Io un anno fa ho fatto un esame in università su questo argomento, e secondo me quello che avevo studiato era giusto:
L'invidia è un sentimento giusto, perchè sostanzialmente si pone questa domanda : perchè gli altri, sebbene non abbiano meritato o demeritato più o meno di me, hanno performance migliori? ( se io ed un mio amico giochiamo a calcio, siamo bravi uguali, ma lui ha la fortuna di essere visto da un procuratore va a giocare in nazionale e vince il mondiale, io invece non ho questa fortuna e rimango a casa... Non è giusto che avvenga così, perchè non è meritocratico) .... Se lui è più forte, anche in questo caso la domanda credo si possa riformulare così: il mio amico ha meritato di essere più forte a calcio? ... Anche qui la risposta è no, non è giusto...
Avevo studiato per questo la teoria di John Rawls, un filosofo americano di fine 900... Lui sosteneva che i talenti, la bravura degli altri non è giustificata, non è conferita per merito... Quindi uno che gioca bene a calcio non può affermare moralmente che lui merita di stare lì, poichè il talento calcistico innato che possiede non deriva da nessun suo merito
È però sbagliato voler per questo fare del male agli altri che sono fortunati, che sono talentuosi, che hanno risultati migliori... Poiché prima di tutto generalmente ciascuno è anche invidiato da altri... In secondo luogo, perchè non si può fare una corsa al ribasso ( uno zoppo non può azzoppare tutti solo perchè così siamo tutti uguali) ... In terzo luogo perchè è una battaglia persa, perchè ttute le persone sono diverse, e diversi i valori a ciascuna loro caratteristica --- quindi per rispondere alla domanda io direi : è giusto invidiarle, ma spesso risulta poco utile, perchè non ti permette di risolvere il problema