Malky ha scritto:Se ti può consolare quando "scrivo" ricevo spesso proteste sul sadismo. Ti dico subito che non ho letto la sinossi, sia perché sono pigro sia perché sono pigro. Il finale di un autore lo può toccare solo la produzione cinematografica ed il denaro, ogni autore è molto geloso e forse dovresti accettare che sia andata così.
Puoi immaginarlo nella tua testa, prima di addormentarti. Però rischi di rimanere intrappolato, poi diventerà difficile uscirne. Mi sembra di capire che ti piacerebbe scrivere, ma che ritieni di non poterlo/saperlo fare. Prenditi un quaderno e segna gli appunti. Solo quello, che siano precisi o solo abbozzati. A quel punto puoi sempre fantasticare su quelli, correggerli e rivederli. La storia nella tua testa procederà e migliorerà ogni volta. Imparerai nuovi temi e nuovo lessico.
Così stai lasciando che il narratore influenzi la tua vita (e magari voleva), ma hai diritto di scegliere che non sia mai successo. È il tuo mondo nella testa.
elle8n ha scritto:Ciao, non avevo mai letto questo posto, è la prima volta che lo vedo e ho letto tutto lo sviluppo.
Vorrei iniziare col dire che probabilmente ti hanno risposto in pochi a causa della particolarità del tuo problema, è un qualcosa sul quale è complicato dare un opinione.
Credo che sia giusto ipotizzare, come hanno già detto, una tua forte identificazione con il protagonista. Anche io scrivo, soprattutto poesie a dire il vero ma ho un libro in cantiere quindi conosco i problemi nella stesura, e a tal proposito: ne hai già fatta una? Uno schema temporale dove fissare i punti in ordine cronologico, i personaggi e fin da subito sottolineare il finale lieto. Forse questo di potrebbe aiutare a 'fissare' questo nuovo finale, poi pian piano lo andrai a costruire.
Non sono particolarmente amante dei Fantasy, l'unica serie del genere che mi è piaciuta è stato Harry Potter, leggo soprattutto libri Horror, Thriller psicologici e molta Letteratura Classica (forse è per questo che preferisco comporre poesie), quello che realmente mi chiedo è perchè tu abbia una tale rabbia verso questo finale. Di solito un lettore si sente deluso ma non ne diventa ossessionato (non prenderlo come un insulto ma credo che sia diventata un ossessione per te, ormai), riesci a capirne la ragione? Esserne consapevole è il primo passo per superarlo.
La cosa bella della scrittura è che ti trasporta in un mondo alternativo e, se lo scrittore è bravo, ti fa provare ciò che prova lui ma se quello che proviamo leggendo ci fa stare male allora dobbiamo chiudere il libro (metaforicamente e non).
Hai provato a distogliere la mente leggendo altro? Magari qualcosa che sai essere più allegro (lo so è una domanda stupida).
Vorrei dire che posso aiutarti nella scrittura ma onestamente non riuscirei a leggere tutta una serie Fantasy, riesco a leggere tre volte lo 'Zibaldone' ma proprio non ce la farei con quelli
Intanto un abbraccio
elle8n ha scritto:Credo che tu non possa pretendere che qualcuno ti aiuti nel preciso modo in cui tu hai stabilito, è una richiesta impegnativa anche perchè è normale che ti venga detto di prendere in mano le decisioni dei personaggi.
Ed è impossibile far si che i personaggi si comportino in modo coerente 'come si comporterebbero nel libro' una volta che un altro autore mette mano nello scritto altrui.
Quel personaggio è nato per avere quel destino, se tu decidi di cambiare la fine del libro di conseguenza cambi le azioni predefinite del personaggio. Sono personaggi di finzione, la coerenza che hanno è quella che gli viene data.
Dici che ti sembrerebbe di cantartela se scrivessi da solo ma la sola decisione di riscrivere il finale significa cantarsela da soli perchè la storia (anche se finta) non finisce come vuoi tu, è normale.
Posso chiederti da quanto tempo questa questione ti fa stare male? Da quanto va avanti questo problema?
P.S. ogni tanto per passare il tempo e rilassarmi anche io mi sono dedicata a scrivere qualche fanfiction ma quando scrivevo ero consapevole di scrivere il mio punto di vista della storia e delle piega che gli eventi avrebbero dovuto prendere: è questo il bello di avere in mano una storia.
Quello che cerchi tu è ottenibile solo se l'autrice ne riscrivesse completamente la fine (autrice che mi spiace non ti abbia risposto).
Malky ha scritto:l.pallad, prendi in seria considerazione la risposta di elle8n.
Per quanto riguarda i personaggi, dato che hai giocato di ruolo dovresti saperlo. Puoi dare lo stesso personaggio a più persone, lo interpreteranno in maniera diversa. Ora, prima che compaia la meme de Il Padrino, la proprietà intellettuale è una cosa, la reazione di un personaggio un'altra. Ti faccio un esempio per spiegarmi meglio. Mi guardano, il mio narcisismo è appagato. Mi guardano ma qualcosa mi va storto (il colore della maglietta, ho sudato, non mi sento bene, non mi piace a pelle), divento una bestia e attacco briga oppure mi dileguo velocemente.
Abbiamo reazioni prevedibili, specialmente su un grande numero di eventi, ma nel singolo abbiamo il fardello del libero arbitrio. "Pensa un numero da 1 a 10 e non dirmi che è 7" funziona nella maggior parte dei casi. Con qualcuno no, mentre qualcuno si sforza di non dire 7 e dice 3. Questo è brainstorming.
Se vuoi ti attacco una filippica e non sarò breve (Catone parlò per tre giorni quando lo disse), ma il punto è che deve contare il tuo punto di vista. Se leggo un tuo scritto voglio sapere cosa ne pensi tu. Non c'è una libretta, a meno che tu non vada a fare il militare dove la gerarchia impone certi standard anche nei saluti (nulla contro i militari). Non esprimerebbe te, ti farebbe stare bene solo in parte, perché saresti contento che finisce bene, ma non avresti esorcizzato il tuo dolore. Te lo dico personalmente, devi prendere in mano le decisioni e la tua vita. Purtroppo con coraggio anche quella dei personaggi.
Ciò che tocca il cuore non sono le parole, ma la condizione interiore di chi le pronuncia. Solo un cuore sincero e fortemente determinato riesce a smuovere il cuore dell'altro.
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