Salve.
Credo che molti in questo sito conoscano bene la tua sensazione; per un motivo o per un altro (spesso le persone ci credono stupidi quando in realtà siamo troppo buoni, questo mi sembra il tuo caso) ci ritroviamo addirittura isolati dal mondo.
Chi siamo? Abbiamo l'impressione di non essere nessuno e ciò ci porta all'insoddisfazione, la depressione, il feeling di solitudine e di angoscia. E soprattutto ci sentiamo vuoti, il niente.
Le delusioni e le cattive esperienze ci sminuiscono e ci fanno sentire deboli e inutili.
"Non sono un buon amico, non servo a nessuno, quindi che senso ho?"
Come superare tutto questo?
In primis, cambiando la situazione attuale, il tuo comportamento nei confronti degli altri (come hai potuto notare c'è qualcosa che non funziona, e capisco che "cambiare" è più facile a dirsi che a farsi).
Ed in secondis, riflettendo sul fatto che noi NON siamo come gli altri ci vedono o come ci dipingono; noi siamo come pensiamo di essere, come VOGLIAMO essere.
Se tu ti senti depressa, tu sei depressa. Se tu ti senti vuota, tu sei vuota.
Ma se tu ti senti speciale e vedi la tua vita (con tutte le esperienze belle e brutte che siano) come una cosa speciale, allora tu lo sei ed essa lo è.
Questo è essenzialmente il principio di base del cambiamento (modificare le proprie concezioni del sé e degli altri ed allo stesso tempo migliorare il proprio comportamento per favorire l'integrazione sociale in accordo col tipo di società stessa dentro cui ci troviamo).
Ti invito a riflettere su una cosa: perché sentirsi tristi? Siamo soli?
Ma in giro per questo mondo c'è chi si sente triste perché è povero e non riesce a mangiare. Qualcuno perché è senza lavoro, altri perché hanno una grave malattia invalidante che rende pessima la qualità della propria vita.
C'è chi si lamenta poi perché è solo.
Come vedi, noi non decidiamo dove nascere e come nascere, saremo soddisfatti della nostra vita soltanto quando la accetteremo per ciò che è, per ciò che ci è stata data.
Ma questo non deve assolutamente significare che dobbiamo buttarci nelle mani del CASO e stare a vedere dove ci porta; al contrario, dobbiamo ingaggiare battaglia per mirare alla nostra autorealizzazione.
Solo così l'uomo cresce e la società cresce con esso.
Lottare. C'è chi lotta per avere un lavoro. C'è chi lo trova a occhi chiusi (raccomandati).
Allo stesso modo ci sono i nostri cari politicanti che tranquillamente vedono i loro portafogli gonfiarsi, e ci siamo noi poveri cittadini che dobbiamo lavorare per il nostro stipendio da fame.
Ci sono coloro che sono praticamente circondati da tutti i tipi di persone possibili (amici e amori), e poi ci siamo noi che dobbiamo lottare per farci magari un solo amico.
Quell'amico che ci faremo sarà speciale, e noi saremo speciali per lui.
Cosa c'è di più bello di questo?
Perché lamentarsi e sentirsi soli, angosciati o depressi? è tutto uno scherzo della nostra mente.
Trova la linfa vitale che è dentro te e il carburante che ti permette di tenere accesa la tua soddisfazione.
Capisco che ti possano sembrare "belle parole" buttate qui così, ma io stesso ho messo in atto il ragionamento per sentirmi meglio (e funziona bene!).
Einstein diceva:
"L'amore porta molta felicità, molto più di quanto struggersi per qualcuno porti dolore"
Vale anche per la vita: saremo molto più felici amandola per ciò che è (e lottando allo stesso tempo per migliorarla), e ne saremo molto di più di quanto soffriremmo struggendoci per essa.
Tieni duro