sempre io, come al solito.

Stamattina non gira poi così male...anche se, effettivamente ho avuto modo di riflettere su parecchie cose.
Fra due settimane io e il mio ragazzo andremo a vivere insieme in un appartamento SOLO NOSTRO e sì, ne sono davvero felice. Ma chi mi conosce qui sa come sono, e cioè che quando mi succede qualcosa di bello ovviamente mi rovino tutto. Sarà un segnale? Boh.
E niente, ragionavo sul fatto che mio padre mi ha davvero segnato a vita...voglio dire, ora che me ne sto per andare di casa sto ragionando su tutto quello che ho passato, in più mia madre sta cercando di separarsi quindi è un focolaio di pensieri fighissimi.
Mi si accappona la pelle a ripensare a tutte le botte che mi ha dato, a quante volte mi ha ridotto a un aggeggino multicolor, presente i piumoni di seta che hanno mille sfumature? Ecco. Ripenso a tutti gli insulti, le "angherie" e pure al suo disinteresse nei miei confronti. La mia famiglia era molto ricca fino a qualche anno fa e io sono sempre stata riempita di regali e cose belle. E voi mi direte "e hai pure il coraggio di lamentarti?". E io vi dico sì, perchè non mi servivano tutti quei regali. Ora che regali non ne vedo più vivo bene lo stesso. Avrei preferito avere più carezze e meno lividi, non mi serviva il magico unicorno che vomita gli arcobaleni o il drago rosa che mi fa da baby-sitter.
Il mio cervello ha rimosso tante cose, che a volte mi racconta mia madre, e mi chiedo come possa avermi fatto cose del genere, ero una bambina, cosa vedeva in me?
Questo è sempre stato il mio problema, credo che mio padre veda in me una sorta di suo fallimento genitoriale. Ora, come può una ora giovane donna averti deluso, ho sempre avuto ottimi voti, non ho mai fatto grosse cazzate (le solite stupidaggini che si fa da adolescenti, quelle che hanno fatto tutti, niente di più), non sono mai stata una ragazza "facile", ora ho un fidanzato e mi mantengo lavorando, non gli chiedo soldi nè niente, la mia vita è casa-ufficio-ufficio-casa-pulizie in casa-cucinare per tutti, come cristo santo ho fatto a essere un fallimento??? Sono stata un po' ribelle è vero, ma chiedevo solo di uscire il sabato sera fino a mezzanotte e di andare in discoteca la domenica pomeriggio, mai svestita o "scostumata", mai robe eclatanti....boh, io davvero non capisco dove ho sbagliato. Ah già, non ho fatto giurisprudenza come voleva lui, ma questo l'anno scorso, e prima?? Cosa vede in me, Satana?
Odio essere così e odio mio padre. Davvero, non ditemi "ma è pur sempre tuo padre", per me non ha nessun valore ormai.
E' una persona subdola, furba, cattiva, violenta, ipocondriaca, egoista e pure beve. Non tanto, ma ogni sera. E l'alcool lo rende molto cattivo.
Mi è difficile dire "non ci pensare più, ora hai una vita che ti aspetta, vai avanti" perchè sono segnata DENTRO, nel profondo, e non va via facilmente. Ormai ogni giorno mi chiedo "vecchio, ma quando muori?" e non mi sento neanche una cattiva persona a pensarlo.
Davvero, non credo di riuscire a mettere per iscritto tutta la rabbia o quel che è che ho dentro, mi sfogo a tratti, ma questa cosa mi fa stare male ogni giorno. Non mi sento parte del mondo "normale", mi sento una "sfortunata vissuta", non so come spiegarlo.
Io davvero non capisco come farò un giorno ad avere figli. Li voglio ma ho paura di avere scatti d'ira come quelli di mio padre. E' vero che basta controllarsi e che io sono io, non lui, ma se ad un bambino insegnano che la normalità è la violenza, come può non essere violento con i propri figli? La psicologa non mi ha aiutato, spero di riuscire a curarmi le ferite da sola, con il tempo, ma è davvero difficile. Sto imparando ORA a vivere le belle emozioni. Ancora ne sento molte poche, davvero, ma con il tempo sto migliorando, anche perchè ho un fidanzato meraviglioso che mi legge dentro, e sa che io le ho dentro quelle emozioni, solo che non le so ancora riconoscere e vivere perchè ho sempre e solo vissuto di rabbia e frustrazione.
A volte mi prende la depressione, come stamattina. Mi vengono i brividi e ucciderei quell'uomo con le mie mani. Sono orribile probabilmente, ma è questo che sento. Come farò a dimenticare tutto ciò? Non credo che il tempo basterà.
Fra due settimane io e il mio ragazzo andremo a vivere insieme in un appartamento SOLO NOSTRO e sì, ne sono davvero felice. Ma chi mi conosce qui sa come sono, e cioè che quando mi succede qualcosa di bello ovviamente mi rovino tutto. Sarà un segnale? Boh.
E niente, ragionavo sul fatto che mio padre mi ha davvero segnato a vita...voglio dire, ora che me ne sto per andare di casa sto ragionando su tutto quello che ho passato, in più mia madre sta cercando di separarsi quindi è un focolaio di pensieri fighissimi.
Mi si accappona la pelle a ripensare a tutte le botte che mi ha dato, a quante volte mi ha ridotto a un aggeggino multicolor, presente i piumoni di seta che hanno mille sfumature? Ecco. Ripenso a tutti gli insulti, le "angherie" e pure al suo disinteresse nei miei confronti. La mia famiglia era molto ricca fino a qualche anno fa e io sono sempre stata riempita di regali e cose belle. E voi mi direte "e hai pure il coraggio di lamentarti?". E io vi dico sì, perchè non mi servivano tutti quei regali. Ora che regali non ne vedo più vivo bene lo stesso. Avrei preferito avere più carezze e meno lividi, non mi serviva il magico unicorno che vomita gli arcobaleni o il drago rosa che mi fa da baby-sitter.
Il mio cervello ha rimosso tante cose, che a volte mi racconta mia madre, e mi chiedo come possa avermi fatto cose del genere, ero una bambina, cosa vedeva in me?
Questo è sempre stato il mio problema, credo che mio padre veda in me una sorta di suo fallimento genitoriale. Ora, come può una ora giovane donna averti deluso, ho sempre avuto ottimi voti, non ho mai fatto grosse cazzate (le solite stupidaggini che si fa da adolescenti, quelle che hanno fatto tutti, niente di più), non sono mai stata una ragazza "facile", ora ho un fidanzato e mi mantengo lavorando, non gli chiedo soldi nè niente, la mia vita è casa-ufficio-ufficio-casa-pulizie in casa-cucinare per tutti, come cristo santo ho fatto a essere un fallimento??? Sono stata un po' ribelle è vero, ma chiedevo solo di uscire il sabato sera fino a mezzanotte e di andare in discoteca la domenica pomeriggio, mai svestita o "scostumata", mai robe eclatanti....boh, io davvero non capisco dove ho sbagliato. Ah già, non ho fatto giurisprudenza come voleva lui, ma questo l'anno scorso, e prima?? Cosa vede in me, Satana?
Odio essere così e odio mio padre. Davvero, non ditemi "ma è pur sempre tuo padre", per me non ha nessun valore ormai.
E' una persona subdola, furba, cattiva, violenta, ipocondriaca, egoista e pure beve. Non tanto, ma ogni sera. E l'alcool lo rende molto cattivo.
Mi è difficile dire "non ci pensare più, ora hai una vita che ti aspetta, vai avanti" perchè sono segnata DENTRO, nel profondo, e non va via facilmente. Ormai ogni giorno mi chiedo "vecchio, ma quando muori?" e non mi sento neanche una cattiva persona a pensarlo.
Davvero, non credo di riuscire a mettere per iscritto tutta la rabbia o quel che è che ho dentro, mi sfogo a tratti, ma questa cosa mi fa stare male ogni giorno. Non mi sento parte del mondo "normale", mi sento una "sfortunata vissuta", non so come spiegarlo.
Io davvero non capisco come farò un giorno ad avere figli. Li voglio ma ho paura di avere scatti d'ira come quelli di mio padre. E' vero che basta controllarsi e che io sono io, non lui, ma se ad un bambino insegnano che la normalità è la violenza, come può non essere violento con i propri figli? La psicologa non mi ha aiutato, spero di riuscire a curarmi le ferite da sola, con il tempo, ma è davvero difficile. Sto imparando ORA a vivere le belle emozioni. Ancora ne sento molte poche, davvero, ma con il tempo sto migliorando, anche perchè ho un fidanzato meraviglioso che mi legge dentro, e sa che io le ho dentro quelle emozioni, solo che non le so ancora riconoscere e vivere perchè ho sempre e solo vissuto di rabbia e frustrazione.
A volte mi prende la depressione, come stamattina. Mi vengono i brividi e ucciderei quell'uomo con le mie mani. Sono orribile probabilmente, ma è questo che sento. Come farò a dimenticare tutto ciò? Non credo che il tempo basterà.