La mia esperienza alle scuole medie.

Ci rivolgiamo a tutti coloro che sono arrabbiati e vogliono sfogare la propria rabbia per eliminarla in modo innocuo, grazie allo sfogo scritto.
Questo forum accoglie anche le vittime di bullismo e cyberbullismo e spera che chiunque venga carico di odio possa con lo sfogo allontanare da sé questo sentimento.

La mia esperienza alle scuole medie.

Messaggioda papillon123 » 27/07/2013, 16:18



Il "benessere" dei paesi occidentali ha portato il deterioramento completo dei rapporti umani...se queste persone che da piccole hanno seri problemi e tormentano i compagni venissero rieducate, a partire dalle famiglie e dagli insegnanti, che ormai hanno perso ogni ruolo educativo, non ci sarebbero tante persone scioccate e traumatizzate cone noi. E' un mondo orribile il nostro, io un giorno andro' a vivere in qualche paese povero....non mi piace la vita che si fa qui, in cui si bada solo al lavoro, al guadagno, alle cavolate ed alle frivolezze...la odio e basta....mi sento un pollo da batteria, buono solo a dpendere e consumare cio' che viene prodotto...e' un mondo completamente sbagliato
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papillon123
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Messaggioda papillon123 » 27/07/2013, 16:26



Che mondo e' quello occidentale...dove una donna di 35 anni, sposata, lascia la sera la sua bimba piccola alla nonna, per andare a ballare in minigonna e tornare all'alba...che educazione potra' ricevere quella bambina? Un'educazionebasata sull'egoismo, la superficialita'...e quella bambina andra' a scuola, e tormentera' chi le sta intorno, a causa delle sue carenze...ed e' una catena senza fine, che portera' l'uomo ad essere sempre piu' meschino e inutile (uomini e donne intendo)
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Messaggioda Royalsapphire » 30/08/2013, 22:09



Martina ha scritto:Da ciò che mi raccontano i miei genitori da piccola ero solare e riuscivo a fare amicizia con tutti, ma adesso sono molto cambiata. Ho 17 anni e durante le scuole medie ho subito quello che tutti chiamano bullismo. Frequentavo una scuola privata di suore e tutti i miei compagni avevano famiglie facoltose. Io invece venivo da una famiglia normale..padre operaio e madre casalinga. Insomma, mio papà si faceva il c**o per potermi dare quel livello di istruzione (con il senno di poi non so se ne è valsa la pena..). Non so bene perchè o quando tutto è iniziato, ma mi ricordo solo le mie compagne di classe che mi ridicolizzavano. "Sei grassa", "Ah, tuo papà ha solo un'utilitaria? E poi l'ho visto con quei vestiti sporchi..", "Ah, durante la gita, ricordati di portare le mutande..ovviamente se i tuoi possono permetterselo!", "Ah! Noi siamo delle serpi? Allora ssssss" (con relativo balletto in mezzo alla classe e verso del serpente). Queste frasi continuano tutt'ora a rimbombarmi in testa e solo a pensarci gli occhi mi si riempiono di lacrime.

La scuola divenne sempre più un inferno e io comincia a diventare triste. Non studiavo più e ho rischiato praticamente tutti gli anni la bocciatura. La mattina era un incubo..mi svegliavo con la consapevolezza di dover stare a contatto con quelle persone e allora iniziavo a tremare, inventavo scuse per non andare, piangevo e mi venivano attacchi nervosi.

Chiedevo aiuto ai professori ma loro non mi aiutavano..davano ragione alle mie compagne (credo per i soldi dei genitori). Una volta un mio compagno mi disse che ero una bast***a..arrabbiata andai a dirlo all'unico professore che mi dava un minimo di ascolto, il quale ci spedì dalla vice preside (suora e mia professoressa di matematica) che disse che era colpa mia, che avevo sentito male e che molto probabilmente ero troppo permalosa. Scoppiai a piangere e le chiesi "Mi scusi, ma se a lei dessero della [..], lei come la prenderebbe?". Si infuriò e lasciò cadere il discorso. La profe di inglese cercò di farmi avere un confronto con le mie compagne, inutilmente. Anzi, peggiorò le cose.

Alla fine della terza media i miei si decisero ad andare a parlare con la direttrice (suora anche lei). Si risolse tutto con un'allegra pacca sulla spalla e la promessa che da quel giorno in poi io e le mie compagne saremo diventate amiche.

Adesso sono timida, introversa, solitaria, diffidente verso tutti. Appena conosco una persona, se si dimostra troppo "amicona", prendo le distanze. Mi sento sempre un peso e mi sembra di dare fastidio (anche scrivere tutto questo per me è difficile..a chi può interessare?). Appena mi si dice qualcosa mi chiudo a riccio e torno nel mio piccolo angolo sicuro. Non riesco a fare amicizia con nessuno..devono essere gli altri a venire da me. I ragazzi per me sono impensabili..mi vergogno troppo. Sono brutta e poco interessante..chi mai mi noterebbe? (a riprova vi dico che alla mia veneranda età non ho mai avuto un ragazzo e nemmeno un amico maschio)

Non odio le mie compagne. Mi sono indifferenti..non provo rancore o rabbia, non più. Ho sempre liquidato la cosa come "passata", ma sto pensando che forse non è così..forse sono rimasta incagliata nel dolore dei ricordi. Non so cosa fare. Non so a chi rivolgermi. Sono sola con il mio dolore. Vorrei stare bene.

ps. Mi dispiace se è troppo lungo e sgrammaticato..l'ho scritto di getto. Buona serata.


Ciao Martina,
mi dispiace che ti siano capitate solo compagni figli di genitori evidentemente troppo stupidi per capire il concetto che siamo tutti uguali e che discriminazioni del genere fanno solo capire quanto la cultura e i titoli conseguiti non implicano necessariamente l'intelligenza!
I ragazzi che hai avuto per compagni alle medie provenivano da famiglie che non gli anno saputo insegnare concetti come umiltà e rispetto, e che non li hanno saputi indirizzare verso i veri valori della vita.
Quindi tu ti sei trovata in mezzo a persone che ignoravano le buone maniere, e non per questo dovevi compromettere il tuo rendimento scolastico e il tuo futuro (certo, è facile a dirsi!).
Non mi stupisce che quegli anni infernali ti abbiano arrecato traumi e che per questi oggi sei chiusa e diffidente fino all'esagerazione.
Dovresti cercare di fare lo sforzo di buttarti in cose nelle quali di solito ti viene naturale tirarti indietro. Cerca di portare la tua mente alla riflessione anziché alla ritirata. Ad esempio: quando senti che non reggi, chiediti "perché, che succede se rimango/ se parlo?".
Ovunque ci sono persone che vogliono farci del male per sentirsi importanti. Ma non è colpa loro se si comportano così. Tutti noi ci comportiamo in base a ciò che ci hanno insegnato e all'esempio che abbiamo ricevuto. E non esiste solo chi ti vuol fregare! Esistono anche brave persone come te. Ma come farai a trovarle se ti chiudi, se fuggi? Occorre che tu raccolga il coraggio per buttarti! Considera che più lo farai e più ti verrù facile! Anche perché ne hai bisogno per crescere interiormente. La saggezza si acquisisce solo con l'esperienza, e se tu non fai esperienza stando in mezzo alle persone, ti sentirai sempre più una disadattata, perché è così che ci si sente quando non si conoscono gli ingranaggi del vivere in società!
Devi lottare contro le tue paure! Farti più grande di loro! La ricompensa che ne trarrai sarà quella di trovare le persone simili a te! Perché di questo si tratta, solo di questo: trovare i propri simili! Inoltre conoscere vari tipi di persone ti aiuterà ad entrare in società come una delle tante e non come la vittima di turno.
Per farti forza puoi pensare che hai noi qui che ti stiamo vicino :hi:
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