Un Fantasy che mi fa tutt'ora soffrire.

Ci rivolgiamo a tutti coloro che sono arrabbiati e vogliono sfogare la propria rabbia per eliminarla in modo innocuo, grazie allo sfogo scritto.
Questo forum accoglie anche le vittime di bullismo e cyberbullismo e spera che chiunque venga carico di odio possa con lo sfogo allontanare da sé questo sentimento.

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Messaggioda l.pallad » 07/12/2021, 17:37



Hystèria ha scritto:Certo, dei miei amici giocavano online. Poi per cercare persone puoi usare Reddit o non so qualche forum a tema D&D. Ti hanno dato un bel suggerimento, D&D prende tanto e impegna un sacco anche la testa. In più puoi ruolare il tuo personaggio e farlo come vuoi! Devi solamente leggerti il manuale dell'edizione che giocherete e la classe del pg e via.


Distrarmi da questo pensiero mi farebbe solo bene.
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l.pallad
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Messaggioda l.pallad » 18/01/2022, 13:52



Oggi mi è successa una nuova che mi ha ferito. Quando sono tornato a casa ed ho detto di aver ripensato ancora a questa storia, mia madre lo ha trovato normale. Per mamma la mia sofferenza causata da questa storia è la norma. Si è rassegnata che ormai soffrirò per sempre e non sarò mai sereno a causa di questo e che quindi posso solo conviverci. A quanto pare sono proprio senza speranza. -.- :(
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Messaggioda l.pallad » 12/06/2022, 16:12



Da un po' di tempo ho scannerizzato le pagine di questa storia e ora le ho tutte sul computer. Poi inoltre sto andnado da uno psicologo per aiutarmi con questo problema e lui dice che sono geniale ma non ho fiducia in me stesso.
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Messaggioda l.pallad » 06/09/2022, 7:30



Da un po' di tempo sono riuscito a contattare l'autrice su facebook. A quanto pare non era riuscita a ricevere i messaggi che le ho mandato in passato. Anche se non capisco il profilo da cui sono stato bloccato allora. Comunque, mi ha detto di essere dispiaciuta per il fatto che la storia abbia avuto quest'influenza negativa su di me. Mi ha spiegato che il finale del settimo libro le è stato commissionato. Per la mia interpretazione dei suoi personaggi mi ha comunque detto che dovrei scrivere delle storie mie e diventare un'autore perché sono bravo a cogliere le sfumature e le complessità dei personaggi. E io non glielo avevo detto che vogli in effetti riuscire a scrivere e pubblicare una mia storia. E quindi ha comunque visto del potenziale in me. :D Devo solo riuscire a sfruttarlo. Anche se, nonostante questo, so che non posso scrivere il finale alternativo di questa storia da solo. Come ho detto, ho bisogno che sia credibile, e voglio sfogarmi con questi personaggi senza sapere che mi risponderanno quando mi risponderanno, e voglio avere ragione in un confronto con loro perché ho davvero ragione, e non perché siccome li controllo io, mi assecondano su tutto e mi danno ragione su tutto. Con le mie storie, i miei personaggi, e i miei mondi farò da solo, ma per quanto riguarda invece questa, so che non posso. Dovrò continuare la conversazione con Jean Rabe, ma appunto devo pensare bene a cosa dirle. Per ora è stata gentile con me e non mi ha trattato come un rompiscatole. Non voglio ovviamente che scriva un finale alternativo di quella storia. Ma forse continuare a parlare con lei potrebbe farmi bene. Anche se devo stare attento a quello che dico.
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Messaggioda l.pallad » 03/03/2023, 9:16



L'autrice mi ha dato la possibilità di sfogarmi sui suoi personaggi. E quando mi sono sfogato sul protagonista, che non odio, ma semplicemente ho voluto fargli delle critiche costruttive, lei è rimasta sorpresa per come sono riuscito a comprenderlo bene, affermando che era uno dei personaggi più complessi che lei avesse creato. Le parole esatte che mi ha detto sono state queste:

Luciano: You have such a great understanding of Dhamon! He is one of the most complex characters I created. I miss writing about him. I hadn't wanted to kill him, but that was the directive I was given by the book department. Often they decided what characters should live and die, since they were the property of the company. So happy you enjoyed my books.


Ho finito di scrivere gli sfoghi, e presto riceverò una risposta. Ovviamente glielo avevo chiesto il permesso e lei ha detto di sì. Ora non vedo l'ora di ricevere le risposte ai miei sfoghi. :D
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Messaggioda Cordis » 03/03/2023, 22:51



Premesso che non ho letto niente di quell'autrice

Non c'è bisogno che ti danni per quello, il fatto è che:
la bruttezza e' facile - la bellezza è difficile
parlare del male è facile - parlare del bene è difficile
suscitare emozioni negative è facile - suscitare emozioni positive è difficile
qualsiasi non dico artista, ma anche solo praticante di teatro dilettante lo sa o fa' presto a scoprirlo.
Poi sul perché quell'autrice scriva quei romanzi cosi, sul perché gli vengano commissionati cosi io ho le mie idee ... c'è da dire che è anche una moda del momento.
Poi magari lei è brava ed è perfettamente in grado di scrivere di meglio.
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Messaggioda l.pallad » 06/03/2023, 8:25



Cordis ha scritto:Premesso che non ho letto niente di quell'autrice

Non c'è bisogno che ti danni per quello, il fatto è che:
la bruttezza e' facile - la bellezza è difficile
parlare del male è facile - parlare del bene è difficile
suscitare emozioni negative è facile - suscitare emozioni positive è difficile
qualsiasi non dico artista, ma anche solo praticante di teatro dilettante lo sa o fa' presto a scoprirlo.
Poi sul perché quell'autrice scriva quei romanzi cosi, sul perché gli vengano commissionati cosi io ho le mie idee ... c'è da dire che è anche una moda del momento.
Poi magari lei è brava ed è perfettamente in grado di scrivere di meglio.


Lo so. Come ho detto ne ho lette altre di storie tragiche nella mia vita, ma accettavo sempre tutto. è solo quello che è accaduto qui che supera i miei limiti di sopportazione. Per questo ho bisogno di scrivere quel finale alternativo, ma proprio non ci riesco da solo. Se lo facessi da solo non riuscirei a crederci e sarebbe troppo facile. Perché, come ho detto, in un mio confronto con quei personaggi, voglio avere ragione perché ho davvero ragione, non perché siccome li controllo io posso fare che si sottomettono a me in tutto e mi danno ragione a tutto. Ho bisogno del massimo della credibilità per quel finale alternativo.
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Messaggioda Cordis » 06/03/2023, 12:15



Se ci tieni tanto fallo, ma non per quel romanzo, scrivilo il tuo finale alternativo, ma poi tientelo per riutilizzarlo per qualcosa di tuo. Un romanzaccio che ti prende male perché ha un finale farlocco (l'azienda gli ha detto di far morire il personaggio, si vede che pensano che cosi si venda meglio) non merita tante emozioni.
Hai da analizzare le vicenda, quello che succede, come e perché, togliendo le emozioni che ti genera, poi valutare come dovrebbero andare le cose, ma sempre "a freddo". Se non ci riesci perché ti prende male, buttalo nel cesso, quella roba non ti sta facendo un buon effetto.

Una roba che ti sarebbe utile leggere è "On writing" di Stephen King
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Cordis
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Messaggioda l.pallad » 07/03/2023, 8:34



Cordis ha scritto:Se ci tieni tanto fallo, ma non per quel romanzo, scrivilo il tuo finale alternativo, ma poi tientelo per riutilizzarlo per qualcosa di tuo. Un romanzaccio che ti prende male perché ha un finale farlocco (l'azienda gli ha detto di far morire il personaggio, si vede che pensano che cosi si venda meglio) non merita tante emozioni.
Hai da analizzare le vicenda, quello che succede, come e perché, togliendo le emozioni che ti genera, poi valutare come dovrebbero andare le cose, ma sempre "a freddo". Se non ci riesci perché ti prende male, buttalo nel cesso, quella roba non ti sta facendo un buon effetto.

Una roba che ti sarebbe utile leggere è "On writing" di Stephen King


Il problema è che non lo so cosa fare per risolvere i problemi in quella storia. Se sapessi da solo che finale alternativo fare lo avrei già fatto. Per quanto mi sforzi non riesco a trovare da solo una soluzione credibile. Non ci riesco a valutarlo a mente fredda. Ed è anche questo il motivo per cui ho bisogno di aiuto.

Per quanto riguarda On Writing l'ho già letto da anni. In effetti ho letto tutti questi libri per imparare a scrivere.

Il viaggio dell'eroe di Christopher Vogler
Il film e la fiction tv raccontano storie. Le narrazioni più coinvolgenti, quelle che, a seconda dei casi, ci tengono incollati allo schermo col fiato sospeso o ci lavorano dentro per riemergere alla mente nelle ore o nei giorni successivi, sono quasi sempre riconducibili agli antichi miti. Forse perché, come ha scritto Jung, se il sogno è il mito individuale, i miti rappresentano i sogni collettivi dell'umanità. E il grande cinema è anch'esso sogno collettivo. Questo libro tenta di analizzare la figura del protagonista del film, con le stesse categorie con cui lo studioso americano Joseph Campbell, analizza l'eroe mitico e il suo percorso avventuroso. Ma non si tratta di un saggio antropologico o sociologico, bensì di una guida all'analisi della struttura fondante della sceneggiatura. Infatti l'eroe mitico è la metafora del protagonista di qualsiasi film in cui il personaggio principale compia nel racconto per immagini un percorso che lo porti alla fine della storia a conquistare una nuova consapevolezza. La struttura di questo viaggio, le stazioni di questo procedere, le figure ed i passaggi che porteranno l'eroe a compiere un tragitto "iniziatico", tutto questo viene spiegato nel libro con riferimenti continui a sequenze di grandi film. Un testo che nasce da una rielaborazione narratologica che parte da Aristotele e la sua "Poetica" e, passando per Freud e Jung, Lucas e Spielberg, torna a noi.


Elementi di stile nella scrittura di William Strunk Jr
Da quasi cento anni "The Elements of Style" di William Strunk jr rappresenta negli Usa un fenomeno editoriale. Un libro di didattica che ha formato tutte le generazioni americane dal 1918 ad oggi, vendendo milioni di copie. Ma in che cosa consiste il segreto del suo successo? Forse il punto fondamentale è che il libro non solo dice ciò che si dovrebbe sapere sulla scrittura, ma soprattutto non dice niente di più. Perché dentro vi è distillato solo l'essenziale. Dalle norme sintattiche all'analisi dei segni d'interpunzione, delle loro funzioni e di tutti i possibili usi; dalle norme compositive alle questioni di forma all'uso improprio delle espressioni linguistiche, fino a un approfondimento sullo stile e i suoi effetti. E questo in pochissime, essenziali pagine. Perché tutto il resto è talento e applicazione. Il libro è integrato da note di approfondimento e paragrafi aggiuntivi per il lettore italiano.


Lezioni di scrittura creativa di Gotham Writers Workshop
Questo manuale presenta le lezioni teoriche del Gotham Writers' Workshop, la principale scuola di scrittura creativa americana, unite a una serie di esercizi di scrittura e di analisi di brani letterari raccolti dalle opere di Carver, Hemingway, Scott Fitzgerald e altri grandi scrittori. Frutto di un'esperienza decennale con allievi di tutto il mondo, è un manuale che guida il lettore attraverso tutte le fasi della scrittura. Dall'ideazione di una storia al suo sviluppo, dalla sua revisione al fatidico momento della pubblicazione.

Master di scrittura creativa di Jessica Page Morrell
Una narrazione efficace deriva da diversi elementi, i più importanti dei quali restano nascosti in maniera tale da risultare spesso difficili da individuare e analizzare. Tuttavia sono necessari alla coerenza e alla continuità della storia poiché creano il tessuto narrativo sul quale l'immaginazione del lettore può viaggiare ed essere coinvolta. Questo libro costituisce il secondo livello per chi già possiede gli strumenti essenziali per creare trama, scene e dialoghi. Qui infatti si parla di quelle tecniche che danno a chi scrive maggior consapevolezza del proprio operare con l'obiettivo sia di riuscire a esprimere in modo più adeguato e complesso le proprie emozioni, sia di creare un rapporto col lettore più coinvolgente ed empatico. I capitoli del libro spaziano dalla costruzione del colpo di scena o del cliffhanger - il gancio che serve a chiudere una sequenza narrativa in modo tale da catturare il pubblico e portarlo ad aspettare con ansia il proseguimento della lettura alla scrittura dei prologhi e degli epiloghi. Dalla creazione della suspense a quella dei subplot, dai problemi di ritmo e velocità a quelli della semplicità espressiva e alla cura dei dettagli. Insomma una vera e propria cassetta degli attrezzi utile sia a chi vuole costruire una storia in quanto scrittore, ma anche a chi vuole decodificarla in quanto semplice lettore.

Il libro delle idee per la scrittura di Jack Heffron
Affrontare il blocco della pagina bianca non è facile neppure per uno scrittore professionista, figuriamoci per chi non lo è. Questo libro, invece, lo fa nel modo più semplice e concreto. Innanzitutto rifiutando l'impostazione idealistica che dice di scrivere solo quando si è ispirati. Heffron infatti fa parte dei sostenitori dell'idea che: "scrivere è per il 5% ispirazione e per il 95% traspirazione". E con questo libro tenta di dimostrare che non è la pratica che nasce dall'idea ma che al contrario le idee vengono dal praticare la scrittura. Per questo bisogna abituarsi a scrivere ogni giorno ritagliandosi uno spazio che renda la scrittura una disciplina inseparabile dal proprio quotidiano. Ma cosa scrivere? A questa domanda il libro risponde attraverso diverse centinaia di esercizi e indicazioni pratiche riguardanti non solo i personaggi o la trama ma ogni singolo aspetto della narrazione. Naturalmente ciascuno scrive ciò che vuole partendo dalla propria esperienza, sensibilità e cultura, ma i suggerimenti pratici che Heffron offre per scandagliare il proprio io e trarne materiale di racconto sono utilissimi.

L'arco di trasformazione del personaggio di Dara Marks
Nelle grandi narrazioni i protagonisti si dividono al fondo in due grandi categorie. Da una parte gli eroi che non cambiano, qualcuno che entra nella storia già come eroe e per questo, dopo mille avventure, risolve il problema e ristabilisce l'equilibrio e l'ordine senza cambiare di una virgola. Dall'altra, ed è quella che produce i film migliori, il protagonista durante i conflitti che deve affrontare per arrivare alla risoluzione finale si modifica, acquista consapevolezza e supera un problema interiore che spesso non sapeva di avere. Il libro spiega come gestire l'arco di trasformazione del personaggio. Il nucleo del modello teorico e narrativo di Dara Marks fonde gli studi di Chris Vogler con quelli di Linda Seger e di Robert MaKee, per arrivare all'individuazione di un motore immobile che sottende la scrittura di ogni grande storia. La scoperta cioè che a dare spessore umano al film è una profonda relazione tra il movimento del plot e lo sviluppo interiore del personaggio, a partire da una "ferita inconscia" che affligge il protagonista all'inizio del suo percorso. L'arco di trasformazione dunque è insieme il cammino necessario a risolvere la maggior parte dei problemi di base di una sceneggiatura, ma anche il racconto delle tappe di un processo di crescita verso una consapevolezza che riguarda tutti noi.

Anatomia di una storia di John Truby
Questo è uno dei rarissimi libri che nascono essendo già dei classici. Vedono là luce, cioè, dopo anni in cui la profondità delle ricerche svolte e l'efficacia didattica dell'insegnamento hanno reso celebre nell'ambiente il nome dell'autore. Sicché quando tutto ciò si solidifica e prende forma in un libro, già sono migliaia le persone pronte a riceverlo. "Anatomia di una storia" di John Truby è uno di questi libri. Basato sulle lezioni del suo pluripremiato corso, "Great Screenwriting", il libro costituisce un originale modello di analisi della sceneggiatura e al tempo stesso un manuale pratico di scrittura. Truby ci mostra le basi fondamentali di una storia, così importanti da essere considerate irrinunciabili da ogni scrittore. Da questo procede poi, attraverso ventidue passi, a illustrare il percorso necessario al racconto di una grande storia. E in questo suo procedere possiamo riconoscere le stazioni indicate da Propp in "Morfologia della fiaba" piuttosto che i tre atti aristotelici mutuati dalla "Poetica". Una differenza di sostanza rispetto a quasi tutti gli altri grandi didatti della sceneggiatura.

On Writing: Autobiografia di un mestiere di Stephen King
Più che un manuale tecnico per aspiranti scrittori, questo libro è un'autobiografia del mestiere, in cui la storia personale e professionale di King si fondono totalmente. Il capitolo d'apertura, "Curriculum vitae" ripercorre gli anni della formazione attraverso i momenti di crescita fino al grande successo di "Carrie". "La cassetta degli attrezzi" è invece una disincantata elencazione dei ferri del mestiere. "Sullo scrivere" illustra le fasi del racconto creativo fino all'approdo editoriale; infine "Sul vivere" racconta come l'autore abbia visto la morte da vicino dopo lo spaventoso incidente in cui è stato coinvolto e come, grazie alla scrittura, sia tornato alla vita.

Scrivere libri per ragazzi di Manuela Salvi
Negli ultimi anni la letteratura per ragazzi si è conquistata un posto in primo piano nel panorama letterario internazionale, grazie agli strepitosi successi di romanzi che sono diventati veri e propri simboli di questo settore.
Ma come si fa a scrivere un Harry Potter o un Twilight?
Quali sono gli ingredienti che gli autori di libri per ragazzi, siano albi illustrati o romanzi per teenager, utilizzano per affascinare un pubblico di lettori così difficile, volubile e, soprattutto, destinato a crescere in fretta?
In questo manuale Manuela Salvi svela con estrema chiarezza i segreti di un mestiere meraviglioso e difficile, in cui le competenze tecniche e il talento devono mescolarsi a una visione della vita dinamica e a una conoscenza dei rigidi meccanismi che regolano un mercato redditizio e complesso.
Dai requisiti che un autore per ragazzi dovrebbe avere agli elementi con cui valutare un’idea di storia, dalla costruzione della struttura narrativa alla creazione di personaggi tridimensionali, il percorso creativo non esclude l’analisi di fattori importanti come la vendibilità, il rapporto della poetica personale con le mode e le tendenze, i metodi per aggirare le difficoltà di pubblicazione e quelli per autopromuoversi una volta diventati autori a tutti gli effetti.
Scritto con ironia e leggerezza, ricco di aneddoti ed esempi pratici, questo manuale al momento non teme concorrenza: unico in Italia, prezioso perché analizza la realtà editoriale del nostro Paese dall’interno e ne chiarisce le chiavi di accesso.

Scrivere per stare meglio di Louise DeSalvo
Il libro si divide in tre parti. Nella prima l'autrice esplora le potenzialità terapeutiche della scrittura, prendendo come base le teorie dello psicologo Pennebaker, e sottolinea in particolare il ruolo importante che questa può svolgere per favorire quell'apertura verso l'esterno che è vitale per il superamento dei traumi emotivi, siano essi più o meno gravi. La seconda parte costituisce il nocciolo centrale del libro ed è una vera e propria guida alla scrittura come conoscenza di sé. Qui l'autrice divide il processo in sette fasi ben distinte (preparare, pianificare, germinare, lavorare, approfondire, modellare, ordinare, completare) fornendo per ciascuna particolari indicazioni pratiche e guidando il lettore passo dopo passo durante tutta l'esperienza della scrittura. L'ultima parte offre una panoramica di esempi, tratti dalla letteratura mondiale, di autori per i quali la scrittura è diventata strumento di superamento del dolore attraverso la conoscenza e l'accettazione di sé.

E quindi hai deciso di scrivere un libro: Manuale completo di scrittura creativa di Gustavo Di Pietro

Ciao! E quindi hai deciso di scrivere un libro? È un'idea ME-RA-VI-GLIO-SA, l'inizio di un viaggio emozionante che ti porterà sicuramente enormi soddisfazioni.

Se non sai da dove iniziare, o se già scrivi ma senti che alle tue pagine "manca qualcosa", questo manuale ti guiderà, in maniera divertente ma approfondita, nel mondo della scrittura creativa. Partendo dalle basi (cos’è una storia, l’importanza dei generi e dell’ambientazione etc.), ci avventureremo nella creazione di personaggi irresistibili, scopriremo i segreti per inventare trame e situazioni avvincenti e sveleremo tutti i trucchi e le accortezze usati dagli scrittori professionisti per vendere milioni di copie.

Ci soffermeremo anche sulle tecniche per trasformare il tuo cervello in una vera e propria “macchina delle idee” in grado di sfornare a getto continuo trame, personaggi, situazioni incredibili, vedremo le strategie per scrivere in maniera rapida ed efficiente e ti consiglierò tanti strumenti tecnologici che possono aiutarti in questa avventura. Se non hai paura di sporcarti le mani con l’inchiostro, salta su e partiamo: alla fine del nostro viaggio avrai imparato tutto quello di cui hai bisogno per dar vita ai mille mondi che esistono dentro di te!


Ora sto anche leggendo questo.

Questa non è la mia faccia. Saggi sparsi su leggere, scrivere, sognare e su un mucchio di altra roba di Neil Gaiman

Questo libro è una formidabile chiamata alle armi per i lettori di tutto il mondo che ci ricorda quanto fondamentale e divertente sia la lettura.

«Chi volesse capire come si diventa scrittori, sceneggiatori e autori di fumetti dovrebbe leggere questa raccolta» – Il Venerdì

"Come scrittore sono di parte. Ma sono molto, molto più di parte come lettore. Leggere narrativa, leggere per puro piacere, è una delle cose più importanti che si possano fare."

Questo libro è una lunga dichiarazione d'amore scritta da una persona innamorata dei libri e delle storie che accompagna i lettori alla scoperta delle mille manifestazioni della sua passione. Dentro non ci troverete solo ritratti di autori, di romanzi, di generi, ma anche riflessioni su film, musica, fumetti, arte e molto altro. In queste pagine emozionanti Gaiman ci prende per mano e ci guida dentro un universo affascinante e magico: il suo, e ci racconta quali miti, racconti, personaggi, sogni e speranze lo hanno formato nel corso degli anni. Fra le tante perle che troverete in queste pagine, come dimenticare le sue dichiarazioni d'amore per le biblioteche e le librerie? E che dire del suo famoso discorso "Fai un'opera d'arte"? Un pezzetto alla volta, un libro dopo l'altro, veniamo scoprendo via via qualcosa di incredibilmente affascinante, ovverosia il fluviale, felice caos di storie e di emozioni che hanno nutrito la passione di Neil e che hanno finito per farlo diventare quello che è. Insomma abbiamo per le mani una sorta di sorprendente, singolare autobiografia fatta di mille tessere che alla fine compongono il vero volto di ogni autore, un volto fatto di racconti, di storie, di parole. Ma non basta: questo libro è una formidabile chiamata alle armi per i lettori di tutto il mondo che ci ricorda quanto fondamentale e divertente sia la lettura. "Come scrittore sono di parte. Ma sono molto, molto più di parte come lettore. Leggere narrativa, leggere per puro piacere, è una delle cose più importanti che si possano fare." Buona lettura, anzi buone letture.


C'è solo un problema riguardo le mie capacità di scrittore. Quando provo a scrivere qualcosa e lo mostro fuori da casa mia, ogni volta mi dicono sempre che non descrivo abbastanza, che non approfondisco abbastanza, che non faccio immergere il lettore facendogli usare tutti e cinque i sensi, e che non so usare lo show don't tell. E quel che è peggio è che quando provo a fare queste cose lo faccio talmente male che la storia peggiora sempre invece di migliorare. Ormai inoltre nessuno commenta più quello che faccio. Ormai per me aspettare dei commenti per le mie storie è diventato come aspettare il sesto libro delle cronache del ghiaccio e del fuoco di George RR Martin. Quando posto qualcosa prima sono pieno di entusiasmo e curiosità. Poi mi viene l'ansia di attesa perché nessuno mi dice niente, e alla fine mi avvilisco perché perdo la speranza di ricevere commenti. Ho perfino postato qui certe mie storie https://www.myhelpforum.net/viewforum.php?f=152 ma per quante visualizzazioni abbia ricevuto, non le ha commentate nessuno. :(
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Messaggioda Cordis » 07/03/2023, 9:44



Non te la prendere, tantissime persone scrivono, pochi vengono pubblicati (l'editoria a pagamento non conta), uno su un milione vende anche.
Tutto quello che si può fare è inviare agli editori e non pensarci più.

Non è facile raccontare storie, la tecnica aiuta ma non basta.

Sul fatto che nessuno ti legge...
Io sono uno che di romanzi ne legge tanti, diciamo una quindicina all'anno, sono quasi tutti di autori stranieri, scritti anni (o decenni) fa', perlopiù di fantascienza (mi piace quella).
La maggior parte degli italiani legge meno di me o non legge proprio.
Fai tu.
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Cordis
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