“Vai da uno psicologo e impara ad acccettarlo”

[Navigator63]

1)sono d’accordo con te, penso che la chirurgia estetica sia una caxxata

Preciso che io non ho detto questo. IMHO la chirurgia estetica:
- A volte ha senso, specialmente se il difetto è importante o suscita reazioni forti negli altri.
- A volte è superflua, cioè serve a ben poco ma se proprio non hai di meglio in cui spendere i tuoi soldi...
- A volte non ha senso. Per esempio se ti detesti solo perché hai qualche rughetta o sei stempiato, è ovvio che il vero problema non sta nel difetto.

Poi ognuno coi suoi soldi ci faccia quello che vuole.

5)riguardo l’accettare le proprie menomazioni, no, direi che lo psicologo non serve a niente.

Qui ti sbagli.
Specialmente se una menomazione non la puoi risolvere, un terapeuta può aiutarti a farci pace e conviverci con più serenità (come ha detto anche @Massimiliano89).

Tanto se non puoi risolverla, non è che odiarla e dannarti l'anima ti porti alcun beneficio. Anzi.
Le guerre contro se stessi (o una parte) portano sempre alla sconfitta.

[elle8n]

Io ritengo che la chirurgia estetica, se usata solo come vezzo, non ha veramente senso.
Conosco una ragazza che si è rifatta (senza necessità apparente) diverse volte esaurendo quasi tutti i suoi risparmi.
Ma al contempo conosco una signora che ha dato fondo ai suoi risparmi per rifarsi il seno dopo un tumore che glieli ha tolti entrambi: questo lo capisco. per lei era una sofferenza, non si sentiva più donna e rispetto la sua scelta.

Io non penserei mai di ricorrere alla chirurgia estetica per qualche difettino, siamo esseri umani non esiste la perfezione.

[Spazz]

Credo che la chirurgia estetica sia un argomento altamente soggettivo visto che tutti qui la schifano ma intanto è un'industria multimilionaria con stati che si specializzando offrendo soluzioni a basso costo creando il fenomeno del turismo estetico.
Per quanto mi riguarda anche io preferisco un corpo più naturale possibile senza interventi invasivi che stravolgono la fisionomia di una persona ma credo non ci sia nulla di male nei piccoli ritocchi.
Di base la cosa migliore sarebbe accettare il proprio corpo e l'invecchiamento e qui la psicologia svolge la sua parte ma la tecnologia(in questo caso chirurgia estetica) non è un male in sé per sé.
Può essere utilizzata per malformazioni, gravi incidenti ma anche miglioramenti di parti di sé che non si gradiscono, con misura e in minima parte.
Un'altro discorso è trasformare completamente il proprio corpo ed utilizzare la chirurgia per colmare un vuoto psicologico.

[Cordis]

Puoi fingerti autoironico è sicuro di te, ma è solo finzione, sopratutto in una società dove si fa il confronto con il resto del mondo per qualsiasi caxxata e la gente si deprime solo perché solo perché ha la cellulite o non va nei ristoranti di lusso tutte le sere.

Capisco perfettamente, come comprendo (almeno una fetta de) le sofferenze che ne seguono. Poi ognuno reagisce a suo modo, in base all'intensità delle emozioni negative, quando va male uno arriva ad essere distruttivo o autodistruttivo...
Avere una reazione è importante, pero poi dovete capire che l'unica soluzione è ABBASSARE l'intensità delle emozioni negative, altrimenti uno continua a star male e basta...
Alora, io non sono qui a dire di saperne più degli altri, ne di avere risposte che altri non hanno, tantomeno di avere le soluzioni a tutti i problemi... si, magari... e mi rendo pure conto che spesso finisco per ripetermi
Però la sofferenza è tanto brutta ed è brutto tenersela dentro, è inutile ricamarci sopra o reagire ad essa se poi quella continua ad essere li, bisogna abbassarla. La magia non esiste, la religione non mi interessa, le "terapie alternative" sono acqua fresca, psicoterapia e psicofarmaci invece stanno li, possono essere usati, non hanno effetti miracolosi, come non ce l'ha la medicina tutta, ma possono curare il dolore e se il dolore cala, possiamo riprenderci cose, di noi, che avevamo perduto.
Scusate eh, ma a volte mi sento obbligato a rispondere.

[Mark91]

Qualche giorno fa leggevo su Instagram i commenti alla foto di un personaggio pubblico (donna, bella, rifatta)
Un’utente commentava con “preferisco andare dallo psicologo ed imparare ad accettare -non ricordo cosa- piuttosto che ricorrere alla chirurgia estetica e via dicendo”

E se non parlassimo di chirurgia estetica ma di una malformazione vera e propria? Se il problema non fosse la cellulite o un naso storto ma uno strabismo?
Come potrebbe aiutarti lo psicologo?

Comunque bisogna accettare ciò ce non si può cambiare.

Ed è qui il problema, ACCETTARE volontariamente una cosa è IMPOSSIBILE, come dicevo in qualche risposta precedente, 2 sono i casi di fronte a qualcosa che non puoi cambiare:
- NON TE NE FREGA NULLA
- NON L' ACCETTI
l' accettazione di un problema non esiste, al massimo si può FINGERE di accettarlo, che indubbiamente ricade nel secondo punto sopracitato, con conseguenza psico-comportamentali DEVASTANTI (come nel mio caso).
La gente in carrozzina, o peggio quelli proprio "storpi" passami il termine che gironzolano su Tik Tok, che fanno dell' auto-ironia spinta sulla propria condizione portandola ad un livello leggero e divertente, NON ACCETTANO LA LORO CONDIZIONE, MA FINGONO DI ACCETTARLA, cosi facendo però alla lunga cedono mentalmente, tranne nel caso in cui il soggetto in questione abbai qualche ritardo mentale per cui non si rende semplicemente conto della propria situazione, ma quello è un caso a parte.

Ho pure ripreso a fumare (cosa che avevo smesso da tempo) pare sia l' unica cosa che mi tiene non calmo ma quasi, quando ho attacchi d' ira repressa, mi accendo una iqos (almeno fanno meno male delle sigarette) e mi tranquillizza leggermente...sempre meglio di quella merda di XANAX che quel miserabile di uno psichiatra mi ordinò...

[Cordis]

2 sono i casi di fronte a qualcosa che non puoi cambiare:
- NON TE NE FREGA NULLA
- NON L' ACCETTI

Sisi certo, ma c'è un altro problema, il vero problema:
non permettere più a quella cosa di farmi sentire male!


"quella cosa" mi causa già tanti problemi: io non gli permettero più di farmi soffrire gratis!

[Mark91]

2 sono i casi di fronte a qualcosa che non puoi cambiare:
- NON TE NE FREGA NULLA
- NON L' ACCETTI

Sisi certo, ma c'è un altro problema, il vero problema:
non permettere più a quella cosa di farmi sentire male!


"quella cosa" mi causa già tanti problemi: io non gli permettero più di farmi soffrire gratis!

ok, che tradotto significa: REPRIMERE QUELLA COSA, ossia rientri nel secondo punto, non l' accetti, sai cosa succede quando reprimi per troppo tempo?- Distrubi psicosomatici (anche gravi) il corpo "impazzisce" causando, colon irritabile, gastrite, sfoghi, occhi secchi, attacchi di panico, tachicardie ecc...
- problemi psicogici e psico-sociali DEVASTANTI, dall' esterno ti vedono come quello strano, quello ritardato o disadattato, o nel mio caso mi scambiano pure per un ubriacone a volte dato che la mia postura quando cerco di contenere un forte disagio sociale, diventa a dir poco goffa ed impacciata. e no non lo dico per dire, mi è capitato di sentire urlarmi "bevi menooo" oppure "ha bevuto acqua quello li, guardalo guardalo *risatina*" quando l' unica cosa che avevo bevuto era stata un thè al limone
Poi uno non deve avere pensieri omicidi o non deve godere della morte altrui....

IO DA OGGI IN POI GODO GODO GODO PER TUTTE LE DISGRAZIE CHE CAPITANO AL PROSSIMO GODO c***o! GODO SE QUALCUNO SI AMMAZZA IN MOTO; GODO NEL VEDERE INCIDENTI MORTALI E RIDO c***o RIDO RIDO RIDO FINO ALLO SFINIMENTOOOOOOOO
GODO DI QUEL RAGAZZINO DI 13 ANNI A CATANIA CHE HA ACCOLTELLATO IL BULLO CHE LO TORMENTAVA; PREGO OGNI GIORNO CHE IL BULLETTO MUOIA MA MUOIA MALE SOFFRENDO COME UN CANE! COME SPERO MUOIANO TUTTI I PREPOTENTI DEL MONDO

ECCO CHE c***o SUCCEDE A REPRIMERE PER 32 MERDOSI ANNI CHE SONO AL MONDO!

[Cordis]

ok, che tradotto significa: REPRIMERE QUELLA COSA, ossia rientri nel secondo punto,

Nono reprimere non funziona, ci ho provato. Si, uno finisce per sentirsi ancora peggio.

È difficile andare a risponderti nello specifico dei fatti della vita, dato che me e te siamo molto diversi, le esperienze tue e mie sono molto diverse.
Il giorno più brutto della mia vita? il giorno in cui tornai a casa e mia madre si era impiccata con un cavo elettrico.

Psicoterapia significa che ho imparato ad "accorgermi" di come mi sentivo
Psicofarmaci significa che mi sono sentito in coma peso (niente di nuovo per me) per un po' di giorni, dopodiché mi sono accorto che quelle emozioni terribili che sentivo prima... non le sentivo più! NON LE SENTIVO PIÙ!

Dopodiché ho potuto, per la prima volta, decidere cosa volevo fare della mia vita: per primo ho cominciato a godermi le piccole cose quotidiane.

Nel caso tuo cosa potrebbe significare? Non so, provo a immaginare: tu sembri meno strano, dato che non hai dolori interiori che ti tirano di qua e di la, quindi attiri meno l'attenzione, percui è più raro che qualcuno ti noti facendo battute. Poi, sempre perché non hai dolori interiori che ti tirano di qua e di la, quando qualcuno ti sfotte, tu riesci ad avere lo spirito di dargli una risposta a tono (e qui non ho bisogno di fare esempi, puoi sbizzarrirti), dopodiché ti senti soddisfatto come un topo nel formaggio. Infine, se qualcuno si mostra minaccioso, tu non hai nessuna paura (ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare: chi sei tu, mezzasega!).

Poi non mi viene altro, ma si potrebbe continuare all'infinito.

[Anonimanessuno]

Qualche giorno fa leggevo su Instagram i commenti alla foto di un personaggio pubblico (donna, bella, rifatta)
Un’utente commentava con “preferisco andare dallo psicologo ed imparare ad accettare -non ricordo cosa- piuttosto che ricorrere alla chirurgia estetica e via dicendo”

E se non parlassimo di chirurgia estetica ma di una malformazione vera e propria? Se il problema non fosse la cellulite o un naso storto ma uno strabismo?
Come potrebbe aiutarti lo psicologo?

Comunque bisogna accettare ciò ce non si può cambiare.

Ed è qui il problema, ACCETTARE volontariamente una cosa è IMPOSSIBILE, come dicevo in qualche risposta precedente, 2 sono i casi di fronte a qualcosa che non puoi cambiare:
- NON TE NE FREGA NULLA
- NON L' ACCETTI
l' accettazione di un problema non esiste, al massimo si può FINGERE di accettarlo, che indubbiamente ricade nel secondo punto sopracitato, con conseguenza psico-comportamentali DEVASTANTI (come nel mio caso).
La gente in carrozzina, o peggio quelli proprio "storpi" passami il termine che gironzolano su Tik Tok, che fanno dell' auto-ironia spinta sulla propria condizione portandola ad un livello leggero e divertente, NON ACCETTANO LA LORO CONDIZIONE, MA FINGONO DI ACCETTARLA, cosi facendo però alla lunga cedono mentalmente, tranne nel caso in cui il soggetto in questione abbai qualche ritardo mentale per cui non si rende semplicemente conto della propria situazione, ma quello è un caso a parte.

Ho pure ripreso a fumare (cosa che avevo smesso da tempo) pare sia l' unica cosa che mi tiene non calmo ma quasi, quando ho attacchi d' ira repressa, mi accendo una iqos (almeno fanno meno male delle sigarette) e mi tranquillizza leggermente...sempre meglio di quella merda di XANAX che quel miserabile di uno psichiatra mi ordinò...

Esatto, la penso anche io così. Fare tutta quell’autoironia sui social per condizioni al limite del vivibile è solo finzione. Capisco che avere della gente che interagisce con te sotto ogni post possa farti sentire meglio, infatti fanno bene, altrimenti sarebbero persone estremamente sole.
Comunque per me è anche ridicolo che qualcuno non accetti il suo corpo perché non hai tutti i criteri di perfezione.

[Navigator63]

2 sono i casi di fronte a qualcosa che non puoi cambiare:
- NON TE NE FREGA NULLA
- NON L' ACCETTI

Ne esistono almeno altri tre:
1. Combatti contro quella cosa - ma invano ("Lottare coi mulini a vento" stile Don Chisciotte)
2. Ti rassegni, ma controvoglia o con rammarico
3. Ti metti il cuore in pace e l'accetti.

Ora, che tu non concepisca l'opzione 3 non vuol dire che sia impossibile: vuol dire che tu non sei in grado, o che non l'hai mai sperimentata.
Solo perché io non so suonare il violino, non significa che nessuno può

Certo è difficile, e molti non riescono; ma altri sì.
E non si tratta di raccontarsela. Io l'ho provato e so che è reale, altre persone idem.

L'accettazione è impossibile in alcuni casi:
- Quando uno è completamente concentrato sulle sue emozioni negative (come tu sembri essere): in questi casi le emozioni ci legano al problema, per cui non siamo capaci di "lasciarlo andare".
- Quando il problema è parte della nostra identità (del "Chi sono io"): per cui se lo lasciassimo andare, non sapremmo più chi siamo.
- Quando siamo posseduti da una "ferita dell'ingiustizia" ("Mi hanno fatto cose terribili e non potrò mai perdonarli"): allora sentirsi dalla parte della ragione o pareggiare i conti, diventano molto più importanti dell'essere felici o del vivere in pace. (*)

(*) Per approfondire il dilemma del terzo punto, si può cercare "Preferisci avere ragione o essere felice?".

Naturalmente tu sei libero di credere in ciò che preferisci