Dreams are my reality

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Messaggioda VeraVita » 16/09/2022, 19:04



JustBreathing ha scritto:
VeraVita ha scritto:
Eh, tu ti domandi cosa fanno le persone normali. Le persone normali con tutto rispetto, non esistono. Fanno tutti come gli pare. Sempre in base alla mia più modesta esperienza.


Per un rapporto sessuale bisogna essere in due così come per un'amicizia o un rapporto sociale di qualsivoglia tipo. Quindi non ha senso dire "fanno tutti come gli pare" perchè io o chiunque altro non possiamo "fare come ci pare" dicendo di avere una relazione. Non esiste il "massì, faccio come mi pare: da oggi ho un amico" quando l'amico non c'è.

Poi, sbaglierò. O, comunque, per me sbagli a voler annientare te stesso e la tua individualità a voler essere qualcosa che non potrai mai raggiungere. Ma non perché non possiedi qualità (che come vedi ne hai dimostrate) semplicemente perché hai poca (perdonami, se mi ripeto) poco amor proprio e autostima.
Sempre secondo me e per quello che ho inquadrato la situazione.


E dagli co sta autostima. Se io iniziassi ad avere autostima rimarrei solo perchè cascherei nel tranello in cui cascano tutti gli sfigati, ovvero inizierei a dirmi che se sono solo devo solo trovare la compagnia giusta mentre la compagnia giusta non vuole saperne di me.
Se io sono INADEGUATO come faccio a trovare persone che mi reputino ADEGUATO?

A me dispiace per i tuoi traumi. Ma hai dimostrato a te stesso che sei più forte di quello che pensi. Che le umiliazioni e via discorrendo hanno avuto un senso. Che hanno prodotto (che tu ci creda) una bellissima persona.


Io mi chiedo una cosa. Perchè tu scrivi che sono una bellissima persona?
Io ho fatto di tutto per risultare sgarbato, sgradevole e assurdo nelle argomentazioni. Perchè DI NUOVO il feedback è di una "bellissima" persona? Questa è la cosa che più mi manda in bestia perchè se fossi una "bellissima" persona non sarei solo e guardacaso la "bellissima" persona esce fuori solo quando vomito qui tutto il mio dolore. Mi dispiace, ma questa, per l'ennesima volta, si chiama pietà.

Non farti condizionare dai demoni. Quando ti appaiono disintegrali o rispondigli. Non hanno più potere su di te.


Va bene, proviamo a vederla così allora.

Tu mi scrivi che alla tua "eta" (ma hai 35 anni o 350? Oppure 53?) dovevi avere chissà cosa. Che ne so, un'isola, muoverti con la forza del pensiero o essere una divinità.


Avere una vita sociale è essere una divinità? Capitalizzare una laurea e quindi capitalizzare le mie doti in un lavoro migliore del mio è desiderare un'isola?

Io ripeto il punto di vista della società sul mio lavoro: è il lavoro peggiore per chi ha un titolo di studio perchè visto come lavoro di ripiego e ti affibbia invece un'etichetta di privilegiato da parte di chi non ha un titolo di studio. Per questo il mio lavoro è il peggiore in assoluto se vuoi socializzare.

Riguardo alla mia età, è un'età in cui i gruppi di amici e le coppie sono già formati e non accettano mai nuovi ingressi, o se li accettano la cosa avviene dopo anni (se avviene) Io un gruppo di amici ce l'avevo ma in quel gruppo sentivo che la mia personalità fosse repressa dal dover mantenere il gruppo a tutti i costi e quindi sono andato a lavorare altrove. Come vedi anche io filosofeggiavo come te. La realtà però mi ha fatto sbattere contro la solitudine e contro il fatto che l'unica donna che ho trovato è una donna complessata e con problemi (oltre che non attraente ma questo è l'ultimo dei problemi se la persona è interessante, e la mia ragazza lo sarebbe, ma il suo hikikomorismo annulla tutte le sue potenzialità)

Io penso che nella vita non si finisca mai di imparare. Questi momenti dovrebbero aiutarti a crescere, a capire e via discorrendo. La vicepresidenza non lo so in che modo si ottenga, scusami, l'ignoranza. Ma se la vuoi hai tutto il tempo. Lo so che tu avresti voluto averla a non so quanti anni. Ma pensaci: Michelangelo fece le sue opere più belle ad 80 anni.


Qua però devo risponderti male. A me NON FREGA UN c***o di diventare famoso a 80 anni, età a cui non sono neanche sicuro di arrivare. A me frega di diventare realizzato a un'età in cui non sono vecchio (età che è già passata) Non ti sto qui a spiegare come funziona la vicepresidenza, ma ti dico solo che è un incarico che sceglie il preside personalmente e ti dico solo che la scuola intera dava per scontato che sarebbe stato dato a me, ma il nuovo preside mi ha visto e non mi ha considerato degno. E il perchè è lo stesso della mia vita: sei bravo, sei bello, ma sei perdente.

Magari, sarà meglio più in là anche se non ne capisci il motivo. Lena ti ha scritto un bellissimo post, secondo me. Non annientare la tua vita con i brutti pensieri. Ma camminaci da buon amico, per quanto sia dura. Distruggili con i buoni pensieri e concentrati su ciò che desideri. Non vivere il sesso come l'unica cosa che esista.


Non lo so nemmeno più io cosa desidero. Desidero provare emozioni positive, e non le provo più da anni.

Poi, ti ripeto. Anche se tu mi hai già risposto. Se cerchi la socialità prova a fare qualcosa insieme ad altre persone tipo una palestra o un'altra cosa insieme. Anche una terapia di gruppo. E, non vedere sempre il lato negativo (cioè un branco di sfigati) ma pensa di poter avere la possibilità di crescere insieme e migliorare insieme a queste persone che sono simili a te. È un intervallo. Coraggio, se vuoi, puoi. Agisci con cervello e ne riparliamo.
Buone cose


Ho già detto che se voglio evolvere l'ultima cosa di cui ho bisogno sono persone messe male come me.


Per me, onestamente, è difficile risponderti. Ma non perché non mi piaccia il confronto, non mi piaccia filosofeggiare e via discorrendo. Ma penso di farti solo male dicendoti come credo.
Però, ho deciso sempre di risponderti perché, forse sbaglierò, ma sento che hai bisogno di un po' di ascolto e poi, mi hai posto delle domande. Ho deciso di non scriverti in privato, non perché non mi facesse piacere, ma perché penso di non poterti aiutare. Io ti ho scritto, come la penso sulla tua situazione e mi dispiace che di molte parole spese, non ne hai beneficiato ma mi hai bella che distrutta. Però, ti ripeto che anch'io sono una persona adulta, con le sue idee, seppur discutibili. Frutto, della mia più modesta esperienza di vita. Che non vuole elevarsi a quella universale, quanto un motivo di spunto e riflessione. Tu mi hai scritto che ce l'hai messa tutta per renderti odioso e antipatico. Ma io non ho percepito questo, sinceramente. Quanto una persona triste e frustrata. Ora, io sono del parere che una gerarchia sul dolore non esista, per questo comprendo le tue difficoltà e quanto sia più facile piangersi addosso, piuttosto che lottare per ciò che si vuole. Ma è umano e ti capisco. Anch'io come ti ripeto, sono qui sul forum per delle problematiche. Pure io mi sento molto sola. Ma non per questo considero la mia condizione eterna, oppure, penso di farla finita, o, anche se rimanessi da sola, troverei il lato positivo. Non fraintendere. Anch'io mi sono pianta molto addosso e ho fatto tutta una serie di errori e anche adesso ho ancora molto da imparare. Però, ecco. Per me, sbagli, se posso, a non avere un minimo di amor proprio. Ma chi te lo dice che sei uno sfigato? La tua compagna? La società? Ma perché esistono lavori dove non ci siano difficoltà? Ma è sempre una continua lotta a chi è migliore? Ma supera questa vetta del pensiero altrui, che non ti riguarda. Capisco che non è facile, ma fallo per te stesso. Sai, era il mio sogno diventare professoressa di Lettere. Quanto mi sarebbe piaciuto non sai quanto. Ancora adesso ci penso. Non hai idea, di quanto mi sarebbe piaciuto. E, tu dico queste cose? Ma dai, che tu sei tanto triste e non riesci a ponderare le tue parole o avere il senso della realtà. Penso che tu sia una persona molto bella perché nonostante le difficoltà ti sei laureato e hai un buon posto (lo so, lo so.. ok, calma, eh! Però, alla fine ti ho detto questa cosa e ho pensato potesse fartela un po' riflettere. Volevo anche cancellarla perché me l'avrei detto un milione di volte.. però, dai. Spero, che capirai). Non sei diventato un serial killer nonostante le tue problematiche ma una persona di tutto rispetto (pure se per te non è così).
Poi, se proprio non ti piace (si lo so che ti piace ma pensi all'opinione degli altri vista da te come un Dio) il tuo lavoro non sei obbligato a farlo. In matematica puoi fare un sacco di cose. Puoi prendere anche una seconda laurea. Insomma, di alternative ne avresti. Scrivi pure che vorresti morire prima. Ma come vedi, almeno, al momento devi vivere ;) riempi il tempo a fare qualcosa che ti piace. Mi scrivi che non hai molti soldi per fare le cose che ti piacciono e che la tua ragazza ti ha minacciato di lasciarti se sospendi le cure. Per me, scusami, ma potresti pure farti una bella passeggiata in un posto che ti piace. Senza dover spendere soldi. Pure una corsa al parco. Poi, se veramente questa fidanzata non ti fa stare bene salutala. Non è vero che sei destinato solo ad una donna. Pensa che hai già una nuova fantastica relazione. Insomma, per me, tu devi liberarti dell'opinione casuale della gente e volerti più bene. Capisco che stai male e via discorrendo. Ma devi farlo per te stesso. Non ci stai guadagnando nulla. Almeno, da quello che ho capito. Brami alla gloria, ai soldi e al successo.. ma per me le cose più belle sono gli amici e il partner. Si, ok. Tu mi scrivi che sei solo e che alla tua "età" hanno tutti gli amici e si può diventare solo amici avendo certe determinate qualità.. bè, senti. Mi sembra che il mondo sia grande, che non tutti ce la passiamo bene.. che abbiamo tutti le difficoltà. Qualcuno se vuoi, lo trovi. Insomma, ma se non ci credi, non è che io possa far molto. Capisco che non è facile. Capisco pure le sfide della vita. Però, dai. Il mondo è pieno di persone. Non dire che vuoi già morire. Ma cerca di capire il senso. Non pensare che il sesso e i soldi siano le uniche cose importanti nella vita. Insomma, per me, da quello che percepisco ti rendi tu infelice seppur inconsapevolmente.
Te l'avrò detto molte volte e tu mi hai scritto che non vuoi la mia compassione. Ma cosa vuoi? Vuoi essere trattato male? Mi dispiace ma non è da me. Ti capisco molto più di quello che pensi. Ora, per carità, non sono in te. Però, io posso solo dirti quello che la mia più modesta esperienza di vita mi ha insegnato. Che avere pensieri negativi non ci aiuta. Che il dolore ha lo scopo di risvegliarci.
Ed io penso che se non riesci a fare sesso è perché pensi al passato. I tuoi demoni sono ancora presenti perché non vivi proprio la vita che desideri.
Questo penso della tua situazione. Ti proponi obiettivi irrealizzabili perché ti piace essere trattato male seppur inconsapevolmente. Perché pensi di meritare solo dolore. Perché sei attaccato al passato e non sei riuscito a dare un senso.
Ti attacchi così tanto al sesso perché cerchi un piacere temporaneo dove poter scaricare le tue problematiche. Ma quando si sta male, non c'è qualcosa da fare ma da sapere. Poi, dopo si fa qualcosa.
Ti consiglio questo libro che mi piacque tantissimo: "Come ottenere il meglio da sé e dagli altri" Anthony Robbins o dei libri di Louise Hay. Penso che qualche soldino ce l'avrai, non costano molto. Se no, chiedi in libreria. O, se non hai voglia di leggere e impegnarti per stare meglio, se pensi che hai già fatto tutto ciò che potevi, capisco. Ma in generale ti consiglio di non mollare mai!

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Messaggioda Esseredistante » 16/09/2022, 21:13



Hystèria ha scritto:Come ti pare Bro.
Lieta che abbia ragione tu dall'alto della tua saggezza millenaria sulle donne.
Bless you.


Si può avere ragione esclusivamente su fatti di cui si ha la certezza che siano così.

Non ho ragione ? Ripeto, non ho ragione ? Ok !

Dimostralo, spiega, rispondi alle mie domande, ma evita di rispondere in modo presuntuoso e sfottere, perchè così mi dai solamente una cattiva impressione su di te come donna, perchè io non ti ho offeso, non ti ho preso in giro ed ho fatto semplicemente una considerazione oggettiva sugli interessi di una donna che...

JustBreathing ha scritto:Sul resto, non rivolto a me, rimarco solo che non si può parlare delle donne come un unicum: ogni donna è una persona diversa come ogni uomo. Non ha senso quindi dire che alle donne piace X o Y, non sono animali domestici per i quali bisogna sapere cosa dargli da mangiare e cosa no.


...sono utili per sviluppare relazioni sociali e non centra il resto di nulla il paragone ASSURDO che ha fatto JustBreathing.

Incontri una donna, gli dici ciao e poi basta ? Non si parla di niente ? Cortesemente, evitiamo di dire fesserie.

JustBreathing ha scritto:Guadagno anche di più come funzione strumentale (=collaboratore diretto del preside) e altri incarichi (ho ricoperto il ruolo di presidente della commissione agli ultimi esami) Tutti soldi che però uso essenzialmente per affitto, rata della macchina e dottori (e ho già detto che non sono in grado di rinunciare ai dottori perchè potrei commettere uno sproposito se lo faccio, e particolare meno importante, la mia ragazza ha più volte detto che se interrompo le cure mi lascia)


Quindi, addirittura oltre 1400 euro ?

Paghi 500 euro e oltre di affitto ? Una semplice utilitaria da 2.000 euro senza rate non ti bastava ed il resto ti rimaneva in tasta ?

JustBreathing ha scritto:Nel senso che se voglio fare amicizia non posso contare sul mio lavoro per essere interessante, anzi il mio lavoro allontanerebbe le persone (la mia stessa ragazza ha detto di aver avuto remore a mettersi con me perchè non era sicura di voler stare con un insegnante)


Fatto sta che gente precaria e con lavori veramente peggiori ed umilianti del tuo trovano la ragazza, la scopano e se la sposano pure, quindi è veramente questione di cambiare mentalità.

JustBreathing ha scritto:In altre parole, non sono destinato a niente di più di quello che già ho. Per questo voglio annullare la mia persona per diventare un altro. Sento che riuscirei a farlo, dentro di me non c'è nessuna remora ad abbandonare ciò che mi piace o ciò che penso e a cambiare anche il mio nome se c'è la possibilità (fermo restando che potrei presentarmi con un altro nome e farmi chiamare con quello in confidenza)


Tuttavia, per arrivare a diventare un'altra persona, cadiamo sempre lì, ossia devi cancellare il tuo passato dalla mente e praticamente fare l'attore.
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Messaggioda JustBreathing » 16/09/2022, 23:02



VeraVita ha scritto:Per me, onestamente, è difficile risponderti. Ma non perché non mi piaccia il confronto, non mi piaccia filosofeggiare e via discorrendo. Ma penso di farti solo male dicendoti come credo.


Ci vuole ben altro per farmi male, peggio di così...

Però, ho deciso sempre di risponderti perché, forse sbaglierò, ma sento che hai bisogno di un po' di ascolto e poi, mi hai posto delle domande. Ho deciso di non scriverti in privato, non perché non mi facesse piacere, ma perché penso di non poterti aiutare.


Privato o pubblico che sia, sappi una cosa: stai facendo solo da valvola di sfogo. Un comportamento infame da parte mia, ma più onesto di dirti "hai ragione" poi staccarmi dal forum e vedere che la vita intorno a me è sempre quella.

Io ti ho scritto, come la penso sulla tua situazione e mi dispiace che di molte parole spese, non ne hai beneficiato ma mi hai bella che distrutta.


Mi dispiace, ma la prospettiva di apprezzare lo schifo che ho intorno è l'unica cosa che mi fa più vomitare del suddetto schifo che ho intorno.
E anche qua mi ripeto: vado a vivere da solo, pronto a ricominciare, pronto ad apprezzarmi, risultato: un anno in cui se mi fosse preso un infarto se ne sarebbero accorti tre giorni dopo non vedendomi al lavoro.

Però, ti ripeto che anch'io sono una persona adulta, con le sue idee, seppur discutibili. Frutto, della mia più modesta esperienza di vita. Che non vuole elevarsi a quella universale, quanto un motivo di spunto e riflessione.


Forse non l'ho scritto prima ma non c'è nulla di personale. Le tue idee su di me non hanno funzionato, non c'è nulla di irrispettoso, se mi dici "fai così" e io ti dico "ho fatto così e mi sono ritrovato più solo di prima" a un certo punto non so più che dirti.

Tu mi hai scritto che ce l'hai messa tutta per renderti odioso e antipatico. Ma io non ho percepito questo, sinceramente. Quanto una persona triste e frustrata.


Proprio non ci riesco a mascherare me stesso nemmeno in uno spazio dove nessuno mi conosce e nessuno mi vede. Vabbè, gli esseri umani avranno i sensori...

Ora, io sono del parere che una gerarchia sul dolore non esista, per questo comprendo le tue difficoltà e quanto sia più facile piangersi addosso, piuttosto che lottare per ciò che si vuole. Ma è umano e ti capisco. Anch'io come ti ripeto, sono qui sul forum per delle problematiche. Pure io mi sento molto sola.


Come vedi l'apprezzare te stessa ha funzionato alla grande: sola eri e sola sei. E per inciso, il mio non è piangersi addosso ma prendere atto dei fatti che mi vedono ridotto a scrivere qua per cercare qualcuno con cui parlare.

Ma non per questo considero la mia condizione eterna, oppure, penso di farla finita, o, anche se rimanessi da sola, troverei il lato positivo.


Ecco, questo significa prendere atto della propria solitudine e iniziare a ripetersi di valere comunque. A me non sta bene e non posso farci nulla. Non me ne faccio niente di una vita solitaria, l'uomo è animale sociale, non è fatto per essere un eremita; massimo rispetto per chi lo è, ma non è quello che voglio.

Non fraintendere. Anch'io mi sono pianta molto addosso e ho fatto tutta una serie di errori e anche adesso ho ancora molto da imparare. Però, ecco. Per me, sbagli, se posso, a non avere un minimo di amor proprio.


Puoi, puoi, ma non ti aspettare risposte diverse.

Ma chi te lo dice che sei uno sfigato? La tua compagna?


No, perchè lei E' sfigata. E quindi non conta quello che lei dice. L'opinione di un hikikomori, di un neuroatipico, di un solitario o di un disadattato (tutte cose che io stesso sono tranne la prima) per me conta come quella di un protista.

La società?


Sì. La società. Quella che ti permette di avere persone intorno donne comprese. Io sono un reietto della società e piuttosto che fare come fanno tutti i reietti e iniziare ad esserne fiero preferisco veramente la morte.

Ma perché esistono lavori dove non ci siano difficoltà?


Non mi interessano le difficoltà, mi interessa il prestigio. Se devo faticare che almeno possa ottenerne qualcosa di concreto e non tanti complimenti che non si traducono in un progresso nella mia vita.

Ma è sempre una continua lotta a chi è migliore?


Sì. Oppure ci se ne chiama fuori e si accetta di essere dei reietti, e qui vedi sopra.

Ma supera questa vetta del pensiero altrui, che non ti riguarda.


Io penso di essere un cavallo. E non me ne frega niente di quello che mi diranno, non conta il pensiero altrui, io sono convinto di essere un cavallo e quindi domani andrò all'ippodromo invece che a scuola.

Capisco che non è facile, ma fallo per te stesso. Sai, era il mio sogno diventare professoressa di Lettere. Quanto mi sarebbe piaciuto non sai quanto. Ancora adesso ci penso. Non hai idea, di quanto mi sarebbe piaciuto.


Visto che per te non è mai troppo tardi per fare nulla, iscriviti a un corso di laurea in lettere, prenditi la laurea, entra nelle graduatorie provinciali e il gioco è fatto. Se ti va entra pure almeno una volta in aula durante le lezioni così sentirai tante giovani persone dire che sono talmente entusiasti della prospettiva di insegnare che preferirebbero davvero lavorare nelle fogne.
Se non hai soldi fai domanda per una borsa di studio per reddito.
Non è difficile, no? Tanto qual è il problema, a ogni età si può fare tutto...

E, tu dico queste cose? Ma dai, che tu sei tanto triste e non riesci a ponderare le tue parole o avere il senso della realtà. Penso che tu sia una persona molto bella perché nonostante le difficoltà ti sei laureato e hai un buon posto (lo so, lo so.. ok, calma, eh! Però, alla fine ti ho detto questa cosa e ho pensato potesse fartela un po' riflettere. Volevo anche cancellarla perché me l'avrei detto un milione di volte.. però, dai. Spero, che capirai). Non sei diventato un serial killer nonostante le tue problematiche ma una persona di tutto rispetto (pure se per te non è così).


Una persona di tutto rispetto non è nè sola, nè vergine, nè povera, nè mentalmente disagiata.

Poi, se proprio non ti piace (si lo so che ti piace ma pensi all'opinione degli altri vista da te come un Dio) il tuo lavoro non sei obbligato a farlo. In matematica puoi fare un sacco di cose. Puoi prendere anche una seconda laurea.


Eh beh certo, pure la seconda laurea, io che non ho accesso a borse di studio per reddito. Il mio voto poi fa troppo schifo per un lavoro migliore del mio.

Insomma, di alternative ne avresti. Scrivi pure che vorresti morire prima. Ma come vedi, almeno, al momento devi vivere ;) riempi il tempo a fare qualcosa che ti piace.


Non mi piace nulla, voglio solo il sesso e delle persone che mi considerano leader.

Mi scrivi che non hai molti soldi per fare le cose che ti piacciono e che la tua ragazza ti ha minacciato di lasciarti se sospendi le cure. Per me, scusami, ma potresti pure farti una bella passeggiata in un posto che ti piace. Senza dover spendere soldi.


Sai quante passeggiate ho fatto? E tutte le volte tornavo a casa e piangevo disperatamente perchè ero un alieno sbarcato da Marte su uno strano pianeta con persone che si svagano insieme.

Pure una corsa al parco. Poi, se veramente questa fidanzata non ti fa stare bene salutala. Non è vero che sei destinato solo ad una donna. Pensa che hai già una nuova fantastica relazione. Insomma, per me, tu devi liberarti dell'opinione casuale della gente e volerti più bene. Capisco che stai male e via discorrendo. Ma devi farlo per te stesso. Non ci stai guadagnando nulla. Almeno, da quello che ho capito. Brami alla gloria, ai soldi e al successo.. ma per me le cose più belle sono gli amici e il partner. Si, ok. Tu mi scrivi che sei solo e che alla tua "età" hanno tutti gli amici e si può diventare solo amici avendo certe determinate qualità.. bè, senti. Mi sembra che il mondo sia grande, che non tutti ce la passiamo bene.. che abbiamo tutti le difficoltà. Qualcuno se vuoi, lo trovi. Insomma, ma se non ci credi, non è che io possa far molto. Capisco che non è facile. Capisco pure le sfide della vita. Però, dai. Il mondo è pieno di persone. Non dire che vuoi già morire. Ma cerca di capire il senso. Non pensare che il sesso e i soldi siano le uniche cose importanti nella vita. Insomma, per me, da quello che percepisco ti rendi tu infelice seppur inconsapevolmente.
Te l'avrò detto molte volte e tu mi hai scritto che non vuoi la mia compassione. Ma cosa vuoi? Vuoi essere trattato male? Mi dispiace ma non è da me. Ti capisco molto più di quello che pensi. Ora, per carità, non sono in te. Però, io posso solo dirti quello che la mia più modesta esperienza di vita mi ha insegnato. Che avere pensieri negativi non ci aiuta. Che il dolore ha lo scopo di risvegliarci.
Ed io penso che se non riesci a fare sesso è perché pensi al passato. I tuoi demoni sono ancora presenti perché non vivi proprio la vita che desideri.
Questo penso della tua situazione. Ti proponi obiettivi irrealizzabili perché ti piace essere trattato male seppur inconsapevolmente. Perché pensi di meritare solo dolore. Perché sei attaccato al passato e non sei riuscito a dare un senso.
Ti attacchi così tanto al sesso perché cerchi un piacere temporaneo dove poter scaricare le tue problematiche. Ma quando si sta male, non c'è qualcosa da fare ma da sapere. Poi, dopo si fa qualcosa.
Ti consiglio questo libro che mi piacque tantissimo: "Come ottenere il meglio da sé e dagli altri" Anthony Robbins o dei libri di Louise Hay. Penso che qualche soldino ce l'avrai, non costano molto. Se no, chiedi in libreria. O, se non hai voglia di leggere e impegnarti per stare meglio, se pensi che hai già fatto tutto ciò che potevi, capisco. Ma in generale ti consiglio di non mollare mai!

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Guarda, mi hai preso per sfinimento e al resto rispondo dopo. Ma non finisce qui.
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Messaggioda JustBreathing » 16/09/2022, 23:11



Esseredistante ha scritto:
...sono utili per sviluppare relazioni sociali e non centra il resto di nulla il paragone ASSURDO che ha fatto JustBreathing.

Incontri una donna, gli dici ciao e poi basta ? Non si parla di niente ? Cortesemente, evitiamo di dire fesserie.


La ragazza con cui ci provai prima di conoscere la mia aveva le mie stesse identiche passioni, di cui abbiamo parlato per giorni interi. Quindi o mi dici perchè non me la sono scopata* o le fesserie e le ASSURDITA' non le scrivo certo io.

*ricordo l'andazzo: primo appuntamento ottenuto, terremoto LA NOTTE PRIMA, lasciata un po' a sbollire, mi rifaccio sotto, vengo a sapere che è interessata al leader del gruppo, non demordo e mi dichiaro, lei mi dice "grazie per la sincerità, sei davvero carino", io finisco a piangere tutta la notte col c***o in mano.
Poi lei mi scrive "scusami sono una cretina" quando già ero lontano chilometri, presumibilmente perchè il leader del gruppo non sapeva che farsene di lei (e infatti di lì a poco lui si accompagnerà a una sottospecie di fotomodella e lei resterà sola ancora per un po'). Morale: ennesima uscita da perdente.

Quindi, addirittura oltre 1400 euro ?

Paghi 500 euro e oltre di affitto ? Una semplice utilitaria da 2.000 euro senza rate non ti bastava ed il resto ti rimaneva in tasta ?



E certo, già sono la definizione operativa dello sfigato, devo pure girare nella Bianchina di Fantozzi o prendere una baracca in periferia per aggiungere altra sfiga alla mia immagine.


Fatto sta che gente precaria e con lavori veramente peggiori ed umilianti del tuo trovano la ragazza, la scopano e se la sposano pure, quindi è veramente questione di cambiare mentalità.



Ma questo non contraddice ciò che dico: loro la trovano nel loro ceto sociale. Se ci provassi con una di un ceto considerato (ingiustamente) inferiore mi vedrebbe come "troppo-per-lei" e sarebbe l'ennesima uscita da perdente. Se invece ci provassi con una persona con un titolo di studio qualsiasi sopra alla licenza superiore mi considererebbe uno sfigato, perchè ti ricordo che tra i laureati nella scala dei valori c'è la merda, poi la diarrea, poi il vomito e poi l'insegnante.


Tuttavia, per arrivare a diventare un'altra persona, cadiamo sempre lì, ossia devi cancellare il tuo passato dalla mente e praticamente fare l'attore.


Ma se devo fare l'attore devo sapere quale parte recitare. E beninteso, non è una parte relativa agli interessi, ma una parte che mi faccia percepire come interessante e NON come perdente.
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Messaggioda Lena » 16/09/2022, 23:18



JustBreathing ha scritto:
Ho commesso un errore ad aprirmi su parte di quello che mi è stato fatto (sì perchè poi ci sono pure i genitori castranti, le discriminazioni dalla famiglia di mio padre e tutto il resto...) perchè questo mi porterà solo altra pietà. Lena, tu in questo momento cerchi di farmi capire quello che ho ottenuto non perchè ci credi, ma perchè hai pietà di me. Io invece non voglio essere compatito ma voglio che il mondo sappia che sono una persona come le altre e non uno scemo del villaggio.

E finora i risultati da me ottenuti sono da scemo del villaggio che ce l'ha fatta.



Pietà? No, mi dispiace non provo pietà. Oggettivamente non provo proprio niente verso di te perché sei uno sconosciuto.
Ho parlato con dati oggettivi, il mio parere non l'ho mai espresso. Il valore emozionale alle mie parole glielo hai dato tu.

Comunque tutto il resto dei discorsi sono scuse. Non hai bisogno della tua ragazza per andare da un sessuologo. Per la questione budget ci sono i percorsi asl oppure sospendi la terapia psicologica per il sessuologo, se non puoi affrontare entrambe le spese.
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Messaggioda JustBreathing » 17/09/2022, 0:19



Lena ha scritto:


Pietà? No, mi dispiace non provo pietà. Oggettivamente non provo proprio niente verso di te perché sei uno sconosciuto.



Meglio.


Ho parlato con dati oggettivi, il mio parere non l'ho mai espresso. Il valore emozionale alle mie parole glielo hai dato tu.



E i dati oggettivi sarebbero una laurea presa con un votaccio per la quale i miei genitori alla proclamazione SE NE SONO ANDATI DALLA VERGOGNA e un lavoro che come ho detto diecimila volte è quello UNIVERSALMENTE considerato da sfigati?
I dati oggettivi sono la laurea e il lavoro. Il fatto che per te siano passi avanti è già soggettivo, per me la laurea è il minimo sindacale per una persona col mio tipo di doti (non disprezzo chi ha altro tipo di doti, ma io ho quelle intellettive, non so fare altro, intendo questo) e il lavoro per un laureato è il peggiore in assoluto per i motivi spiegati ottocentomila volte.

Comunque tutto il resto dei discorsi sono scuse. Non hai bisogno della tua ragazza per andare da un sessuologo. Per la questione budget ci sono i percorsi asl oppure sospendi la terapia psicologica per il sessuologo, se non puoi affrontare entrambe le spese.


Ci mancava pure il discorso scuse con tutti i soldi che butto per curarmi.

Vediamo se così è più chiaro. Il motivo per cui non vado da un sessuologo, lo ripeto, è che se ci andassi curerei la disfunzione erettile, ma non troverei nessuna con cui sperimentare le cure. La mia ragazza non vuole e non vorrà mai, non esistono per me altre possibilità (e anche qui i motivi li ho spiegati cento miliardi di volte, ma d'altronde a rispondere qua sono o persone abituate al sesso o persone che come me non ne avranno mai la possibilità) e quindi:

- sospendere le cure psicologiche non se ne parla, non per me che abito al settimo piano con quel balcone che era diventato sempre più pericolosamente invitante prima di tornare dallo psicologo
- affiancare un sessuologo a psicologo e psichiatra significherebbe per me la vergogna di essere costretto a utilizzare TRE specialisti per le questioni di minima sopravvivenza.

Poi magari un giorno da sto sessuologo ci andrò pure. Ma questo non cancellerà la mia inadeguatezza. Se invece fossi un altro, e mi CONVINCESSI di essere un altro cancellando la mia persona (e possibilmente il mio nome, ma se non si può potrei considerarmi un omonimo del vecchio me) allora potrei avere la possibilità di vivere come fanno tutti.

EDIT: Sia il mio medico di base che il mio psicologo si sono inoltre espressi in maniera contraria riguardo la possibilità di un sessuologo dicendo che non migliorerebbe la mia situazione.
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JustBreathing
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Messaggioda VeraVita » 17/09/2022, 7:01



JustBreathing ha scritto:
VeraVita ha scritto:Per me, onestamente, è difficile risponderti. Ma non perché non mi piaccia il confronto, non mi piaccia filosofeggiare e via discorrendo. Ma penso di farti solo male dicendoti come credo.


Ci vuole ben altro per farmi male, peggio di così...

Però, ho deciso sempre di risponderti perché, forse sbaglierò, ma sento che hai bisogno di un po' di ascolto e poi, mi hai posto delle domande. Ho deciso di non scriverti in privato, non perché non mi facesse piacere, ma perché penso di non poterti aiutare.


Privato o pubblico che sia, sappi una cosa: stai facendo solo da valvola di sfogo. Un comportamento infame da parte mia, ma più onesto di dirti "hai ragione" poi staccarmi dal forum e vedere che la vita intorno a me è sempre quella.

Io ti ho scritto, come la penso sulla tua situazione e mi dispiace che di molte parole spese, non ne hai beneficiato ma mi hai bella che distrutta.


Mi dispiace, ma la prospettiva di apprezzare lo schifo che ho intorno è l'unica cosa che mi fa più vomitare del suddetto schifo che ho intorno.
E anche qua mi ripeto: vado a vivere da solo, pronto a ricominciare, pronto ad apprezzarmi, risultato: un anno in cui se mi fosse preso un infarto se ne sarebbero accorti tre giorni dopo non vedendomi al lavoro.

Però, ti ripeto che anch'io sono una persona adulta, con le sue idee, seppur discutibili. Frutto, della mia più modesta esperienza di vita. Che non vuole elevarsi a quella universale, quanto un motivo di spunto e riflessione.


Forse non l'ho scritto prima ma non c'è nulla di personale. Le tue idee su di me non hanno funzionato, non c'è nulla di irrispettoso, se mi dici "fai così" e io ti dico "ho fatto così e mi sono ritrovato più solo di prima" a un certo punto non so più che dirti.

Tu mi hai scritto che ce l'hai messa tutta per renderti odioso e antipatico. Ma io non ho percepito questo, sinceramente. Quanto una persona triste e frustrata.


Proprio non ci riesco a mascherare me stesso nemmeno in uno spazio dove nessuno mi conosce e nessuno mi vede. Vabbè, gli esseri umani avranno i sensori...

Ora, io sono del parere che una gerarchia sul dolore non esista, per questo comprendo le tue difficoltà e quanto sia più facile piangersi addosso, piuttosto che lottare per ciò che si vuole. Ma è umano e ti capisco. Anch'io come ti ripeto, sono qui sul forum per delle problematiche. Pure io mi sento molto sola.


Come vedi l'apprezzare te stessa ha funzionato alla grande: sola eri e sola sei. E per inciso, il mio non è piangersi addosso ma prendere atto dei fatti che mi vedono ridotto a scrivere qua per cercare qualcuno con cui parlare.

Ma non per questo considero la mia condizione eterna, oppure, penso di farla finita, o, anche se rimanessi da sola, troverei il lato positivo.


Ecco, questo significa prendere atto della propria solitudine e iniziare a ripetersi di valere comunque. A me non sta bene e non posso farci nulla. Non me ne faccio niente di una vita solitaria, l'uomo è animale sociale, non è fatto per essere un eremita; massimo rispetto per chi lo è, ma non è quello che voglio.

Non fraintendere. Anch'io mi sono pianta molto addosso e ho fatto tutta una serie di errori e anche adesso ho ancora molto da imparare. Però, ecco. Per me, sbagli, se posso, a non avere un minimo di amor proprio.


Puoi, puoi, ma non ti aspettare risposte diverse.

Ma chi te lo dice che sei uno sfigato? La tua compagna?


No, perchè lei E' sfigata. E quindi non conta quello che lei dice. L'opinione di un hikikomori, di un neuroatipico, di un solitario o di un disadattato (tutte cose che io stesso sono tranne la prima) per me conta come quella di un protista.

La società?


Sì. La società. Quella che ti permette di avere persone intorno donne comprese. Io sono un reietto della società e piuttosto che fare come fanno tutti i reietti e iniziare ad esserne fiero preferisco veramente la morte.

Ma perché esistono lavori dove non ci siano difficoltà?


Non mi interessano le difficoltà, mi interessa il prestigio. Se devo faticare che almeno possa ottenerne qualcosa di concreto e non tanti complimenti che non si traducono in un progresso nella mia vita.

Ma è sempre una continua lotta a chi è migliore?


Sì. Oppure ci se ne chiama fuori e si accetta di essere dei reietti, e qui vedi sopra.

Ma supera questa vetta del pensiero altrui, che non ti riguarda.


Io penso di essere un cavallo. E non me ne frega niente di quello che mi diranno, non conta il pensiero altrui, io sono convinto di essere un cavallo e quindi domani andrò all'ippodromo invece che a scuola.

Capisco che non è facile, ma fallo per te stesso. Sai, era il mio sogno diventare professoressa di Lettere. Quanto mi sarebbe piaciuto non sai quanto. Ancora adesso ci penso. Non hai idea, di quanto mi sarebbe piaciuto.


Visto che per te non è mai troppo tardi per fare nulla, iscriviti a un corso di laurea in lettere, prenditi la laurea, entra nelle graduatorie provinciali e il gioco è fatto. Se ti va entra pure almeno una volta in aula durante le lezioni così sentirai tante giovani persone dire che sono talmente entusiasti della prospettiva di insegnare che preferirebbero davvero lavorare nelle fogne.
Se non hai soldi fai domanda per una borsa di studio per reddito.
Non è difficile, no? Tanto qual è il problema, a ogni età si può fare tutto...

E, tu dico queste cose? Ma dai, che tu sei tanto triste e non riesci a ponderare le tue parole o avere il senso della realtà. Penso che tu sia una persona molto bella perché nonostante le difficoltà ti sei laureato e hai un buon posto (lo so, lo so.. ok, calma, eh! Però, alla fine ti ho detto questa cosa e ho pensato potesse fartela un po' riflettere. Volevo anche cancellarla perché me l'avrei detto un milione di volte.. però, dai. Spero, che capirai). Non sei diventato un serial killer nonostante le tue problematiche ma una persona di tutto rispetto (pure se per te non è così).


Una persona di tutto rispetto non è nè sola, nè vergine, nè povera, nè mentalmente disagiata.

Poi, se proprio non ti piace (si lo so che ti piace ma pensi all'opinione degli altri vista da te come un Dio) il tuo lavoro non sei obbligato a farlo. In matematica puoi fare un sacco di cose. Puoi prendere anche una seconda laurea.


Eh beh certo, pure la seconda laurea, io che non ho accesso a borse di studio per reddito. Il mio voto poi fa troppo schifo per un lavoro migliore del mio.

Insomma, di alternative ne avresti. Scrivi pure che vorresti morire prima. Ma come vedi, almeno, al momento devi vivere ;) riempi il tempo a fare qualcosa che ti piace.


Non mi piace nulla, voglio solo il sesso e delle persone che mi considerano leader.

Mi scrivi che non hai molti soldi per fare le cose che ti piacciono e che la tua ragazza ti ha minacciato di lasciarti se sospendi le cure. Per me, scusami, ma potresti pure farti una bella passeggiata in un posto che ti piace. Senza dover spendere soldi.


Sai quante passeggiate ho fatto? E tutte le volte tornavo a casa e piangevo disperatamente perchè ero un alieno sbarcato da Marte su uno strano pianeta con persone che si svagano insieme.

Pure una corsa al parco. Poi, se veramente questa fidanzata non ti fa stare bene salutala. Non è vero che sei destinato solo ad una donna. Pensa che hai già una nuova fantastica relazione. Insomma, per me, tu devi liberarti dell'opinione casuale della gente e volerti più bene. Capisco che stai male e via discorrendo. Ma devi farlo per te stesso. Non ci stai guadagnando nulla. Almeno, da quello che ho capito. Brami alla gloria, ai soldi e al successo.. ma per me le cose più belle sono gli amici e il partner. Si, ok. Tu mi scrivi che sei solo e che alla tua "età" hanno tutti gli amici e si può diventare solo amici avendo certe determinate qualità.. bè, senti. Mi sembra che il mondo sia grande, che non tutti ce la passiamo bene.. che abbiamo tutti le difficoltà. Qualcuno se vuoi, lo trovi. Insomma, ma se non ci credi, non è che io possa far molto. Capisco che non è facile. Capisco pure le sfide della vita. Però, dai. Il mondo è pieno di persone. Non dire che vuoi già morire. Ma cerca di capire il senso. Non pensare che il sesso e i soldi siano le uniche cose importanti nella vita. Insomma, per me, da quello che percepisco ti rendi tu infelice seppur inconsapevolmente.
Te l'avrò detto molte volte e tu mi hai scritto che non vuoi la mia compassione. Ma cosa vuoi? Vuoi essere trattato male? Mi dispiace ma non è da me. Ti capisco molto più di quello che pensi. Ora, per carità, non sono in te. Però, io posso solo dirti quello che la mia più modesta esperienza di vita mi ha insegnato. Che avere pensieri negativi non ci aiuta. Che il dolore ha lo scopo di risvegliarci.
Ed io penso che se non riesci a fare sesso è perché pensi al passato. I tuoi demoni sono ancora presenti perché non vivi proprio la vita che desideri.
Questo penso della tua situazione. Ti proponi obiettivi irrealizzabili perché ti piace essere trattato male seppur inconsapevolmente. Perché pensi di meritare solo dolore. Perché sei attaccato al passato e non sei riuscito a dare un senso.
Ti attacchi così tanto al sesso perché cerchi un piacere temporaneo dove poter scaricare le tue problematiche. Ma quando si sta male, non c'è qualcosa da fare ma da sapere. Poi, dopo si fa qualcosa.
Ti consiglio questo libro che mi piacque tantissimo: "Come ottenere il meglio da sé e dagli altri" Anthony Robbins o dei libri di Louise Hay. Penso che qualche soldino ce l'avrai, non costano molto. Se no, chiedi in libreria. O, se non hai voglia di leggere e impegnarti per stare meglio, se pensi che hai già fatto tutto ciò che potevi, capisco. Ma in generale ti consiglio di non mollare mai!

Tante belle cose


Guarda, mi hai preso per sfinimento e al resto rispondo dopo. Ma non finisce qui.


Veramente, scusami, la nonchalance delle mie parole ma sei tu, che mi stai sfiancando.
Io ti ho detto come la pensavo, ovviamente, non sono in te e non posso sapere ciò che provi. Tu, si lo so, ho capito, raggiunto il messaggio, che hai fatto tutto ciò che era in tuo potere per stare meglio e migliorare ma sei sprofondato in un so quale canto di Dante infernale (perdona sempre la nonchalance). Forse, ti servirebbe una guida per poter risalire o un contro incantesimo da parte di qualche altra persona, oppure penso io, hai semplicemente bisogno di un po' più di amor proprio e di capire dove hai sbagliato. La vita intera è fatta di relazioni. Ne hai persino una con me che ti scrivo. Io ora non voglio dire che sia facile. O, che non ci voglia tempo o altro. Mica bisogna pretendere tutto e subito. Volevo farti capire i lati positivi della situazione, ma se uno, anche solo con il pensiero, prova a farti un po' riflettere e tu, affossi tutto quello che dico, perché tu mi scrivi che ci hai provato, hai messo tutto te stesso, sei rimasto più solo di prima, non vuoi compassione e non so che altro. Allora, mi chiedo cosa vuoi che ti dica? Ti piacerebbe che ti dicessi, che a questo punto è meglio se ti suicidi? Sinceramente, pur conoscendo la tua situazione, seppur in maniera superficiale, mi sento di dirti ma goditi un po' la vita! Ma lascia perdere tutte queste cose. Lascia questa ragazza, con tutto rispetto per le sue qualità, e incomincia a pensare che ti meriti di meglio. Che poi, penso pure, che qualche madre single, quando si fanno i colloqui ci sarà. Insomma, di occasioni per conoscere gente ci saranno. Vuoi o non vuoi. Io penso che forse non ti sei impegnato abbastanza per conoscere gente nuova. Che seppur inconsapevolmente vuoi startene solo perché hai i tuoi traumi. Perchè dovrei consigliare il suicidio o pensare che alla tua situazione non ci sia rimedio perché tu sostieni che mi sbaglio? Io ti ripeto, non sono in te e non conosco le tue problematiche. Però, dai. Togliti il paraocchi seppur con i tuoi tempi e riprovaci. Tenta, impara dai tuoi errori e diventa più forte. Lo so, lo so.. cosa mi dirai: "io ci ho provato, io ho fatto, io vengo considerato una nullità, io ho vissuto l'inferno.. io e io.. " ti ripeto, capisco, mica dico che è facile. Ma se hai scritto qui penso sempre che seppur inconsapevolmente vuoi stare meglio. Quindi, ricomincia. Poi, si, lo so, che ti senti vecchio e ho capito che hai 350 anni. Si, ok, ricevuto il messaggio. Dico solo che dal mio punto di vista nella vita tutto ha un senso. Magari, sbaglierò ma penso che nulla sia caso. Quindi, magari, anche se tu, non ci credi, magari ti sta aspettando qualcosa di molto bello che neanche ti immagini se la vita sta tardando così tanto. Insomma, io si, mi ricordo che mi hai scritto che ad 80 anni non ci vuoi arrivare e tutta una lunga serie di cose. Che per carità. Ti capisco. La vita non è facile per nessuno e ho interamente compreso che tu vuoi solo fare sesso e per te il sesso, i soldi e via discorrendo sono tutto. Ma le vie del signore sono infinite.
Ad ogni modo, potrei pure io, continuare per ore e ore su questo argomento. Avvolorando le mie tesi, fornendoti nomi di libri e tante altre storie. Ma la vita è piena di persone che cadono e si rialzano. Che si pongono domande e si danno risposte. Si chiedono cosa vogliono. Se tu, perdonami, hai standard così bassi, cosa pensi di attirare a te? Se invece hai fede e pensi di meritarti il meglio dalla vita otterrai cose migliori. Tu devi crederci. Anche se la vita ti ha più volte tradito. Devi imparare dai tuoi errori. Poi, è anche vero che se uno alla milionesima volta sbaglia o non ha quello che vuole, forse, c'è qualcos'altro da imparare. Forse, bisogna pazientare.
Fossi in te, agirei in un altro modo. Ma non sono in te. Ma ricordati, sempre che non sei solo. Anche quando ti ci senti e che c'è una grande ricchezza nella solitudine anche se non la riesci a vedere.

Buone cose
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Messaggioda Pastella » 17/09/2022, 9:52



JustBreathing ha scritto:Una delle ultime riflessioni che ho fatto è: se la mia vita mi fa così schifo, cos'è che non mi spinge a cambiarla?
E allora ho pensato a una delle frasi fatte più odiose: segui i tuoi sogni!

In effetti era probabile che in fondo l'inadeguatezza della mia personalità fosse solo frustrazione per vivere una vita che non volevo facendo cose che non volevo fare. Bene, ci ho pensato e soprattutto ho riflettuto su quali fossero i miei sogni...

...e niente, gli ultimi anni di scuola amavo la matematica e senza pensare al futuro ho deciso di iscrivermi a matematica e mi ci sono pure laureato.

Poi ho pensato, ma quale sarebbe stato il lavoro dei tuoi sogni?
E anche qui ci ho riflettuto per giorni, ed era... fare l'insegnante.

Sui motivi di queste due cose non mi dilungo perchè sono stufo di leggere walls of text su quant'è bello insegnare.

Bene, ho seguito le mie inclinazioni quindi e mi trovo ad essere un reietto. Per cui è stato un rinforzo ulteriore alla mia idea di inadeguatezza totale: come pretendevo ciò che voglio (soldi, figa e potere) se il mio sogno era un corso di laurea che ti rende al 95% insegnante e al 5% un topo di biblioteca la cui vita mi farebbe comunque più schifo dell'attuale?

Per cui in questo caso sono i miei stessi sogni a rendermi, ad oggi, inadeguato.

Questo è lo spunto di riflessione: già "segui i tuoi sogni" è una filastrocca di quelle odiose al 100 percento, se poi sono gli stessi sogni a rendere una persona inadeguata, come se ne esce?


Mi ci ritrovo su alcune cose.
Ho scelto quella che pensavo fosse la mia strada. E sono andato avanti nonostante le difficoltà. E ora mi ritrovo a pensare di aver sbagliato tutto. La cosa spiacevole è che le esperienze negative inquinano anche quelle poche buone intenzioni rimaste per tentare di prendere una strada diversa e migliorare.
Magari a te andrà diversamente.

Non sono però d'accordo sul modo granitico con cui presenti la questione. Tra il bianco e il nero esistono tante sfumature in mezzo. Prendi ad esempio fare l'insegnante: un conto è farlo nelle scuole elementari/medie, altro paio di maniche è farlo all'università. O ancora, dare ripetizioni private. Anni fa conobbi un signore, laureato in matematica, che aveva scelto di Non fare l'insegnante nella scuola pubblica ma di fare ripetizioni private e ogni giorno aveva 4/5 ragazzi da seguire. Altro discorso ancora è l'insegnamento in istituti privati, dove si tengono corsi su materie "di nicchia" altamente matematizzate.
Se poi si guarda all'estero le possibilità aumentano a dismisura.

Siamo tutti abbastanza intelligenti da capire che il grosso lo fa la motivazione: se non c'è quella tutto sembra impossibile. E parlo da demotivato cronico.
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Messaggioda JustBreathing » 17/09/2022, 10:05



VeraVita ha scritto:Veramente, scusami, la nonchalance delle mie parole ma sei tu, che mi stai sfiancando.


Ho recuperato le energie e quindi oggi sono pronto alla battaglia e non cedo.

Io ti ho detto come la pensavo, ovviamente, non sono in te e non posso sapere ciò che provi. Tu, si lo so, ho capito, raggiunto il messaggio, che hai fatto tutto ciò che era in tuo potere per stare meglio e migliorare ma sei sprofondato in un so quale canto di Dante infernale (perdona sempre la nonchalance).


E fino a qua ci siamo.


Forse, ti servirebbe una guida per poter risalire o un contro incantesimo da parte di qualche altra persona, oppure penso io, hai semplicemente bisogno di un po' più di amor proprio e di capire dove hai sbagliato.



La scrivo in modo semplice e senza niente di personale.

Anni fa, era il 2015, ho deciso di puntare su me stesso. Mi sono messo a dieta (ero 118 chili e ne ho persi 30) ho curato la postura e iniziato a camminare a testa alta, ho iniziato a vestirmi come mi piaceva e ho imparato a parlare in modo chiaro e scandito (prima parlavo in maniera poco comprensibile per la paura delle persone) Ritrovai l'autostima grazie al fatto che il dimagrimento mi permetteva di mettere i vestiti che mi piacevano e la fiducia nel futuro perchè di lì a poco avrei iniziato a lavorare e quindi avrei avuto l'occasione di ricominciare.

Arrivai nella nuova città ed ero solo. Provai per un mese a uscire e parlare con persone: si giravano dall'altra parte, sbarravano gli occhi con stupore se cercavo di parlare. Provai a fare mille cose: sbattevo contro segretarie che mi dicevano "no, non me ne occupo io" come a dire "vattene subito da qui disadattato del cacchio". Trovai una squadra perchè decisi di ficcarmi nel loro spogliatoio: ci impiegai tre mesi prima che qualcuno mi parlasse. Poi diventammo amici, ma sempre con quel ricordo "eh, ricordo che ti sei ficcato nel nostro spogliatoio!" E ci credo, come avrei dovuto fare se mi si sbarravano le porte?
E comunque si trattava di persone di età media superiore almeno di dieci anni alla mia, sposati con famiglia, per cui fuori dall'allenamento niente socialità.

Come vedi non mi sono limitato a un intervento distruttivo ma ho illustrato la mia situazione. Di lì a poco quel filo di autostima che mi era rimasto dall'aver effettivamente trovato qualcosa (la squadra) sparì quell'estate con la faccenda della ragazza e un mese dopo con un'altra faccenda di cui stavolta però non parlo (riguarda il lavoro) Finii dritto filato in psicoterapia perchè altrimenti sarei finito sotto i binari del treno.

Dove ho sbagliato? Non lo so. Ho fatto di tutto, semplicemente per le persone non ero abbastanza. Non SONO abbastanza. E quando cerco di capire cosa mi manca mi viene risposto che mi manca l'autostima. Ma è un circolo vizioso, io sarei destinato, così come sono, ad essere un disadattato solitario. Mi dispiace dirtelo, davvero, ma a me NON STA BENE.

La vita intera è fatta di relazioni. Ne hai persino una con me che ti scrivo.

Tu non sei una persona, sei un nick. Io non sono una persona, sono un nick. Lo dico perchè se mi avessi visto nella vita reale non so se mi parleresti. Così come se io vedessi te nella vita reale sono sicuro che non potrei trattarti da valvola di sfogo.

Io ora non voglio dire che sia facile. O, che non ci voglia tempo o altro. Mica bisogna pretendere tutto e subito.


Di nuovo: io tempo non ne ho più. Ho un'intera socialità da costruire a un'età in cui certe cose dovrei averle già vissute.

Volevo farti capire i lati positivi della situazione, ma se uno, anche solo con il pensiero, prova a farti un po' riflettere e tu, affossi tutto quello che dico, perché tu mi scrivi che ci hai provato, hai messo tutto te stesso, sei rimasto più solo di prima, non vuoi compassione e non so che altro. Allora, mi chiedo cosa vuoi che ti dica? Ti piacerebbe che ti dicessi, che a questo punto è meglio se ti suicidi?


Mi piacerebbe che tu o altri mi diceste cosa ho che non va, e come ho ampiamente scritto sopra non è l'autostima perchè ho invece imparato che autostimandomi stimerei una persona che ha qualcosa che non va, ma ancora non so cosa. Però mi dispiace, dicendomi che mi manca l'amor proprio mi stai dicendo che devo perseverare in una via che finora mi ha fatto solo tanto, tanto male.

Sinceramente, pur conoscendo la tua situazione, seppur in maniera superficiale, mi sento di dirti ma goditi un po' la vita! Ma lascia perdere tutte queste cose. Lascia questa ragazza, con tutto rispetto per le sue qualità, e incomincia a pensare che ti meriti di meglio.


Quando ho abbandonato le mie amicizie pensavo esattamente quello che pensavi tu: merito di meglio. Il mio migliore amico di allora mi tradì istigando un bullo a bullizzarmi e sputtanando a lui tutte le confidenze che gli avevo fatto. Nessuno degli altri si espose a difendermi, mi difesi da solo e servì solo ad appiccicarmi addosso l'etichetta di cagacazzo. Per questo me ne andai. Meritavo di meglio, meritavo persone che apprezzassero me in quanto me, non me in quanto membro di un gruppo. Ma trovai la solitudine, che non mi ha lasciato più.

Che poi, penso pure, che qualche madre single, quando si fanno i colloqui ci sarà.


Qui mi dispiace ma devo essere più stroncatorio: non intendo approfittare della mia posizione di insegnante per fare conoscenze con persone che si rivolgono a me come professionista che svolge un servizio per loro. Sarebbe profondamente ingiusto. Fermo restando che non voglio figli (altro scoglio che mi frena dal lasciare la mia ragazza perchè non ne vuole neanche lei, e dovrei quindi trovarne un'altra che non ne vuole, restringendo ulteriormente il campo in un mondo in cui le donne sono quasi tutte sposate o fidanzate)

Io a scuola non sono quello che sono nella realtà: sono un professionista che svolge il suo mestiere nella maniera migliore. La persona che sono è diversa dal professionista che paleso. E' profondamente ingiusto approfittarne.
Non intendo inoltre socializzare tra i miei colleghi, per la maggioranza donne attempate e retrograde (sempre perchè l'insegnamento è così un sogno...)

Insomma, di occasioni per conoscere gente ci saranno. Vuoi o non vuoi. Io penso che forse non ti sei impegnato abbastanza per conoscere gente nuova. Che seppur inconsapevolmente vuoi startene solo perché hai i tuoi traumi.


Mi sono già espresso sopra. E lungamente.

Perchè dovrei consigliare il suicidio o pensare che alla tua situazione non ci sia rimedio perché tu sostieni che mi sbaglio? Io ti ripeto, non sono in te e non conosco le tue problematiche. Però, dai. Togliti il paraocchi seppur con i tuoi tempi e riprovaci.

Non ho mai detto che tu dovresti dirmi di uccidermi. Ho detto che per me è un rischio concreto, che è diverso. Proprio perchè voglio vivere ho la consapevolezza che se fossi solo, senza la mia ragazza e senza chi mi segue, potrei commettere uno sproposito alla prossima batosta.

Tenta, impara dai tuoi errori e diventa più forte.


E di nuovo, dove ho sbagliato? Possibile che non sia contemplata la possibilità che sia io ad ESSERE sbagliato?

Lo so, lo so.. cosa mi dirai: "io ci ho provato, io ho fatto, io vengo considerato una nullità, io ho vissuto l'inferno.. io e io.. " ti ripeto, capisco, mica dico che è facile. Ma se hai scritto qui penso sempre che seppur inconsapevolmente vuoi stare meglio. Quindi, ricomincia. Poi, si, lo so, che ti senti vecchio e ho capito che hai 350 anni. Si, ok, ricevuto il messaggio.


Bene, inutile rimarcarlo ancora.

Dico solo che dal mio punto di vista nella vita tutto ha un senso. Magari, sbaglierò ma penso che nulla sia caso. Quindi, magari, anche se tu, non ci credi, magari ti sta aspettando qualcosa di molto bello che neanche ti immagini se la vita sta tardando così tanto.


Tu pensi così, io no. Io pensavo così e sono arrivato alla mia età conciato così. Questo è tutto.

Insomma, io si, mi ricordo che mi hai scritto che ad 80 anni non ci vuoi arrivare e tutta una lunga serie di cose.


No. Io ho scritto che le cose non le voglio a 80 anni perchè non sono sicuro di arrivarci (non è un'età a cui tutti arrivano, considerando anche che io fumo come una fabbrica e bevo più caffè di una macchinetta della Lavazza) e perchè le cose voglio godermele nel pieno delle mie possibilità psicofisiche e non in un'età in cui sarò presumibilmente debilitato.

Che per carità. Ti capisco. La vita non è facile per nessuno e ho interamente compreso che tu vuoi solo fare sesso e per te il sesso, i soldi e via discorrendo sono tutto. Ma le vie del signore sono infinite.


A me sembra che tu sia molto ingenua. Non è una critica, non è un aggettivo dispregiativo, vorrei esserlo anche io. Tu credi nel lieto fine, io ci credevo, e la cosa brutta è che una parte di me ci crede ancora e per questo continuo questo botta e risposta. Ma sperare nel lieto fine mi porterebbe a non muovermi, a non cercare di migliorare perchè questo lieto fine finora non è arrivato.

Se tu, perdonami, hai standard così bassi, cosa pensi di attirare a te?


Cerchiamo di cambiare punto di vista sui miei standard che tu ti ostini a definire bassi.

Una bellissima canzone dei The Smiths è Please please please let me get what I want, una delle canzoni più belle e apprezzate della storia. Il suo autore, Morrissey, personaggio molto, ma molto discutibile perchè razzista e retrogrado ma che quando scrive le canzoni si trasforma in un poeta, la scrisse perchè stufo degli apprezzamenti al suo talento di musicista che però non gli portavano nulla; voleva essere una popstar ed essere famoso. Quindi scrisse il bellissimo "per una volta nella vita datemi quello che voglio, Dio sa che sarebbe la prima volta" come a dire "ad essere talentuoso ci ottengo solo la nomea di genio, datemi la fama, fatemi vedere com'è".

Morrissey aveva degli standard bassi a voler essere una specie di Madonna? Probabilmente sì.
Io ho degli standard bassi a voler ottenere cose materiali come il sesso e i soldi? Probabilmente sì.
Ma essere il buono, l'intelligente, il sensibile, comporta una solitudine tremenda e io non ne posso più. Fatemi sperimentare quindi l'essere stupido, magari starò male lo stesso, ma il dubbio mi tormenta.

Se invece hai fede e pensi di meritarti il meglio dalla vita otterrai cose migliori. Tu devi crederci. Anche se la vita ti ha più volte tradito. Devi imparare dai tuoi errori. Poi, è anche vero che se uno alla milionesima volta sbaglia o non ha quello che vuole, forse, c'è qualcos'altro da imparare. Forse, bisogna pazientare.


Per l'amor di Dio basta con questa pazienza. Parli come la mia ragazza. Ma la mia ragazza è ingiusta a parlarmi così perchè lei ha avuto la possibilità di fare ciò che voleva, l'ha fatto e ora ha deciso di vivere da sola. Non è la mia situazione.

Fossi in te, agirei in un altro modo. Ma non sono in te. Ma ricordati, sempre che non sei solo. Anche quando ti ci senti e che c'è una grande ricchezza nella solitudine anche se non la riesci a vedere.

Buone cose


Mi dispiace, ma questa storia della ricchezza della solitudine mi sembra troppo una favola che si racconta chi è solo per evitare di impazzire. Forse dovrei farlo anche io, ma davvero questa ricchezza non la vedo, e sono solo ormai da quasi dieci anni.
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Messaggioda JustBreathing » 17/09/2022, 10:34



Pastella ha scritto:
Non sono però d'accordo sul modo granitico con cui presenti la questione. Tra il bianco e il nero esistono tante sfumature in mezzo. Prendi ad esempio fare l'insegnante: un conto è farlo nelle scuole elementari/medie, altro paio di maniche è farlo all'università. O ancora, dare ripetizioni private. Anni fa conobbi un signore, laureato in matematica, che aveva scelto di Non fare l'insegnante nella scuola pubblica ma di fare ripetizioni private e ogni giorno aveva 4/5 ragazzi da seguire. Altro discorso ancora è l'insegnamento in istituti privati, dove si tengono corsi su materie "di nicchia" altamente matematizzate.
Se poi si guarda all'estero le possibilità aumentano a dismisura.

Siamo tutti abbastanza intelligenti da capire che il grosso lo fa la motivazione: se non c'è quella tutto sembra impossibile. E parlo da demotivato cronico.


Il mio problema è un altro: io ho fatto anche ripetizioni private e ho lavorato anche alle superiori, ma quello che più mi piace fare è lavorare con i ragazzini delle medie. L'ho sperimentato questa settimana col ritorno a scuola: io coi ragazzi sto bene, mi rendono tutti felice, e questo mi dà ogni giorno la forza per lasciare i miei problemi fuori dall'ingresso della scuola e occuparmi dei loro.

Però questo mi porta, come ho già detto troppe volte, ad essere considerato un perdente. Infatti il "che bello fare l'insegnante" l'ho sentito solo qui e in generale solo ogni volta che mi lamento della mia situazione; per il resto ho sentito solo tanti "ma non ti senti sprecato?" se andava bene.
Il fatto che la scuola sia totalmente in mano ad attempate retrograde ultracinquantenni è la dimostrazione finale di quanto il mio mestiere sia considerato da sfigati (e infatti i pochissimi giovani che lo svolgono sono persone che fanno altro nella vita e vengono a scuola per avere lo stipendio sicuro lavorandoci con l'attitudine da "tanto io faccio molto meglio di questo")
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JustBreathing
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