerei neanche gli eventi. Capisco, che magari, tu non ti senta di essere nato cactus o un pezzo di legno. Che quello sta lì, immobile, e non dice niente sulla sua situazione. E, che hai il sangue nelle vene che ti scorre. Di conseguenza, ti piacerebbe agire e cambiare.
Ma penso sia importante vedere il lato positivo delle situazioni, per quanto difficile sia.
Il mio consiglio è di volerti avere e avere fede.
Coraggio, professore! Lei è più di tutto questo e più del sesso.
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VeraVita
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Il diritto di piacervi

Messaggioda Esseredistante » 08/09/2022, 9:21



Vi voglio raccontare questa bastardata.

Alle superiori, un anno mi è capitato che non sono venuto il primo giorno, semplicemente perchè NON SAPEVO che la scuola iniziasse quel preciso giorno e solo per questo fatto un professore mi guardò male per tutto l'intero anno, esclusivamente per pregiudizio, ossia pensando che fossi un poco di buono, quando sono sempre stato un bravo ragazzo nerd, nemico giurato di qualsiasi forma di fumo, droga ed alcool, solo, senza amici, che studiava, anche con molta difficoltà perchè abitavo in un ambiente dove concentrarsi era impossibile ed avevo vicini di casa bastardi di madre natura che rompevano i co*****i anche di notte ed i miei genitori non facevano nulla per offrirmi un'ambiente di studio tranquillo e silenzioso.

Risultato ?

Mi sono ritrovato a vivere una lunga serie di vicissitudini ed ingiustizie, tutte documentate su carta, l'ultima la più devastante di tutte, che mi hanno portato a 40 anni ad avere un cervello che si ricorda le cose a suo comodo o non se le ricorda affatto ed una difficoltà a fare i calcoli a mente che mi impediscono di trovare un lavoro.
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Il diritto di piacervi

Messaggioda JustBreathing » 08/09/2022, 11:56



Cominciamo con le risposte.

Mr.Eric ha scritto:Onestamente non comprendo appieno il perché tu sminuisca così tanto il tuo lavoro. Percepisci "gli attestati di stima" come falsi complimenti.... ma non è che sia solamente un tuo mettere in bocca agli altri ciò che in realtà pensi tu?


Io sminuisco il mio lavoro perchè è sminuito sia dai miei genitori, entrambi insegnanti (soprattutto da mia madre che odia letteralmente il suo lavoro e lo fa perchè lei era poverissima e sapeva che era il massimo a cui poteva arrivare) sia dalla maggioranza dei miei compagni di corso (per i quali insegnare era visto peggio di lavorare al Mc) sia dalla maggioranza delle persone a cui mi presento, che mi chiedono se non mi senta sprecato facendo l'insegnante.

Per questo i complimenti per il mio mestiere li vedo come complimenti del perdente che ha fatto una grande gara. Ma show me a good loser and I'll show you a loser.

Lo dico perché sono una persona estremamente da "bicchiere mezzo vuoto" e tendo a farlo anch'io. Per quello che vale, io lo reputo veramente un bel mestiere... difficile, ma soprattutto stramaledettamente importante. Voi avete in mano la formazione personale degli adulti futuri, il che è una responsabilità enorme. I ragazzini passano più tempo con voi che con i propri genitori... e già solo questo la dice lunga.


Poi torno a casa e sono solo, povero e senza sesso. E soprattutto troppo vecchio per ricominciare.

Taglio la parte sulla tua esperienza ma l'ho letta e sono contento che ci siano colleghi che sanno fare il loro mestiere e che ti hanno cresciuto bene. Riguardo la frustrata, a scuola è la normalità e anche per questo non ho possibilità di socializzare: con chi dovrei farlo, con gente come quella? E finisco qui perchè se inizio a raccontare le puttanate dei miei colleghi e le mie lotte per metterci una pezza davvero non finisco più.

Sul quanto ti possa servire per scopare, bhe.... non saprei. Per come interpreto io la vita, dubito sia veramente un punto importante... a meno che tu non stia cercando una di quelle personcine che guardano più al tuo conto in banca che al come sei. Più che sul lavoro, punterei molto di più sulla tua personalità... darei molto più peso a questo. Poi ripeto, dipende da quali tipologie di persone ti vuoi circondare.


Voglio circondarmi semplicemente di persone. Visto che evidentemente quelle del mio target hanno tutte sta tendenza a filosofeggiare, probabilmente voglio pure circondarmi di persone normali.

In più io voglio S C O P A R E. Non me ne frega niente di essere apprezzato per come sono (una merda) e roba simile, io voglio SESSO, non posso continuare a fare il caso umano vergine a 35 anni. Rispetto che per te non abbia importanza ma tu hai probabilmente SCELTO di non dargli importanza, hai sperimentato, non ti è piaciuto e hai deciso quindi che è un aspetto accessorio. Io rispondo sempre: fatemi ficcare, toglietemi sto orangotango dalle spalle, poi penserò a filosofeggiare su quanto è bello stare soli (aka non ho nessuno che mi vuole e quindi faccio la volpe e l'uva)
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Il diritto di piacervi

Messaggioda JustBreathing » 08/09/2022, 12:34



VeraVita ha scritto:
Eh, a me dispiace, ma la mia risposta non ti piacerà, ma ci provo. Per darti un punto di vista, differente.


Non sono qui per leggere risposte che mi piacciano così come non sono qui per scrivere cose che piacciano agli altri. Il modo migliore per cercare di aiutarsi è la verità, non l'indorare le pillole. Quindi leggiamo.
Io, onestamente, penso che il sesso nella vita di una persona non sia così fondamentale.
Per me, le cose importanti della vita, sono altre.


Vale il discorso di sopra. Intanto datemelo, poi deciderò se è importante.

Penso che tu, abbia tanti di quei motivi per essere felice e amarti.


Stavo per dire "quali?" ma mi sono reso conto che se anche tu o chiunque altro li elencassi li smonterei in due secondi. D'altra parte se avessi motivi per essere felice e amarmi non sarei solo.

Per carità, l'uomo vuole più ha e più vuole.
Però, io ti pongo una domanda: per te, la vita è un caso o ha un senso?
Perché per me, nella vita tutto ha un senso.
Anche se a volte, non è facile.
Io penso che Dio, rimandi ma non neghi.
Insomma, per me, ti poni delle domande sbagliate e non apprezzi ciò che la vita ti offre.
Ma è più che comprensibile. Capisco, che magari, ti senti sopraffatto, che noti, forze più forti di te e via discorrendo. Ma io penso che se si ha fede, si viva meglio. Sempre, secondo me.


Non sono credente ma queste considerazioni possono valere anche per chi non crede. In realtà c'è una parte di me, sempre più piccola, che continua a credere che prima o poi starò bene.
Quando crollò la mia casa e con lei la mia vita di allora nel terremoto dell'Aquila mi dissi che se avessi già sperimentato tutto della vita, sarei morto lì.

Il mio consiglio è di amarti, di volerti bene e di pensare che tutto ha un significato. Che forse, è meglio così. Di fare del tuo meglio, con ciò che Dio ti ha dato. E, se non in questa vita, nella prossima.


Mi dispiace ma non credo in una seconda vita. Se arriverà, meglio così. In questa vita ho davvero troppe cose che non vanno per amarmi, come l'automobile di cui ho parlato diverse volte: un'automobile tutta rotta, con mille cose che non vanno, e che dovrei rottamare invece di portarla continuamente dal meccanico ad aggiustarla.

Poi, magari, potrai non essere d'accordo. Ma io sono del parere come la tua ex: datti tempo. Che cosa sono 35 anni, inconfronto all'eternità?


Non è la mia ex, stiamo ancora insieme perchè lasciarci non conviene nè a me (resterei completamente solo) nè a lei (non avrebbe un posto dove stare) Comunque stiamo cercando di riavvicinarci, l'altro giorno abbiamo avuto una brutta lite che però è servita a buttare fuori tante cose represse sia da parte mia che da parte sua. Su questo però non mi dilungo oltre.

Ciò detto, 35 anni sono un'età in cui una persona ha già sperimentato emozioni ed esperienze che io non ho sperimentato. E che non sperimenterò mai a meno di non iniziare a uscire coi quindicenni. Non ho costruito un rapporto sano nè con la sessualità nè con i rapporti umani e ora è tardi, con mezza umanità che queste cose le ha belle che superate.

Sono un adulto con i problemi di un adolescente, ma che deve giocoforza rapportarsi col mondo degli adulti. E che ha le responsabilità di un adulto da assolvere.

Insomma, dai. Fatti, forza. Pensa, a che bel discorso che hai fatto per i tuoi ragazzi. E, come ti ha scritto l'utente prima di me, non sminuire mai quello che fai. Apprezzati e amati di più. Lo so, è dura. Però, penso in generale, che l'amore, apra tante vie. Lo so, che ti sei intestardito con il sesso, che vorresti vivere come è tuo diritto questa dimensione. Ma paradossalmente, penso che forse, è meglio così e che ti attenda qualcosa di migliore.


Aridaje. Essere un bravo insegnante non ti porta ad essere considerato un figo, ti porta ad essere considerato una personcina tanto buona e carina che però non ti darà mai la scintilla anche solo per approfondire una conoscenza, figuriamoci per scopare. Esplicativo quello che accadde con la ragazza per la quale mi iscrissi a questo forum nel 2016: a parte la solita sfortuna incredibile, andò esattamente così, sei davvero carino, grazie per la sincerità, poi l'ingegnere meccanico a cui lei aspirava non glielo diede, e lei a scrivermi "sono una cretina, scusami".

Me ne faccio tanto di questi riconoscimenti di stima per lo sconfitto, io voglio VINCERE. Mio fratello è un vincente, io no. Io sono quel personaggio a cui tutti vogliono bene perchè sanno che alla fine sarà il primo a prendersela in quel posto.

Sai, anche per me, è un po' frustrante. Nel senso che mi piacerebbe molto, aiutare le persone con la sola forza delle parole e raggiungere il cuore delle persone. Ma mi rendo conto, anche di un'altra cosa: che devi metterci tutto te stesso, se vuoi stare meglio e se vuoi, cambiare la tua situazione.


Già fatto, servito a nulla (primo anno da indipendente vissuto in solitudine TOTALE)


Ma io, personalmente, non stravolgerei neanche gli eventi. Capisco, che magari, tu non ti senta di essere nato cactus o un pezzo di legno. Che quello sta lì, immobile, e non dice niente sulla sua situazione. E, che hai il sangue nelle vene che ti scorre. Di conseguenza, ti piacerebbe agire e cambiare.
Ma penso sia importante vedere il lato positivo delle situazioni, per quanto difficile sia.
Il mio consiglio è di volerti avere e avere fede.
Coraggio, professore! Lei è più di tutto questo e più del sesso.


Non chiamarmi professore. Mi ci chiamano già troppo nella vita reale. Io voglio essere potente, pieno di persone e pieno di figa e nient'altro.
Io odio essere un insegnante. Ma a proposito di destino io mi sono accorto dal mio primo giorno in una classe di essere nato per fare questo mestiere.
Essendo un perdente nato, il cerchio si chiude.
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Messaggioda VeraVita » 08/09/2022, 13:08



JustBreathing ha scritto:
VeraVita ha scritto:
Eh, a me dispiace, ma la mia risposta non ti piacerà, ma ci provo. Per darti un punto di vista, differente.


Non sono qui per leggere risposte che mi piacciano così come non sono qui per scrivere cose che piacciano agli altri. Il modo migliore per cercare di aiutarsi è la verità, non l'indorare le pillole. Quindi leggiamo.
Io, onestamente, penso che il sesso nella vita di una persona non sia così fondamentale.
Per me, le cose importanti della vita, sono altre.


Vale il discorso di sopra. Intanto datemelo, poi deciderò se è importante.

Penso che tu, abbia tanti di quei motivi per essere felice e amarti.


Stavo per dire "quali?" ma mi sono reso conto che se anche tu o chiunque altro li elencassi li smonterei in due secondi. D'altra parte se avessi motivi per essere felice e amarmi non sarei solo.

Per carità, l'uomo vuole più ha e più vuole.
Però, io ti pongo una domanda: per te, la vita è un caso o ha un senso?
Perché per me, nella vita tutto ha un senso.
Anche se a volte, non è facile.
Io penso che Dio, rimandi ma non neghi.
Insomma, per me, ti poni delle domande sbagliate e non apprezzi ciò che la vita ti offre.
Ma è più che comprensibile. Capisco, che magari, ti senti sopraffatto, che noti, forze più forti di te e via discorrendo. Ma io penso che se si ha fede, si viva meglio. Sempre, secondo me.


Non sono credente ma queste considerazioni possono valere anche per chi non crede. In realtà c'è una parte di me, sempre più piccola, che continua a credere che prima o poi starò bene.
Quando crollò la mia casa e con lei la mia vita di allora nel terremoto dell'Aquila mi dissi che se avessi già sperimentato tutto della vita, sarei morto lì.

Il mio consiglio è di amarti, di volerti bene e di pensare che tutto ha un significato. Che forse, è meglio così. Di fare del tuo meglio, con ciò che Dio ti ha dato. E, se non in questa vita, nella prossima.


Mi dispiace ma non credo in una seconda vita. Se arriverà, meglio così. In questa vita ho davvero troppe cose che non vanno per amarmi, come l'automobile di cui ho parlato diverse volte: un'automobile tutta rotta, con mille cose che non vanno, e che dovrei rottamare invece di portarla continuamente dal meccanico ad aggiustarla.

Poi, magari, potrai non essere d'accordo. Ma io sono del parere come la tua ex: datti tempo. Che cosa sono 35 anni, inconfronto all'eternità?


Non è la mia ex, stiamo ancora insieme perchè lasciarci non conviene nè a me (resterei completamente solo) nè a lei (non avrebbe un posto dove stare) Comunque stiamo cercando di riavvicinarci, l'altro giorno abbiamo avuto una brutta lite che però è servita a buttare fuori tante cose represse sia da parte mia che da parte sua. Su questo però non mi dilungo oltre.

Ciò detto, 35 anni sono un'età in cui una persona ha già sperimentato emozioni ed esperienze che io non ho sperimentato. E che non sperimenterò mai a meno di non iniziare a uscire coi quindicenni. Non ho costruito un rapporto sano nè con la sessualità nè con i rapporti umani e ora è tardi, con mezza umanità che queste cose le ha belle che superate.

Sono un adulto con i problemi di un adolescente, ma che deve giocoforza rapportarsi col mondo degli adulti. E che ha le responsabilità di un adulto da assolvere.

Insomma, dai. Fatti, forza. Pensa, a che bel discorso che hai fatto per i tuoi ragazzi. E, come ti ha scritto l'utente prima di me, non sminuire mai quello che fai. Apprezzati e amati di più. Lo so, è dura. Però, penso in generale, che l'amore, apra tante vie. Lo so, che ti sei intestardito con il sesso, che vorresti vivere come è tuo diritto questa dimensione. Ma paradossalmente, penso che forse, è meglio così e che ti attenda qualcosa di migliore.


Aridaje. Essere un bravo insegnante non ti porta ad essere considerato un figo, ti porta ad essere considerato una personcina tanto buona e carina che però non ti darà mai la scintilla anche solo per approfondire una conoscenza, figuriamoci per scopare. Esplicativo quello che accadde con la ragazza per la quale mi iscrissi a questo forum nel 2016: a parte la solita sfortuna incredibile, andò esattamente così, sei davvero carino, grazie per la sincerità, poi l'ingegnere meccanico a cui lei aspirava non glielo diede, e lei a scrivermi "sono una cretina, scusami".

Me ne faccio tanto di questi riconoscimenti di stima per lo sconfitto, io voglio VINCERE. Mio fratello è un vincente, io no. Io sono quel personaggio a cui tutti vogliono bene perchè sanno che alla fine sarà il primo a prendersela in quel posto.

Sai, anche per me, è un po' frustrante. Nel senso che mi piacerebbe molto, aiutare le persone con la sola forza delle parole e raggiungere il cuore delle persone. Ma mi rendo conto, anche di un'altra cosa: che devi metterci tutto te stesso, se vuoi stare meglio e se vuoi, cambiare la tua situazione.


Già fatto, servito a nulla (primo anno da indipendente vissuto in solitudine TOTALE)


Ma io, personalmente, non stravolgerei neanche gli eventi. Capisco, che magari, tu non ti senta di essere nato cactus o un pezzo di legno. Che quello sta lì, immobile, e non dice niente sulla sua situazione. E, che hai il sangue nelle vene che ti scorre. Di conseguenza, ti piacerebbe agire e cambiare.
Ma penso sia importante vedere il lato positivo delle situazioni, per quanto difficile sia.
Il mio consiglio è di volerti avere e avere fede.
Coraggio, professore! Lei è più di tutto questo e più del sesso.


Non chiamarmi professore. Mi ci chiamano già troppo nella vita reale. Io voglio essere potente, pieno di persone e pieno di figa e nient'altro.
Io odio essere un insegnante. Ma a proposito di destino io mi sono accorto dal mio primo giorno in una classe di essere nato per fare questo mestiere.
Essendo un perdente nato, il cerchio si chiude.


Ti ringrazio, per aver analizzato punto, per punto, ciò che mi hai scritto. Purtroppo, io, non lo riesco a fare. Nel senso che ti scrivo dal cellulare e quindi, sarò meno specifica.
Ad ogni modo, sappi che mi dispiace molto di quanto soffri. Ma io personalmente non ti vedo un perdente. Anzi, dal mio punto di vista, sei un vincente. Sai, era il mio sogno fare la professoressa, ma per tutta una serie di scelte sbagliate, non ho realizzato il mio sogno, mi dispiace che te la sei presa per il mio commento. Volevo solo dirti, che qualcosa di buono, l'hai fatta, invece. E, mi dispiace che non te ne rendi conto e che non sei felice per i tuoi traguardi. Che ti paragoni a tuo fratello e che hai, questi obiettivi, secondo me, superficiali. Con tutto rispetto, per quello che vorresti avere. Perchè dal mio punto di vista le cose importanti della vita, sono altre. E, mi sembri molto più ricco, di ciò che pensi. Ma non sono in te e nei tuoi panni. Quindi, magari, sono io la superficiale e non capisco, fino infondo. A me, farebbe piacere, regalarti anche solo uno spunto di riflessione o un sorriso. Ma capisco, che quando uno prende una strada è difficile ascoltarsi. Ma sai, che penso? Magari, sbaglierò ma penso che un giorno ripenserai alle mie parole e dirai che forse, sotto, sotto.. qualcosa di giusto la dicevo. Ad ogni modo, se decidi di vivere così il tuo problema per me è una tua scelta. Magari, sbaglio, dico un mucchio di parole discutibili e altro. Ma mi fa piacere il confronto.
Ti saluto e ti auguro davvero tante belle cose!
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Il diritto di piacervi

Messaggioda JustBreathing » 08/09/2022, 15:08



VeraVita ha scritto:Ti ringrazio, per aver analizzato punto, per punto, ciò che mi hai scritto. Purtroppo, io, non lo riesco a fare. Nel senso che ti scrivo dal cellulare e quindi, sarò meno specifica.
Ad ogni modo, sappi che mi dispiace molto di quanto soffri. Ma io personalmente non ti vedo un perdente. Anzi, dal mio punto di vista, sei un vincente. Sai, era il mio sogno fare la professoressa, ma per tutta una serie di scelte sbagliate, non ho realizzato il mio sogno, mi dispiace che te la sei presa per il mio commento. Volevo solo dirti, che qualcosa di buono, l'hai fatta, invece. E, mi dispiace che non te ne rendi conto e che non sei felice per i tuoi traguardi. Che ti paragoni a tuo fratello e che hai, questi obiettivi, secondo me, superficiali. Con tutto rispetto, per quello che vorresti avere. Perchè dal mio punto di vista le cose importanti della vita, sono altre. E, mi sembri molto più ricco, di ciò che pensi. Ma non sono in te e nei tuoi panni. Quindi, magari, sono io la superficiale e non capisco, fino infondo. A me, farebbe piacere, regalarti anche solo uno spunto di riflessione o un sorriso. Ma capisco, che quando uno prende una strada è difficile ascoltarsi. Ma sai, che penso? Magari, sbaglierò ma penso che un giorno ripenserai alle mie parole e dirai che forse, sotto, sotto.. qualcosa di giusto la dicevo. Ad ogni modo, se decidi di vivere così il tuo problema per me è una tua scelta. Magari, sbaglio, dico un mucchio di parole discutibili e altro. Ma mi fa piacere il confronto.
Ti saluto e ti auguro davvero tante belle cose!


Ci hanno provato a convincermi di tutto questo. A un certo punto me ne stavo convincendo anche io. Ma la figa non è mai arrivata, quando è arrivata non mi si è alzato, ora che non so se mi si alzerebbe lei ha risolto il problema non dandomela più.
Prima ci avevo provato, lei era tanto dolce e gentile, avevo il mio primo appuntamento, poi si è scoperto che andava appresso all'ingegnere. Non tanto per l'ingegneria, quanto perchè lui è sempre stato il leader del gruppo. Poi lui non se la caga e lei mi scrive che è una cretina, bel contentino.
Prima ancora ci avevo provato, lei era tanto dolce e gentile pure lei, quando le ho proposto un appuntamento non ne volle sapere. Dalla mia migliore amica seppi che le aveva detto che vuole almeno un medico.

Per non parlare delle amicizie. Sei bello, sei bravo, sei intelligente, richiamo, eh ma non posso sai c'avevo judo, chiamo di nuovo, nessuno risponde.
E puntuale pure la mia ragazza, eh ma ci sta, dai, hai tante belle cose, sei un bravo insegnante, sei qua, sei là...

...e IO NON CE LA FACCIO PIU'!!!!!!!!!!!!!!!!

E pure quando cercavo conforto qui i primi tempi, ed ero molto più educato di così, per me hai tante risorse, sei bello, sei bravo, sei cosa, che sono costretto a cercare pietà su un forum???

Ho obiettivi superficiali? E che obiettivi dovrei avere, quello di morire vergine e solo? Doveva toccare proprio a me il ruolo di benefattore della società che poi non ha niente per sè e alla sua morte viene compianto e glorificato dagli stessi che lo hanno lasciato solo in vita?
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JustBreathing
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Messaggioda JustBreathing » 08/09/2022, 15:12



Esseredistante ha scritto:Vi voglio raccontare questa bastardata.

Alle superiori, un anno mi è capitato che non sono venuto il primo giorno, semplicemente perchè NON SAPEVO che la scuola iniziasse quel preciso giorno e solo per questo fatto un professore mi guardò male per tutto l'intero anno, esclusivamente per pregiudizio, ossia pensando che fossi un poco di buono, quando sono sempre stato un bravo ragazzo nerd, nemico giurato di qualsiasi forma di fumo, droga ed alcool, solo, senza amici, che studiava, anche con molta difficoltà perchè abitavo in un ambiente dove concentrarsi era impossibile ed avevo vicini di casa bastardi di madre natura che rompevano i co*****i anche di notte ed i miei genitori non facevano nulla per offrirmi un'ambiente di studio tranquillo e silenzioso.

Risultato ?

Mi sono ritrovato a vivere una lunga serie di vicissitudini ed ingiustizie, tutte documentate su carta, l'ultima la più devastante di tutte, che mi hanno portato a 40 anni ad avere un cervello che si ricorda le cose a suo comodo o non se le ricorda affatto ed una difficoltà a fare i calcoli a mente che mi impediscono di trovare un lavoro.


Questo succede quando gli alunni capitano con un insegnante di merda.

Dovrebbe pensarci la società quando relega il mio mestiere a mestiere da sfigati, buono solo per vecchie carrampane in cerca dello stipendio sicuro.
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Messaggioda Esseredistante » 08/09/2022, 15:48



JustBreathing ha scritto:In più io voglio S C O P A R E. Non me ne frega niente di essere apprezzato per come sono (una merda) e roba simile, io voglio SESSO, non posso continuare a fare il caso umano vergine a 35 anni.


Per il tuo problema vorrei sapere cosa ne pensi della "pompa a vuoto" e del "Pleasure Ring".
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