Che ne pensate?...

Inviato:
21/05/2014, 1:24
da Ahsk1
Salve. Mi chiamo Adrian ed ho 22 anni. Sono paurosamente insicuro, timido e senza un briciolo di autostima.
Uno simpatico, insomma, viene da pensare. Già..
Il mio problema, in poche spicciole parole, per dire qualcosa che potrei dire utilizzandone cinquemila, è che vorrei, arrivato a quest'età praticamente lindo e candido, all'altro sesso Rimorchiare, insomma. Cioè, anche solo poter parlare con una ragazza. Perché non sono capace, perché mi manca.. autostima, sicurezza e blablabla. Io mi vedo molto, molto brutto, e la mancanza di "conferme" o meglio di qualcuno che mi "dimostrasse" il contrario, l'ho sempre pensato. Però io vorrei, insomma, socializzare, cercare di conoscere gente, persone, ragazze. Ma ho paura. Lo so, lo so, non frega niente e nessuno. Però, insomma, vorrei un parere da te che leggi, se ti va. Su di me. Sono solo poche foto, lo so, non ne ho altre perché non mi piace farne. Queste son quelle che ho, vorrei, come dire "la verità" se a qualcuno interessa dirmela.. Lo so che sono solo 3 foto e che si capisce ben poco, però già qualcosa insomma.. Sono le 2.20 di notte, non avrei mai il coraggio di postare una cosa del genere, ma preso dalla sbronza e dall'erba, lo faccio. Beh, grazie a chi risponderà... Giudicate voi.
Che ne pensate?...

Inviato:
21/05/2014, 11:35
da Ahsk1
Il problema è che io, da sempre, ho sempre creduto al contrario. Non sono mai stato, come si dice "vanitoso" non ho mai pensato molte cose positive su di me, ma insomma, nemmeno negative, ero abbastanza neutro. Però, nel corso degli anni ho avuto solo conferme per quanto riguarda il lato negativo, e mai per le cose belle. Per quelle solo parole, al massimo. Ma neanche..
Non ho mai avuto una ragazza, per esempio, e nemmeno qualcosa di simile, purtroppo. E già questo mi dispiace un po'. Poi, tante piccole cose, alcune delle quali, posso ammettere, colpa mia. Per esempio il fatto che, qualche anno fa, alle superiori, avevo i capelli lunghi, mi vestivo da "punk", cioè male, non mi curavo, ed andavo in una scuola, cioè un tecnico commerciale, e li ero visto proprio male, da tutti. E non è stato piacevole. Si, è stata colpa mia che non mi ero "uniformato", anzi tutto il contrario, però mi è rimasta in testa, questa cosa dell'essere evitato e visto come.. si un "mostro"..
Poi tante tante altre piccole cosette mi hanno portato a vedermi come caso impossibile.
Quando un mio amico con cui uscivo, portava qualche volta delle sue amiche, è capitato un paio di volte, ecco io nel gruppo mi vedevo inesistente, come se non ci fossi, nel senso che non mi si considerava proprio.. ma è molto difficile da spiegare.
Lo stesso amico, una volta, eravamo in giro io lui ed un'altro, eravamo sbronzi, e questo amico dice una cosa del tipo: "io con te Giò mi metterei insieme, se fossi una donna, con Adry invece non lo farei mai" (Adry sono io ovviamente) lo disse così, per dire, per essere simpatico, non lo so, ma mi rimase dentro da allora... perché era ubriaco, perché l'ha detto così, senza pensarci, ed era sincero.
Un'altra sera, eravamo sempre noi tre, ed anche un'altra ragazza. Stavamo parlando del più e del meno, ad un certo punto quando capitiamo sull'argomento ragazze, non ricordo bene perché, io dico una frase del tipo "si è più probabile che "Ale" trovi una ragazza prima di me, io non l'avrò mai.." Ed "Fede", il ragazzo dell'altra volta, dice "che brutto saperlo e dirlo così.." già... del tipo che era d'accordo e lo sapeva. Insomma, ma si può dire una cosa così? Ad un amico? E' stato sincero, per carità, io per primo l'ho detto, ma sentendo queste cose, come posso avere un poco d'autostima? Di credere diversamente? *Ale, quello del paragone, è un ragazzo con gravi problemi di peso, un mio amico, lui sta tutto il giorno in casa, è un bambinone, insomma dire "la trovo dopo di lui" è parecchio brutta come cosa..*
Durante gli anni vedevo loro che conoscevano ragazze, ci parlavano, ridevano scherzavano. Io no, mai, ma mai accidenti, e non sapevo come facessero e come io potessi fare. Fede mi raccontava a scuola che ha conosciuto una ragazza, e dopo anche poco tempo si toccavano e cose così, insomma, lei ci stava. Io non..
Una nostra ex compagna di classe, mi ha raccontato lui, una volta che si sono visti, gli ha chiesto di uscire insieme, lui ha rifiutato. Perché aveva già quella a scuola ed era anche quasi fidanzato con un'altra. Cioè.. a me mai nessuno. Come posso non pensare di avere qualcosa che non va? Tutti casi sono?
Tutti i miei amici sono fidanzati ora, e non è che sono invidioso (oddio, un po' si) perché non è questo il punto, il punto è che loro, come me, non hanno mai fatto niente, non se le sono cercate, per caso in effetti, ma tutti loro sono stati cercati dalle ragazze, che hanno fatto il primo passo mentre loro stavano li ad aspettare. A me non è successo. Ok, ok, è un caso, ma accidenti un caso, due, tre, quaranta, magari non è un caso, magari dipende da me, che sono un cesso, e pure antipatico, no? Come si può non pensare questo? Chi non lo penserebbe.
Mi sono sentito come l'ultimo che viene chiamato, in palestra, a fare un gioco di squadra. Avete presente? Quando si fanno le squadre e si chiamano uno alla volta, da quelli più bravi a quelli meno bravi, ecco.. se tu vieni chiamato sempre per ultimo, una volta sarà un caso. Ma se vieni chiamato per ultimo per giocare a calcio, anche a basket, ed a qualsiasi gioco. Magari succede lo stesso anche nei lavori di gruppo, nei "laboratori" cioè, accidenti, dopo un po inizi a pensare che hai qualcosa che non va, o no? Come può non calarti l'autostima e la tua idea su di te? E' impossibile.
Come quelli sopra potrei scrivere altri, davvero, 200 esempi simili, ma non è il caso, ho già scritto troppo così...
Adesso, invece, da quando sono "caduto in depressione" che spero depressione non sia, perché non lo so, comunque da quando sto male e, dopo vari mesi che mi sono isolato per non farmi vedere, ho deciso, in vari modi, di parlare un po' con le persone che conoscevo, che sono, tanto per cambiare, tutti uomini. E.. ho chiesto un po' di me, cosa ne pensassero, ho raccontato, cercando di non essere troppo patetico, del fatto che mi sento molto insicuro ecc.. sapete cosa tutti mi dicono?
"Secondo me Adry ti sottovaluti troppo, potresti approcciare chiunque".
"Adry tu sei normale, anzi sei anche bello e non hai nulla da lamentarti"
"Non è vero che non sai parlare con la gente, secondo me sei molto discorsivo e simpatico"
"Adry tu non hai idea di quanto tu sia fortunato, sei alto, magro, hai gli occhi azzurri, i capelli biondi, dei bei lineamenti, un bel sorriso, denti perfetti, ma di cosa ti lamenti?"
"Io credo che il tuo problema sia l'insicurezza, non sei per niente male come dici di essere, anzi la mia ragazza dice che sei anche carino"
E cose del genere. Posto su questo forum e mi sento dire, ok che è solo una foto, ma mi sento dire quello che avete scritto. Ora, è normale pensare che c'è qualcosa che non va, giusto? Com'è possibile che per tutta la mia vita nessuno mi abbia, prima che io chiedessi, disperato e con l'autostima così come la sicurezza a 0, mai detto delle cose così? Cavolo, perché il mio amico Luca non ha detto "Adry io mi fidanzerei con te e non con Fede" ma ha detto il contrario? Come mai? Anche Fede, perché ha dovuto dire "che brutto saperlo e dirlo" non poteva dirmi prima cose come "Secondo me sei normale e simpatico ed è solo nella tua testa" prima che mi vedesse in questo stato schifoso, perché non l'ha fatto? Come faccio io a credergli, come?
Come mai, mai nessuna ragazza ha dimostrato un minimo, io non dico qualcosa di "esagerato" ma un minimo, minimo interesse per me, mai, MAI, come mai? Se sono così come mi descrivono, perché non è mai successo, perché succedeva a quelli intorno a me, ed a me no? Come mai? E poi mi dicono "sei come il principe azzurro" ma vaff******......
Cioè io non riesco più a capire, proprio ho il cervello che.. accidenti, mi dicono tutti che se "ci provassi" provassi ad approcciare una ragazza, a chiedere di uscire, insomma per una cosa tranquilla e cose così, avrei sicuramente successo con "chiunque", e me lo dicono, ma accidenti come faccio io a crederci se prima non mi è mai successo niente, mai una mezza parola per farmi credere questo, come faccio io a non pensare che sono solo parole vuote, dette per pena nei miei confronti?
E come faccio, accidenti, anche se facessi finta di crederci, che fosse così, a farlo davvero, quando io, e non posso farci niente, mi vedo un mostro, io mi vedo uno scarafaggio e, non esagero, io sono convinto che perfino a toccarmi alla gente faccia schifo, perfino chi conosco, figuriamoci una che non conosco.
Mi sento un po' preso in giro, intendo proprio dal destino, non capisco più niente... si, la verità è che sono uno come tanti, normale, ne più e ne meno. Sarà così, però, uno come tanti, ne più e ne meno, con tutte le insicurezze e paure consolidate così affondo dentro, è difficile che riesca davvero a credere di piacere a qualcuno.. è molto, molto difficile, e non so come fare. Lo so che non ci sono risposte. O aiuti che si possano ricevere, era solo uno sfogo.. accidenti mi sentirei meglio a sentirmi dire che sono un cesso punto e basta. Almeno mi metto il cuore in pace e finisce li. Perché come dire, avere il dubbio, sentirsi dire "potresti se volessi" mentre io ho sempre pensato, sempre saputo, mi è sempre stato confermato che "non potrei nemmeno se lo volessi" mi uccide, quest'idea.
Ecco perché ho voluto scrivere ed inviare quelle foto.. grazie a chi leggerà.