狐 善狐 ha scritto: Mah, questa visione caustica mi sembra un po' inutile. Moriremo tutti, sì, ma "sarà come se non fossimo mai nati", non direi.
Perché no? Facciamo un salto di 5 miliardi di anni, ipotizziamo che a livello scientifico non ci sia stato nulla di eclatante e che quindi il pianeta natale per la specie umana sia rimasto il medesimo, qualche colonia nel sistema solare ma nessuna realtà virtuale in cui rintanare la propria coscienza e poterci così tecnicamente vivere per sempre, la terra è scomparsa, non è rimasta più alcuna traccia. Quale prova abbiamo della tua esistenza?
Io lo so bene di essere nata, al momento, e questo mi basta. Chi altri lo deve sapere? Certo, se diventi un Dante o un serial killer, verrai sicuramente ricordato per altri motivi.
Io non devo convincere nessuno su come stanno realmente le cose anche perché qua nessuno di norma è per sua naturale predisposizione disposto ad accettarlo. E' scontato che ciò che dico non abbia seguito o seguaci, sarebbe strano il contrario, ma fino a prova contraria il quadro globale è ben chiaro e ben definito.
Ma intanto vivi per te stesso che fai sempre la cosa migliore, e non provare invidia per gli stupidi. Ti metteresti mai al loro posto? Scambieresti l'intelligenza con la spensieratezza? Io non credo.
Posso farlo come ho provato a farlo, ma ormai da diverso tempo vedo tutto senza filtri, sto recitando una parte ma sono l'unico a saperlo.
Se tu fossi credente vivresti meglio sapendo che ti hanno raccontato un sacco di bugie e che dopo non c'è nulla, oppure continueresti a trascorrere la tua esistenza serenamente con la certezza di sapere che ogni tua azione ha un valore? Lo stupido o meglio l'incosciente vive seguendo uno schema per buona parte istintivo cosa che io mi rifiuto semplicemente di fare, se riuscirò pur essendo molto lontano dalla pensione smetterò tra poco di lavorare e potrò farlo perché non avrò seguito alcun schema.
Al massimo puoi invidiare la presunta assenza di preoccupazioni, ma mi sembra pretenzioso giudicare una (non mi piace questa definizione, ma la userò) "mente semplice" come non in grado di provare afflizioni e dolori.
Una preoccupazione forse, la più importante quella con il potere di sconvolgere l'intera esistenza quella che viene sistematicamente ignorata.
I dolori invece quelli arriveranno per tutti e saranno grandi ma in parte io sono pronto già ad accoglierli, non vivo pensando che mai arriveranno come fanno tanti, ma che manca poco per doverci fare i conti.
Forse riescono a trovare conforto laddove a te non interessa trovarlo, in una serie tv, in una partita di calcio, ma non significa che per questo vivano una vita idilliaca o inconsapevole. Tutti i piani d'esistenza guardano verso un'unica direzione, e prima lo capiamo, prima smettiamo di giudicare, prima staremo meglio. Soprattutto con noi stessi
Io vivo con un mio equilibrio, quello mi basta, ma evito attentamente di farmi sedurre da temporanei miraggi soprattutto quando hanno quella brutta aria di poter durare per sempre. Non ho mai ringraziato chi mi ha tenuto lontano, non so come avrei potuto vivere quotidianamente l'idea che un giorno un qualcosa di così importante (caso mai fosse nato) sarebbe prima o poi finito, forse in costante depressione in attesa di quel dolore che mi avrebbe totalmente distrutto come già successo in passato.