Spesso si continua argomentando che continuare a covare rancore ci fa solo del male, sempre e comunque, e addirittura che la vendetta non è la via.
Io non sono assolutamente d'accordo!
Intanto, rifiutarsi di perdonare una persona che ci ha fatto deliberatamente soffrire, non significa covare e perseguire desideri di vendetta. Può anche semplicemente dire, ad esempio, che si rifiuta l'idea di comportarsi come se niente fosse e di fare ipocritamente gli amiconi. E poi ci sono modi e modi per ritorcere la sofferenza contro chi ce l'ha causata, alcuni sono decisamente illegali e/o sproporzionati, altri no. Ma non è questo il punto.
Il punto è che, finché non prendo provvedimenti che sono in grado di danneggiare l'altro, io nella mia testa ho tutto il diritto di ricordarmi di quello che è successo, di provare rancore e maledirlo mentalmente ogni singolo giorno. Si pone sempre l'accento su quanto male faccia l'alimentare la rabbia, e invece il male che ci hanno fatto i bulli in passato non si considera mai?
Invece la rabbia del giusto, il sentirsi in collera sapendo di avere ragione, è anche un modo per ricordarsi la propria superiorità morale. Ricordarsi che in principio si era senza colpe, che qualcuno ha deciso di rovinarci la vita solo per farsi due risate, e che altri che dovevano capire non ci hanno mai capito! Rircordarsi che in tutto questo non si ha avuto alcuna colpa, e provare un sano senso di ribellione senza per questo vergognarsi!
Spesso chi giudica questi sentimenti in modo assolutistico, non ci è mai passato veramente. O ci è passato, ma non ha mai percepito la propria vita rovinata. Altrimenti capirebbe cosa significa la possibilità di un giusto sfogo, un diritto che ci spetta, almeno quello.
Nel corso della mia vita ho subito bullismo in diverse situazioni, dai bulletti della scuola elementare da bambino, fino alle persecuzioni online da parte di persone cosiddette "mature", pochi anni fa. Se si sta pensando che il risultato del rancore sia per forza l'impossibilità di dare una seconda chance a chi dimostra di essere cambiato, con la mia testimonianza spero di mostrare che è solo un pregiudizio, dato che di persone che sono state in grado di tornare sui propri passi ne ho incontrate, e con queste sono riuscito a recuperare un rapporto di fiducia.
Ma solo con queste, però, non con tutte quelle che ci hanno marciato sopra senza mai porsi due domande; perché dovrei venire incontro a queste ultime?
Addirittura in alcuni casi la vita ha provveduto per me, e ancora adesso quando ci ripenso rido e mi sento appagato xD E dato che non ho avuto alcun ruolo attivo nella cosa, mi rifiuto di farmi colpevolizzare da discorsi sul perdono
