il passato ancora odierno

breve storia di un palermitano

Ci rivolgiamo a tutti coloro che sono arrabbiati e vogliono sfogare la propria rabbia per eliminarla in modo innocuo, grazie allo sfogo scritto.
Questo forum accoglie anche le vittime di bullismo e cyberbullismo e spera che chiunque venga carico di odio possa con lo sfogo allontanare da sé questo sentimento.

il passato ancora odierno

Messaggioda giovannipa93 » 21/10/2016, 17:10



Eccomi qui dopo la presentazione a parlare di me in maniera più dettagliata.
Ho scelto la sessione bullismo perché anche se il problema odierno non è questo tutti i miei problemi credo nascano da li
Fin da piccolo sono stato vittima di bullismo con un picco massimo alle scuole superiori.
Sono state le scuole superiori a rendermi, a distanza d'anni, quello che sono adesso: una persona chiusa che non ha fiducia nel prossimo .
Facciamo però un passo indietro, torniamo a quei tempi delle superiori.
Per il mio aspetto fisico subii bullismo psicologico continuamente, non vi era un giorno senza subire offese verbali dall'intera classe.
Forse alcuni di voi si chiederanno del perché non ho reagito, beh sappiate che l'ho fatto, non una volta ma così tante volte da aver perso il conto, mi sono opposto a quei prepotenti con tutte le mie forze ma nulla li ha fatti smettere.
I professori davano tutt'altro che aiuto, mi ricordo un caso ancora molto vivido nella mia confusionaria mente: durante una interrogazione al sottoscritto fui preso in giro pesantemente e la prof continuava l'interrogazione come se nulla fosse.
Li capii che nessuno mi avrebbe aiutato e fu in quel momento che mi chiusi a riccio definitivamente ( errore imperdonabile).
Non potevo chiedere aiuto ma le parole dei miei "compagni" ferivano, ogni insulto portava via con se un pezzo della mia autostima e dignità di persona.
Passai l'intero periodo nello sperare che si dimenticassero di me una volta per tutte.
Vien da se che dal desiderio di esser dimentica a quello di voler morire il passo è breve.
Si ho desiderato di morire e smetterla una volta per tutte di "soffrire" ma la realtà dei fatti fu diversa, non provai mai a suicidarmi perché ogni volta che pianificavo come fare balenava in mente l'unica cosa positiva della mia vita ovvero mio fratello e i miei genitori ( forse era codardia mista ad amore per la mia famiglia).
Mi lasciai vivere fino ad ora commettendo l'errore più brutto ovvero quello di non vivere realmente,non avere amici ( in realtà ne ho pochissimi che vedo una volta ogni morte di papa) e non amare.
Come può amare una persona che non ha fiducia in se stessa?
Sostanzialmente ho bruciato una tappa fondamentale della mia vita non facendo tutte quelle esperienze necessarie ( questo è un passo importante che si ricollegherà più avanti nel discorso).
Quei "compagni" mi hanno reso debole, addirittura mi hanno fatto venire una sorta di fobia sociale.
Adesso la cosa è diminuita( in aventi capirete il perché) ma in passato ero terrorizzato nello stare nei luoghi affollati, mi sentivo a disagio perché convinto che la gente ridesse di me ( ovviamente la cosa stava solo nella mia mente)
Mi sentivo furori luogo e sempre sotto costante osservazione, avevo paura di stare in mezzo alla gente.
Vi dico ciò per farvi capire a che punto ero arrivato.
Conseguito il diploma mi sono iscritto all'Università, forse andare all'uni è stata una terapia d'urto eccellente poiché la fobia sociale è diminuita di molto.
Credo che il passaggio ad un mondo più adulto, dove si scherza nella giusta moderazione sia stato determinante.
Però il passato mi ha azzoppato, le mancate esperienze mi rendono diciamo inferiore agli altri che vedo più vissuti e più adulti ( sicuramente è tutto nella mia testa ) .
Sono stato fidanzato ( nel periodo universitario) , anche se è durato poco, ma sono sempre bloccato.
Ogni volta che, ad esempio, vedo una ragazza carina ho come un blocco nel senso che non riesco a provarci perché penso di non essere abbastanza.
Penso frasi del tipo "è inutile provarci, questa ragazza vorrà sicuramente uomini di un certo spessore, non idioti come me".
Sono insicuro e sfiduciato così tanto che fallisco ancora prima di iniziare.
Le mancate esperiaze mi fanno pensare di essere inferiore agli altri, magari il blocco è tutto nella mia testa alla fine.
Ed eccomi qua a 23 anni ad aver paura del mondo.
Gli insulti sono finiti ma i problemi continuano.
Quello che desidero è vivere una vita normale .
Scusate per il post lunghissimo ma è uno sfogo e forse una richiesta aiuto ( ? Non lo so neanche io ).
Chiedo scusa a chi ha problemi peggiori.
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giovannipa93
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il passato ancora odierno

Messaggioda Ensō » 22/10/2016, 6:52



Ciao Giovanni,

certo, il mondo fa paura, tutti ne abbiamo. La paura può scatenare una situazione di tipo reattivo o di blocco totale. Trovare il giusto equilibrio tra i due opposti è la cosa migliore, non dando un peso eccessivo all'una o all'altra componente.
Le esperienze maturate in passato lasciano segni indelebili, la cosa importante è non continuare a viverle. Il presente ci offre la possibilità di rimuoverle, se non totalmente, almeno parzialmente. E' come essere imbrigliati da un elastico; più lo tendiamo, più ci attira a sé, fino a quando un giorno decidiamo di tenderlo ancora di più fino al punto di rottura.
L'opinione che abbiamo di noi stessi, è solo un'opinione e quindi opinabile e non necessariamente condivisa dagli altri.
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