La mia vita

Ci rivolgiamo a tutti coloro che sono arrabbiati e vogliono sfogare la propria rabbia per eliminarla in modo innocuo, grazie allo sfogo scritto.
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La mia vita

Messaggioda Abajo » 08/03/2015, 3:18



Salve, mi piacerebbe avere la possibilità di raccontare alcuni degli episodi che più mi hanno segnato nella mia vita.

Periodo dell'asilo:
Non ricordo nulla. Tuttavia mia madre, una volta cresciuto, mi disse che tornavo sempre a casa pieno di lividi, ed era per questo che all'epoca facevo di tutto per non andarci mai.

Periodo delle elementari
Fino ad ora il miglior periodo della mia vita. Sicuramente il più tranquillo. A scuola mi ero fatto diversi amici, mentre nel tempo libero frequentavo quotidianamente mio cugino e insieme ci divertivamo un mondo. Tuttavia c'era una insegnante che appena trovava il minimo motivo, ti urlava contro. Non ero l'unico eh, lo faceva con tutti. Ti dimenticavi di mettere il nome in una verifica? Ti urlava contro. Ma vi assicuro che diceva delle cose che in quei momenti mi facevano desiderare di morire dalla vergogna.

Periodo delle medie.
Iniziano i problemi. Cambiano molti compagni di classe (in classe con me non c'è nessuno degli amici con cui avevo legato alle elementari). In uno dei primissimi giorni entra il preside a fare gli auguri a noi nuovi arrivati. Appena entrato tutti, me compreso, gli hanno detto "buongiorno". Appena esce il preside, la prof mi si accanisce contro accusandomi di aver offeso il preside (solo dopo un anno uno mi disse che aveva problemi all'udito) con un termine che non so se è giusto trascrivere in questo forum. Provo a difendermi, a dire che ho solo detto buongiorno ma... non mi crede. Come controprova chiede al mio vicino di banco, uno che non avevo mai visto prima in vita mia, chiedendogli se avevo ragione io o aveva ragione lei. Lui non ha il coraggio di rispondere, ma si limita ad annuire. Sebbene fosse per me un estraneo, mi sono sentito tradito da lui. Perché non era vero, non avevo offeso nessuno. Nelle settimane a seguire sono stato trattato come un infame dai professori e mi prendevano sempre come esempio da non seguire. Sebbene non avessi fatto nulla. Ancora non me ne capacito.
Successivamente, alla fine di quell'anno scolastico, verso luglio, accade un'altra cosa. Mio cugino mi abbandona. Devo ancora capirne il motivo, mi ha liquidato con una scusa. Forse lo ha costretto sua madre, che non mi vedeva di buon occhio senza alcun motivo? Forse, dopo tutto quello che era successo (perché gli avvenimenti che mi erano successi erano circolati) si vergognava di uscire con me? Non lo saprò mai.
In seconda media ricordo che all'uscita da scuola c'era un gruppo di ragazzi che evidentemente mi aveva preso di mira. quando meno me lo aspettavo mi spingevano facendomi cadere e mi svuotavano lo zaino. In quei momenti non potete capire la vergogna che provavo. Sembravo un poveraccio, a stare per terra a raccogliere libri e quaderni mentre tutti gli altri studenti della scuola che stavano uscendo non solo se ne andavano, ma spesso ne approfittavano per camminare sopra i quaderni o per calciarli via. Solo una volta, in un anno, uno studente di terza si fermò ad aiutarmi. Quel gesto mi riempì il cuore e lo ringraziai, ma quello che ancora non mi perdono è che per aiutarmi si beccò degli insulti da parte di qualcuno... e io non riuscii a fare nulla.
Le medie sono veramente state un disastro. Mi ero fatto solo un paio di amici. Ma non durò a lungo. In terza, verso la fine dell'anno scolastico, durante un pomeriggio, Uno di questi miei due amici stilò una sorta di classifica (insieme al suo compagno di classe, che in quell'anno non ero io) dei compagni di classe. A fine lezione andai a dare un'occhiata a quel foglio, che era stato stracciato a terra, ma... Ero tra le ultime posizioni. Mi sentii nuovamente tradito.

Periodo delle superiori
Si cambiano di nuovo compagni, e mi ritrovo di nuovo solo. Io ero completamente a terra, non volevo dare fiducia a nessuno. Un paio di mesi dopo l'inizio ci fu la prima assemblea di classe. Qui fui preso di mira da parte di uno studente fuori sede, da uno che fino a due mesi prima non sapevo nemmeno che esistesse. Mi diceva cose assurde, tipo che a 14/15 anni (non ricordo l'età della prima superiore, scusate) ormai ero grande e che quindi dovevo vergognarmi per il fatto di non avere amici, mi diede dell'asociale e altre cattiverie simile. Mentre gli altri ridevano. La cosa mi ferì, ma non reagii. Forse perché tanto in fondo avrei solo peggiorato le cose, come era successo in prima media.
In seconda superiore ricordo un episodio in cui un paio di compagne di classe, sotto gli occhi di una vice preside che faceva anche l'insegnante, mi lanciavano delle cartacce in faccia e tra di loro dicevano "Adesso sbrocca, adesso sbrocca" sogghignando. Per non dargli soddisfazione me ne rimasi zitto per un po', poi dissi alla vice preside della cosa. Cosa avrei dovuto fare in questi casi? Se le avessi rilanciate sarei passato io dalla parte del torto. Quindi feci la scelta più logica che avrebbe fatto qualsiasi bambino dell'asilo (sì, perché lanciare la cartacce addosso la considero una cosa da bambini dell'asilo) e cioè lo dissi alla Prof. Inutile dire che le due tipe non ammisero le loro colpe e si dichiararono innocenti. Il tutto si concluse con un nulla di fatto.
Terza, quarta e quinta son ostati un inferno. Tutti mi parlavano alle spalle, spesso senza abbassare la voce e sentivo tutto. Non avete idea delle cattiverie che dicevano. Non riuscivo ad andare avanti, ma c'è un episodio in particolare che mi rimane ancora impresso. Alla fine della quarta c'è stato un periodo di stage in un'azienda a coppie. Io ero capitato in coppia con una di quelle che mi lanciava le palline di carta un paio di anni prima. In quel periodo faceva la carina, la simpatica e si discuteva. Io, che fino ad allora stavo vivendo un inferno, gli davo un po' corda parlando del più e del meno e chiaccierando insieme. Non credevo nella possibilità di diventare amici: dopo quello che avevo passato non lo volevo. Ma speravo che questo comportamento potesse garantirmi una tregue per l'ultimo anno scolastico, per poter passare un anno tranquillo. Non lo avessi mai sperato. Al ritorno a scuola, a settembre, è peggio di prima. Mi schifava letteralmente, se prendevo un voto più alto di lei si arrabbiava dicendo che ero un raccomandato dei prof che mi davano dei voti che non meritavo (dopo che passavo delle ore sui libri, perché solo quello mi rimaneva, sentirmi dire anche questo è pari ad un tradimento). Una volta presi 9 in letteratura. L'ora dopo ci fu un'ora di interrogazione di un'altra materia. Sapete cos'ha fatto questa tipa? Appena è entrato il prof. che doveva interrogare, questa qui è andata incontro al prof ed ha bisbigliato (lei non si era accorta, ma io ero lì vicino e sentivo tutto) "La prof di italiano ha dato 9 a XX!!! Lo deve interrogare". E lui disse "adesso vediamo". Il prof cos'ha fatto? Ha fatto finta di fare un'estrazione da un diario ed è uscito il mio numero. Che coincidenza. Mi sono sentito tradito un'altra volta dai prof. Perché devi fingere un'estrazione se vuoi compiacere una tua alunna? almeno dillo chiaramente e non prendermi per i fondelli. Ma anche qi, cosa dovrei fare? lui è un prof, io sono un alunno. Non potevo dire nulla ed ho dovuto accettare tutto.

Dopo scuola
Dopo scuola apro un sito. Questo sito mi porta ad iscrivermi a facebook. Iscrivendomi a facebook, aggiungo tra gli amici quelli delle elementari e quello delle medie. Mi accettarono tutti. Ad un amico delle elementari lo contatto chiedendogli come sta e se si ricorda di me. Legge i messaggi e non mi risponde. Provo a guardare i suoi interessi e vedo che ancora oggi, nonostante il tempo, che condividiamo alcuni interessi. Provo a parlargliene, per iniziare una conversazione. Mi legge ma non mi risponde. Arriva il mio compleanno, non mi fa gli auguri ma non ci rimango male. In fondo sono abituato a ricevere pochi auguri. Arriva il suo compleanno, ma io non sono stato in linea quel giorno (avendo pochi amici su fb non entravo tutti i giorni). Quando entro trovo un suo post nelle otizie che in pratica dice "Tutti quelli che conosco nella vita reale che non mi hanno fatto gli auguri sono delle ***** datevi fuoco". Lì per lì ci rimango un po' male perché forse si riferiva anche a me. Ma faccio finta di nulla. Torna il mio compleanno, non mi fa di nuovo gli auguri. Torna il suo compleanno, questa volta io non gli faccio gli auguri e il giorno dopo vedo che mi ha cancellato dagli amici. Ci sono rimasto estremamente male e mi sono sentito, di nuovo, tradito.
Nel frattempo un altro amico delle elementari collabora con me al sito. Nell'ultimo anno, tuttavia, un gruppo di persone mai viste prima si mette a fare video e video contro il mio sito su youtube, mi criticano ogni cosa che faccio e si inventano cose non vere. Provo a parlarci, ma (forse volutamente) fraintendono ciò che dico e lo strumentalizzano per i loro video. Se esprimevo dei concetti giusti, nella speranza di poter parlare da persone civili, loro prendevano i concetti che gli facevano più comodo da strumentalizzare per svergognarmi su youtube e i concetti in cui avevo palesemente ragione li ignoravano. Mi hanno fatto perdere ogni voglia di portare avantiil sito se questo era il livello della community. Poco tempo fa, non riuscendo più ad andare avanti, chiudo tutto. Ora l'amico delle elementari, nonostante l'avessi avvisato mesi prima della chiusura, sta iniziando ad ignorarmi e a darmi risposte ironiche, cosa che prima non faceva e anzi era sempre disponibile.


Penso di aver concluso qui la mia storia. Sono una calamita per l'odio delle persone senza che io faccia alcuna cattiveria nei loro confronti. Non mi capacito ancora di tutto ciò che ho dovuto vivere fino ad oggi. E ormai sto iniziando a pensare che passerò tutta la vita da solo, perché tutti questi episodi mi hanno segnato e ferito. Ormai non riesco più ad aprirmi e non ne ho più nemmeno voglia.

Ciao.
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Abajo
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Messaggioda lizzie_cobain » 08/03/2015, 7:15



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Messaggioda Bonifacio » 08/03/2015, 10:28



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Messaggioda Richetto » 08/03/2015, 12:52



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Messaggioda kathellyna » 08/03/2015, 13:07



benvenuto.
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Messaggioda Royalsapphire » 10/03/2015, 20:20



Ciao Abajo e benvenuto su myhelp
Appena sono a casa ti rispondo ^_^
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Messaggioda Royalsapphire » 21/03/2015, 20:28



E rieccomi.

Voglio citare una cosa che hai detto:
Penso di aver concluso qui la mia storia. Sono una calamita per l'odio delle persone senza che io faccia alcuna cattiveria nei loro confronti. Non mi capacito ancora di tutto ciò che ho dovuto vivere fino ad oggi. E ormai sto iniziando a pensare che passerò tutta la vita da solo, perché tutti questi episodi mi hanno segnato e ferito. Ormai non riesco più ad aprirmi e non ne ho più nemmeno voglia. 

Ecco, capisco che hai avuto una vita travagliata, ma perché darla vinta agli altri? Darla vinta ad estranei?! Non ti curar di loro ma guara e passa.
Puoi incontrare un sacco di persone buone con cui instaurare rapporti stupendi e crearti la famiglia che scegli tu. Ma devi crederci. E non devi chiuderti in te. Il dolore fa male, ma affinché non ti discolta dal tuo cammino e dal tuo equilibrio devi imparare a guardarlo e a viverlo senza scappare, dopo di che vedeai che farà sempre meno male e tu potrai continuare a costruire i pilastri della tua vita!
Intanto hai incontrato noi no? Prova a condividere giornate belle e brutte, raccontacele. Socializza. Vedrai che andrà sempre meglio ^^
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