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Io credo moltissimo. Se non ci fossero stati tanti avvenimenti negativi nella mia vita oggi sarei una persona diversa.

Mi hanno spinta a diventare ambiziosa sul lavoro, ma per il resto sono rimasta la persona debole che sono sempre stata. Mi nascondo, ho paura, non vivo.

Da piccola ero sensibilissima, ora totalmente apatica. Non provo nulla, se non odio e disgusto per me stessa.
Quindi, più che indurita, penso mi abbiamo totalmente distrutta.

Neanche tanto quanto pensavo, e sinceramente mi sono rotto. Vorrei anche avere la strada un minimo più spianata ogni tanto, inizio a non farcela più. E' come se stessi vivendo in "modalità difficile".

Kakushigoto9 ha scritto:Neanche tanto quanto pensavo, e sinceramente mi sono rotto. Vorrei anche avere la strada un minimo più spianata ogni tanto, inizio a non farcela più. E' come se stessi vivendo in "modalità difficile".

In Painkiller la difficoltà massima era "nightmare", probabilmente quando ho scelto io poco prima di nascere devo aver un po' esagerato... eppure nonostante tutto sono ancora qua. Senza passato, senza presente, senza futuro.

Purtroppo tanto.. Sono cambiato sempre sulle difensive, non esisto più per nessuno e nemmeno per me stesso..

Vi capisco. Questo evento, mi ha segnato insegnandomi il rancore e l'odio. viewtopic.php?f=36&t=14471 Prima di questa cosa io le superavo facilmente le cose. Ma ora non più. E ha anche danneggiato la mia fiducia nella percezione della realtà. Quindi, anche se era solo un gioco, quest'esperienza mi ha davvero lasciato una cicatrice a vita. E la mia mente era molto più libera prima di quell'evento.

Penso che le ultime vicissitudini mi segneranno profondamente per il resto della vita.
Spero solo di non finire ad avere bisogno di un costoso psicologo.

Se parliamo da quando ero un bambino ad ora... beh, molto. Su tanti fronti. Il mio modo di essere attuale è un esperimento non ancora concluso sul recuperare qualità "perdute" e "fabbricarne" altre che non avevo avuto modo di sviluppare. Non potevo accettare la mano di carte che mi era stata data... proprio no.

C'è un'altra cosa che non posso accettare: "ciò che si rompe resta rotto". No grazie. Io non volevo rimanerlo e con fatica (ed inettitudine) sto cercando di (ri)mettere le cose a posto.

Se guardo a dove ero prima ed a dove sono ora ecco che mi sento di essere ottimista. Anche se in certi momenti ancora mi prende lo sconforto.

Non mi hanno indurita in tutta la mia interiorità, ma molto nella superficie.
Ho una forte corazza protettiva che solo una persona è stata quasi in grado di scalfire. Tuttavia, ogni volta che viene colpita, si rimargina. A volte il colpo è così forte che cade tutta in frantumi in una sola volta, facendomi molto molto male, ma anche tanto bene, allo stesso tempo.
Nella me sotto la corazza, il dolore ha molto affievolito la forte ambiziosità che mi caratterizzava e la fiducia nel prossimo.
Ho sinceramente abbandonato ogni speranza di poter avere anime amiche accanto e di poter vivere una vita sociale soddisfacente.
Ho anche abbandonato la speranza di realizzare tutti i miei sogni.
Guardo le cose in maniera decisamente disillusa sin dal primo istante.

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