Ciao a tutti,
mi sono appena iscritta in questo forum perché ho disperatamente bisogno di parlare con qualcuno che non sappia nulla di me, che non abbia idee pregresse.
Ho 25 anni e alle spalle ho una vita che, in fondo, è stata bella e tranquilla. Sono grata a mio padre e mia madre, operai, per tutto quello che si sono sforzati di darmi. Ma a guardare bene il tutto, tra un sorriso e l'altro, ho vissuto costantemente nella vergogna e nel tentativo di rimuovere dalla mia testa il fatto che ho una famiglia di merda. I miei hanno famiglie di merda. Queste famiglie numerose, frutto di ignoranza, profondissima ignoranza, ha prodotto delle persone, i miei zii, che hanno vissuto le loro vite con il solo scopo di rovinare quelle degli altri.
Ho passato infanzia e adolescenza a guardare mia madre che cercava di farci vivere una vita normale.
Potrei scrivere un libro su tutte le storie di merda che ho vissuto, tra tossici e alcolizzati.
Ma ora solo uno di questi miei zii del c***o mi sta rovinando la vita. Dopo una decina di anni lontano dall'alcol (dopo aver rovinato, anche economicamente, tutti i suoi fratelli, aver mandato all'aria un matrimonio e il rapporto con la figlia) questo fallito si sposa con una psicotica, una grande tr*****, con una figlia piena di problemi, e viene convinto dalla sua dolce metà che bere l'avrebbe reso libero, perché la famiglia voleva controllarlo con l'astinenza.
Per una serie di motivi circa un anno fa il rapporto con questo elemento e la sua nuova famiglia è andato in mille pezzi. Mia madre, mia sorella e uno dei pochi zii intelligenti che ho hanno deciso di denunciarli, in seguito a liti terribili in cui questa regina dell'eleganza ha vomitato offese terribili. Diffonde per la città calunnie sul nostro conto, insinua che mio padre l'abbia picchiata, che rubiamo le cose che abbiamo, che mia madre sia una p*****a.
La cosa magnifica è che viviamo attaccati. Condividevamo anche il giardino.
Ovviamente la casa è frutto del lavoro di mio padre, dato che all'epoca della costruzione mio zio beveva già, e dei soldi di mio nonno, che ha pagato la sua parte.
Io non so come riassumere tutti i punti della vicenda, ma sono stanca.
Sono stanca di mettere in secondo piano la mia vita perché con tutto questo dolore nel cuore, con tutta questa rabbia, non riesco nemmeno a scrivere una tesi e laurearmi dopo anni di sacrifici. Sono stanca di essere depressa, di aver paura di uscire di casa, quando torno a casa, perché questa donna ti insulta e ti minaccia.
Non sono servite le denunce, non è servito ignorarli.
Desidero ardentemente che muoiano tutti.